Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Bani chan    28/12/2012    1 recensioni
ATTENZIONE !!! prima di iniziare a leggere vi consiglio di andare a leggere la One Shot What a disaster Shakespeare! Or maybe not? perchè questo è il suo continuato!
Tra problemi e crisi di coppia, la scuola che non da nemmeno un attimo di tregua e persone poco affidabili, riuscirà l'amore a trionfare o tutto si concluderà tutto in tragedia?
Buona Lettura!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3

What a disaster

Shakespeare!...and we just

started!

 

Atto III: Complicazioni

 

 

Sabato 12 Ottobre, ore 15:15 a casa Namikaze/Uzumaki

 

Era ormai passata mezz’ora da quando i suoi genitori avevano iniziato a farle mille raccomandazioni, o meglio, sua madre era rimasta li mezz’ora a farle mille raccomandazioni: “Allora, se hai fame ti ho lasciato dei takoyaki in frigo, basta solo che te li scaldi un po’ prima di mangiarli, non vorrei mai che ti si bloccassero la digestione. Mi raccomando se suonano al campanello prima guarda alla finestra, se non lo conosci lascialo fuori, anzi, chiunque sia lascialo fuori, così sono più tranquilla. In caso di bisogno hai il numero di telefono mio e di papà, e su questo biglietto ci sono altri numeri in caso ci sia un’emergenza.”

“Ti sei ricordata di mettere anche il numero da chiamare in caso venga rapita dagli alieni, mamma?”

“No quello-” Kushina si fermò di colpo e senza pensarci un secondo sferrò un pugno in testa al figlio lasciandogli un’enorme bernoccolo in testa.

“Ahia mamma!” piagnucolò il biondo

“Azzardati a prendermi per i...fondelli ancora e vedi cosa ti combino! Hai visto Minato! Continua pure a viziare così tuo figlio e vedrai come andrà a finire! Ha preso tutto da te!”

“Tesoro non ti pare di esagerare un po’ Naruto ha solo fatto un’innocente battuta. Non ha mica fatto saltare in aria una palazzina, non credi di aver reagito troppo aggressivamente nei suoi confronti?” disse il marito cercando di calmarla posandole le mani sulle spalle, probabilmente prima di tornare a casa si sarebbe fermato in farmacia a prendere una buona scorta di tranquillante...sarebbe tornato sicuramente utile in futuro.

“Ma amore stiamo per lasciare a casa tutta sola la nostra tenera Sakura. Come pretendi che stia tranquilla. E’ così fragile ed indifesa...e se le capitasse qualcosa?”

Sakura che era stata in silenzio per tutto il tempo iniziava a sentirsi in imbarazzo. Maledizione! aveva 18 anni, non 3!

“Mamma non ti preoccupare sono grande e so difendermi benissimo da sola. E poi chi vuoi che venga. Oh guarda come si è fatto tardi coraggio andate” disse la rosa cercando di convincere i suoi ad andarsene finalmente via.

“Va bene tesoro, noi andiamo ma tu stai attenta, ok?” le disse la madre dandole un leggero buffetto sulla guancia e sorridendole amorevolmente.

“Certo mamma stai tranquilla. Andate piano per strada.”

“Lo faremo tesoro! A dopo!” disse Minato prima di uscire trascinando di peso la moglie fuori di casa e chiudendosi la porta alle spalle.

Finalmente si trovo a pensare la ragazza temevo che non se ne sarebbero più andati.

Rimasta sola diede uno sguardo veloce all’orologio e si accorse con sua grande sorpresa che erano le 15:25 e che Sasuke sarebbe arrivato di li a pochi minuti. Si catapultò come un tornado in camera sua e indossò in quattro e quattr’otto paio di jeans sotto una maglietta extralarge e raccolse i capelli in una treccia morbida. Non era certo il modo migliore per presentarsi al proprio ragazzo ma per questa volta avrebbe dovuto accontentarsi.

 

Dal piano di sotto si senti il suono del campanello di casa.

E’ arrivato!

In meno di un nano-secondo Sakura corse giù per le scale e si fiondò verso la porta di ingresso e senza pensarci due volte la spalancò.

Aveva il cuore che le batteva per l’emozione e le sue guance iniziavano ad imporporarsi.

“Mi scusi signorina, disturbo?”

“Non fare l’idiota ed entra” ridacchiò lei

“Ai suoi ordini” senza farselo ripetere due volte entrò in casa e chiuse la porta.

“Scusa se non sono molto elegante” iniziò lei indicandosi “ma non ho avuto tempo di rendermi più presentabile” disse arrossendo per l’imbarazzo mentre lui la squadrava meditabondo per poi sfoggiare un ghigno malizioso.

