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Autore: _shelovesvampires    27/12/2012    4 recensioni
Renesmee era stata allontanata affinchè potesse vivere da ragazza normale.
Ma quanto aveva completato la sua crescita aveva scoperto alcune sui forti capacità.
Si sentiva abbandonata da colore che avevano detto di amarla.
Era arrabbiata.
I suoi genitori si erano liberati di lei.
Jacob non l'aveva più cercata.
Ma aveva deciso di tornare, non avrebbe avuto molta pietà.
L'avrebbe fatta pagare a tutti.
Almeno che qualcosa non intralciasse la sua volontà.
Eppure si sentiva più tradita da Jacob che da tutti gli altri, con lui aveva sempre avuto un legame particolare.
Una legame che sarebbe potuto essere l'ostacolo di quella guerra che avrebbe voluto scatenare.
Quello che avrebbe cercato di allontanare.
Un ostacolo che non si sarebbe aspettata di trovarsi tra i piedi, soprattutto non lei.
Non quella ragazza cosi potente da avere il controllo di tutto.
Ma i sentimenti si possono controllare?
Una cosa era certe, la sua furia e il suo odio erano reali e non li avrebbe trascurati.
_shelovesvampires
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Bring me back to life -

Jacob.

Era tornata.
Era davvero lei, la mia Renesmee.
Dopo tutti quegli anni era di nuovo vicina a me.
Non riuscivo a muovermi, non appena i miei occhi avevano incrociato i suoi tutti i miei muscoli erano diventati di marmo e come se il tempo si fosse bloccato io mi ero perso ad ammirarla in tutta quella bellezza che non avevo avuto l’opportunità di vedere nel momento in cui si era mostrata.
Non riuscii a trattenermi e neanche volevo, cosi l’avvolsi in un forte abbraccio rischiando di stritolarla, strinsi le braccia attorno al suo corpo minuto, affondando il volto nei suoi lunghi boccoli scuri, assaporando il suo profumo dolce e forte allo stesso tempo ma poco dopo – in seguito ad un attimo di esitazione, mi parve – mi scansò brusca, ridendo.
Fu li, quando iniziò a rivolgermi la parola con cosi tanta arroganza, che notai l’odio che provava nei miei confronti e una tremenda fitta prese a percorrermi fino al petto dove fui più che sicuro di aver sentito qualcosa inclinarsi, non era mai stata cosi, tanto meno con me ma come potevo biasimarla dopotutto l’avevano allontanata senza darle alcuna possibilità.
E anche mentre ,i aveva superato dandomi una forte spallata, io ero rimasto immobile a fissare il punto in cui avevo incrociato all’inizio il suo sguardo, con una morsa allo stomaco  e mille pensieri per la testa: lei, il mio imprinting, la mia unica ragione di vita che per di più mi era stata sottratta con la forza, era tornata.
E questa era probabilmente la notizia più bella del mondo, poi però c’era anche da notare che mi odiava profondamente e ciò mi lacerava l’anima come nient’altro.
Se lei soffriva, io soffrivo.
Se lei mi odiava, io morivo.

