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Autore: Cla_Horan1D    26/12/2012    8 recensioni
E' la storia di una ragazza, Cady, che dovrà affrontare il suo più grande incubo: Harry Styles.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 17: Who are you?


''Dovrei forse aspettare?'' dissi.
''Cady, so che sono stato un mostro, sono sempre stato così con te e non so il perchè. Come se volessi rifiutarti, come se avessi paura di avvicinarmi a te. Ma ho capito che...'' non lo lascio continuare che prendo parola e dico ''Sei solo un'idiota Styles''
''Si lo sono. Non mi chiami Styles da ben sette ore. E' un record?'' dice tranquillo lasciando trasparire un mezzo sorriso.
''Forse, mi meraviglio di me stessa. Devo continuare a tenere il mio nome alto no?'' dico lanciando la pallina da tennis verso il muro quando l'enorme mano di Harry ferma il suo passaggio. La ispeziona facendola girare sui suoi palmi.
''Oh, in questo passatempo sono un genio. Potrei continuare ore facendo balzare la pallina, ne sono la prova!'' 
Lo guardo. Senza un parola. Mi limito ad accennare un leggero sorrisetto e lasciare che i miei occhi brillino. Forse perchè sta costringendo a se stesso di non farsi vedere 'diversamente Styles' e questo mi inteneriva. Dannazione. Harry prese rapidamente la mia mano fredda facendo mischiare la mia temperatura con quella calda della sua, come se un'afosa estate travolgesse un rigido inverno. I nostri volti si fanno più seri, aggrotto la fronte con un'aria innocente, la sua bocca lasciava passare un caldo respiro, si avvicina dolcemente a me mettendo la mia mano sulla sua morbida guancia rossa. 
''Non succederà un'altra volta'' mi sussurra faccia a faccia.
''Scusa...''  dico. Mi sentivo stranamente in colpa ricordando tutte le cose che ci eravamo fatti a vicenda, tutte le cattiverie, i continui litigi. Perchè in fondo, non era solo lui la colpa di tutto. 
''Shh. Non dire niente'' mi stringe ancora di più la mano, si alza leggermente e mi bacia la fronte facendo passare la mano sinistra nei miei capelli come se volesse consolarmi quando avrei dovuto avere io quel compito. Le mie guance diventano rosse facendomi somigliare ad un peperone in escandescenza, continuai a fissarlo quasi perplessa mentre qualcuno urla...
''Harry! Cady! Scendete! Dobbiamo festeggiare!'' dice una voce rauca facendomi ricordare Des.
Festeggiare cosa? Oggi non c'è nessun compleanno, anniversario o cose del genere. E' solo venerdì.
''Harry?'' chiedo interrogativamente mentre lui scuote la testa mentre il suo bacio lascia la mia fronte. 
''E' per caso il tuo compleanno? Ma se ricordo bene tu lo fai a febbraio'' chiedo.
''Esatto'' dice Harry in tono naturale.
''E' il compleanno di tua madre o tuo padre?''
''Nono,Cady, dobbiamo scendere prima che vengano qui infuriati'' dice Harry regalandomi uno dei suoi sorrisi.
Velocemente scendo le scale, quasi preoccupata. Quel ''dobbiamo festeggiare'' non era qualcosa di positivo anche se la maggior parte delle volte lo è. Nessuno mi aveva detto nulla, che cosa stava succedendo? 
 
