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Autore: Elizabeth_Lovegood    28/12/2012    4 recensioni
Un nuovo pericolo sta per abbattersi sul mondo Magico e Babbano, una forza oscura e antica che per anni è stata dimenticata e messa da parte. Questa è la storia di Elizabeth Guardian, una ragazza dal passato oscuro e misterioso che vive da sempre insieme alla nonna materna. Fra nuove profezie, sogni strani, amicizie e continui battibecchi fra lei ed Albus Severus Potter, la ragazza passerà un anno scolastico pieno di sorprese, rivelazioni sul suo passato e amori non previsti. Una nuova guerra è in arrivo, una guerra che segnerà definitivamente la sorte del mondo magico. Dal settimo capitolo :
« Un grande pericolo sta per abbattersi sul nostro mondo, un pericolo che credevamo sconfitto, solo colei che viene dai due mondi in conflitto riuscirà a scegliere il nostro destino la vittoria o la sconfitta. » e detto questo guardò Eliz negli occhi con il suo solito sguardo stralunato e con decisione aggiunse.
«Tu sei la prescelta. »
Sentendo quelle parole, Elizabeth sbiancò, come poteva essere lei la prescelta e sopratutto cosa poteva significare la frase " solo colei che viene dai due mondi in conflitto riuscirà a scegliere il nostro destino" lei non poteva provenire da due mondi,
PRIMI CAPITOLI IN FASE DI CORREZIONE
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fra grandi battaglie, altre scoperte, piccoli battibecchi e nuove conoscenze








