Bambole.
La stanza era piena di centinaia di bambole.
Ma cosa ci facesse lei lì era un mistero.
O forse no.
Ginny si guardò intorno.
Quel luogo sembrava una tipica stanza ottocentesca:lussuosi arazzi porpora
fungevano da tende e un letto a baldacchino era posto al centro della stanza.
E poi c’era il mobile con centinaia di bambole esposte sugli scaffali.
Alcune erano vestite per il the delle cinque,altre per una festa…ce n’era una
per ogni occasione.
E sembrava che la guardassero tutte con i loro occhi vitrei e freddi…e le
labbra rosse come il sangue…
“No!Non mi guardate!”urlò Ginny rivolta ai visi di porcellana,quei visi
perfetti…
Stranamente le bambole avevano tutte i capelli rossi.
Ma con sommo orrore della ragazza in quell’istante tutte le loro facce si
voltarono simultaneamente verso di lei.
“Perché non vuoi che ti guardino?Sono così belle!”disse una voce in un angolo
della stanza.
Ginny non l’aveva notata prima:era una bambina con lunghi e setosi capelli
rossi,con in mano una bambola bellissima e dall’aria costosa.
“Non…non voglio che mi scrutino dentro…è disgustoso…non lo sopporto…”rispose
cercando di vedere il viso della bambina che era oscurato dalle ombre della
stanza.
“Fai male. Loro potrebbero pensare che hai qualcosa da nascondere. Comunque è
strano,di solito non fanno entrare mai nessuno.”
“Ehm…e perché?”chiese la ragazza non sapendo se essere contenta o meno della
cosa.
“Non so.”rispose la bambina distrattamente “Come ti chiami?”
“Virginia. Virginia Weasley”
Ginny sentì la bambina ridere,tenendo stretta la bambola fra le braccia.
Poi allungò la mano e disse:
“Piacere allora Virginia. Io mi chiamo Isabel. Isabel Adams.”
La Grifondoro gliela strinse e in un attimo venne pervasa da una strana
sensazione…
…quella mano aveva qualcosa di strano…così magra…così…
Poi vide cosa aveva sul polso:un grosso serpente si arrotolava su se stesso e
sibilava come contento di vederla lì.
Ginny osservò il serpente strisciare placidamente sulla pelle della giovane e
fissare i suoi severi occhi rossi su di lei…
“No!”
L’urlo della ragazza dilagò nel dormitorio come un’onda.
Mary saltò giù dal letto spaventatissima guardandosi intorno sorpresa,poi il
suo sguardo cadde su Ginny.
Lei e la rossa non avevano avuto modo di fare pace,ma si trattavano con quella
gentilezza fredda tipica di chi si conosce solo di vista. Cosa che rendeva
Pamela più nervosa e arrabbiata di loro.
Quest’ultima infatti le guardava confusa e stupita,come se si aspettasse di
vederle da un momento all’altro saltarsi addosso:il bello poi era che avevano
litigato per una cosa stupidissima!
“Perché hai urlato in quel modo?”chiese Mary più seccata che altro.
“Non sono affari tuoi. Ho solo fatto un brutto sogno.”sbottò la rossa
infastidita da quel tono.
“Bene”
“Bene”
E detto questo si alzarono e si vestirono più in fretta che potevano piantando
in asso Pamela che le guardava in cagnesco.
A parte loro due,tutta Hogwarts era in festa perché quella mattina si sarebbe
svolta la partita di Quiddich Serpeverde vs Corvonero.
Come al solito nei corridoi c’erano i soliti cori intimidatori,gli scherzi più
sporchi da parte dei verde-argento e le sbruffonate da Corvonero che quell’anno
vantava un cercatore molto più bravo della Chang,che aveva finito la scuola
l’anno scorso.
Il cercatore in questione si chiamava Eddie Watson ,un ragazzo biondo,molto
carino che era andato al ballo con Pamela e poi non si era più rivisto.
