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Autore: Blueraven    29/12/2012    1 recensioni
Rose Weasley è al sesto anno ad Hogwarts e per la prima volta dovrà confrontarsi con se stessa e con un amore nascente per il suo nemico di sempre, Scorpius, ostacolato da persone ben al di sopra di ogni loro immaginazione.
Tutto è apparentemente tranquillo ma Harry Potter sa che qualcosa si sta muovendo nell'ombra, un antico male che torna a minacciare le nuove generazioni. Tra Ordini ed Eserciti ricostituiti, ecco la storia dei nuovi eroi di Hogwarts.
Dal primo capitolo:
"Harry Potter non era tranquillo. Da dopo la guerra non aveva avuto più alcun dubbio che tutto fosse finito, che il mondo magico fosse finalmente al sicuro. Anno dopo anno aveva guardato i figli andare a scuola, l’unico pensiero rivolto alle incredibili avventure che avrebbero potuto vivere i suoi figli, così come era stato per lui, scontri con Voldemort a parte. Eppure sentiva che qualcosa era cambiato, lo sentiva nel suo cuore, e in quell’istante, vedendo i suoi figli andarsene, giurò a se stesso che avrebbe scoperto cosa. "
Questa storia è incentrata sia sul vecchio Trio e i vecchi personaggi della saga, sia sul paring Rose/Scorpius e sulla nuova generazione di maghi e streghe di Hogwarts.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Salve a tutti! 
Buon Natale (in ritardo u.u)!!! Allora, avrei voluto postare il capitolo due settimane dopo il secondo...Purtroppo, scrivere queste righe, si è rivelata una vera e propria sfida! Non ero mai soddisfatta di come avevo reso le scene, oppure i dialoghi, e nemmeno ora posso dire di esserlo del tutto. Tuttavia non volevo aspettare ancora, per cui, appena ho terminato la stesura di ciò che mi ero prefissata di raccontare in questa prima parte, eccolo qui, il nuovo capitolo :-) Ho dovuto dividerlo in due parti, dato che già solo questo contava ben 7 pagine di Word (O_O), il prossimo è già pronto sulla carta, per cui cercherò di postarlo il prima possibile, cioè, ovviamente, dopo aver fatto le opportune modifiche :-) Grazie a quelle meravigliose persone che hanno messo la storia fra le seguite, spero di non deludervi con questo capitolo, grazie a chi l'ha letta e basta, e, soprattutto, grazie a Sweetcorvina, che ha pazientemente recensito i capitoli precedenti xD Un'ultima cosa, ho postato una nuova storia, lo dico nel caso fra voi ci fosse qualche amante delle Rose/Scorpius, andate a dare un'occhiata se vi va, si tratta di una storia incentrata solamente su di loro, dal titolo "Cespuglietto e Platinato" :-) Grazie di avermi sopportata finora e BUONA LETTURA (si spera u.u) 
 
 
Capitolo 3 
Parte I
 
Lettere che non spiegano
 
Erano passati ormai due mesi dall'inizio del suo sesto anno ad Hogwrts, eppure sembrava che per Rose, le novità non fossero ancora terminate. Quell'anno sembrava tutto tremendamente uguale eppure così diverso da quelli precedenti! Tanto per cominciare, il secondo giorno di scuola il dormitorio Grifondoro femminile del sesto anno era già nel caos più totale, come se non lo avessero mai lasciato: vestiti e scarpe dovunque, il bagno perennemente occupato e pieno di spazzole, pettini, libri per la cura del corpo e cose di questo genere, che comunque a Rose non interessavano di certo, eppure, nonostante l'aria familiare, c'era qualcosa di diverso fra le ragazze, una sorta di maggiore complicità, di solidità del gruppo, che prima non era così forte.
In secondo luogo, l'organizzazione: i primi giorni di scuola erano solitamente i più affollati di impegni, soprattutto per Rose e Corinne, entrambe prefetti, le quali dovevano partecipare a numerose riunioni per decidere i turni di ronda, dividersi i compiti, organizzare le idee per gli eventi, e cose del genere; quell'anno, però, non avevano avuto ancora nessuna riunione, i Caposcuola delle quattro case, infatti, avevano deciso, di comune accordo con la Preside, che sarebbero stati loro ad occuparsi di redigere i turni per le ronde e che, da quell'anno in poi, i turni definitivi sarebbero stati svolti da coppie di prefetti di case diverse.
Per quei primi due mesi, i turni erano stati lasciati, provvisoriamente, quelli del'anno precedente, soprattutto perchè non si poteva ancora redigere una lista definitiva a causa degli altri impegni dei prefetti, come il Quidditch o i vari club.
Infine Malfoy. Il rapporto fra Rose e il "biondo da strapazzo", come era solita definirlo lei durante i loro litigi, era notevolmente cambiato nelle ultime settimane, e nessuno dei due sapeva spiegarsene il motivo. Non avevano smesso di lanciarsi frecciatine, quello mai, però nei loro scontri non c'era più cattiveria, anzi, molto spesso il ragazzo riusciva a sorprenderla rispondendo in modo ironico anzichè tagliente o facendo battute a cui anche lei avrebbe potuto ridere, cosa che, puntualmente, si tratteneva dal fare, di solito ignorando ciò che aveva sentito, oppure facendo anch'ella una battuta per poi girare i tacchi, sconvolta, e lasciarlo senza parole, impalato in mezzo ad un corridoio. 
 