Potei percepire i ragazzi scambiarsi occhiate mortificate mentre io sarei potuto scoppiare da un momento all’altro ma non so se a piangere o dalla rabbia cosi l’unica cosa che riuscii a fare fu scegliere la seconda opzione e con un ringhio scattai correndo verso la mia meta, verso coloro che avevano causato tutto ciò, quelli che era da anni che non vedevo e tanto ero concentrato, ferito e infuriato che non sentii niente, neanche Embry, Quil e Paul seguirmi preoccupati.
Non li avevo più visti spesso, anzi, mai, in quegli annui mi ero tenuto a debita distanza, non avevo scatenato una guerra solo perché il resto del branco mi aveva trattenuto ma non so quante volte avevo voluto ucciderli con le mie stesse mani per averla portata via da me.
Notai la porta aperta e senza tanti complimenti entrai lasciando che un ringhio echeggiasse per tutta la casa, mi diressi verso la sala dove li trovai tutti insieme a fare comunella e si voltarono a guardarmi, probabilmente mi avevano sentito arrivare, non li degnai e mentre Edward mi leggeva la mente per capire cosa fosse successo io con lunghi passi mi avventai contro lui e Bella anche se prima di poter fare qualcosa Paul e Embry – che con Quil mi avevano rincorso – mi bloccarono per le spalle.
- Jake..-
Sembrò quasi un saluto quello di Bella che mi osservava dubbiosa mentre il suo adorato marito – avendo capito la situazione – era rimasto immobile, pensieroso, cercai di liberarmi dalla presa dei miei amici, furente e tremante dalla rabbia.
- È colpa vostra se adesso mi odia! -
Gridai rischiando di perdere il controllo e di trasformarmi da un momento all’altro, lei lanciò uno sguardo a Edward che tentò di formulare una frase al meglio.
- Allora è lei la ragazza che si è trasferita al confine..-
mormorò più a se stesso che alla mora al suo fianco, io ripresi a dimenarmi.
- Si e non vuole neanche vedermi perché VOI l’avete allontanata! -
Lei non poteva odiare anche me..io l’amavo più di ogni altra cosa al mondo.
Me l’avevano portata via senza dirmi niente, probabilmente consci del fatto che non glielo avrei permesso, avevano approfittato del mio turno nel branco per portarla chissà dove e quando il giorno dopo ero andato sorridente a casa Cullen pronto a passare un'altra giornata con lei, non ce l’avevo trovata.
“Lo abbiamo fatto per il suo bene”
Si era giustificata Bella mentre io – pietrificato – cercavo di rendermi conto di quello che avevano fatto, mi ero quasi avventato su di lei per aggredirla ma ero stato bloccato – proprio come in quel momento – da Embry e Paul e dopo molte grida e dopo che non mi era riuscito scoprire dove l’avessero mandata, me ne ero andato via da Forks per qualche tempo per cercarla e avevo passato le mie giornate a disperarmi e distruggere ogni cosa mi capitasse davanti.
Quando ero tornato mi ero tenuto lontano da loro, con il cuore a pezzi e l’umore gioioso che solitamente mi caratterizzava, ormai sotto terra.
- La mia Renesmee è qui!? I-io devo vederla..-
Se ne uscì come se niente fosse, era sempre stata un’egoista tremenda che pensa solo a se stessa, dalla mia bocca sfuggi un altro ringhio colmo di dolore e rabbia che la fece arretrare di un passo ma un secondo dopo, senza preavviso, corse via velocemente in direzione del bosco e tutti, subito, la seguimmo.

Renesmee.

