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Autore: eppy    27/12/2012    4 recensioni
Ed erano sempre loro due, Sum e Harry, Harry e Sum, gli stessi quattro occhi, gli stessi sorrisi mozzafiato, le stesse labbra, le stesse mani e gli stessi cuori; eppure tutto il resto era differente. Semplicemente era trascorso del tempo, tre anni per la precisone, e lo scorrere del tempo non si era solamente limitato ad alterare i ciclici movimenti delle lancette dell'orologio, non aveva soltanto modificato in modo permanente le cifre di giorno, mese e anno...questa volta l'aveva combinata più grossa. Anche se bisogna ammettere, che prima ancora del tempo, la colpa era da attribuire a qualcos'altro, qualcosa alla quale Sum non era riuscita a sottrarsi, di più grande di lei. E ora? Era giunto il momento che il destino, o l'amore, non si sa chi dei due, ci mettesse lo zampino: il seguito di 'Summer Paradise'.
Ps. Se non avete letto il vero inizio di tutto, potete cominciare anche da qui.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"ei, come stai?" Summer sorrise instintivamente sentendo quella voce "Valeeeee!" gridò euforica, incurante del fatto di essere ancora per strada "sto bene, e tu?" rispose subito dopo cercando di controllarsi "anche io,alla grande Sum" disse l'amica facendole intuire di avere qualche novità "spara!" "cosa?" esclamò lei ridendo "spara ciò che mi devi dire!" "ma non posso nasconderti nulla?" "no, sai che non puoi farlo. Mi accorgo dalla tua voce che che è successo qualcosa, e pensa un po', credo anche che sia una bella notizia!" Valerie scoppiò a ridere, era incredibile come riuscissero a capirsi al volo, senza guardarsi negli occhi da ben dodici mesi "okay, allora...hai presente il mio ragazzo?" domandò all'amica "quello un po' pazzo con gli occhi azzurri e la simpatia innata?" "esattamente! beh, Sum ancora non posso crederci, te lo giuro, sono troppo felice, non ce la faccio nemmeno a dirtelo" "hai intenzione di tenermi sulle spine ancora per molto?" "no, hai ragione, te lo dico" esclamò felice, poi si sentì uno strano rumore che Summer non riuscì ad identificare bene, dopo qualche secondo "ciaoooo" era proprio lui "Lou! sei a Dublino?" domandò sorpresa la ragazza "no, sono a casa mia guarda, però io, tu e Vale stiamo facendo una conversazione a tre, come Lizzie, Miranda e Gordo" si era sempre divertito un sacco a prenderla in giro, ma le voleva tanto bene "divertente!" disse lei ironica "ma che ci fai lì?" domandò subito dopo rintracciando di nuovo un tono di voce allegro "è questa la novità, ho deciso di frequentare l'università qui, nella tua Dublino, per stare vicino alla ragazza che amo" a quelle parole Sum pensò immediatamente a Harry, era logico, istintivo, ricollegare ogni minimo gesto, ogni singola parola a lui, continuava a essere automatico come respirare "hai fatto una cosa dolcissima, davvero, sono felice per voi, potrete stare sempre insieme, ve lo meritate" disse poi sinceramente "il fatto è che mi sono reso conto che ora, sono finalmente libero di fare ciò che voglio, e i miei non hanno avuto niente in contrario quando gli ho detto che intendevo trasferirmi qui, mi hanno solo fatto promettere di tornare a casa almeno una volta una o due volte al mese" spiegò il ragazzo "ma tu, come va Sum?" "bene, sto bene, dovete stare tranquilli" "con quel tipo, Daniel?" le domandò ancora l'amico "Lou, tutto a posto, ci sto riprovando e per ora va  tutto bene" gli rispose cercando di nascondere anche a se stessa il fatto che ogni tanto si ritrovava con il viso umido quando ripensava al sorriso, alle fossette, agli occhi, agli abbracci, ai baci di Harry.
Era incredibile, Daniel era un ragazzo d'oro, e per certi aspetti assomigliava a Harry, soprattutto gli occhi, ma non lo sguardo...non era mai riuscito a disorientarla, non era mai riuscito a comincarle così tanto, non era riuscito a farla innamorare, eppure a prima vista, quegli occhi potevano essere quasi confusi; Sum pensò che gli occhi dei due ragazzi fossero come due stelle distanti anni luce, entrambe brillavano, ma lei avrebbe sempre posato lo sguardo su una sola, non per colpa sua, ma perchè il raggio d'orbita, la potenza visiva di un essere umano,non è tanto vasta da riuscire a individuare due puntini così distanti senza spostare lo sguardo, poteva scegliere una sola stella da fissare e avrebbe scelto la stessa stella, la sua prima stella, per tutta la vita, ne era più che certa...ma se le stelle si fossero spostate? se all'improvviso, quella che aveva scelto, non sarebbe più stata visibile ai suoi occhi? Era giusto posare lo sguardo su un'altro puntino luminoso o avrebbe dovuto cercare la sua stella per tutti i cieli, fino a ritrovarla? E se non l'avesse mai più ritrovata? sarebbe stata felice di aver sprecato tutte le sue notti a cercarla, senza nessun risultato? 