Ginny percorse i corridoi che la portarono alla Sala Grande,stava giusto per
entrare quando un gruppo di ragazze di Serpeverde le sbarrò la strada:fra di
loro c’era anche la Parkinson.
“Per chi tiferai oggi,Weasley?Non certo per Zabini!”sbottò una ragazza alta e
mora,con grandi occhi grigio perla. Si chiamava Angeline Armitage,era una
ragazza russo-irlandese ed era la più grande fan di Blaise. Aveva un carattere
forte,ma solo per mascherare la sua grandissima timidezza.
“Certo che tiferò per il mio ragazzo!”rispose la rossa sottolineando la parola
mio.
“E ovviamente anche per Draco.”buttò lì la Parkinson guardandola.
Ginny diventò di tutti i colori e si sentì tutti gli sguardi addosso:come
faceva lei a…
Ovviamente la risposta era una sola:Malfoy se n’era vantato con la Parkinson!
E lei che era stata così oca da credere alle sue parole!Ma ora aveva cosa più
importanti da fare che badare a quel cretino!
Ferita e imbarazzata si diresse al tavolo dei rosso-oro senza salutare nessuno
e ignorando completamente Hermione che cercava di aprire un discorso.
Lui non conta niente per me!,pensò,Assolutamente!E anche se contasse io non
potrei comunque stare con lui:siamo troppo diversi!Ma allora perché me la
prendo tanto?
Si tuffò nella tazza,demoralizzata.
“Ho sentito che ti sei messa con Zabini.”disse Hermione cauta.
Silenzio.
“Era lui il ragazzo di cui mi parlavi l’altra volta?”
“Non lo so più.”
La rossa si sentiva lo sguardo della ragazza addosso.
“Qual è il problema?”
Ginny si mise a ridere,ma la sua era una risata amara,senza gioia:qual’era il
problema?Ce n’erano milioni di problemi!Di cui Blaise ne era protagonista solo
in una minima parte!Ma la cosa che la faceva più imbestialire era che al centro
di tutto c’era quel biondo maledetto!
“Il problema non è Blaise,ma un altro tipo.”
“Se non vuoi dirmi chi è fa lo stesso,ma non credo che potrò aiutarti comunque
bene.”chiarì astuta la Grifondoro.
Ginny non si ricordava di averle chiesto il suo aiuto,ma aveva litigato con la
sua migliore amica e parlare con Hermione le avrebbe fatto sicuramente bene.
Poi questo non significava che doveva dirle proprio tutto…
L’aveva appena pensato che già si trovava lanciata in quarta a raccontare “Le
tragedie di Ginny Weasley”,se tragedie si possono chiamare…
“Capisci,Herm?”continuò “Io non lo sfango,ma lui cerca sempre di entrare nella
mia vita!Con tutti i suoi avvertimenti,come se gli importasse qualcosa di me!”
“Sembra che questo ti dispiaccia!”disse maliziosa l’altra.
“Dispiacermi?E di cosa poi?Non ho bisogno delle sue attenzioni,io!”sbottò Ginny
nascondendo il rossore delle guance dietro una tazza di latte.
“Ma allora cos’è che ti da tanto fastidio?Perchè non riesco proprio a capirlo!”
“Il suo atteggiamento!Ma chi si crede di essere?!Pensa che solo perché è bello
debba cadere ai suoi piedi!?Avrei voluto vederlo mentre si vantava con la
Parkinson quel bastardo…”disse la rossa tetra.
“Forse ho capito,Ginny.”proclamò infine la Granger.
La Grifondoro alzò lo sguardo su di lei:se c’era qualcuno che poteva spiegarle
cosa stava succedendo questa era Hermione!
“Tu vuoi piacere.”cominciò “A Malfoy. O almeno allo stereotipo che ti sei fatta
di Malfoy. Non so se hai notato ma tutti i tuoi ragazzi erano di buona
famiglia:persino Zabini lo è!Tu ti senti inferiore a loro e per questo vuoi
piacere!”
