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Autore: immy    29/12/2012    6 recensioni
In questa storia abbiamo come protagonisti Elena, Stefa Damon e Bonnie, tutti umani.
Elena e Bonnie vanno a Boston per una vacanza e decidono di affittare una stanza al college di Boston e lì incontrano i fratelli salvatore, che frequentano...
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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This is war...
























 

 

 

 

 

 

 

 

 

Elena e Stefan restarono in giro per Boston per tutto il pomeriggio e anche per buona parte di quella sera. Tornarono all'università verso mezzanotte.

Per fortuna essendo estate, non c'era nessun tipo di coprifuoco.

Passarono un bellissima giornata e entrambi avevano capito che si piacevano. Forse stavano correndo troppo, ma si erano addirittura dati un bacio. Forse più di uno, ma non gli interessava. Erano entrambi con la testa tra le nuvole e entrambi erano felicissimi di essersi trovati. Elena aveva preso coraggio e gli aveva chiesto di trasferirsi in camera sua, per chiacchierare, e conoscersi meglio.

<< E Bonnie? >> le domandò Stefan preoccupato per la Rossa.

<< A tuo fratello non dispiacerà sicuramente ospitarla. >> gli rispose Elena con un sorriso, ricordando come si era comportato con lei. Aveva capito immediatamente che era un donnaiolo e Bonnie aveva bisogno di aprirsi un po' con i rappresentanti dell'altro sesso.

<< Ah... non lo so.... >>

<< Oh, dai Stefan. Bonnie ci dirà sicuramente di sì... devi solo convincere tuo fratello. >>

<< D'accordo vado a parlargli. >> disse infine, Stefan arrendevole.

<< E io vado a dirlo a Bonnie. Ci vediamo dopo. >> disse Elena su di giri, prima di correre verso la stanza che condivideva con la Rossa.

Quando la Bionda entrò in camera trovò Bonnie ancora sveglia ad aspettarla a letto, così Elena le fece il reso conto della sua giornata con Stefan e le fece la proposta di cui avevano parlato poco prima lei e il ragazzo.

<< Elena, scordatelo! >>

<< Ma che hai contro quel povero ragazzo, con me è stato gentilissimo e poi... ti prego, fallo per me... io e Stefan, vogliamo stare un po' da soli sta notte, per parlare e conoscerci meglio. >>

<< Sì lo so io come vi conoscerete... >> le disse Bonnie alzando gli occhi al cielo scocciata.

<< Questo è un sì? >> chiese Elena mettendo su degli occhietti da cucciolo, cercando di intenerire l'amica.

<< Questo è un: " non verrò mai più in vacanza con te Elena Gilbert." >> rispose la Rossa alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.

Era un "sì".

<< Grazie, grazie grazie! >> disse Elena contentissima, prima di saltarle addosso, stritolandola in un abbraccio.

<< Prego, ora mollami, sto soffocando. >>

<< Oh, sì, scusa... ora tu vai in camera da Damon. Stefan gli avrà già detto tutto. Io resto qui a prepararmi per sta sera. >> le disse la Bionda, mentre entrava in bagno con un babydoll e un beauty case.

<< E meno male che dovevate solo parlare. >> sussurrò Bonnie prima di uscire e dirigersi verso la stanza del suo nuovo amico e del suo odioso fratello.

Quando arrivò di fronte alla porta della loro stanza cominciò a sentire delle voci: Stefan e Damon.

E l'ultimo sembrava piuttosto scocciato. La porta era socchiusa e la Rossa non poté fare a meno di origliare. Troppo curiosa.

<< Damon, ti prego. Non ti chiedo mai niente. E Bonnie non ti darà fastidio, è una bellissima persona. >> stava dicendo Stefan.

Da quel che sembrava stava cercando di convincere il fratello ad "ospitare" Bonnie.

<< Fratello, non ho intenzione di fare da babysitter ad una poppante che neanche conosco e che francamente non mi piace per niente! >> esclamò Damon subito dopo cominciando un elenco dettagliato di tutti i difetti sia fisici che non della Rossa, che ascoltava da dietro la porta, incrementando il suo odio verso il moro in stanza.