“Lo so. Ho visto i tuoi uscire con il dobe meno di tre minuti fa. E poi non ti preoccupare” con calma iniziò ad avvicinarsi a lei per poi prenderla per i fianchi “sei bellissima anche così”

“Come siamo galanti oggi...cosa c’è, abbiamo mangiato troppo zucchero?”

“E dai non fare tanto la spiritosa, anche perchè ti devo per caso ricordare che tu devi farti perdonare qualcosa?” era ad un soffio dalle sue labbra

“Ah, allora sei qui solo per questo?” cercò di fare la finta offesa, ma non era mai stata brava a fingere purtroppo.

“No, e lo sai benissimo” disse lui cercando di trattenersi dal ridere

“Allora cosa facciamo? abbiamo tutto un pomeriggio a disposizione.”

Il moro, allontanatosi leggermente, fece finta di pensarci su un po’, poi abbassò lo sguardo per incontrare quello di lei e sussurrarle “Sorprendimi”

Lei lo guardò stupita, ma subito le sue labbra s’incurvarono in un sorrisetto diabolico

“Oh, Uchiha, non avresti dovuto proprio provocarmi” la rosa lo prese per la cintura dei pantaloni e con uno strattone lo avvicinò a se “sai che divento pericolosa”

“Oh ti prego Sakura” la stava provocando “per il momento ho sentito solo parole e pochi fatti, anzi, nemmeno uno.”

“Bene, ora me la paghi”

La rosa sembrò volersi fiondare sulle labbra del moro, ma all’ultimo si fermò a pochi millimetri

“Troppo facile così” e deviò sul collo del ragazzo e, per averci miglior accesso gli tolse il giubbotto e lo lasciò cadere, incurante.

Il moro si beava dell’inebriante odore dei capelli di lei, effettivamente era proprio riuscita a sorprenderlo, non se lo sarebbe mai aspettato un comportamento simile, non poteva però concedersi il lusso di darglielo a vedere.

Con un movimento fulmineo si abbassò e afferratele le gambe sollevandola da terra e prendendola in braccio.

“Non crede di passarla liscia così.”

“Non l’ho mai pensato” si staccò dal suo collo ancora desiderosa di molto, molto di più “la mia camera è la seconda sulla destra in cima alle scale.” la ragazza sembrava quasi aver letto nel pensiero del moro, che non se lo fece ripetere due volte e la portò di peso i cima alle scale, diede un calcio alla porta per entrare e fece lo stesso per richiuderla.

Adagiò la rosa sul letto e la contemplò per qualche secondo; era bella proprio come quel giorno in cui lei era andata a casa sua per dargli i compiti.

Al moro per poco non scappò da ridere.

"A me sembra di averla già vista questa scena" nel mentre le stava sbottonando i pantaloni e nel far scorrere la zip se ne sentì l’inconfondibile rumore.

"A me invece non sembra che avessimo iniziato così"

"Lo so. Ma sai com’é: di tanto in tanto é bello variare, altrimenti si cade nella monotonia"

"Oh, per carità non sia mai" la rosa fece scorrere la mano sui pettorali di lui, ancora coperti dalla maglietta, per poi scendere sempre più giù e sentire il membro eccitato del moro.

"Ti basta veramente poco, Sasuke" ironizzò lei "non me lo sarei mai aspettato"

"É da diverse settimane che mi sto sognando questo momento, concedimi di gustarmelo fino in fondo" e con uno scatto improvviso le mani si aggrapparono ai jeans di lei e con lentezza inverosimile iniziò a farli scivolare lungo le morbide cosce di lei, fino a toglierli del tutto e lanciandoseli alle spalle. Stava già per affondare le mani sotto la maglietta di lei, quando la rosa gli prese le mani e lo fermò.

"Non così in fretta. Adesso tocca a me."

Lentamente si sollevó, portandosi seduta sul letto difronte al ragazzo, iniziò a delineare con le dita il profilo del volto del moro, si avvicinò a lui e con leggerezza gli lasciò un bacio sulla fronte.

Ancora no del tutto soddisfatta, gli tolse la maglietta e iniziò a lasciare un ascia di casti baci sui suoi pettorali per poi scendere sugli addominali; la sua pelle bruciava e al solo pensare che lui era tutto suo, le fece provare una sensazione di appagamento indescrivibile. Si sentiva felice, sapeva che lui ormai era diventato una parte di lei, la sua parte migliore. Tutti i battibecchi che c'erano stati tra di loro erano solo un ridicolo mezzuccio per autoconvincersi di di non essere innamorata di lui; ma il semplice fatto che ora erano lì, insieme, le faceva dimenticare tutto il resto.