“La tua deduzione ha un buco grosso come una casa. Primo io non bacio tutti i
ragazzi di buona famiglia,secondo non mi sembra di essere una fan sfegatata
della Parkinson.”
“Uhm…sì,hai ragione…ma credo che con Malfoy sia un po’ diverso. Io mi
accerterei che le voci su Zabini siano completamente false.”
“Ma certo che sono false!E’ sempre stato Malfoy il cattivo,no?!Blaise è sempre
stato fuori dalle sue dispute. E poi è gentile…”
Hermione la scrutò attentamente,i suoi occhi castani percorsero l’intera figura
della ragazza,come per accertarsi che l’avesse davvero ascoltata. Sentirsi
fissare così mandava la rossa in bestia,ma non osò dire niente:la paura di
essere criticata era troppa.
“Fai come credi,Ginny. Quello che avevo da dire l’ho detto,ma ricorda una
cosa:per quanto possa essere attraente e gentile Zabini è un Serpeverde e c’è
un motivo per cui è finito lì.”detto questo le due ragazze si avviarono allo
stadio dove stava per svolgersi la partita.
Ginny camminava dietro a Hermione come in trance:ma cosa le prendeva?Possibile
che Blaise l’avesse soggiogata a tal punto di non accorgersi della verità
nemmeno quando le ballava nuda e cruda davanti?!Aveva così tanto potere su di
lei?!!!
Ad un tratto la rossa non aveva più voglia di andare alla partita,anzi voleva
dormire fino a giugno e poi tornare nella sua Tana…
Stava per varcare la soglia quando si accorse che la schiena che aveva davanti
non era più quella di Hermione,ma quella di un biondo che conosceva fin troppo
bene!
Rimase agghiacciata,ma sembrava che lui non l’avesse vista. Ma stare così
vicina a lui era comunque pericoloso aveva bisogno di…
Quando vide Pamela in un angolo fra la porta e il corridoio intenta a fissare
con angoscia il cercatore di Corvonero,sembrava molto indecisa.
Bene. Diversivo.
La rossa si catapultò su di lei per sfuggire al biondo ma anche perché era
preoccupata!
“Pam,ma che hai?”chiese con tutta la gentilezza ( e la lentezza)possibile.
La ragazza la guardò come se la vedesse per la prima volta e scosse il capo
ripetutamente e senza dire una parola.
“Se non mi dici cosa c’è non posso aiutarti!”
“Tanto non potresti aiutarmi comunque…tu e Mary siete troppo impegnate con i
vostri problemi per accorgervi dei miei!”
“Centra qualcosa quel Watson?”
L’amica sussultò come se fosse stata trapassata da una scarica elettrica e
cominciò a piangere sommessamente mandando nel panico la rossa che non aveva la
più pallida idea di che cosa stava succedendo e di cosa doveva fare.
“Parla,maledizione!Se non mi dici niente non posso fare NIENTE!”urlò presa dal
panico visto che Pamela era scossa da singhiozzi sempre più violenti e sembrava
stesse per svenire.
“Cosa sta succendo,signorina Weasley?”
Madama Chips,l’infermiera della scuola,stava passando di lì per vedere la
partita e aveva sentito la rossa urlare.
“Non so cos’ha e lei non me lo vuole dire!”
“Lei ch…”ma la donna si interruppe appena vide a chi si stava riferendo Ginny e
i suoi occhi si accesero di comprensione “La lasci a me e vada alla partita
signorina Weasley”
“Ma…”
“Faccia come le ho detto!”e si avviò verso l’infermeria con la sua amica.
Ginny voleva seguirle,ma la sua assenza sarebbe sembrata sospetta e non voleva
finire in punizione in un momento così delicato della sua vita.
Così la ragazza si diresse verso il campo lanciando sguardi preoccupati dove
aveva perso di vista Pamela.
