Draco Malfoy ed Hermione
Granger stavano insieme.
Nonostante fosse trascorsa
una settimana, la loro relazione era ancora segreta, ma stranamente nessuno
sembrava essersi accorto che del tenero era sbocciato tra i due, e il motivo per
cui nessuno se n’era accorto, era perché i due colombelli in amore continuavano
a litigare di brutto su ogni cosa.
I soliti batti becchi
stupidi che caratterizzavano il loro stare insieme.
“Granger, è inutile che
guardi con ammirazione il tuo calderone… la mia pozione sarà sempre la
migliore!”, asserì lui osservando il calderone della sua
ragazza.
“Malfoy, non gioire così
presto… mancano ancora cinque minuti”, si sporse verso di lui, “…e in cinque
minuti tutto può cambiare.”, soffiò.
Avrebbe voluto baciarla, e
sapeva che anche lei avrebbe voluto baciarlo, ma una classe piena di serpi e
grifoni e con la speciale partecipazione di Horace Lumacorno non era l’ideale. E
quell’olezzo putrescente…non aiutava a creare un’atmosfera almeno un po’ più
romantica.
“Harry, la tua pozione è
sempre la migliore!”, confermò Lumacorno battendo le mani in direzione del suo
alunno preferito incitando anche gli altri, ma l’unica cosa che ottenne fu uno
sbuffo senza eguali da parte di Hermione Granger e il dissenso di tutta
Serpeverde che lanciò occhiatacce eloquenti al Bambino Sopravissuto, su ciò che
sarebbe stato il suo futuro se lo avessero incocciato dopo il
pranzo.
Harry sentiva caldo. Troppo
caldo.
“Ehm professore… non è
davvero così perfetta… anche quella di Tiger non mi sembra niente
male…”
Quella di Tiger faceva
davvero pena e Lumacorno si chiese se Harry non avesse battuto la testa sul
calderone prima di iniziare la lezione.
“Harry, non dire
sciocchezze”, cinguettò l’insegnate facendo snervare ancor di più le serpi, “…
quella di Tiger è rosso sangue, mentre il colore che caratterizza questa pozione
è violetto! Il tuo lavoro è ottimale, ti metto una E seduta stante più 20 punti
a Grifondoro!”
Harry credette di morire,
ma forse sarebbe morto davvero se avesse messo anche solo il naso fuori da
quell’aula.
***
“Ehi Dra, dove
vai?”
Draco si voltò verso colui
che gli aveva porto la domanda.
“Ho confronto tra
letteratura magica e babbana”
“Quella
lagna?”
“Già”
“Beh…allora niente, io e
Blaise volevamo sapere se ti volevi aggregare a noi per pestare Potter!”,
sorrise malefico David.
Draco ghignò a sua volta,
“Fate del vostro meglio!”, gli diede una pacca d’incoraggiamento sulla spalla e
continuò a camminare verso l’aula della Romance.
Lo sfizio di picchiare
Potter se l’era tolto più di una volta, ma quello di trascorrere un’ora di
letteratura con la consapevolezza di punzecchiare la sua ragazza, era ancora più
sfizioso.
La gelosia è la fine di una
relazione?
Hermione era già seduta al
suo banco e stava controllando delle scartoffie.
Era intenta nella lettura e
non si era accorta della presenza del suo ragazzo.
Connubio piuttosto strano,
ma stranamente non avevano ancora litigato per via delle origini da Mezzosangue
di lei, e delle fottute convinzioni della famiglia in cui era cresciuto
lui.
Erano semplicemente Draco
ed Hermione.
“Buongiorno mia Desdemona”,
esordì lui baciandole il collo.
“Piantala Otello”, disse
cercando di scostarlo da lei poiché troppo presa da quei fogli, ma lui continuò
imperterrito a baciarla.
“Quei fogli sono più
importanti di me?”
Hermione lo guardò
inarcando un sopracciglio; e quello era lo stronzo, bello e impossibile di Draco
Malfoy?
“Sei geloso di quattro
stupidi fogli?”, domandò.
Draco li fece evanescere,
facendo in modo che lei si dedicasse solo a lui, perché nella sua mente non
c’era che lei.
Odiava pensare solo a lei,
ma non ce la faceva a pensare ad altro. Sapeva che quello che provava per
Hermione era amore, ma non lo avrebbe mai ammesso… sarebbe stato troppo, e
quindi l’unica cosa che gli rimaneva da fare era far interpretare ad Hermione
che si trattava di quella passione mossa dalla tipica tempesta ormonale dettata
dall’angusto periodo che era l’adolescenza.
“Quei fogli possono
aspettare!”, rispose con voce roca accarezzando la morbidezza di quelle labbra
con il pollice.
“E se qualcuno dovesse vederci?”
Draco si chinò e le lasciò
piccoli baci sulle labbra che fecero rabbrividire la ragazza, “Se dovessero
vederci…”, disse continuando a lasciare piccoli baci, “…saranno troppo occupati
a pregare affinché dio li salvi da questo inferno per riuscire a capire che si
tratta degli opposti per eccellenza!”
Hermione non ribattè e
affondando le dita in quei crini chiari si lasciò trasportare da quel ragazzo
che le aveva regalato i baci più passionali intrisi di una scarica di emozioni
diverse e talvolta contrastanti, ma nonostante il trasporto, Draco percepiva la
tensione di Hermione, perché di certo essere vista abbarbicata a Draco Malfoy, o qualunque altro essere
di natura maschile, non rientrava nelle sue aspirazioni, e fu solo quando rumori
sinistri giunsero alle loro orecchie che il lungo bacio
terminò.
