Nella hall del Ministero c’era una baraonda generale: non erano mai arrivati così tanti gufi in una sola serata e gli impiegati non si erano mai trattenuti così a lungo oltre la fine dell’orario di lavoro. Si stava stretti, eppure continuavano ad arrivare orde di visitatori e lavoratori, nonostante gli uffici fossero completamente vuoti.
Erano tutti intenti a sistemarsi attorno al centro della grande sala e affianco ai camini, sotto un palco di legno eretto per l’occasione. Il Ministro Alsmann in persona stava ora attraversando a passi lunghi la superficie di legno, mentre la folla si zittiva completamente. Raggiunto il centro del palco e posizionatosi dietro una torretta in rialzo per tenere il suo discorso, il capo della comunità magica si erse impetuoso, scrutando il pubblico. La sua figura non incuteva timore, ma era certamente molto autorevole. In quel momento, tutti pendevano dalle sue labbra e i primi flash della serata venivano scattati. 
-Hem hem, cari compagni, buonasera!- esordì Enorius Alsmann, schiarendosi la voce. -Siamo finalmente giunti a questo momento. Manca poco, ormai, e tutto cambierà per sempre.-
La sua espressione di fierezza scandagliava più volti possibili, tutti rivolti verso la sua direzione.
-I nostri uomini sono pronti, io sono pronto, tutta la comunità è pronta. E presto lo saranno anche i nostri amici Babbani.-
Un brusio leggero seguì l’affermazione, ma si arrestò non appena riaprì bocca.
-Non ho intenzione di scuotere troppo il calderone, quindi andremo subito al sodo. Mancano esattamente 9 minuti e 11 secondi al momento prestabilito, come potete vedere- indicò dunque dei numeri d’oro sospesi in aria che tenevano il conto alla rovescia. -Pregherei i prescelti di continuare con la procedura.- 
Fece un cenno in direzione di alcuni uomini avvolti in grossi mantelli viola, i quali, a loro volta, annuirono e si voltarono verso i camini. La folla fu costretta ad allontanarsi, e i maghi gettarono della Metropolvere sul marmo verde, quindi si tuffarono nelle fiamme smeraldine e svanirono.
-Bene, è giunto quasi il momento. I miei uomini si sistemeranno nei luoghi prestabiliti per l’annuncio- disse con tono risoluto, ma subito assunse un’altra espressione, quasi emozionata. -Stiamo cambiando il mondo, cari compagni. La storia non sarà più la stessa. Maghi e Babbani vivranno finalmente insieme e i nostri amici potranno beneficiare della preziosità del nostro grandioso dono: la magia.-
Uno scroscio di applausi seguì la frase, e il Ministro Alsmann osservò la folla con orgoglio. Un sorriso si formò sulle sue labbra, mentre spostava il suo sguardo sui numeri d’oro che galleggiavano a mezz’aria. Mancavano esattamente 8 minuti e 34 secondi allo sconvolgimento delle sorti del mondo.