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Autore: noneofthisshoulhappen    29/12/2012    3 recensioni
Questa è una FF a 4 mani:i primi due capitoli li ha scritti _tostapayne , e gli altri io.
Ero sempre stupita del fatto che pur avendo solo 16 avevano deciso di prendermi nella loro casa stilistica. “Claire Littleton, nuova stagista”
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ero sempre stupita del fatto che pur avendo solo 16 avevano deciso di prendermi nella loro casa stilistica. “Claire Littleton, nuova stagista” mi ricordai la frase che avevo ripetuto tante di quelle volte. Era stato solo l’anno scorso quando il capo mi aveva appena assunto che quella prima settimana mi aveva già affidato il mio primo incarico. 
“Sono una band emergente, hanno la tua età. Devi però comportarti professionalmente con loro sono pur sempre famosi. Non so se andranno avanti, ma sono tipi davvero simpatici. Mi raccomando, rendimi fiero di averti scelto “ mi aveva detto prima di portarmi da loro.
Mi tornò in mente, l’agitazione che provai nel momento in cui aprii la porta. Li trovai seduti sul divano, o meglio dire stravaccati a pancia all'aria. Appena mi videro entrare, sorrisero e per poco non svenni. Era la prima volta che conoscevo delle star e di fronte ai loro cinque stupendi sorrisi avvampai fino alle orecchie.
“Hei Jimmy!” urlò il biondino dando il cinque al capo. Niall, supposi. Avevo cercato di memorizzare i loro nomi. Lui prese un pezzo di pizza e poi si sedette sopra il tavolo. I suoi chiarissimi occhi azzurri mi scrutarono impassibili. Abbassai lo sguardo imbarazzata.
“Boss!” lo seguì il ragazzo dai capelli lisci color miele. Louis o Liam? Non me li ricordavo ancora bene. Lo guardai avvicinarsi e appena notò la mia presenza mi rivolse un sorriso timido, ma dolcissimo.
“Louis, smettila di far solletico a Harry!” il capo rimproverò un ragazzo moro intento a tormentare la pancia dell’amico riccio. Appena sentì chiamare il suo nome, saltò giù dall’altro ragazzo e gli si affiancò sorridendomi curioso.
“E lei chi è?” chiese il ragazzo dall’aria dura seduto sul divano. Sentendomi nominare, voltai lo sguardo verso di lui e rimasi ipnotizzata da quei profondi occhi color cioccolato.
“Ecco lei è..” fece per rispondere, ma fu interrotto.
“Claire” lo anticipò il ragazzo dai riccioli perfetti. Quando pronunciò il mio nome, alzai istintivamente la testa e lo guardai. Si scrollò i capelli per poi riavviarli con la mano, i suoi occhi verde smeraldo si strinsero dolci. Le gambe incominciarono a vacillare. 
“Zayn non fare il maleducato e vieni qui a salutare la signorina” lo rimproverò Harry, tirandogli un leggero calcio. L’amico ridacchiando si alzò avvicinandosi con gli altri amici.
“Io sono Harry e loro sono Zayn , Louis, Liam e Niall” presentò Harry.
“C-Claire Littleton, nuova.. stagista” balbettai come di copione.
“Come hai fatto a indovinare il suo nome?!” strepitò Louis guardando Harry a bocca aperta.
“Scemo, è scritto qui” ridacchiò Harry toccandomi la targhetta sulla camicia. Niall scoppiò in una enorme risata, seguito da Zayn. Sorpresa, risi anch’io. Ma appena aprii bocca i ragazzi si fecero improvvisamente muti e mi guardarono in modo strano, per poi sciogliersi in cinque perfetti sorrisi.
“È in quel momento che ci siamo innamorati di te” la voce di Liam mi rimbombò in mente. 
Mi presi la testa fra le mani.
Era da quella risata che era nato tutto. Il mio lavoro, ovvero consulente stilistica, la mia carriera e soprattutto la nostra amicizia. Ci eravamo legati in un solo anno come se fossero passati molti altri. Li avevo sempre guardati come cinque fratelli maggiori, mai come degli “uomini” se non fino a questo pomeriggio.

Era cominciato come uno dei soliti giorni. Mi ero alzata e dopo la colazione ero corsa come sempre a lavoro. Dopo la riunione del comitato, mi ero recata con tutta fretta nel loro ufficio. Era passato un anno e i ragazzi erano diventati più che famosi, li conoscevano dappertutto: America, Francia, Spagna e persino in Italia. Appena aprii la porta notai subito che c’era qualcosa di strano nell’aria, i ragazzi erano stranamente silenziosi ed erano tutti e cinque separati. 
E accadde tutto in quella mezz’ora. 
Niall si alzò e sorridendo mi si avvicinò.
“Niall, che succede?” chiesi io preoccupata.
“No, niente. Stavo pensando stasera sei occupata? Che ne dici.. Nando’s?” mi propose sorridendomi.
Feci per rispondere ma un tonfo mi fece prendere un colpo. Niall si girò per guardare: Zayn aveva fatto cadere con un calcio il cestino di latta. 
“Scusate.. non l’ho fatto apposta” disse serio rivolgendoci uno sguardo gelido. Sentii un leggero accentuazione sull’ “Apposta”.
Niall scrollò le spalle e si rivolse di nuovo a me, ma Louis lo interruppe.