"A cosa stai pensando?" Sasuke la desta dal fiume dei suoi pensieri.

"Nulla di particolare, stavo pensando a che rapporti c'erano tra noi due prima di arrivare a questo punto" il moro la guardò con aria perplessa "cioè, non che lo rimpianga, anzi sono molto contenta di essere qui adesso, stavo solo pensando a come abbiamo fatto a vivere l'uno senza l'altro per tutto questo tempo..."

"Beh...probabilmente mentendo a noi stessi, obbligandoci a credere che ci odiassimo a vicenda" con due dita sollevò il mento alla rosa "ma adesso basta pensare al passato. Iniziamo a pensare al presente"

E detto questo azzerò la distanza tra le loro labbra e le loro lingue iniziarono una danza vorticosa, il desiderio di unirsi aumentava di attimo in attimo, di respiro in respiro. La passione li infiammava e li spingeva ad avere, anche solo per un'istante, la certezza di avere davanti a se l'unica persona in tutto l'universo che potesse renderli completi.

 

Din Don, Din Don.

 

"Che cos’è stato?" protestò il moro

"Non ti preoccupare è stata la tua immaginazione, credi amor mio, era la tua immaginazione"

"Era il campanello, non la mia immaginazione, devi andare ad aprire" iniziò ad alzarsi ma la rosa gli lanciò le braccia al collo e lo ritrascinò sul letto, riprendendo a ricoprirlo di baci.

"Forse hai ragione" asserì il moro "è stata solo la mia immaginazione" e riprese a godersi le ormai insistenti attenzioni della rosa.

 

Din Don, Din Don, Din Don, Din Don.

 

"Cazzo il campanello...devo andare ad aprire" mugugnò la rosa.

"Te lo sei immaginato...vieni qui" la prese per i fianchi e ricominció a baciarla

"Sasuke" bacio "non me lo sono immaginato" un altro bacio "era il campanello...devo andare ad aprire"

"Ma tua madre non ti riempie la testa di stronzate del tipo ’non aprire agli sconosciuti’ o roba simile? Avanti lascia perdere e continuiamo" il moro si rifondo sulle labbra della rosa ma lei lo scostò subito e gli prese il viso tra le mani.

"So quanto ci tieni a fare questa cosa, ci tengo tanto quanto te. Ma non così. Adesso vado giù vedo chi è, chiedo che cosa diavolo vuole e quando me lo sarò finalmente levato dalle scatole riprendiamo da dove avevamo interrotto. Va bene?"

Il moro aveva una faccia imbronciata. Era la terza volta che succedeva ’sta cosa e stava veramente iniziando a perdere la pazienza.

"Due parole: Fai. Presto."

"Ovviamente"

La rosa si rimise in fretta i pantaloni e uscì velocemente dalla stanza chiudendo la porta.

Si ritrovò in meno di un secondo pronta ad aprire agli ospiti particolarmente indesiderati e non appena l'aprì venne investita da un tornado di capelli biondo platino.

"I-Ino! Che diamine ci fai qui?!" ecco che si comincia

"Ciao frontespaziosa! Sono solo venuta a fare un salto per salutarti!" cinguettò la bionda

"Ok...ora che mi hai vista mi hai salutato e mi hai quasi fatto prendere un colpo puoi andare" la rosa prese sotto braccio l’amica e la condusse velocemente  verso la porta, ma la bionda fu più agile e si riuscì a sottrarre alla presa della rosa.

"Ehi quanta fretta! Per caso mi stai nascondendo qualcosa?" la squadrava con sguardo indagatore e la rosa iniziava a sudare freddo.

"Ma-ma noo Ino...co-cosa ti fa pensare che io stia nascondendo qualcosa..."

"Non sei mai stata brava a dire le bugie...avanti sputa il rospo: chi c'è in casa con te?" la bionda punto l'indice con fare inquisitorio verso la rosa

"E toglimi da davanti quelle unghie smaltate! Mi da sui nervi!"

"Sakura Uzumaki non cambiare discorso! Ora dimmi che cosa stai nascondendo o giuro su tutti i Kami che lo scoprirò da sola!"

 

Ecco Sherlock Holmes al femminile in azione.

 

"Ino ti ho già detto che non c’è nessuno! ehi ma...dove stai andando?”

“Siccome non c’è nessuno, andiamo in camera tua così controlliamo che non ci sia veramente nessuno”

Panico. Ino avrebbe scoperto tutto e Sakura avrebbe potuto dire addio ad ogni sua più minuscola speranza di privacy.