<< Ma che hai contro quella ragazza? >> domandò Stefan.

<< Per cominciare, Puffetta è più alta di lei. Secondo: non la trovo per niente attraente. Terzo: soffre di diarrea verbale, ti rendi conto che mi ha offeso? A me! Ed è antipatica. Ti bastano come motivazioni? >>

A quel punto Bonnie fece il suo ingresso in camera, senza bussare. Non riusciva più a starsene zitta mentre quel bamboccio senza cervello le diceva alle spalle di tutto e di più.

<< Stefan, Elena ti aspetta in camera. >> disse al ragazzo con un sorriso gentile, senza degnare suo fratello di uno sguardo mentre andava a mettersi su un letto qualunque dei due in stanza, dichiarandolo così suo.

<< Grazie Bonnie. >> rispose Stefan prima di scappare via.

<< Quello è il mio letto. >> disse Damon una volta che rimasero soli in camera.

<< La cosa non mi riguarda. Ah, e lo sapevi che non si parla male degli altri alle loro spalle? Pettegola! >>

<< E tu lo sapevi che non bisogna origliare le conversazioni altrui? >> le rispose per le rime il ragazzo.

Fu allora che Bonnie non resistette più e scatenò tutta la sua furia contro il disgraziato che aveva di fronte.

<< Tu! Bastardo che non sei altro! - esclamò buttandogli addosso la prima cosa che si ritrovò sotto mano: un libro. - Tu, il Grande Puffo, che sputa sentenze sugli altri? Ma ti sei visto? Nessuno ti sopporta! Sei arrogante, egoista, narcisista, orrendo, inguardabile e per niente bello! >> disse lanciandogli addosso l'abajour, questa volta.

I primi aggettivi con cui lo descrissi Bonnie erano la pura verità, ma le ultime tre cose erano una sfacciata bugia, ma doveva pur insultarlo in qualche modo.

<< Io sono antipatica... e tu invece? Non sei certo mister simpatia! Aspetta... vorrei farti una domanda adesso. >> disse Bonnie all'improvviso.

<< Sì? >> domandò Damon un po' confuso dai suoi improvvisi cambiamenti d'umore.

Non voleva che la Rossa gli lanciasse addosso nient'altro, aveva evitato la lampada per fortuna, ma il libro l'aveva preso in pieno viso e non era stato per niente bello.

<< Ce l'hai una ragazza? >> domandò in modo isterico, mentre si avvicinava a lui lentamente. Damon la trovò tanto piccola quanto inquietante. Faceva quasi paura.

<< Ehm, no. >> rispose Damon allontanandosi lentamente dalla ragazza, che continuava ad avvicinarsi.

<< Chiediti perché! >> urlò a quel punto la ragazza lanciandogli addosso una decorazione, che per poco on lo prese in testa.

<< Hey! >> protestò Damon, non tanto per il velato insulto di Bonnie quanto per la decorazione che quasi lo colpì.

<< Oh, scusami principessa, avevi paura che ti rovinassi la tua bella faccina? Tranquilla, il truccò te lo rifaccio più tardi! >> gli urlò nuovamente Bonnie lanciandogli addosso un paio di scarpe da tennis.

<< Hey! Ma che problema hai tu? E poi quelle scarpe costavano più di te! >>

<< Stai zitto! Come ti sei permesso di insultarmi in quel modo. Non sei altro che una pallone gonfiato. Non mi conosci nemmeno. Come hai pututo dire tutte quello cose su di me?! >> disse Bonnie più calma questa volta, la sua calma mostrò a Damon anche la sua delusione e sofferenza per quelle parole.

Aveva proprio esagerato con quella ragazza, in effetti aveva ragione. Lui era sempre stato una che diceva le cose senza pensarci su due volte, ma non era mai stato tanto cattivo con qualcuno.

<< Senti, Pettirosso... >> cominciò a dire Damon, che aveva intenzione di porgerle le sue scuse, per una volta, ma venne interrotto da una Bonnie, che spaventata da quell'improvvisa manifestazione dei suoi sentimenti, aveva paura che Damon la compatisse, per ciò tornò la furia che era pochi secondi prima.