Uno smanettare insistente
con la maniglia, fece ricordare a Draco di aver chiuso la porta con un
incantesimo di sigillo di cui la grifoncina non si era accorta, e quindi dopo
averla riaperta con un Alohomora, (silenzioso), l’apertura inaspettata della
porta fece fare un’entrata violenta al povero Anthony Goldstein che cadde
rovinosamente per terra.
“Queste dannate porte
vecchie!”, esclamò, rimettendosi in piedi mentre Draco trasferiva se stesso e i
suoi averi all’ultimo banco.
“Senza offesa, ma
Shakespeare era pazzo!”, asserì Padma Patil circondata da un assortimento
inverosimile di cosmetici, intenta a rifarsi il
trucco.
Draco ghignò dal fondo
dell’aula, anche lui aveva sempre sostenuto che il caro Willie era totalmente
spostato.
“Ottimo!”, il tono di
Hermione appariva un tantino stridulo, “Quindi stai dicendo che Otello è
un’opera senza senso?”
“Più o meno”, rispose
affabile
Inutile dire che Hermione
avrebbe tanto voluto scagliare un paio di Avada Kedavra alla cieca…
“Quell’Otello aveva delle
turbe psichiche…”, continuò Padma, “… uccidere così, a quel modo, la donna che
ama!”
“Era accecato dall’amore,
Padma!”
“Sarà…”, soffiò dubbiosa mandando la sua
interlocutrice su tutte le furie, che intanto stava meditando se farla fuori
facendole ingoiare una miscela a base di tutti quei prodotti nocivi per la
salute dell’uomo di cui amava cospargersi, o diluendole lo smalto arancio in un
calice di succo di zucca con una puntina di cianuro giusto per rendere il
cocktail più frizzante.
“...amore?”, Hermione
sollevò lo sguardo più iraconda che mai sul suo ragazzo, “Otello l’ha uccisa perché non
riusciva a concepire che qualcun altro se la fosse
scopata!”
Voce strascicata, sarcasmo
sprezzante, immancabile ghigno a deformare quelle labbra da baciare e…e un
occhiolino, elemento assolutamente nuovo dedicato tutto ad
Hermione.
Doveva far pur qualcosa per movimentare quella
lezione.
“Non credo potrei vivere
senza le tue preziose opinioni!”
“Lo so, Granger! E’ per
questo che esisto!”
“Malfoy… se esisti solo per
questo, mi dispiace dirtelo… ma la tua esistenza è pressoché priva
d’importanza”
La adorava. Non aveva altro da
aggiungere.
Continuavano a litigare,a
punzecchiarsi ad essere loro stessi, e lui nonostante si sentisse diverso
dentro, aveva la consapevolezza che nulla era cambiato, e che essere innamorato
di una ragazza non comportava diventare qualcun altro, ma forse quella legge
rimaneva invariata solo se la ragazza in questione era: Hermione
Granger.
“Io se mi giungesse voce
che la mia ragazza mi ha tradito non so che le farei..”, forse qualcuno iniziava
a svegliarsi dall’ipnosi delle lezioni precedenti, dove era solo un susseguirsi
di scandali; Ernie forse era
rinsavito.
“E la uccideresti senza
prove? Ti fidi di un pazzo visionario e non della donna che
ami?”
Ernie sorrise ad Hermione,
“Sì!”
Meschino
Maschilista
Misogino
“Voi donne mentite un po’
troppo spesso”, ci tenne a sottolineare.
Lei si voltò verso Draco e
gli lanciò uno sguardo eloquente per chiedergli silenziosamente se anche lui la
pensava come Ernie Mcmillan, ma lui rispose con un’alzata di
spalle.
“Tu avresti agito come
Otello credendo ad un ipotetico Iago?”, domandò, ma non fu Ernie a risponderle,
bensì Draco che lasciò lì il Tassorosso a
boccheggiare.
“Il troppo amare è sfociato in un atteggiamento di
pura gelosia ossessiva compulsiva… è irrazionale! Non esiste una risposta che
sia giusta o sbagliata!”
Esterrefatta
Non avrebbe avuto altro da
aggiungere. L’aveva zittita e stranamente
non con un bacio.
***
Harry Potter era ignaro del
suo futuro imminente, non si aspettava di certo che venisse accerchiato da un
paio di tizi incappucciati.
“Sei
sicuro?”
“Sì, e adesso
taci!”
Nei loro mantelli
fruscianti le losche figure si avvicinavano sempre di più alla loro
vittima.
Harry Potter avrebbe dovuto
intuire che l’avrebbe pagata cara, ma quando un pugno arrivò dritto al suo
occhio mentre il suo braccio destro veniva stretto con troppa violenza, intuì
che erano cinque contro uno, e lui non ce l’avrebbe potuta fare… oltretutto era
anche senza bacchetta.
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Fiesta! Finalmente quei due stanno insieme!
Adesso però purtroppo vi devo lasciare senza potermi dedicare ai saluti singoli... mi dispiace tanto, ma non ho davvero tempo!
Un grazie particolare a: Herm90, meli_mao, Hanon, piperina, RaRa93, Ciobar, mars, SiLvIeTT4, merryluna, allgood_cla, Alessandra, Chiaras, yuna_4ever, Cobwy23, Chaosreborn_the_Sad, Sinylla, Kiraliel, JiuJiu91 e marygenoana.
Vi prego di scusarmi, e di farmi sapere cosa ve n'è parso!
Purtroppo non so quando mi sarà possibile postare il prossimo^^'
Kisses