« Come osi definirci perdenti ! Sei una presuntuosa e visto che credi di essere tanto forte, dimostralo. »  disse Alex  sguainando la spada ed avvicinandosi a lei.
« Vadrai di cosa sono capace. »  rispose a sua volta stringendo fra le mani la sua adorata Velias.
I due si guardarono negli occhi, cercando di prevedere la mossa dell'altro, ma Alex, stanco d'aspettare, decise di attaccare  la ragazza tentando un colpo diretto al fianco. Eliz fece un piccolo ghigno nella sua direzione e con una velocità sorprendente schivò l'attacco come se niente fosse.
« Ma che ... ? »  sussurrò Alex perplesso, mentre il ghigno sul viso della ragazza si allargava ancora di più.
« Credevi davvero che mi avresti trovata debole ed impreparata come il giorno del nostro primo scontro? »  chiese con tono di scherno, mostrando l'elsa della sua arma con orgoglio.
Alex ribollì di rabbia, ma voltò lo sguardo verso la spada della ragazza ed intravide una scritta. Quando riuscì a coprire il significato di quella parola, non potè fare a meno di sgranare gli occhi sbalordito.
« Oh poverino, non ti aspettavi che potessi avere una delle caratteristiche della Triade giusto? »  chiese ancora usando quel tono derisorio.
« Tu e tuo padre siete uguali, credete di essere imbattibili solo perchè avete una delle caratteristiche della Triade. Vi avviso che non siete gli unici a possederle. Guarda qui. »  rispose con un ghigno mostrando l'elsa della sua spada.
Eliz rimase a bocca aperta non potendo credere hai suoi occhi.
« Paasias. »  lesse con un sussurro.
« Esatto, così almeno combatteremo con armi pari. Anche se già si sa che tu non puoi nulla contro di me. »  disse ancora impugnando meglio la spada e tentando ancora un affondo.
Questa volta, Eliz riuscì a pararlo anche se con un po' di difficoltà dovuta soprattutto all'immane potenza con la quale Alex aveva sferrato il colpo. Barcollò ma riuscì subito a rimettersi in equilibrio e lo guardò mentre sorrideva beffardo.
« Ricorda di non sottovalutare mai l'avversario. »  esclamò la ragazza alzando la spada e menando un fendente in modo talmente veloce, che  Alex non riuscì neanche a schivarlo. Barcollò anche lui e cadde rovinosamente a terra, lasciando andare la spada.
Eliz ghignò vittoriosa e con l'immane sveltezza che ormai la contraddistingueva, si diresse verso di lui, non accorgendosi che alle sue spalle c'era Brittany, con la spada alzata.
« Questo è il risultato della tua presunzione, Alex. »  esclamò la ragazza.
« Tu invece dovresti imparare a guardarti sempre le spalle. »  rispose con un ghigno.
Eliz si girò di scatto e vide la spada di Brittany  arrivare in direzione della sua schiena. Con uno scatto fulmineo, riuscì a spostarsi dalla traiettoria del colpo, che comunque riuscì a prenderla di striscio. La ragazza represse un gemito e girò la testa per controllare la ferita abbastanza lunga ma poco profonda che le aveva procurato.
A quella vista Brittany ghignò sadicamente e si avvicinò alla ragazza.
« Avrai anche la caratteristica della velocità, ma ancora non sei in grado di padronarla del tutto, mocciosetta. »  disse mantenendo quell'odiosa espressione.
Eliz, invece di arrabbiarsi, ghignò nella sua direzione e con tono tagliente aggiunse:
« Parli proprio tu, che pur di riuscire a colpirmi l'hai fatto mentre ero di spalle? Sei patetica. »  
Un espressione di pura ira si aprì sul viso della donna, che  con modesta agilità impugnò meglio l'arma e si avventò su Eliz, che con la sua velocità disarmante riuscì a spostarsi dalla parte opposta. Nel frattempo Alex era riuscito ad alzarsi da terra e aveva subito cominciato a correre verso
 Eliz con la spada sguainata, ma era stato intercettato da Jake, che lo aveva subito messo alle strette menando un fendente diretto allo stomaco, che il ragazzo era riuscito a schivare a mala pena, procurandosi comunque una ferita abbastanza grande ma poco profonda.