“Ino non c’è nulla in camera mia! Avanti ti prego torniamo giù” ma sembrava che in quel momento la sua amica avesse dimenticato le orecchie sul comodino quel giorno.

“Avanti frontespaziosa che ti costa”

“In quella camera c’è solo tanto disordine!”

“Per piacere, lo sappiamo entrambe che sei una maniaca dell’ordine. E poi mi hai appena detto che non hai nulla da nascondere”

La bionda iniziò ad abbassare lentamente la maniglia della camera da letto della rosa.

“Ino non-”

Troppo tardi. La porta era ormai spalancata.

“Oh mio Dio Sakura non posso crederci”

 

 

Naruto era seduto su quella maledetta sedia in quella maledetta sala d’aspetto da più di un’ora. Ma era possibile essere costretti ad aspettare per così tanto tempo per farsi un controllo?! In quel momento il biondo avrebbe tanto voluto essere a casa a giocare alla play sta-...ah no era in punizione quindi non avrebbe potuto giocarci comunque.

Ma certo! Avrebbe chiamato il teme! Così almeno avrebbe passato un po’ di tempo.

Tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e iniziò a scorrere le voci in rubrica quando al sua attenzione si fermò su un nome: Hinata-chan.

 

“Mi potresti dare il numero di Hinata?”

“Naruto non sta a me dartelo. Perchè non glielo chiedi?”

“Eddai sei mia sorella! Dovresti aiutarmi!”

“In questo caso no”

“Ti prego....”

“Eh non fare quello sguardo da pesce lesso!...no non mi convincerai...Naruto, basta....ah! e va bene. guarda nel telefono... lo trovi tra i preferiti”

 

Sua sorella sembrava acida, orgogliosa, violenta, prepotente...ma alla fine aveva un cuore d’oro. L’importante era non farle osservazioni ed andava tutto bene.

Era da quando gli aveva dato il numero di Hinata-chan che aveva intenzione di messaggiarle, ma non sapeva che cosa scriverle. Pensava di aver fatto un passo in avanti e invece si trovava da punto e a capo.

Si ritrovò a scrivere e cancellare molti e molti messaggi...ad un certo punto prese coraggio e decise che le avrebbe scritto un messaggio breve, semplice ma anche di carattere:

 

A: Hinata-chan

 

Ciao :)

 

 

Signori e signori ecco il nuovo Einstein!

 

 

Ma come diavolo gli era saltato in mente di scrivere una cosa del genere! Adesso lo avrebbe preso per pazzo e addio speranze

 

Bip Bip

 

 

Nuovo messaggio da: Hinata-chan

 

Ciao :) chi sei? non ho il tuo numero :)

 

 

Il biondo si trovò improvvisamente a sorridere. Ok le aveva risposto...e ora cosa doveva fare?

 

 

A: Hinata-chan

 

Mi chiamo Minoru. Mi sono trasferito a Konoha da poco. Ti ho vista qualche giorno fa uscire dal liceo :) volevo conoscerti e quindi ho chiesto in giro il tuo numero :)

 

 

Ecco. Aveva fatto la cavolata. E adesso? come avrebbe fatto? Non poteva semplicemente dire chi era veramente? Noo! Troppo facile! Lui era Nauto Uzumaki, la parola semplicità non faceva parte del suo vocabolario!

 

 

 

 

Nuovo messaggio da: Hinata-chan

 

Capito :) hai detto che ti sei appena trasferito...da dove vieni?

 

 

Ora si era veramente cacciato in una situazione più grande di lui. Avrebbe tanto voluto che sua sorella fosse lì in quel momento...a proposito...

 

chissà come se la stava spassando Sakura.

 

 

 

 

 

La biblioteca degli autori

 

Ok come preannunciato il capitolo si è fatto aspettare molto, anzi, oserei dire fin troppo!

Purtroppo non ho mai tempo e gli impegni mi stritolano ed ho avuto tempo solo adesso per poter ultimare il capitolo e postarlo. chiedo umilmente perdonooo!

 

Alcune piccole precisazioni:

-Il nome di cui Naruto si serve per presentarsi ad Hinata, che è Minoru, significa verità, è un po’ contraddittorio ma secondo me ci calza a pennello!

-Nella ennesima scena d’amore interrotta della SasuSaku ho inserito una rivisitazione della scena quinta atto terzo di “Romeo e Giulietta”

 

 

 Spero che vi sia piaciuto! Sappiate dirmi che ne pensate, ogni commento è ben gradito!

 

Colgo l’occasione per augurare, anche se in ritardo, gli auguri di Buon Natale e di augurare anche, questa volta in anticipo, un Felice Anno Nuovo!

 

Alla prossima!

 

Bani chan

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Bani chan