In fondo sapeva che le cose cambiano, è inevitabile, nella vita può succedere di tutto, ed è giusto godersi il presente, cogliere le opportunità, andare avanti, vivere...ma allora perchè aveva impiegato così tanto tempo per capirlo, e soprattutto perchè, a volte, nelle classiche giornate no, arrivava a sentirsi quasi colpevole quando era insieme a Daniel, perchè sentiva di star tradendo l'amore della sua vita, nonostante non dovesse considerarlo più tale? Il cervello ci riusciva ad andare avanti, ma tutti sappiamo che non può agire da solo, e quando incontrava il suo acerrimo nemico, la sua antitesi, la sua memesi, il cuore, iniziava la guerra....non è che le capitasse ogni giorno, c'erano giornate in cui stava bene con se stessa, con Daniel e con il mondo, ma c'erano altri giorni in cui la sua mente era così offuscata, come la sua vista, aveva gli stessi sintomi che avverte un soggetto che soffre di ipermetropia, riusciva a vedere meglio le cose lontane. 

"ok, ti credo Sum, ora ti ripasso Valerie che mi sta letteralmente togliendo il telefono dalle mani, ti voglio bene" esclamò salutandola "anch'io Louis, ti voglio bene" rispose la ragazza.
" Sum, hai sentito Zayn?" domandò la sua migliore amica appena ebbe rinconquistato il telefono "si, l'ho sentito la settimana scorsa" le rispose lei non capendo dove l'amica volesse andare a parare "in questi ultimi giorni? no?" domandò ancora "no ma..che succede?" a quel punto Sum cominciò ad insospettirsi "nulla" "non gli è successo niente, vero? dimmi se sta bene" "ma certo che sta bene, sta tranquilla" rispose l'altra "Vale, che stai cercando di dirmi?" domandò "nulla, ho già detto troppo" si sentì rispondere, Sum decise di lasciar perdere, magari lo avrebbe chiamato più tardi, l'importante era che stesse bene.
" c'è un'altra sorpresa!" urlò Sarah, dovevano essere lì a Dublino tutti insieme, e desiderò con tutte le sue forze che il teletrasporto non esistesse soltanto nelle formule magiche, si sentì una stupida a chiudere gli occhi immangindo di essere su un tappeto volante, ma lo fece ugualmente, quando li riaprì si rese conto di non essersi mossa dalla panchina sulla quale era seduta, a Roma, in Italia, a quasi 2000 km dalle sue amiche e amici.
"ei Sarah! che mi racconti di bello?" " tutto bene, tutto come al solito, tu?" le chiese l'amica "bene anche qui" Summer tirò un sospiro "mi mancateeeee" urlò poi così forte in modo tale da essere sentita da tutti "non torni a Dublino per Natale?" "non credo, mio padre è impegnatissimo con il suo lavoro, starà a casa soltanto il 25 e il 26, avevo pensato di partire da sola, magari sarei andata a stare dai miei zii, ma i miei vogliono che trascorriamo il Natale tutti insieme, e poi a gennaio ho un'altro esame importante, non posso distrarmi" spiegò con malinconia "capisco...ma se non ti fai riabbracciare entro due o tre mesi, sappi che veniamo lì a strapparti da quei libri, con la forza!" la minacciò scherzosamente "e che aspettate? su, venite, ho bisogno di voi" rispose lei "magari Sum, ma te lo prometto, in qualche modo ci rivedremo" "spero presto" sussurrò la ragazza alzandosi e riprendendo a camminare "Liam fa il bravo?" domandò cambiando argomento "si, è un ragazzo d'oro" le rispose l'amica, Sum sorrise tra sè.
Ricordate quando Liam le aveva confessato di essersi preso una cotta per Sarah? La ragazza era ancora fidanzata con Anthony e Liam era confuso, non sapeva bene ciò che provava...ma un giorno apparentemente uguale a tutti gli altri, Sarah aveva visto Anthony baciare una ragazza della sua classe in palestra, il loro rapporto non era più così solido e così speciale come lo era stato ai tempi del camping, ma comunque non si sarebbe mai aspettata un comportamento simile, una delusione del genere. Inizialmente ci era stata male, le sue amiche le erano state accanto, Summer non poteva assolutamente dimenticare tutte le volte che lei, Valerie e Mary erano andate a casa sua e l'avevano tirata su di morale, ma d'altra parte si erano rese conto che chi riusciva a farla sorridere, non erano tutte le cioccolate calde e tutti i barattoli di nutella in cui avevano affondato il cucchiaio insieme, ma un amico, che pur vivendo in un'altra città, appena aveva saputo l'accaduto, non aveva mai smesso di starle accanto. 