-Rosie, sei sveglia?- la voce dolce di Therese raggiunse Rose attraverso le tende del baldacchino.
 
-Sì...che ore sono?- la voce ancora impastata dal sonno, non era da lei svegliarsi presto, ma i ricordi della sera precedente, e del suo ultimo diverbio con il biondo amico di Al, l'avevano fatta svegliare prima del solito.
 
-Le sette e un quarto, tra poco dovremo alzarci!- fece una pausa, Rose immaginò si stesse stiracchiando e sorrise al pensiero della faccia buffa dell'amica. -Come mai sveglia così presto, mio piccolo ghiro?-
 
-Pensieri, credo...- Sbuffò spazientita per il nomignolo che l'amica le aveva affibbiato: il fatto che ormai fosse abituata alla fastidiosa abitudine di Therese di paragonare ogni persona ad un animale, non voleva assolutamente dire che l'avesse accettata di buon grado.
 
-Malfoy?- Rose sgranò gli occhi sorpresa, come diamine faceva quella ragazza a sapere sempre tutto! Scosse la testa.
 
-Anche...- ci fu un attimo di silenzio fra le due, segno che Therese volesse incoraggiarla ad andare avanti. -Proprio non capisco.- si arrese la rossa.
 
-Non capisci perchè sia così cambiato?- un'altra congettura esatta, la rossa era sconvolta dall'acuta perspicacia dell'amica. 
 
-Già...- la mente fu intasata di pensieri, riflessioni e immagini, e non riuscì ad aggiungere altro.
 
-Vedrai che in qualche modo lo capirai, non crucciarti troppo okay?- sapeva sempre cosa dire Therese, proprio come una mamma premurosa e amorevole, la positività che emanava metteva tutti di buonumore.
 
-Hai ragione, come sempre T. Grazie.-  sorrisero entrambe senza guardarsi per poi rimanere in silenzio nei loro letti fino al suono della sveglia.
 
-Comincia l'inferno....- a quelle parole Rose si coprì le orecchie con entrambe le mani, ben sapendo cosa sarebbe accaduto di lì a pochi istanti....infatti, poco dopo, vide l'amica prendere un respiro profondo, puntarsi la bacchetta alla gola e, anche se attutito dalle sue mani, riuscì distintamente a sentire -SVEGLIAAAAAA, SVEGLIAAAAAAA! FUORI DAL LETTO SUBITOOOOO!- ed entrambe non poterono evitare di piegarsi in due dalle risate quando, come ogni mattina, Alice rovinò maldestramente giù dal letto, ancora aggrovigliata nelle lenzuola e con i capelli tutti scarmigliati, mentre Macy si tirava su a sedere con uno scatto fin troppo repentino, tanto che perse l'equilibrio e andò a sbattere contro la testiera del letto. Corinne invece, con tutta la calma del mondo, si alzò con fare aggraziato dal letto....e spiccò una corsa verso il bagno con un ghigno stampato in faccia, per poi chiudercisi dentro.
 
