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Autore: Costance97    29/12/2012    0 recensioni
Una ragazza adolescente che ama la solitudine , incontrerà qualcuno che le farà cambiare idea..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Le vacanze estive sono terminate da un pezzo, ed io come al solito invece di godermi il sole , preferisco restare seduta sul porticciolo di casa , specialmente la sera tardi, quando tutti dormono. Non so il perchè , ma credo, firmamente che in quelle sere d'estate io avrei incontrato , o almeno intravisto, un demone , e no la mia ossessione non è mai sbiadita è rimasta viva in me come la prima volta. Ma in quelle sere il mio sguardo non ricadde mai su una di queste mie credenze. Oggi è il primo giorno di scuola e no , non voglio per niente andarci. Perchè andare in un luogo dove nessuno ti pensa , ti parla , ma sopprattutto non ti degna di uno sguardo. Vorrei che almeno qualcuno , almeno uno sguardo dritto su di me. Prendendo la mia divisa , mi sono accorta che lo strappo che aveva sulla gonna era sparito, perforza i miei nonni me ne avevano comprato una nuova , non dovrebbero preoccuparsi troppo per me. Indosso la divisa , mi aggiusto la frangetta , saluto i miei nonni e uscendo di casa , mi incammino verso scuola , mentre il mio sguardo ricade su un mio libro . Mentre leggo questo , niente mi distrae anche perchè la via è deserta , ma stranamente mi sento osservata e questo non mi spaventa anzi , mi incuriosisce e penso "Chi è cosi coraggioso da guardarmi ? " Chiudo il libro e mi guardo intorno , guardando in modo dettagliato il percorso che stavo facendo , anche solo per notare un viso, un corpo umano. Ma niente , eppure la senzazione di essere osservata e seguita stava cominciando a spaventarmi , sentivo una strana presenza , poi un soffio di vento fa volare i miei capelli , portandoli in avanti , sentivo dei passi provenire da dietro la mia schiena , sospirando mi volto , ma nulla , la via è isolata. E davvero comincio ad avere paura , udendo voci, grida , mi sentivo troppo spaventata , e inizia a correre verso la scuola , diversamente dal solito, in quel momento ero felice di andarci. Arrivata in classe cosa mai potevo aspettarmi? Persone che non salutano , che non ti degnano di uno sguardo, che continuano a parlare tra loro , come se io non esistessi , vorrei tanto mettermi davanti a loro e urlare sono qui!! Ma tanto ne sono abituata , non ho bisogno di amici , eppure volevo solo essere educata , ma stando a scuola non apro mai la bocca per parlare , a intervallo , tutti escono dalla classe andando a pranzare in cortile. Io invece rimango in classe , continuando a leggere il mio libro , quasi la trovo rilassante la solitudine , quando nessuno parla e posso solo ascoltare solo il vento autunnale che prevade l'aula. Vicino al mio banco, guarda caso c'è un posto libero e a volte per sembrare una pazza , faccio finta di parlare con quel banco vuoto , facendomi criticare da tutti ,lo trovo divertente , mi piace rendermi strana e pazza davanti a loro , tanto che altro ho da perdere? Quella strana sensazione era ritornata , mi sentivo osservata , ma questa volta non avevo paura , perchè poteva essere anche un compagno di classe , mi giro di scatto e davanti alla porta dell'aula , riesco a intravedere una coda bianca , mi alzo cercando di non fare rumore e poi lo vedo , si un gattino bianco , mi avvicino ad esso , guardandolo con uno sguardo dolce "e tu che ci fai qui? " lo prendo in braccio e il piccolino mi guarda con uno strano sguardo quasi come se mi volesse sorridere . Lo accarezzo , per poi riporlo nella mia cartella , i miei compagni stavano tornando e sono sicura che avrebbero fatto spia all'insegnante , le ultime due ore di lezione , finirono presto e appena uscita dalla scuola , mi fermo su una panchina li vicino e apro la cartella , per vedere se il micino stava bene , ma era sparito ! Mi guardo attorno sperando di trovarlo , ma nulla e se fosse stata una mia immaginazione? Eppure l'ho toccato! Richiusi la mia cartella e mi incamminai verso casa , arrivata non trovai i miei nonni , cosi iniziai a cucinare la cena , poi arrivato un certo orario mi infilai nella vasca da bagno chiusi gli occhi e inizia a pensare a tutte le cose strane che mi erano capitate in quella giornata , quando sentii bussare alla porta , "i miei nonni! " Esclamai , contenta mi misi velocemente l'asciugamano e andai verso la porta , li feci entrare . "Finalmente siete tornati , ma dove siete stati? " e mentre ponevo questa domanda entrò in casa un ragazzo circa della mia età , con capelli bianchi e uno sguardo di ghiaccio. I miei nonni me lo presentarono "cara Haku , lui è Haru , siamo andati a prenderlo alla stazione , lo abbiamo adottato , sai quando non ci saremo più almeno tu avrai qualcuno ! " Il nonno sorrideva e la nonna quasi piangeva , mentre io non volevo la compagnia ti questo ragazzo , e soprattutto questo ragazzo in casa mia! Insomma non sapevo nulla di lui , adesso dovrei pensare anche ad un altra persona , nemmeno per sogno! La mia testa diceva la sua , ma dovevo essere coerente , in un momento del genere , almeno ora che c'erano i nonni ma solo per fare bella impressione. Feci un inchino , presentandomi " Piacere , sono Ohishima Haku " alle mie parole il ragazzo fece lo stesso " Piacere , sono Yoshida Haru " dopo essersi presentato i nonni lo hanno portato nella sua stanza , mentre io mi ero messa in pigiama e apparecchiavo la tavola per 4 . Tutti si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare, tutti tranne Haru , lui guardava il cibo quasi disgustato "Haru non ti piace ?" gli disse mio nonno , e io lo guardavo aspettando una sua risposta , ma in quel momento , lui si alzò "non ho molta fame , perdonatemi" detto questo si è diretto verso la sua stanza. I nonni erano preoccupati , mentre io ero furiosa , poteva dirmelo in faccia che non gli piaceva come avevo cucinato , non me la sarei presa , ma il fatto di aver mentito , questo non mi piaceva. Forse perchè intorno a me ho solo persone sincere che mi dicono tutto senza fare giri di parole! Ahh ! Ero furiosa , tolsi la tavola e fini di lavare i piatti , i nonni erano già andati a dormire , mentre io stavo seduta al mio solito posto, questa volta con un coperta sulle spalle e lo sguardo che si poneva a guardare in alto , verso il cielo , pieno di stelle. Mi piacevano molto le stelle , potevo rimanere ore e ore a guardarle , ma in quell'istante sentii miagolare , abbassai lo sguardo verso il giardino e lo vidi , il micio di stamattina , pensai , ma mentre si avvicinava , la mia vista acalava , piano i miei occhi si chiusero e l'unica cosa che vidi dopo , fu il buio.
  
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