Blaise Zabini si stava tranquillamente mettendo l’uniforme.
Faceva parte della squadra solo da quell’anno ed era un Battitore.
Stava appunto mettendosi i guanti quando qualcuno richiamò la sua attenzione:
la Parkinson lo guardava fuori dalla finestra.
“Non credevo ti piacesse lo striptease,Pansy.”
“Devo parlarti.”disse lei impassibile.
Il ragazzo uscì dalla finestra dello spogliatoio senza farsi vedere e atterrò
poco distante da lei.
“Dimmi tutto,sono impaziente.”disse affabile.
“E’ solo per Draco che lo faccio,okay?Affinché tu non gli faccia più del
male!Promettimelo!”
“Non capisco cosa vuoi dire”il suo tono era il solito,ma il suo sguardo era
vigile.
“Se…se io te lo dico promettimi che non gli farai del male…”il tono della
ragazza era incerto.
“Dimmi.”il suo tono era cambiato,ora era gelido.
“Io…ho visto…ecco…”la mora era atterrita,il cambiamento di Blaise era
spaventoso:i suoi occhi poi!Erano passati da un blu elettrico a un nero
tempesta!
“Muoviti. Non ho tutto il giorno.”
“Draco…e la Weasley…ma è stata lei a…”
“A fare che?Ti avviso che sto perdendo la pazienza”non c’erano toni alti,ma
solo un sibilare tagliente e ammaliante,quasi venefico…
E la ragazza parlò.
E del vecchio Blaise,quello buono e tranquillo non ce n’era più traccia,sempre
che ce ne fosse stata prima.
“ECCO A VOI STUDENTI E STUDENTESSE!LA PARTITA FRA CORVONERO E SERPEVERDE STA PER
COMINCIARE!!!”la cronaca era tenuta da Amelia Diskens,una frizzante ragazza del
quarto anno di Corvonero da una spiccata memoria per ricordarsi i nomi dei
giocatori e scordare tutti gli altri “VOGLIO UN BEL APPLAUSO,GENTE!!!BENE ECCO
CHE ENTRANO IN CAMPO I SERPEVERDE CAPITANATI DA MALFOY,SPERIAMO CHE QUEST’ANNO
VASA MEGLIO DEGLI ALTRI SEI!”imprecazioni e bestemmie a catene da parte delle
tribune della casa in questione “E ORA CORVONERO CAPITANATA DA WATSON,IL
MIGLIOR CERCATORE CHE ABBIA MAI AVUTO IN QUESTI ANNI!BENE LA BAMP…AH,NO SCUSATE
BUMP O BUMB?!VABBE’ QUELLA Lì STA PER DARE IL VIA ALLA PARTITA!”
Un boato assordante avvolse lo stadio mentre i giocatori partivano.
Dalle tribune Ginny era molto combattuta:tifare per la squadra del suo ragazzo
o per Corvonero,per cui tifava tutta la tribuna?
Alla fine decise di rimanere neutra per non compromettersi.
“WENDER CHE PASSA TIGER STA PER SEGNARE…PECCATO SIGNORI,PARKER PARA CHE E’ UNA
MERAVIGLIA!MA GUARDIAMO ORA I DUE CERCATORI:MALFOY NON SEMPBRA PARTICOLARMENTE
ILLUMINATO MA NEANCHE WATSON HA VISTO IL BOCCINO…SPOSTIAMOCI A…ODDIO C’E’
MANCATO DAVVERO POCO!”
Un urlo comune aveva scosso le mura del campo:un bolide velocissimo era passato
vicinissimo a Malfoy che si guardava intorno cercando di capire chi glielo avesse
tirato:queste erano mosse da Serpeverde non certo da un rammollito qualsiasi di
Corvonero!
Intanto la cronaca continuava.