''Tesoro, vedi...'' tutto questo non prometteva nulla di buono ''so che noi non ne abbiamo parlato ma era solo per il tuo bene. Ci trasferiremo a Londra. Tuo padre ha trovato un nuovo lavoro lì giù quindi siamo costretti a trasferirci''
Il mondo si fermò dopo quel 'ci tasferiremo a Londra'. Fisso il mio sguardo negli occhi di mia madre mentre stringo aggressivamente i denti e i miei occhi si spalancano come finestre. Non aprì bocca. Non ci provai nemmeno. Non avevo nemmeno la forza di fare quello. Vidi Harry ancora più sconvolto di me.
''Non è una notizia fantastica?'' disse mio padre. Notizia fantastica? Come potrei chiamarla notizia fantastica?Ma te la infilo nel culo la notizia fantastica. E il ballo? E tutto? Anche se mi trasferissi non mancherei a nessuno ma io sto bene qui, anche se tutti mi odiano. Io non voglio andarmene.
''Lei non andrà via!' disse Harry con un tono piuttosto arrabbiato.
''Harry... Dobbiamo essere felici per loro, non andranno completamente via. Verranno a farci visita qualche volta'' disse Anne posando la sua mano sulla spalla di Harry mentre lui non fa altro che fulminarla con lo sguardo. Non erano le parole che voleva sentire dopo tutto quello che gli stava succedendo.
Presa la forza chiesi ai miei ''Significa che dovrò andare via dalla scuola?''
''Significa che dovrai andare via da questo paese'' mi risposero freddamente.  Il vuoto prende spazio nel mio stomaco, e nel mio cuore scoppia come una bomba. Sento la gola che trattiene le lacrime provocando uno strano dolore, ma dopo tutto me ne esco con ''E' una notizia bellissima'' senza convinzione, senza espressione. Tutti sapevano che stavo mentendo tranne i miei genitori. 
''Sapevo che l'avresti presa bene'' disse mia madre con un grande sorriso che le faceva vedere persino le gengive. Lei era felice, mio padre era felice, tutti erano felici. Perchè dovevo rovinare tutto questo? Non potevo. Scartai così il mio viso frustrato e misi una maschera che non lasciava trasparire il mio umore. 
''Potrei uscire?'' chiesi gentilmente.
''L'accompagno io'' si propose Harry mentre Des chinava il capo.
Uscii senza far sentire un respiro lasciai la festa dei miei genitori e quelli di Harry. Non presi neanche il cappotto e non notai nemmeno lui che mi inseguiva.
''Cady. Fa freddo'' mi disse Harry mentre mi metteva il suo cappotto sulle spalle.
''Fosse solo il freddo. Io non voglio andare via'' dissi mentre camminavo sulle colorate foglie dell'autunno. Il vento era rigido ma non sentivo minimamente freddo. Solo quello della notizia che mi diedero i miei. Il gelo più rigido che avessi mai sentito in tutta la mia vita.
''Io non voglio che tu vada via...'' mi confessò.
''Credimi, non sono speciale Harry. Non sono niente. Mi ero abituata a questo ambiente, anche se mi trasferissi non farebbe una piega in questo paese. Ma qui c'è tutta la semplicità che voglio. Sono solo una ragazza di paese, non voglio vivere in una chiassosa e inquinata città. Non appartengo a quel mondo, perchè non me l'hanno detto?''
''Sai Cady, i genitori sono un mistero persino per i figli. Agiscono senza parlare, trattano i figli come se non avessero sentimenti, come se un cambiamento non determinasse la loro vita. Non lascerò che tu vada via'' mi disse fermando la nostra camminata. Si girò verso di me, non sapevo che fare. Volevo solo un abbraccio e delle parole che mi confortassero. Mi buttai sulle sue braccia scoppiando a piangere come fece lui quando aveva bisogno di qualcuno. Un aiuto reciproco, come gli amici, come quei anni buttati al vento. Non ho mai sentito la stretta di Harry così forte, così amichevole. Stavo bagnando la sua camicia; profumava di un dolce odore di vaniglia. Era uno di quei abbracci che ho sempre desiderato, non da lui, ma da un qualsiasi amico mai avuto. ''Cady, ti prego'' mi pregò Harry come se mi supplicasse di non piangere mentre lo stava facendo anche lui.
''Scusa...'' cercai di staccarmi da quell'abbraccio, avevo paura di dargli fastidio ma subito mi prese la mano e mi strinse più forte al suo petto mentre i miei occhi rossi emettevano più lacrime di prima. Dopo qualche secondo prese il mio viso con le sue calde mani e disse ''Tu non andrai via''. Sorrisi perchè erano quelle le parole che volevo sentire davvero. Il mio cuore batteva irregolarmente, la mia temperatura si alterò. Diventai più calda del solito, quasi bollente. Mi soffermai un minuto davanti al suo viso, quel viso che catturava l'attenzione di migliaia di persone, quello a cui nessuno poteva resistere. Forse erano quegli occhi verdi che quando ti fissano non puoi fare a meno che imbambolarti come un bambino che guarda una vetrina di un negozio di giocattoli, forse erano quei ricci che cadevano perfettamente sul suo viso o le sue labbra così rosse. Lui era il mio mistero. Aveva quella faccia da bravo ragazzo che ammaliava ogni tipo di professoressa, quei suoi modi così delicati da fare centro ogni volta. In fondo Harry Styles non è un cattivo ragazzo. Perchè era così? Forse era perchè voleva trovare qualcuno che lo amasse davvero o forse perchè... quando Harry aveva 14 anni, era perdutamente cotto di Emily Grease. Una ragazza di quelle che ti capitano una sola volta nella vita, ma in senso negativo. Tutte le sue relazioni marcivano dopo meno di tre settimane. Era bella, bella come una principessa e non c'era ragazzo che non si innamorava di lei. Capelli biondi, occhi azzurri, vestiti di marca e un fisico perfetto. Tutti guardavano solo il suo aspetto mentre solo io sapevo chi era davvero. In inverno Harry si mise con Emily; lui aveva il massimo rispetto per lei, la trattava come se fosse l'unica ragazza della sua vita, ma si era innamorato della ragazza sbagliata. Dopo qualche settimana dalla relazione tra i due, lei lo usò per far ingelosire il suo ex. Lo usava, lo tradiva, giocava con i suoi sentimenti. Proprio come fece Harry con le sue relazioni dopo la rottura. Tutti sapevano cosa facesse Emily alle sue spalle ma nessuno lo avvertiva, nemmeno io; così Harry iniziò a vedermi come una nemica e questo segnò le nostre vite. Feci un salto nel passato e ritornai al presente.
''Grazie'' dissi con voce lieve dandogli un bacio sulla guancia. 

