Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sinylla    14/07/2007    7 recensioni
Introduzione rimossa in quanto viola il regolamento. NON si può usare il codice HTML completo nelle introduzioni.
Per vedere cancellato il messaggio, contattami.
Solarial, assistente admin di EFP
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A











Nel suo splendido salotto, Blaise Zabini, misurava con passo nervoso l'ampiezza della stanza. La sua immagine impeccabile si specchiava nel vetro opaco delle grandi porte-finestre, con i capelli corvini e lisci ad incorniciargli il volto e gli occhi blu cobalto ed il corpo slanciato fasciato da un elegante abito di seta grigio. Amava viziarsi ogni tanto con quegli abiti costosi, ma in quel momento avrebbe donato tutta la sua preziosissima collezione di abiti Armani (noto stilista babbano molto apprezzato anche dalla comunità magica), per sapere dove fosse finito quello sciagurato perdi giorno, non che suo migliore amico, che rispondeva al nome di Draco Malfoy. L'ansia provata ogni volta che spariva il perfido biondastro, era inimmaginabile per qualsiasi essere vivente. Gli voleva davvero bene, e se lo ripetevano all'infinito che erano come fratelli e dovevano aiutarsi e restare uniti, ma più lui cercava di riabilitarlo agli occhi della società magica, più Draco tendeva a rovinarsi babbanamente ubriacandosi e finendo in risse non magiche che spesso causavano più danni di uno schiantesimo. La magia può far male, ma un pugno ben assestato avvolte può fare molto di più.

Magari l’ha rapito qualche babbano per asportargli un rene, lui è morto e io non lo saprò mai.*