Alex gemette di dolore e Jake non riuscì a reprimere un sorrisetto vittorioso.
« Sei un codardo, attaccare un persona quando è impegnata in un altro combattimento è un azione davvero meschina. »  disse con tono deciso, tenendo alta la sua arma.
Il ragazzo lo guardò con rabbia e si scagliò su di lui tentando un affondo diretto al fianco, che lui  riuscì a schivare grazie alla sua abilità ed esperienza. Alex l'attacò di nuovo con immane ferocia e questa volta riuscì a colpirlo sull'addome. Jake gemette di dolore e  sul viso del ragazzo spuntò un ghigno sadico.
Impugnò la spada mentre l'uomo era ancora distratto e lo colpì una seconda volta, puntando alla schiena e procurandogli una ferita lunga e profonda. Jake cadde a terra gemendo ancora e Alex si avvicinò a lui con quel sorriso sadico ancora sul viso.
« Ecco cosa si conclude ad essere leale. Non sai quanto sarebbe felice mio padre di vederti in questo stato, steso a terra e con suo figlio che stà per ucciderti. »  disse con cattiveria.
Jake lo guardò con insistenza e per un momento credette di avere di fronte a se quello che un tempo era stato il suo migliore amico, con quegli occhi pieni di odio ed ambizione sfrenata. Scosse la testa e cercò di muoversi, ma le ferite gli facevano troppo male.
Il ragazzo sorrise compiaciuto davanti a quella scena e rivolse un ultimo ghigno in direzione di Jake.
« Figlio mio sono fiero di te, stai facendo tutto quello che anche io avrei fatto. »  disse una voce metallica alle loro spalle.
Alex si girò e osservò con un sorriso ed osservò suo padre, mentre  scendeva dal cielo in picchiata con le ali nere spiegate e si posava sul terreno ad alcuni metri di distanza da loro.
Guardò il padre di Eliz con gli occhi grigi pieni di soddisfazione e poi rivolse al figlio un'occhiata piena di orgoglio.
« Jake questa è la fine che ti meriti, ucciso dal figlio dell'amico che un tempo hai tradito. »  disse con soddisfazione.
« Io ho soltanto deciso di seguire la via giusta Ethan , sei tu che ti sei fatto accecare dal potere. »  rispose affannato e stanco per lo sforzo di parlare.
« Non mi va sentire le tue stupide giustificazioni, voglio soltanto vederti morire per mano mia. »  esclamò serio prendendo la sua spada e puntandola al collo di Jake.
Stava quasi per colpirlo, quando in lontananza sentì un urlo.
« Noooo, non ci riuscirai. »  
Appena sentì quelle parole, una luce blu l'accecò ed un potente tornado lo scaraventò lontano dal corpo di Jake, facendolo sbattere su un albero e facendogli perdere i sensi.
Jake, rimasto sorpreso, volse lo sguardo al cielo diventato improvvisamente scuro e minaccioso e proprio allora si accorse dell'esile figura di sua figlia  Elizabeth che si librava nel cielo con le ali  spiegate. La ragazza atterrò vicino a lui con un'espressione di pura rabbia sul viso e si diresse a passo sicuro verso Alex che era rimasto sorpreso dalla potenza di quel tornado.
« La pagherai cara per quello che hai fatto a mio padre. »  disse con occhi brillanti  e che avevano un colore misto fra il grigio ed il blu intenso.
Il ragazzo sgranò gli occhi stupefatto e non ebbe neanche il tempo di replicare che subito un potente fendente lo colpì all'addome. Alex urlò di dolore, cadde al suolo privo di forze e sopraffatto dal dolore e sul viso di Eliz non potè non aprirsi un sorriso vittorioso. Menò un altro fendente diretto allo stomaco e stava per colpirlo di nuovo, quando Brittany la prese alla sprovvista tentando un affondo diretto alla coscia proprio mentre era di spalle. Eliz si accasciò a terra, ma con uno scatto fulmineo, riuscì a spostarsi prima che la donna la colpisse di nuovo.
Si alzò premendosi la mano sulla gamba ferita, non riuscendo a reprimere un singulto, ma nonostante il dolore, partì all'attacco con la sua velocità disarmante e si scagliò contro Brittany, che immediatamente si ritrovò con una ferita profonda sul fianco. La donna non perse tempo e con uno scatto veloce disarmò Eliz e serrò la mano attorno al suo collo, puntandole la spada all'addome. La ragazza respirava a fatica a causa di quella presa potente e la donna sorrise sadicamente guardando quella scena.