Sarei partita a novembre. 
Dopo la sera della cena, Harry si comportò diversamente con me, i giorni di scuola erano diventati fottutamente belli. Mi salutava, a volte stava con me e non mi sentivo sola. James si sbloccò dalla sua timidezza, mi dimenticò e ora è felicemente innamorato di una ragazza che probabilmente ricambia gli stessi sentimenti. Tutto si doveva migliorare quando io dovevo andare via. La festa si faceva sempre più vicina, dopo due settimane tutto era pronto e la classe era incredula al vedere il rapporto che io ed Harry avevamo costruito. Forse è stato un miracolo, forse è perchè Harry voleva cambiare davvero. In quei giorni rifiutò tutte le puttanelle che si volevano regalare a lui, come se cercasse una nuova vita. Harry mi accettava? Improvvisamente tutti mi accettavano. Aveva quasi un potere universale scolastico, come se fosse mente principale della scuola; meglio così. Ricreazione.
''Bel lavoro Cady, non vedo l'ora che sia il giorno del ballo di Halloween'' disse uno studente della terza. Stranamente ero diventata popolare. Da lontano vidi Harry che parlava con una ragazza che piangeva. Era Rachelle Murray, definita la sfigata della quarta. Lei non era una sfigata, era la ragazza più dolce che io avessi mai conosciuto, non si meritava tutto questo solo perchè portava uno stupido apparecchio che le caratterizzava il 'finto sorriso metallico' o quei chili in più. Mi nascosi dietro un armadietto per sentire la discussione.
''Rachelle, che ci fai qui?''
''Nessuno verrà con me al ballo, nessuno! Sono orribile''
''Io ti trovo molto carina invece'' dice Harry sorridendo accarezzandole la spalla.
Harry aveva fatto un complimento a Rachelle Murray, la ragazza più isolata della scuola. Sentivo una tenerezza profonda a vederli insieme perchè Rachelle aveva bisogno di aiuto, Harry glielo stava dando.
''Davvero? Ma nessuno mi ha ancora chiesto di venire al ballo con sè'' disse Rachelle asciugandosi le lacrime.
''Si dia il caso che te lo chiedessi, accetteresti?'' 
Il volto di Rachelle si illuminò, come quando mio zio vinse cinquecento mila euro alla lotteria. Il ragazzo più popolare della scuola con la ragazza più 'sfigata' della scuola. E no, non voleva umiliarsi. Voleva solo regalare felicità. 
''Si, si, si e ancora si'' rispose. Murray era davvero contenta, per la prima volta in tutti i suoi anni del liceo.
''Allora ci vediamo al ballo?''
Rachelle annuì. Era piccola, con un bel faccino così puro da sembrare una bambina, semplice, non aveva un fisico magro ma era come se fosse venuta la pioggia in un campo arido che soffriva la siccità. Dopo qualche minuto, Rachelle andò a raccontare della sua vera 'fantastica notizia' la quale provocò l'invidia di tutta la scuola. Così mi allontanai dagli armadietti con il sorriso stampato in faccia quando qualcuno mi toccò la spalla.
''Dove vai tutta felice?''
''In classe e dovresti andarci anche tu''