Continuava a tormentarsi il nodo della cravatta, decisamente troppo stretta in quel momento di panico. Draco rappresentava sempre il proprietario di una multinazionale di pozioni e il presidente di una società come la sua magica o babbana che sia, non dovrebbe sparire così da un momento all'altro diventando irrintracciabile.
Cosi concentrato nelle sue frustrazioni non si rese conto che il bel fuoco scoppiettante, acceso nel camino con basamento risalente all'antica Roma, da quel bel rosso acceso che era si stava tramutando in guizzanti fiamme verde scuro.
"Ehi Bla, la mia assenza ti sta rovinando di stile, quella cravatta fucsia sbatte troppo con il grigio perla"
Sentendo la voce della persona per cui così tanto si stava angustiando in quel momento, Blaise Zabini per poco non mancò di avere un attacco di cuore. Si voltò correndo verso la testa del suo migliore amico, in quel momento magicamente sospesa a mezz'aria tra le fiamme, e ad un passo da lui urlo con voce acuta.
“Oh Draco sei vivo!!!” la voce tremava, quasi rasentando il pianto “che fine hai fatto?Mi stavi facendo morire!!Lo sai che la mia salute ne risente"
"Non fare la checca isterica. Non è poi così grave, sono integro e sto bene" il ghigno tipico stampato in volto a dimostrare che diceva il vero "Mi serve il nome di un antidolorifico per bambini prodotto da noi"
"Beh c’è Nocolic, Bimboinforma, il Babydent…" rispose con tutta la naturalezza del mondo, non rendendosi conto di cosa stesse parlando realmente. Ci volle qualche istante perchè la sua testa registrasse correttamente ciò che l’amico gli aveva chiesto, ed infine esplose.
"COSA??tu sparisci per una settimana, non si sa dove e con chi sei stato, mi fai preoccupare da matti, mentre io sono costretto a non farti saltare gli affari in azienda, e tutto quello che sai chiedermi dopo una settimana è quali pozioni produciamo?! Per un bambino poi. Ma stai bene Dra?no guarda perchè il mio analista è sempre pronto a darti una mano."
Il ghigno beffardo sul volto del biondo si increspo ancora di più: si stava divertendo troppo nel veder uno dei finti attacchi di panico del suo migliore amico, ormai ci era abituato e sapeva che Blaise lo faceva solo per dimostragli il suo affetto fraterno, quindi non c'era motivo di preoccuparsi e poi fino a che la Mezzosangue non lo avesse cacciato chi era lui per levare le tende dalla dimora della sua salvatrice?
" Si beh, era giusto una domanda, comunque me ne manderesti una fornitura a casa della Granger.” Osservò lo sguardo dubbioso impresso sul volto abbronzato del suo migliore amico “E' una storia lunga e a dovertela raccontare così mi si atrofizzerebbero le ginocchia.” Fece per andarsene ma poi continuò “Ci sentiamo Bla, ora sei contento? sai dove trovarmi!"il tono duro ed il viso marmoreo in posa inespressiva.
Non voleva sembrare duro agli occhi del suo migliore amico, ma non ci era proprio abituato a fare la persona gentile. E poi non poteva sentirsi in colpa per tanto poco!
“Oh si, ora è tutto chiaro” rispose sarcastico l’altro.
"Stò facendo riabilitazione” sospirò platealmente “come la chiameresti tu!" e detto questo voltò le spalle e ritrasse la testa dalle fiamme.
Riabilitazione? Aveva sentito bene? Un sorriso quasi di compiacimento apparve sul bel volto curato del moro. Finalmente Malfoy aveva deciso di seguire i suoi consigli; le sue incessanti lamentele per convincerlo a cambiare idea sul come relazionarsi, finalmente stavano dando i tanto agonisti frutti! Certo mai si sarebbe aspettato da uno come lui, anzi no, proprio da lui che abbandonasse quell'aria strafottente e quei modi altezzosi con una Mezzosangue. LA Mezzosangue, che per quasi sette anni aveva umiliato e disprezzato senza posa. Forse stava davvero cambiando. E poi Hermione era semplicemente adorabile, per come Blaise nell'ultimo anno l'aveva conosciuta. Quell'aria altezzosa assunta tra le mura di Hogwarts, con la divisa verde argento, che aveva anche lui a suo tempo, l' aveva abbandonata ormai nei confronti di tutti. Il Signore Oscuro era morto da qualche anno, e quel regime di terrore era crollato così velocemente come si era istaurato; e poi lui, per quanto la madre avesse sempre tentato di fargli il lavaggio del cervello, non sarebbe mai diventato un Mangiamorte, ne tanto meno aveva mai avuto l'intenzione di far prevalere la sua superiorità di sangue su chiunque. Chi era lui per offendere e sbeffeggiare i mezzosangue ed i babbani? Hermione per esempio, era la prova vivente che i maghi nati gabbani, spesso si dimostrano più capaci dei maghi dal sangue puro: ai tempi della scuola risultava la miglior strega della sua età, e continuava ad esserlo anche ora. Probabilmente fu questo il motivo per cui, quando lei per la prima volta, lo aveva invitato per una delle sue interviste radiofoniche dipingendolo come uno dei più grandi esponenti legali del mondo magico, di certo non lo avrebbe mai ammesso, ma si era sentito oltremodo onorato e aveva cominciato a vedere la giovane strega dai boccoli color cioccolato e la voce dai toni caldi e suadenti, sotto una prospettiva diversa. Argomentava i suoi discorsi in modo divino, e aveva dei modi così gentili e pacati, che se fosse stata un uomo le avrebbe chiesto di sposarlo.
Con l’animo più leggero indosso la sua preziosissima giacca di cammello e si smaterializzo verso la Malfoy Corporation. La curiosità di scoprire cosa il suo migliore amico stesse combinando l’aveva assalito così tanto dopo quella breve apparizione, che non trovò modo migliore di indagare se non recapitare lui personalmente ciò che Draco gli aveva chiesto.