Ero tornata nella mia umile dimora, dopo quel mio attacco – contenuto – di acidità, lascio immaginare cosa avrei fatto se non mi fossi trattenuta anche se per un piccolo istante avevo rischiato di ricambiare l’abbraccio di Jacob.
Ma probabilmente lui aveva solo i sensi di colpa.
Ed ecco che la mia nottata sotto le stelle era andata a farsi cordialmente fottere ma almeno – ora che sapevano chi fossi – il gioco era iniziato.
Stavo girovagando lentamente per il grande salotto illuminato dal sole, con un bicchiere di coca cola in mano mentre osservavo tranquilla una parte del bosco visibile da una delle tante finestre.
Avrei potuto incendiare e distruggere tutto solo con lo schioccar delle dita, pur di fare un torto a quei bastardi ma io e la natura eravamo un tutt’uno, una cosa sola, un anima vagante e non ce l’avrei proprio fatta.
Non servì molto tempo perché lei si decidesse ad arrivare, pochi secondi e la parte vagante di me mi avvertì  e la vista si concentrò su immagini chiare di ella che correva spedita verso di me, come se le foglie degli alberi o il prato fossero divenuti i miei occhi.
Non feci niente, anzi, con la mia solita – teatrale- calma non smisi di fare ciò che stavo facendo, neanche quando la percepii dietro di me o quando – pochi istanti dopo – tutti gli altri ci raggiunsero.
Potevo sentire i battiti di tutti i licantropi presenti, anche quelli appostati fuori, Sam Embry, Quil, Paul, Leah, Seth, Jacob e gli altri, la confusione di alcuni nel vedermi, la contentezza mischiata al dolore di altri, poi c’era la famiglia Cullen al completo e potei udire Edward che affiancava la sua amata, tutti in casa mia.
- In Canada le persone chiedevano il permesso prima di entrare.-
Parlai per poi voltarmi lentamente cosi fa guardarli uno ad uno negli occhi con disprezzo e un ghigno sul volto, a mia madre – se possibile – le si illuminarono falsamente gli occhi e si allungò di un passo allargando le braccia pronta a stringermi ma le puntai minacciosa un dito contro inarcando un sopracciglio.
- Isabella, non ci provare neanche. -
Le intimai scettica e il suo sorriso da attrice si spense, le avevo probabilmente spezzato il cuore, poverina.
Ups, aspetta, quale cuore?
Sorseggiai un altro po’ di coca cola soffermandomi a guardare Seth incrociando cosi il suo sguardo, lui mi era sempre stato simpatico – nei pochi anni in cui avevo vissuto li ma anche a due anni avevo le forme e l’intelletto di un’adolescente, ovviamente – con quel suo modo di fare cosi dolce e ingenuo, quando Jacob mi portava in spiaggia lui ogni volta teneva lontani gli stupidi del branco che volevano dare noia a Jake, si offriva sempre per lasciarlo libero dagli impegni – sostituendolo – per farlo stare con me e poi avevo passato un po’ di tempo anche con lui.
Sentii che era l’unico da cui non mi sentivo tradita e spontaneamente gli sorrisi con naturalezza, come se stessi salutando un caro vecchio amico e lui, lanciando imbarazzato un velocissimo sguardo – non capii perché – proprio a Jacob, ricambiò.
Edward mi scrutava concentrato per leggermi la mente ma essendo al quanto più potente potevo fargli vedere ciò che volevo, anche qualcosa di falso e cosi faci tutto il tempo senza alcuno sforzo e senza che se ne accorgesse.
- Sei tornata..-
Bella mi guardava come se non riuscisse a crederci, con un braccio di Edward che le cingeva le spalle quasi pauroso di vederla cadere a terra svenuta da un momento all’altro e io non riuscii a trattenermi cosi scoppiai a ridere sguaiatamente sotto i loro sguardi, poi annuii.
- Che intuito. Se non vi dispiace adesso vorrei starmene in santa pace. -
Carlisle avanzò con quel suo modo di fare calmo, gentile e da anima in pena che dentro di me mi fece ringhiare e venir voglia di attaccarlo ma mi dovetti controllare per non far uscire la parte animale che era in me sennò lo avrei fatto in mille pezzi su due piedi e l’occhiata che gli rivolsi però fece muovere un secondo Esme preoccupata ma poi tornò al suo posto.
- Capisco la tua rabbia e confusione ma devi fidarti di noi, Nessie. - 
Stavolta il ringhio echeggiò forte nella stanza, perfino i licantropi fuori rizzarono le orecchie presi alla sprovvista da quel suono pieno di odio uscito direttamente dal mio cuore, feci un passo avanti fino ad essergli a pochi centimetri di distanza.
- Fidarmi di voi?! L’ho fatto, sette anni fa e mi avete mollata in Canada da degli sconosciuti senza chiedermi se lo volessi! -
Risposi con tono pacato ma duro, sicuro e rabbioso, il respiro che iniziava a essere pesante e sempre più irregolare, priva di controllo avrei potuto fare una strage senza rendermene conto ma (s)fortunatamente il passo che fece Jacob verso di me attirò la mia completa attenzione e automaticamente smisi di fare ciò che stavo facendo per voltarmi verso di lui, quasi come un cagnolino quando sente la parola ‘cibo’ e mi sgridai mentalmente  un po’ confusa per quella mia reazione, senza farlo notare a nessuno.
- Andatevene. -
Intimai loro fissando il moro con un groppo in gola, quelle iridi color cioccolato, la pelle bronzea e i capelli corvini, deglutii a vuoto quasi per cacciare l’improvvisa umidità dei miei occhi.
- Adesso. -
Conclusi autoritaria e mi feci forza per tirar fuori la mia tanta stronza teatralità per farmi apparire un ghigno sul volto indifferentemente privo di emozioni e una scintilla attraversò gli occhi di Jacob.
Mi parve dolore e all’idea sentii qualcosa farmi – inspiegabilmente -  un po’ male.


Sciao beli!
natale pasato essere.
Io non avere ricevuto moto.
lol
tanto love.
AlloVa, come ve la passate?
Vi faccio gli auguri in ritardo (?) Shi. Posso solo augurarvi un felice anno nuovo in anticipo!
Vabbè, tralasciando tutto ciò.
Ed ecco la riunione di famiglia!
Amo scrivere in diversi punti di vista *-*
Mlmlml Nessie fa la cattivona ma in fondo quel benedetto abbraccio voleva ricambiarlo.
Jacob è adirato e addolorato perchè lui non sapeva davvero dove fosse ma lei non ci crede (?)
Poi zè Seth! Il mio amoVVVe.
Io lo adoVo, lol.
No dai, apparirà moooolte volte.
Muahahah!
comunque volevo ringraziare quelle che hanno recensito e messo la storia
tra le preferite-ricordate-seguite.
GRAAAZIE!
Mmm...solo di 7 pagine inizia però a sembrarmi poco D:
Io adoro scrivere capitoli luuunghi..Dovrei cercare una via di mezzo perchè tipo questo è corto :(
Allora, mi fate sapere cosa ne pensate? 
Magari con una recensione che superi le 10 parole?
Thank you babe!

_Shelovesvampires

p.s : foooorse cambierò e metterò la storia come 'rossa' perchè stò progettando una cosuccia.
Non lo so. O forse limiterò le descrizioni hooot.
Ditemi voi!-


 

  
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