''Forse'' rispose dandomi ragione mentre camminavamo per il corridoio.
''Harry, sei stato fantastico con Rachelle...''
''L'ho fatto con piacere. Aspetta, aspetta, tu ci spiavi?''
''Io? IO? Pffff. Noo, non ne sarei mai capace''
dissi imbarazzata ed essendo occupata a nascondere la verità mi schiantai contro la porticina di un armadietto.
''Sei un'imbranata MCartney!'' disse Harry ridendo fino alle lacrime.
''Aio, la testa,sei un'idiota!'' così si abbassò ad aiutarmi tendendomi la mano, la presi e mi alzai.
''Grazie, ma adesso basta ridere!'' mentre stava ancora piangendo dalla mia figura di merda.
''Allora Cady, invece tu con chi andrai al ballo?'' mi chiese Styles.
''Con me stessa, sono la miglior accompagnatrice della scuola solo io posso avere il privilegio di accompagnarmi''
''Cady... Potevi dirmelo''
''No, tranquillo. Mi fa piacere che tu abbia fatto felice una ragazza. Grazie''
gli sorrisi con occhi sinceri mentre lui si offrì di prendermi i libri. I ragazzi del corridoio ci fulminavano con lo sguardo,  mi mettevano quasi timore, ero insicura, pensavo se stare con Harry fosse la cosa giusta o meno.
''Non li guardare, sguardo dritto e indifferente, mi raccomando'' mi sussurrò all'orecchio. Così feci. Mentre il pensiero più frequente in me era quello del trasferimento. Quello di lasciare Harry.

 
Massalve belle pimpe c: so che non abbiamo raggiunto le 10 recensioni
però avevo voglia di scrivere ed ecco il capitolo :) Harry si fa sempre più dolcioso asfhjdsvfhsgadjf
Non vi aspettate nulla di bello con il trasferimento :c SUOORRI. 
Avete passato un buon Natale? Io si, mi raccomando a 7 recensioni continuo. Per favore,
scrivete dei commenti oltre i 10 caratteri e non scrivete cose del tipo 'dsfajhdfjh' perchè
EFP non le legge come recensioni, per questo questa volta le recensioni
sono diminuite (?) Un Happy new year a tutti c: 



 
  
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