_______________________________________________________________________________________

Hermione salì le ripide scale della palazzina con ansia febbrile mentre dalle cuffiette nelle orecchie si espandeva una musica dai toni dolci, in netto contrasto con il suo umore nero. Rimanere nel dubbio e non sapere cosa fare la rendeva oltremodo frustrata.
La consapevolezza di quell’invito le pesava sulla testa come una spada di Damocle. Oh certo. Voleva dare un volto al ragazzo delle lettere, ma se fosse rimasta delusa dalla persona che si sarebbe potuta trovare davanti? L’espressione abbattuta con cui mise piede in casa si tramuto in una maschera di puro stupore quando lo sguardo dai riflessi dorati si posò sulla scena che si animava in salotto.
Vedere Laurentina ridere felice, mentre sorretta da Draco muoveva i suoi primi passetti goffi cercando di acchiappare con la mano paffuta la coda di Grattastinchi ed oltre tutto in ottima salute fu un duro colpo, e lo fu ancor di più vedere esultare Arthur mentre il suo Re picchiava ferocemente il Cavallo di Blaise.
Le chiavi di casa le scivolarono dalle mani, troppo stupita ed interdetta dalla presenza del moro e il vedere sua casa dolce casa ancora intatta e senza la presenza di fumo o cenere sospetta. Che Arthur fosse rimasto tranquillo senza causare nessun danno sembrava una cosa impossibile, eppure nulla lasciava intendere il contrario. Decisamente qualcuno le aveva giocato un brutto scherzo.
Il suono argenteo che produssero le chiavi picchiando sul pavimento, attirarono l’attenzione dei due adulti e del piccolo Weasley che corse gioviale tra le braccia di Hermione, immobile e con la bocca spalancata.
“Ehi Mezzosangue, hai intenzione di cenare con le mosche questa sera?” la voce del biondo giunse alle orecchie della strega, strascicata e derisoria come sempre.
“Ehi Herm, come stai?” sorrise Blaise appena ripresosi dalla dura sconfitta subita dal ragazzino “Questo marmocchio è un mostro a scacchi magici!”
Nel sentire le parole pronunciate dal mago una risata cristallina scaturì dalle morbide labbra.
“Cosa pretendi dal figlio del vincitore del torneo di Scacchi Magici scolastico?” prendendo Arthur tra le braccia si avvicinò a Blaise per salutarlo.
“Gia, mi dimentico sempre questo particolare” si giustificò divertito il moro.
“Ma come mai sei qua? E’ da tanto che volevo invitarti in casa mia, e tu ti presenti quando io non ci sono?” scherzò Hermione sorridendo
Inspiegabilmente un mostro feroce ruggì nello stomaco di Draco alla vista della Mezzosangue baciare sulle guance d’ebano il suo migliore amico, e ancor di più quando lui ricambiando iniziando con modi amabili un fitto scambio di battute scherzose con la ragazza.
Il sangue gli ribolliva nelle vene e per quanto forte scorreva, il rumore prodotto gli impedì di sentire cosa i due si dicessero. Ma non era di certo il cosa si dicessero ma come. La naturalezza nel rispondersi, gli sguardi di pura complicità scambiati, accecarono il bel biondino dalla rabbia, che senza rendersene conto strinse i polsi di Laurentina un po’ troppo forte facendola gemere di dolore.
I due giovani si voltarono nella sua direzione entrambi con sguardo perplesso.
“Da quand’è che vi frequentate?” le parole fuoriuscirono quasi come un ringhio, accompagnate dallo sguardo inquisitorio e fiammeggiante.
“Ci frequentiamo?” chiese Hermione “Se intendi l’incontrarci ogni tanto per un caffè e le interviste in radio, ci frequentiamo da un anno quasi” lo sguardo dorato assunse un aria di sfida curiosa di sapere dove volesse andare a parare. “Non te l’ho mai detto Dra?” aggiunse Blaise confuso.
“No, non me lo hai mai detto” la voce sempre più dura, mentre sollevava la bambina da terra accomodandola sul divano.