<< Taci! Non chiamarmi in quel modo. Fuori da qui! >> gli urlò in faccia arrabbiata.

<< Ma è la mia stanza! >> protestò il maggiore dei Salvatore, mentre veniva spintonato malamente dalla ragazza, verso la porta.

<< Questo non è un mio problema, dovevi pensarci prima di insultarmi. >> disse Bonnie prima di sbattergli sonoramente la porta in faccia.

<< Andiamo Pettirosso. Ti chiedo scusa, apri, non posso passare la notte in corridoio. >> disse Damon bussando.

Bonnie dal canto suo, in camera sorrise soddisfatta di ciò che fece, chiuse la porta a chiave, si mise a letto e quando Damon si rimise a bussare alla porta chiedendo di rientrare in stanza, lanciò un'altra scarpa contro la porta un chiaro segno del rifiuto della Rossa.

<< Vuoi la guerra, Pettirosso? E guerra sia. >> mormorò Damon sorridendo del caratterino della Rossa dopodiché si sedette accanto alla porta, cercando di prendere sonno.

Bonnie si svegliò assetata in piena notte, per sua fortuna trovò una bottiglietta nuova sul comodino di Damon così non fu costretta ad uscire dalla stanza.
Bevve l'acqua e si rimise a letto, ma non riprese più sonno. Si sentiva in colpa per il povero disgraziato che dormiva fuori dalla porta. Non lo averebbe fatto rientrare in stanza questo era certo, così prese una copertina dal letto di Stefan, si avvicinò piano alla porta e silenziosamente aprì la porta, ma non appena stava per mettere addosso ad un Damon che dormiva piuttosto scomodo, quest'ultimo la prese per i polsi e la trascinò fuori dalla stanza entrandoci lui in fretta.

<< E io che ho avuto anche i sensi di colpa, ma chi me l'ha fatto fare? >> si disse Bonnie prima di prendere a bussare alla porta.

<< Sì? >> rispose teatralmente Damon, facendo ridere Bonnie.

<< Apri! >>

<< Come si dice? >>

<< Per favore. >> rispose Bonnie alzando gli occhi al cielo scocciata, ma sorridendo. In effetti se l'era meritato.

Poco dopo Damon le aprì la porta.

<< Tu non hai idea di contro chi ti sei messa, Rossa. >> le sussurrò Damon accanto all'orecchio, provocandole qualche brivido, per fortuna il moro non se ne accorse.

<< Che paura. >> disse Bonnie fingendosi spaventata, prima di spingere Damon sul letto di Stefan, così che il ragazzo non si mettesse nel suo letto, ormai era di Bonnie.

<< Ma quello è il mio letto! >> disse Damon, mentre si infilava in quello del fratello.

<< Chi prima arriva meglio alloggia. >> lo sbeffeggiò Bonnie con un sorriso prima di appogiarsi sul cuscino.

<< Appunto! Domani me lo riprendo. >>

<< Sì, contaci. >> disse Bonnie assonnata.

L'ultima cosa che sentì, prima di addormentarsi fu la risata divertita di Damon e poi nient'altro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti...

Lo so non imperdonabile, ma in mia difesa dico che è tutta colpa della scuola, fasse per me, me ne starei 24 ore su 24 a scrivere le mie storie, ma purtroppo non posso, comunque nei prossimi messi, cercherò di dividere meglio il mio tempo in modo da poter rubare qualche minuto anche per scrivere le mie storie... ho aggiornato Forbidden Love e credo che questo sarà l'ultimo aggiornamento di quella storia, perché mi sono resa conto che così come la volevo io è troppo lunga e impegnativa... magari la riprendo più avanti oppure la riscrivo, ma molto più sinteticamente... oppure la continua, ma in modo sintetico XD devo ancora pensarci, per le altre storie... beh ci sto lavorando... faccio del mio meglio... mi dispiace tantissimo per chi le sta aspettando da mesi, vi chiedo enormemente scusa....

giuro che cercherò che essere più presente con le mie storie... detto questo spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento e spero me lo farete sapere e vi auguro buon Natale in ritardo e buone feste, spero che queste vacanze stiano andando bene per tutti voi.

Un bacione a tutti

alla prossima

Immy

   
 
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