-FERMATELAAAAA!- urlarono contemporaneamente Therese e Alice, fiondandosi dietro Corinne e tentando inutilmente di aprire la porta, facendo sbellicare Rose ancora di più e riscuotendo Macy dalla botta in testa che aveva appena preso.
 
-Direi che non arriveremo mai in tempo, vero?- le due migliori amiche si guardarono sconsolate dai rispettivi letti, mentre Alice e Therese ancora tentavano disperatamente di entrare in bagno.
 
Ogniqualvolta Corinne riusciva ad appropriarsi del bagno, ormai potevano tranquillamente rassegnarsi a saltare direttamente la colazione e sperare di arrivare almeno puntuali in classe. La ragazza, infatti, era la sola figlia unica del dormitorio, di conseguenza non era molto abituata a condividere, per di più, non faceva decisamente parte del suo bagaglio di conoscenze il concetto di "brevità": Corinne era lenta in tutto, era lenta a parlare, a ragionare, a camminare e quando si era con lei, si aveva la strana sensazione che il tempo fosse distorto, come se anche lui rallentasse per tenere il suo passo.
Dopo cinque minuti buoni di proteste e calci alla porta, le ragazze si arresero e, ormai completamente sveglie, cominciarono a preparare le borse con i libri per le lezioni e ad indossare la divisa. 
Solamente dopo un quarto d'ora di imprecazioni, finalmente Corinne uscì dal bagno, ancora in pigiama ma perfettamente pettinata, truccata e lavata. Rose e Macy entrarono per prime, non necessitando di alcuna sessione di trucco, entrambe si lavarono e pettinarono per poi lasciare il posto alle due compagne. Solamente alle 7 e mezza, dopo molte altre urla e imprecazioni in direzione di Corinne, riuscirono a scendere in una Sala Grande ormai praticamente deserta. 
 
-Rosie! Eccoti finalmente!-   Lily stava correndo trafelata verso il gruppetto, sventolando quelle che sembravano due lettere in una mano e tenendo ben stretta la borsa traboccante di libri nell'altra. 
 
-Buongiorno cugina! Mi cercavi?- le due si abbracciarono per qualche istante e, quando si separarono, la più giovane porse all'altra le due lettere. 
 
-A colazione sono arrivate queste due lettere per te!- la ragazza afferrò le due buste guardando la cugina con gratitudine e un pizzico di irritazione, perchè avendo fatto tardi, non aveva potuto salutare e coccolare l'adorato e strampalato gufo di famiglia, Errol II. -Scusa cugina, ma devo proprio andare o zio Neville si arrabbierà molto!- disse pochi istanti prima di scappare verso le pesanti porte di quercia e sparire nei giardini del castello. 
 
-Erbologia, ancora non mi spiego perchè si ostini a seguirla!- a quelle parole Rose, rimasta sola con Macy, si girò.
 
-Al, sai com'è fatta Lily, non ammetterebbe mai la sconfitta!- rispose, per poi notare che il ragazzo stava porgendo loro un vassoio con quattro fette di pane tostato, due con marmellata di arance, le preferite di Macy, e due con marmellata di lampone, la prediletta dalla cugina. Pochi istanti dopo, il vassoio era già vuoto e le due ragazze si erano avventate sul loro Serpeverde preferito e, come ringraziamento per la colazione, lo avevano stritolato in un mega abbraccio di gruppo.
 
-Ragazze, vi prego, così mi uccidete!- la voce strozzata spaventò le due amiche, che subito lo lasciarono andare. 
 
-Oh no, è già finito! Volevo unirmi a voi!- "è arrivato il mio incubo", pensò Rose nel riconoscere in quel tono lamentoso la voce di Malfoy, che si stava avvicinando a loro con aria dispiaciuta.
 
-Che peccato Malfoy, la prossima volta ti manderemo un invito scritto per informarti e chiederti il permesso!- la voce le uscì leggermente più acida di quanto avesse voluto, ma la frustrazione del non sapere, l'aveva resa decisamente più nervosa del solito.
 
-Lo so che ti sarebbe piaciuto Weasley, non ti disperare, avremo altre possibilità per porre rimedio a questa occasione mancata!- la frustrazione di Rose crebbe ancora quando si rese conto che, probabilmente, l'anno scorso, alla sua frase lui avrebbe risposto sputando veleno, mentre invece dalle sue parole trasparivano solamente molta malizia e un po' di ironia. 
 