« Ma guarda, credevi di potermi battere così facilmente? Sei una povera illusa e ora nessuno potrà aiutarti visto che tuo padre è troppo debole. »  disse, stringendo ancora di più la presa.
Eliz cercò di prendere più aria che poteva, ma la morsa di Brittany era troppo forte. Con le poche forze rimaste, girò lo sguardo ed osservò suo padre che era ancora disteso a terra, ma che cercava disperatamente di alzarsi per andare ad aiutarla, mentre Alex era steso al suolo privo di forze.
« Preparati a morire, ragazzina. »  disse ancora la donna, aumentando la presa ed avvicinando sempre di più la spada all'addome della vittima.
La ragazza tentò di prendere ossigeno invano e proprio in quel momento sentì dei passi in lontananza. Chiuse gli occhi aspettando che Brittany le traforasse la pelle con l'arma, ma questo non avvenne mai.
« Non ti azzardare a sfiorarla brutta bastarda. Levicorpus ! »  pronunciò una voce conosciuta alle sue spalle.
Ad un tratto, quella forte stretta che le comprimeva il collo si allentò fino a quando non scomparve del tutto, e finalmente potè di nuovo tornare a respirare regolarmente.
Si guardò intorno e vide Brittany che veniva sospesa in aria per  poi essere scagliata violentemente al suolo. Con il fiato corto a causa della prolungata assenza di ossigeno, si avvicinò al punto dove aveva udito la voce e subito due forti braccia la strinsero.
« Stai bene? »  chiese Albus,  guardando le varie ferite che vi erano sul suo corpo e soffermandosi sulla gamba.
« Sì più o meno, ma mio papà ha subito delle ferite più gravi. »  rispose preoccupata, sciogliendo l'abbraccio e dirigendosi barcollando un po', verso Jake che era ancora steso per terra.
Appena l'uomo la vide, un sorriso si aprì sul suo volto, sostituto poi da una smorfia di dolore dovuta alle varie ferite che aveva ricevuto. Jake le accarezzò la guancia, ma poi un espressione di puro terrore si aprì sul suo viso. La ragazza lo guardò in modo interrogativo e lui le disse con un po' di voce:
« Attenta, dietro di te. »  
Eliz si girò e vide davanti a se il padre di Alex che sorrideva sadicamente.
« Alla fine, hai avuto quel che meritavi Jake. La tua ora è vicina. »  disse con cattiveria.
« Prima dovrai vedertela con me. »  rispose Eliz, alzando Velias in modo deciso.
« E anche con me. »  disse una voce in lontananza.
Eliz si girò in quella direzione e vide la figura di sua madre Allison venire verso di loro con la bacchetta sguainata.
« Mamma come hai fatto a sapere che eravamo in pericolo? »  chiese.
« La preside mi ha avvisato subito appena ha saputo quello che stava succedendo. E' stato quel ragazzo a comunicarlo agli insegnanti. »  disse la donna indicando Albus.
Appena disse quella frase, apparvero in lontananza Scorpius e Natalie seguiti dalla preside e dal corpo docenti di Hogwarts.
« Per questa volta l'hai scampata Jake, ma ricorda, presto ci rivedremo e ti assicuro che avremo un esercito talmente forte che per voi sarà impossibile batterci. »  disse voltandosi ed aprendo le sue ali.
Alex si riprese dallo svenimento proprio in quel momento, spiegò le ali e prese in braccio Brittany che era ancora svenuta, poi i due spiccarono il volo librandosi nel cielo.
Eliz cadde in ginocchio sul terreno, sopraffatta dal dolore ed Albus vedendola in quello stato la prese in braccio. Guardò ancora una volta in direzione di suo padre che era sostenuto da Allison per un braccio e dal professor Paciock dall'altro e che insieme tentavano di portarlo in infermeria. Girò il capo, lasciandosi  cullare dalla presa rassicurante di Albus e chiuse gli occhi appoggiando la testa sul suo petto, stanca a causa del combattimento.





