*Baby Vampire – Mi si sono ristretti i vampiri*
CAPITOLO SECONDO:
-Shi, è la
befana.-
(LaDamaLuthien)
-SPARITE PER DUE
GIORNI SENZA DIRMI NIENTE, NON RISPONDETE AL…ODDIO.
Davanti a me c’era
un bambino con i capelli neri che mi guardava con l’indice in bocca, vestito di
un solo pannolino.
-E tu chi sei?
-Tu chi tei?
-Ehm, io sono Bella.
-Io Emet…
-C-come?
-E-m-e-t. Emet!!
Guardai i riccioli
neri, la linea del mento e degli zigomi, gli occhi e le mani grandi.
Oddio. Da quando
Emmett porta il pannolino?
Feci un respiro profondo e mi appoggiai al portone di casa, chiudendolo.
Chiusi gli occhi, contai fino a dieci e li riaprii.
Ora sette bambini mi guardavano con gli occhi sgranati, due con gli indici in bocca, la bambina coi capelli neri stropicciava la gonnellina del vestito.
-E’ quetta?- Sussurrò la bambina.
Emmett annuì. –Shi, è la befana.
Si alzò un coro. –Ooooohhhhhhhh.- Che dire, li avevo impressionati.
-Fatemi capire bene…
Li guardai uno ad uno.
-Se tu sei Emmett, tu…-mi rivolsi alla bambina di circa tre anni con i capelli neri –sei Alice?
La bimba sorrise felice e battè le mani.
-Tiiiiii!!! Sai il mio nome!
Una bambina sui cinque anni incrociò le braccia e la guardò compassionevole. Aveva lo sguardo altezzoso ed i capelli d’oro ordinatamente raccolti in una treccia.
-Certo che lo sa, è la befana, no?
-Io non sono la befana…
-Come no? Sei vecchia, brutta e sai i nostri nomi. E sei vestita di stracci…
-Rosalie.- Conclusi sospirando.
Come sbagliare?
Vestiva con un adorabile abitino da bambina firmato Gucci.
-Visto?- Sorrise lei, altezzosa.
Spostai lo sguardo ed individuai gli altri.
Carlisle doveva avere non più di quattro anni, Esme ne dimostrava tre.
Jasper si reggeva a stento in piedi, un anno e mezzo forse, mentre Edward, il mio cuore impazzì appena lo vidi, avrà avuto si e no due anni. Non parlava, se ne stava timido dietro Esme e mi guardava con due occhioni spaventati.
Mi avvicinai sorridendo.
-Ciao Edward.- Sorrisi gentile.
Lui mi fissò e per un momento calò il silenzio.
Poi iniziò a piangere a squarciagola.
-UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUééééééééééééééééééééééééééééééééééé.
Lo guardai, sconvolta.
E lui cominciò a piangere più forte.
A quel punto anche Jasper, che guardava il fratello con i lacrimoni agli occhi, inziò a strillare e ben presto contagiò anche Emmett, Alice, Esme e si, anche Rosalie.
-No, smettetela, vi prego. Perché piangete?- Ero sconvolta e li fissavo spaventata.
Esme mi guardò, il volto inzuppato di lacrime.
-Non lo to, pangevano tutti.
Rosalie tirò su col naso.
-Sei cattiva.- E ricominciò a piangere.
Cercai di calmarmi e di ragionare.
Ero a casa Cullen.
Davanti a me c’erano sette vampiri.
E tutti si aggiravano tra gli uno e i cinque anni.
Uno di loro portava misteriosamente un pannolino.
E particolare più stressante, piangevano tutti e non sapevo perché.
Afferrai al telefono e pregai che fosse a casa.
-Pronto?
-Mamma, perché i bambini piangono?
-Come scusa?
Scusate il capitolo corto, ma aggiornerò presto. Spero che vi sia comunque piaciuto ^.^!
Intanto grazie a chi ha recensito, siete magnifici!!! Davvero, meritate un grande ringraziamento per aver letto fino in fondo una cavolata come questa fic….Vi meritate un applauso…
-G7-
Faye91
Amy89
Hysteria
AllegraRagazzaMorta
Aras
Glo91
Gold_dargon
Dafne_’90
Puffoletta
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