Liam le telefonava ogni giorno, le raccontava ciò che aveva fatto, le battute che aveva sentito, insultava i suoi professori e imprecava contro tutti i compiti che aveva da svolgere per il giorno seguente, la faceva distrarre e riusciva sempre a strapparle un sorriso; cominciarono a sentirsi con frequenza, a messaggiarsi durante le lezioni, esattamente come facevano Summer e Harry e Valerie e Louis, Sarah cominciò a pensare a lui in maniera diversa, cominciò a immaginare di essere stretta dalle sue braccia sempre più spesso, si accorse che i suoi sentimenti per l'amico stavano cambiando, ma non glielo disse mai.
Per il ragazzo era esattamente lo stesso, ma continuarono a dire di essere soltanto amici fino al giorno in cui, si incontrarono di nuovo; capitava infatti sempre più spesso che i ragazzi si recassero a Dublino per il weekend, erano le uniche volte in cui le due coppiette riuscivano a stare insieme, ma se Sum e Harry ogni tanto facevano i furbi: scappavano entrambi dagli impegni quotidiani e salivano sul primo treno, avevano imparato a incontrarsi in una cittadina quasi a metà strada tra Dublino e Londra, il cui nome geografico o politico era Nottingham, ma loro lo chiamavano "il nostro posto".
Comunque sia, quando i ragazzi erano tornati a Dublino nel mese di febbraio di due anni prima, tra Liam e Sarah era successo tutto in modo naturale, istintivo: nel momento in cui lui era sceso dal treno, si era diretto dritto verso di lei e invece di abbracciarla forte come aveva sempre fatto fino da allora, l'aveva baciata, così, senza nessun preavviso, ma forse Sarah se lo aspettava, dato che aveva risposto a quel bacio con la stessa voglia e la stessa passione; da quel momento, non c'era nemmeno più stato bisogno di parole, sapevano entrambi cosa volevano, finirono per trascorrere tutta la giornata appiccicati, e si poteva dire che che coppie erano diventate tre...ma la cosa bella era che, nonostante ogni coppia desiderasse ritagliarsi dei piccoli momenti solo per se, stavano bene tutti e nove, come erano stati bene al camping, non provavano nessun imbrarazzo tra di loro e soprattutto non c'era nessun tipo di gelosia, non c'era mai stata, e mai ci sarebbe stata.

Poco dopo Summer riattaccò, appena in tempo per girare la chiave nella toppa del suo monolocale, entrò e poggiò sul tavolo i libri dell'università, quel giorno non era stato particolarmente pesante, non aveva neanche incontrato Daniel, lui le aveva detto che era impegnato per pranzo e che sarebbe passato da lei nel pomeriggio, non obiettò, non sentiva la sua mancanza, e si sentiva in colpa anche per questo, perchè se lui c'era, stava bene, la sua presenza era gradita, ma se lui aveva da fare, non gli pesava affatto la sua mancanza.
Raggiunse il computer, lo accese e guardò l'ora, le quattro del pomeriggio, doveva sbrigarsi, aveva in mente di leggere almeno una ventina di pagine di quel mattone chiamato comunemente libro di testo, controllò le e-mail ricevute come al solito, e si preoccupò visibilmente quando notò che il mittente dell'ultimo messaggio ricevuto era Zayn. Una mail, perchè non un semplice messaggio? Ma che avevano tutti quel giorno? Prima Valerie che le aveva domandato se lo avesse sentito ultimamente, poi quella mail...c'era desisamente puzza di bruciato...
La aprì e i suoi occhi si soffermarono su quelle poche righe "Ciao Sum, come stai? tutto a posto? ti stai chiedendo perchè ti sto scrivendo un' e-mail? lo scoprirai presto!:)" questo sì che mi tranquillizza, pensò tra se la ragazza, poi continuò a leggere "volevo soltanto dirti che mi manchi tanto, ma ci rivedremo presto, prima di quanto pensi. Un abbraccio, il tuo migliore amico" sbarrò gli occhi, che diavolo significava? Era più che sicura che Zayn volesse farle capire qualcosa in più con quel messaggio, lo conosceva abbastanza da sapere, che era in qualche modo, una specie di avviso, di anticipo di qualcosa di grosso, importante, ma non sapeva cosa potesse essere...ci rivedremo presto, prima di quanto pensi, aveva scritto, beh, doveva ammettere che non preannunciava niente di catastrofico, anzi, non vedeva l'ora di riabbracciarlo! Decise di pensare positivo, magari sarebbe stata una bella sorpresa.





Ecco il terzo capitolo!
Spero come al solito che vi sia paciuto, ditemi tutto dai, mi raccomanado :D
Nel prossimo entrerà finalmente in scena Harry.. lo so,questi capitoli iniziali possono sembrare noiosi, ma come ho detto già mille volte, è soltanto l'introduzione, la vera storia inizia ora e capirete perchè :)
Basta, non voglio più tenervi sulle spine, quindi me ne vado, perchè sono stanchissima, ma non prima di avervi augurato BUON ANNOOOO :DD
Anche se, forse potrei riuscire a postare un altro capitolo prima della fine del 2012, ma nel dubbio, vi faccio già gli auguri :3
Recensite, recensite, recensite, potete dirmi tutto ciò che vi passa per la testa, adoro quando lo fate! :))
Ciaooooooo alla prossimaaaaa ♥♥♥♥
  
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