                                                                                                                        




                                                                                                  ***
















Eliz aprì lentamente gli occhi, e solo dopo qualche minuto riuscì a focalizzare il bianco soffitto dell'infermeria. Cercò di mettersi seduta, ma un lancinante dolore al fianco ed alla gamba la fece desistere dal suo intento, facendole sfuggire un piccolo gemito.
« Eliz non ti muovere, sei ancora debole. »  disse Albus che era seduto su una sedia accanto al suo letto.
« Mio padre dov'è ? »  chiese la ragazza, preoccupata.
« Lui è stato curato ed ora è nel letto accanto al tuo. Sta dormendo. »  disse il ragazzzo indicandogli un letto sul quale dormiva un' uomo coperto da fasciature sul petto e sulla schiena, vicino al quale vi era un donna seduta su una sedia che aveva poggiato la stesta sul letto e che in quel momento giaceva addormentata.
Eliz sorrise, sua madre non l'aveva lasciato solo neanche per un minuto. Proprio in quel momento Jake si svegliò e appena si accorse delle presenza di Allison si mise ad accarezzarle i capelli. Poi sì girò verso di lei e sorrise.
La ragazza posizionò meglio la testa sul cuscino e si mise a pensare a quello che era successo. In un istante, rivide il corpo di Jake a terra, mentre la presa di Brittany si faceva sempre più forte sul suo collo e infine il miracoloso arrivo di Albus.
« Ma, come ai fatto a capire che eravamo in pericolo? »  chiese la ragazza ad un certo punto, rivolta al ragazzo che le stava a fianco.
« Ecco, si stava facendo tardi e così ho deciso di andare a chiamarti. Sono uscito dal portone principale di Hogwarts e ho visto Alex e quella donna venire verso di voi in volo. Non sapevo cosa fare se avvisarvi ed aiutarvi oppure andare a chiamare la preside, ma poi ho optato per la scelta più ragionevole.
Così sono rientrato di corsa nel castello e mi sono messo a cercare la McGranitt, aiutato da Scorpius e Natalie che stavano passando per il corridoio proprio in quel momento. Quando siamo riusciti a trovarla l'abbiamo avvisata e il resto lo sai. »  rispose il ragazzo.
« Uhm perchè tu sei arrivato prima degli altri? »  chiese con un tono fintamente innocente, non riuscendo a trattenere un ghigno.
« Perchè io sono stato più veloce. »  rispose incerto.
« Certo come no, ora puoi dirmi il vero motivo. »  disse la ragazza.
« E quale sarebbe? »  chiese cercando di non sembrare impacciato.
« Questo dovresti saperlo tu. »  rispose  guardandolo negli occhi.
« Ok ero troppo preoccupato per te per aspettare gli altri ed a quanto pare ho fatto bene visto quello che ti stava facendo quella tizia. »  ribattè alzando un po' il tono di voce, come era solito fare quando veniva messo alle strette da lei.
« Ecco così va meglio. »  rispose la ragazza ghignando.
« Oh no litigate già come una coppia di sposini. »  disse Scorpius, che era appena entrato nell'infermeria.
« Sta zitto Scorp. »  dissero in sincrono i due ragazzi, facendo scoppiare a ridere il loro amico.
« Ora parlate anche in contemporanea? »  disse ancora non riuscendo a reprimere le risate.
I due ragazzi sbuffarono e lo guardarono storto, ma invece che intimorirlo riuscirono soltanto a farlo ridere più forte.
« Spiritoso. »  rispose Albus ancora seccato, abbracciando Eliz e stringendola a se.
 Il padre della ragazza osservò quella scena con un sorriso, poi guardò la figlia e le fece l'occhiolino.La ragazza sorrise, consapevole di quello che aveva in mente suo padre e si accocolò meglio fra le braccia di Albus.
« Ti permetto di stare così vicino a mia figlia solo perchè sono ancora troppo debole per venire a staccarti le orecchie e per tentare di tagliarti le mani. »  si intromise Jake fingendo di guardare storto Albus.
Il ragazzo si allontanò, come se si fosse scottato ed Eliz e suo padre risero di gusto di fronte a quel comportamento.
Albus li guardò perplesso e si girò verso Scorpius che stava sorridendo apertamente alla presa in giro. Solo in quel momento capì lo scherzo che gli aveva fatto Jake.
« Ah ah, molto divertente. Adesso ho capito da chi ha preso Elizabeth, la capacità di saper fare scherzi letali alle persone. Mi stava fecendo venire un infarto. »  disse con tono sarcastico rivolgendosi a Jake. L'uomo rise di gusto appena sentì quell'affermazione e proprio in quel momento, anche Allison si svegliò.
« Ma di quali scherzi letali stai parlando? »  si intromise Eliz.
« Oh ti sei già dimenticata quella volta che mi hai appeso fuori dalla Torre di Astronomia? »  rispose il ragazzo con un sorrisetto.
« Te lo meritavi. »  ribadì la ragazza ghignando.
« Ma ti avevo soltanto preso un po' in giro. »  cercò di difendersi.
« Mai tentare di sfidarla, te l'ho sempre detto amico. »  aggiunse Scorpius con tono falsamente serio.
Tutti si misero a ridere di gusto, compresi Jake ed Allison mentre Albus fece una piccola smorfia.
« Bravi ridete, io rischio di morire ogni giorno rimanendo insieme ad Eliz. »  disse ancora fingendo un tono preoccupato.
« Allora ti conveniva non dire niente, visto che adesso che anche mio padre è con me i miei scherzi saranno ancora più terribili. »  disse ghignando e ottenendo da Jake uno sguardo d'approvazione.
Albus deglitì e tutti scoppiarono a ridere ancora una volta.
« Stai scherzando vero? »  disse ancora il ragazzo.
« Uhm questo dipende da te. »  rispose sorridendo ed andandolo ad abbracciare.
In quel momento, entrò in infermeria anche la preside McGranitt.
« Elizabeth, io e tuo padre abbiamo parlato a lungo qualche giorno fa ed abbiamo deciso che oltre a lui anche un altro Angelo Guerriero che possiede la tua caratteristica ti aiuterà ad allenarti. Sai non vogliamo che tu corra altri rischi e quindi vogliamo che tu impari a usare completamente il tuo potenziale. >> disse la preside
« Ma papà mi basti già tu come insegnante. »  disse la ragazza.
« No che non ti basto, hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a capire come utilizzare al meglio Velias ed io non posso farlo. »  rispose facendo una piccola smorfia.
« Va bene e spero proprio che questo ragazzo riesca ad aiutarmi con la mia caratteristica. »  continuò.
« Eliz nessuno potrà mai insegnarti davvero ad usare Velias, certo potrà darti qualche consiglio, ma la maggior parte del lavoro lo dovrai fare tu scoprendo te stessa e le tue capacità. »  rispose Jake serio.
« Ok ce la metterò tutta. »  disse la ragazza.
« Brava così ti voglio, sii combattiva. »  la esortò Jake.
« Credo che suo padre abbia ragione signorina Guardian. Adesso è meglio che lei e suo padre vi riposiate, sarete sicuramente, ancora provati dallo scontro. Vi auguro buon riposo. »  disse la preside uscendo dalla stanza.
« E voi che ci fate ancora qui? Forza uscite fuori immediatamente. »  disse ad un certo punto Madama Chips, uscendo dal suo studio ed iniziano a spingere fuori dalla stanza Albus, Scorpius e perfino Allison.
Appena la stanza rimase vuota, Eliz si accomodò meglio fra le calde coperte del letto e si mise a pancia sotto; si sentiva molto stanca e così, dopo qualche minuto si addormentò cedendo a Morfeo.



 

* Angolo Autrice *


Scusate per il ritardo :)
Ringrazio come sempre le persone che hanno inserito la storia fra le seguite/ ricordate/ preferite e anche a chi ha recensito o semplicemente letto.
Un grande abbraccio.
Alla prossima.

 

Elizabeth_Lovegood




Per farmi perdonare eccovi le foto di Jake, Agnes ed Ethan ( Padre di Alex) 





 

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