-Certo Malfoy, tu continua a sperare.- la ragazza non voleva continuare oltre quella conversazione, così ignorò gli sguardi sbalorditi della sua migliore amica e del cugino e trovò una scusa per distrarsi aprendo la prima delle due lettere. Mentre leggeva, sentiva i tre ragazzi che erano con lei chiacchierare amabilmente, ma non ne comprendeva le parole, troppo concentrata e scioccata dalla lettura. Arrivata in fondo al foglio di pergamena, la gola secca e il cuore che martellava, non riusciva a credere alle notizie che aveva appena ricevuto, sentiva il cervello improvvisamente pesante e aveva totalmente perso il contatto con il mondo intorno a lei, almeno finchè Macy, preoccupata dalla sua immobilità, non la scrollò afferrandola per un braccio.
 
-Rose! Tutto bene?- la rossa tornò immediatamente al mondo reale e trovò che tutti e tre, Malfoy compreso, la guardavano preoccupati. Non sapeva cosa rispondere e, soprattutto, non sapeva se sarebbe riuscita a rispondere, si sentiva come se non riuscisse a ricordare come si parlasse. Si schiarì la gola, guardando il foglio con gli occhi pieni di terrore e infine riuscì a parlare, seppur con voce roca.
 
-No. Non va affatto bene.- tutti e tre si fecero più vicini, la preoccupazione alle stelle, nel vedere il volto di Rose così sconvolto, cominciando a scuoterla e a domandarle cosa stesse succedendo, ma di nuovo la voce non riusciva ad uscire, per cui si limitò ad allungare loro la lettera che aveva appena ricevuto.
 
Cara Rosie,
quelle che ti porto oggi, non sono affatto buone notizie, anzi, sono fatti molto gravi, e riguardano da vicino la nostra famiglia e i membri dell'Ordine. Ho tante cose da raccontare, ma non voglio rischiare di fare confusione. Qualche giorno fa, siamo stati svegliati da zia Ginny....
 
 *****
 
TRE GIORNI PRIMA
 
Domenica, il giorno della settimana che Hermione Granger e Ron Weasley preferivano in assoluto, specialmente quando Hugo e Rose non erano a casa con loro. Dopo una settimana intensa, come quella appena trascorsa, l'unico modo per lasciarsi alle spalle ogni preoccupazione, era trascorrere un'intera giornata nella più totale intimità, proprio come i primi tempi trascorsi da fidanzati: tutta la settimana era piena di impegni, gli stage prima, il lavoro poi, i colleghi, gli amici e i figli, con tutto quel caos, paradossalmente, nonostante vivessero sotto lo stesso tetto, avevano appena il tempo di stringersi sotto le coperte e scambiare due parole prima di crollare l'uno nelle braccia dell'altra. Di domenica, ritrovavano quell'intimità che li caratterizzava, fatta di screzi, battutine acide e tantissimi momenti di dolcezza. Non quella domenica di inizio novembre, poichè quella mattina il telefono squillò molto presto.
 
-Herm, ti prego vai a sentire chi è a quel maledetto teleftono!- la voce di Ron giunse soffocata dalle coperte e impastata dal sonno ad una Hermione già decisamente sveglia.
 
-Va bene pigrone, ma dopo tocca a te preparare la colazione! E comunque si chiama telefono, non teleftono!- l'uomo grugnì e si rigirò nel letto e lei ridacchiò divertita nel vedere il marito avvolto malamente dal lenzuolo e dalla coperta, un piede penzolante giù dal letto e i capelli rossi arruffati. Si alzò e si infilò immediatamente la vestaglia, nel vano tantativo di combattere il freddo delle mattine di Novembre e raggiunse a passo svelto il telefono, che ancora squillava, in fondo al corridoio. -Pronto?-
 
-Herm, sono Ginny....Tu e Ron dovreste venire subito a Grimmauld Place, Harry vorrebbe parlarvi...- il tono dell'amica non piacque per nulla alla donna, era pieno di preoccupazione e sicuramente spaventato. 
 