“CORVONERO CONDUCE 30 A 0!FORZA RAGAZZI!ALLA RICERCA DEL BOCCINO ANCORA CALMA
PIATTA…CAZZO!QUESTO E’ DAVVERO INCREDIBILE!NON SONO I BATTITORI DI CORVONERO A
LANCIARE BOLIDI CONTRO MALFOY,MA ZABINI STESSO!CHE SIA UNA SORTA DI FINTA?MA A
COSA SERVE?GLI HA QUASI ROTTO UN BRACCIO!”
Il braccio non era quasi rotto,ma proprio rotto!,fu l’amara constatazione del
biondo.
“Ehi,Blaise!Ma che cazzo fai!?”gli urlò dall’alto.
Non ci fu risposta. Ma un altro bolide rombò sibilante a due millimetri dal suo
orecchio.
Mandando all’aria tutti i propositi di ignorarlo si diresse veloce verso di
lui.
Dalle tribune una cosa si notava e sbalordiva più delle altre:entrambi avevano
sfoderato la bacchetta.
Virginia Weasley non credeva alle sue fosche pupille:che diavolo stavano
combinando quei due dementi?
Ma soprattutto cosa gli prendeva a Blaise!Non l’aveva mai visto così
arrabbiato.
Voleva gridare.
Dire a qualcuno di farli smettere.
Troppo tardi.
L’ultima cosa che vide fu che entrambi precipitavano dalla scopa.
Aprì gli occhi due ore dopo. E desiderò non averlo fatto. Tutto il suo corpo
era un dolore.
“Voglio uccidere Blaise…quel maledetto…”farfugliò cercando di alzarsi,ma senza
successo.
“Si è svegliato,signor Malfoy. Ma credo che non potrà comunque uccidere il
signor Zabini. Anche se penso che si meriterebbe qualche punizione
esemplare.”disse Madama Chips chinandosi su di lui per controllargli la medicazione
del braccio.
“Lui…dov’è?”
“Nel letto di fronte a lei,ma ha visite,con lui c’è la sua ragazza quindi penso
sia meglio non disturbarli.”
A quelle parole il biondo si incazzò ancora di più,ma l’unica cosa che fece fu
imprecare e rigirarsi nelle coperte.
Non voleva vedere.
Faceva male.
“Non ho mai conosciuto un cretino del tuo stampo,anzi sì li ho conosciuti,ma
almeno loro cercavano di nasconderlo!”sbottò la ragazza.
Si era recata da lui dopo essere andata a vedere come stava Draco,non sapeva
perché ma aveva il bisogno di sapere che stava bene.
“Perché l’hai fatto?”chiese allora.
Blaise guardava il soffitto da più di un’ora senza proferire parola.
“E tu perché lo hai baciato?”
Il sangue della rossa le si gelò nelle vene. Come faceva a saperlo?
Malfoy non poteva essere così stupido da averglielo detto!
“Cos…?Chi…?”
“Pansy,vi ha visti alla Guferia. Se non ti piaccio non eri obbligata a metterti
con me. Perché l’hai fatto?”
“Non lo so.”
“Beh,io al contrario di te so il motivo delle mie azioni. E non mi va di avere
la ragazza in comproprietà con quello lì.”era la prima volta che la sua voce
diventava secca e sgarbata.
“Quello lì non è il tuo migliore amico?”
“Non mi sembra una scusa valida.”
“Non è una scusa,non mi sto giustificando!E’ solo curiosità!”
“Non voglio che stai con lui.”
“Perché?”
Blaise la guardò intensamente negli occhi. Sembrava come spaventato da ciò che
stava per dirle.
“Lo vuoi davvero sapere?”
Ginny era combattuta:cosa stava per dirle di così drammatico?
“Sì”
“Perché lui è un Mangiamorte,Virginia. Come potrebbe piacerti?”
E il mondo di Virginia Weasley si sgretolò in un secondo.
Come poteva?
Come poteva voler piacere a una persona simile?
Perché?
Povera sciocca Virginia Weasley,come pensi di piacere agli altri quando non
piaci neanche a te stessa?