“Mi sarà sfuggito di mente”disse divertito a mo di scusa.
Quei due gozzovigliavano insieme da quasi un anno e lui non ne sapeva nulla?!Come aveva potuto Blaise nascondergli una concetto così importante? Ma soprattutto, perché si sentiva così infastidito, così…geloso nei confronti di Hermione? I toni usati con la ragazza si erano placati certamente rispetto agli anni accademici, ma lui non aveva mai sentito quella complicità, non aveva mai intravisto negli occhini lei l’intimità che percepiva adesso tra i due.
Con le braccia conserte e passi cadenzati voltò le spalle a entrambi chiedendosi in bagno sbattendo valentemente la porta dietro di lui.
“Ma cosa gli ha preso?” chiese contrariata Hermione.
“Oh niente” Blaise sorrise sornione “Avrà le sue paturnie”
Non aveva mai visto il suo migliore amico infervorarsi per così poco, infondo quello che legava lui ad Hermione era solo una splendida amicizia, e non poteva essere altro visti i suoi gusti sessuali. Non era affatto infastidito dalla gelosia che notava negli occhi di Draco anzi, la cosa lo rendeva oltremodo felice perché poteva avere un solo e semplice significato: a Malfoy la Mezzosangue piaceva, e non come potevano interessargli le sue innumerevoli ‘scaldaletto’.
Hermione rimase imbambolata ad osservare la porta lignea, chiusa ermeticamente, ancora intenta a chiedersi il perché di quel cambio così improvviso d’umore.
“Herm, senti io avrei alcune cose da fare” la guardò affranto “Quello stupido di Draco ha indetto un ballo in casa sua per la sera di Natale, mancano solo due settimane e ovviamente lui non se ne occupa minimamente” Hermione sorrise comprensiva.
“Vai a fare il lavoro sporco per Malferret tranquillo!”
Blaise sorrise a sua volta schioccando un grosso bacio su una guancia lattea della ragazza. Il suono di quel bacio oltrepasso impertinente la barriera, rappresentata dalla porta verdina del bagno, che Draco aveva eretto per isolarsi, attorcigliandogli le budella maggiormente. Picchiò un pugno contro la parete trattenendo il gemito di dolore che seguì il gesto.
“Zietta perché zio Draco si è offeso?” chiese innocentemente Arthur.
“Zio Draco? Da quando quell’essere scorbutico si fa chiamare così?” chiese stralunata lei.
“Ma lui mi chiama nano!” rispose piccato il bambino.
Hermione sorrise senza rispondere e con un gesto della bacchetta tentò invano di ordinare la stanza.
Zio Draco, chi sa cosa avrebbero detto i suoi amici Purosangue sentendolo chiamare così.
All’incirca una mezz’ora dopo il biondo era ancora chiuso in bagno con i suoi pensieri, mentre nel salotto di casa Granger faceva il suo ingresso la bambolona bionda rispondente al nome di Lavanda Brown.
Lavanda riprese i bambini dopo aver rimbambito Hermione con il dettagliato racconto delle grandi gesta di Ron, e mentre la giovane mamma abbandonava la stanza via camino, la strega rimasta sola mosse timidi passi verso il nascondiglio della Serpe, indecisa se bussare o meno.














* citazione dovuta: Blaise non è pazzo, io penserei davvero una cosa del genere ^^”

Ho scritto davvero il tutto molto di corsa e non ho la più pallida idea se quello che volevo esprimere sia chiaro, sicuramente sarà pieno di errori, comunque se siete arrivati a leggere queste parole sicuramente avete letto tutto e vi ringrazio infinitamente. Anche ora sono di corsa ma a tutte le persone che hanno recensito il precedente capitolo: Lucy Light, giorgia, frafave, juju210, susi, lunachan62, gemellina, vi ringrazio davvero con il cuore in mano, SIETE MITICHE è un delicato eufemismo, perchè siete molto di più. Mi riempite l’anima di gioia GRAZIE^^
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sinylla