-Arriviamo subito, il tempo di buttare giù dal letto tuo fratello- avrebbe voluto chiedere, informarsi, ma visto le parole e il tono dell'amica, non se la sentì di approfondire in quel momento, Harry avrebbe spiegato loro tutto. Le due si salutarono brevemente, poi riattaccarono, e la riccia corse subito in camera da letto. -Ronald, svegliati subito! Era Ginny al telefono, Harry vuole vederci. Credo sia successo qualcosa di grave.- Ron, che solitamente impiegava almeno mezz'ora per svegliarsi, alle parole della moglie si voltò subito a guardarla, e quando vide in queglio occhi che tanto amava la paura, si alzò di scatto e comiciò a vestirsi, seguito a ruota da lei.
 
Pochi istanti dopo erano già sul vialetto di casa e si stavano smaterializzando sui gradini del numero 12 di Grimmauld Place, dove Ginny e Harry si trasferivano ogni inverno per avere più spazio durante le feste, specialmente quelle natalizie. Bussarono tre volte alla porta e una Ginny con lo sguardo duro li fece entrare, senza una parola i tre di diressero in cucina e vi trovarono l'amico che sorseggiava della cioccolata calda, gli occhi persi a guardare un punto fisso del tavolo. Si sedettero tutti intorno a lui ed Harry alzò gli occhi su di loro, lo sguardo palesemente preoccupato e un cipiglio pensieroso sul viso. 
 
-Allora, cosa succede amico?- Ron tentava di ostentare sicurezza, ma i risultati erano davvero scadenti, dato la fronte corrugata dalla preoccupazione e il tono un po' incerto della voce.
 
Harry rimase in silenzio a sorseggiare la sua cioccolata, dopo pochi istanti alla fine posò la tazza sul tavolo davanti a sè e alzò gli occhi su di loro.
 
-Da qualche mese a questa parte sono successe cose strane...Nei miei sogni.- a queste parole Hermione trasalì, probabilmente ciò che l'amico aveva appena detto le aveva ricordato il loro quinto anno a Hogwarts e le intrusioni di Voldemort nei sogni del moro. Ron invece rimase quasi calmo, in attesa che continuasse. -Nel bel mezzo di un sogno, a intermittenza si insinuavano delle immagini, più confuse ma allo stesso tempo più reali delle altre, e che non c'entravano nulla con ciò che avevo vissuto fino a quel momento. Nei primi tempi erano velocissime, troppo perchè io potessi anche solo captare qualche informazione, e davvero confuse...Ma ora, con il passare del tempo, si sono come schiarite e hanno cominciato a durare di più, così sono riuscito a vedere... C'erano molte persone, alcune le conosciamo bene, sono quei pochi Mangiamorte che non siamo mai riusciti a catturare, altre sono più giovani e nuove. Fino a stanotte però, vedevo solo pochi secondi, giusto il tempo di memorizzare una faccia e poi svanivano. Poche ore fa, invece, ho assistito ad una scena, di parecchi minuti anche.- prese un respiro profondo, massaggiandosi le tempie, mentre sua moglie e i suoi amici lo guardavano curiosi e spaventati dalle rivelazioni che avevano appena ricevuto. -Ho visto Lucius Malfoy, circondato dagli uomini che ho visto nei sogni precedenti. Era per terra, ansimava, sembrava che lo avessero torurato. Un uomo, non l'ho visto in volto, gli stava puntando la bacchetta contro, mentre gli altri assistevano in silenzio alla scena. Non saprei ripetere le parole esatte in questo momento, vi farò vedere il ricordo nel Pensatoio più tardi, ma il succo del discorso è che lo hanno costretto ad unirsi a loro, altrimenti hanno detto che avrebbero ucciso Draco e Scorpius. Hanno detto anche di aver liberato qualcosa, e Malfoy sembrava davvero terrorizzato da questo, ma non ho ben capito cosa, tramite il ricordo e insieme magari ci riusciremo.- il moro aveva finito di raccontare da dieci minuti buoni, ma nessuno aveva ancora avuto il coraggio di proferir parola.
 
-Quindi ci risiamo?- Ron balbettò preoccupato e frustrato allo stesso tempo, passandosi una mano fra i capelli. Harry annuì, guardando sua moglie con preoccupazione crescente. Hermione invece taceva, la fronte corrugata per la concentrazione e il cervello impegnato alla ricerca di qualcosa, qualcosa che le era venuto in mente sentendo il racconto dell'amico.
 
-Ti conosco Herm, cosa ti è venuto in mente?- se la situazione non fosse stata così tragica, la riccia avrebbe sorriso alle parole dell'amica, ma in quel momento, sorridere fu l'ultima cosa che le venne in mente.
 
-Nulla di sicuro Gin, ma forse ho qualche idea al riguardo. Di una cosa sono sicura però.- fece una pausa, catturando così la totale attenzione dei presenti. -Dobbiamo parlarne con l'Ordine, in particolare con Malfoy, in fondo è di suo padre che stiamo parlando, ha il diritto di sapere e credo ci potrà aiutare molto...e dovremo parlare anche con i ragazzi.- altra pausa, attese che qualcuno obiettasse o replicasse, ma non accadde, anzi, ciò che lesse sui loro volti, fu solo una sincera curiosità. Rincuorata da queste reazioni, continuò -La biblioteca di Hogwarts è la più fornita che io conosca, ma sarebbe sospetto se ci recassimo a fare ricerche a scuola, ormai non siamo più studenti, siamo sempre al centro dell'attenzione e potremmo allarmare l'intera comunità magica, per cui i ragazzi potrebbero esserci di valido aiuto. E poi...se dovesse scatenarsi davvero qualcosa, non riusciremmo a tenerli lontani, neppure se li tenessimo all'oscuro adesso, per di più, non credo sarebbe giusto farlo: dobbiamo prepararli, metterli in guardia, le bugie non sono mai la soluzione.- soddisfatta delle sue spiegazioni, ammutolì, guardando attentamente le espressioni dei presenti. Suo marito era pensieroso, ma non contrario, sembrava stesse valutando le parole di lei, magari addirittura perso nei ricordi di come loro avessero combattuto nonostante tutto, Harry invece annuiva, negli occhi la decisione per le parole dell'amica, ma anche la preoccupazione per gli eventi, mentre Ginny guardava l'amica negli occhi, apprensiva ma concorde con la proposta fatta. -Bene, allora mando un gufo a Rose appena arrivo a casa, voi pensate ad avvisare Malfoy, okay? Poi organizzeremo una riunione con l'Ordine...sarà ora di spolverare i nostri vecchi galeoni.- quelle ultime parole strapparono un accenno di sorriso a tutti. Qualcosa di grave era nell'aria, ma loro sarebbero stati pronti ad affrontarlo.
 
 *****
 
HOGWARTS
 
... Questo è ciò che è accaduto. Ora ti dirò una cosa Rosie, e vorrei che tu mi rispondessi appena possibile: credo di aver letto qualcosa su un'antica magia, molto potente e molto oscura, in un libro polveroso della sezione proibita. Chiederò alla McGrannit di darti un permesso speciale per controllare, non appena ti arriverà, vai subito in biblioteca con qualcuno che se ne intenda di libri- a quanto ho capito, il giovane Malfoy ne è un appassionato, come te, non mi fiderei da Albus invece, per queste cose ci vuole pazienza, e lui non ne è esattamente un esempio- e cercate un vecchio libro, è molto spesso, verde scuro e con le scritte dorate e un po' sbiadite sul frontespizio, purtroppo non ne ricordo il titolo, ma aveva qualosa a che fare con le tradizioni di antichi gruppi di maghi oscuri. Verrò ad Hogwarts non appena avrai trovato qualcosa, va bene? Ovviamente, non verrò con il mio aspetto, o desterei non pochi sospetti. Quasi dimenticavo, prima che tu possa obiettare, ho trovato una spiegazione alle visioni di zio Harry, quindi posso assicurarti che possiamo fidarci di ciò che ha visto, ti racconterò meglio di persona, ma la minaccia è seria, e mi aspetto che tu e i tuoi cugini scegliate con cura chi coinvolgere e, soprattutto, che prendiate sul serio il vostro ruolo: niente duelli, non fate nulla per conto vostro e soprattutto non mettetevi nei guai. Ciò detto, per adesso possiamo stare ancora tranquilli, comunque è sempre meglio essere preparati ad ogni evenienza, impegnatevi al massimo a scuola, credetemi, vi servirà se dovesse scoppiare un'altra guerra. Ora ti saluto, mi raccomando, stai attenta tesoro, ti vogliamo bene.                                                                                                                                                                               Mamma e Papà.
   
 
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