“No. Niall, oggi Claire è occupata. Lo sai che il venerdì mi aiuta con l’orto”
“Ma Louis, è di pomeriggio. La sera sono libera.. pos-“
“No, stasera è con me. Ho preso biglietti per il film che volevi vedere” si intromesse Liam.
“Ma l’ho chiesto prima io!” rispose Niall arrabbiato.
“I miei biglietti non sono rimborsabili” ribadì Liam scettico. 
“Ragazzi calma..” balbettai.
“BASTA.” Gridò Harry alzandosi dal divano. Tutti i quattro sguardi, compreso il mio, si volsero verso di lui. Con la testa china si guardava la mani strette in una morsa.
“Non possiamo continuare così” sospirò Liam mettendogli una mano sulla spalla.
“Dobbiamo dirglielo” aggiunse Louis mettendogli anche a lui la mano sulla spalla e facendolo sedere.
“Siete sicuri? Non è.. pronta” borbottò Niall allontanandosi da me, lanciandomi uno sguardo preoccupato.
“Sei tu che non sei pronto di scoprire la verità” gli rispose Zayn sedendosi su uno sgabello. I suoi occhi sembravano invece ardere.
“Ragazzi, smettetela. Volete dirmi che sta succedendo? Siete strani” dissi appoggiando le borse e le cartellette.
“Dobbiamo dirti una cosa importante. È da tempo che vogliamo chiedertela, ma.. ora credo sia arrivato il momento” mi rispose Liam giocando con le mani; lo faceva sempre quando era nervoso.
“Cosa?” 
La stanza si fece silenziosa. Mi guardai intorno in cerca di risposte, ma i ragazzi non sembrarono volermi rispondere. Alla fine Zayn si alzò e con passo deciso mi si avvicinò.
“Zayn?” non feci in tempo che lui mi zittì con un bacio. Fu forte e passionale, rimasi paralizzata dalla sorpresa e dalla morbidezza delle sue labbra. Con le mani cercai di allontanarlo, ma non ci riuscì. Ad ogni mio tentativo le sue mani si fecero sempre più forti stringendomi sempre di più a sé. Ad allontanarci furono le mani di qualcun altro.
“Giù le mani! Ti sembra il modo di dirglielo?” urlò Harry strattonandomi via. Finì fra le su braccia, che mi circondarono come per volermi difendere. Niall mi si affiancò.
“Sei un idiota!” urlò Liam staccandolo da me. Le sue sopracciglia si corrucciarono in una espressione infuriata. 
Mi coprii le labbra con la mano, senza fiato.
“Oddio” rise amaro Louis mettendosi la testa fra le mani. 
Che stava succedendo?
“Zayn, ma che..” balbettai.
“Ti amo” sbottò lui in un enorme sorriso. Il mio cuore ormai al limite dopo il bacio, cessò di battere. 
“Finalmente l’ho detto” sbuffò lui continuando a sorridermi, gli occhi brillavano illuminandogli il volto. 
I ragazzi si guardarono e poi ad un tratto Niall mi prese e mi abbracciò.
“Ti amo anch’io. Molto più di Zayn”mi sussurrò all’orecchio. Avvampai . Il suo viso si aprì un enorme sorriso e i suoi meravigliosi occhi azzurri si strinsero dolci.
Li guardai tutti e due stupita. 
“Tanto vale allora” borbottò Liam prendendomi per le mani. “Claire, sono innamorato di te” disse sciogliendosi in un dolcissimo sorriso. 
Scossi la testa.
“Smettetela ragazzi, non è divertente” balbettai arretrando, ma Louis fermò afferrandomi il polso costringendomi a guardarlo.
“Non stiamo scherzando, Claire. Noi ti amiamo, ed è incredibile che non te ne sei accorta” mi disse, spostando la mano per accarezzarmi leggermente i capelli mossi. Lo scrutai cercando di capire se mi stesse facendo un altro dei suoi soliti scherzi, ma i suoi occhi mi guardarono limpidi. Le mani incominciarono a prudermi. 
“Harry, almeno te..” pronunciai voltandomi verso di lui. Incontrai i suoi bellissimi occhi verdi , lui si avvicinò a me e mi accarezzò leggero la guancia.
“Amo il tuo sorriso più di ogni altra cosa..” mi disse, le labbra si incurvarono nel suo solito sorriso. Il cuore incominciò a fare le capriole.
Feci un passo indietro. 
“Non è vero..” balbettai guardandoli.
“Ti sembra così impossibile?” sorrise Louis avvicinandosi.
“Sì, perché io al confronto di voi non sono ni..niente” 
“Niente? Tu sei TUTTO per noi” spiegò Liam.
“Ma cosa volete da me dicendomi questo..?” 
“Non ci vuoi bene?” sussurrò Niall guardandomi.
“Lo sapete che vi amo più di ogni cosa al mondo”
“Ci ami?”chiese Zayn.
Rimasi stupita delle mie stesse parole.
“Non sei costretta a scegliere ora” aggiunse Harry.
“S-scegliere?”strabuzzai con gli occhi.
“Sì..”
“No, non posso. Non chiedetemi questo..” implorai. 
Loro mi guardarono seri. Non riuscendo più a reggere i loro sguardi afferrai la maniglia della porta, la aprii e corsi via ignorando le loro voci chiamarmi. 

Entrai in casa.
“Bentornata cara” disse mia madre con tono severo. Erano già le 20.00 e dovevo essere lì per le 18.30.
La ignorai e mi tolsi le scarpe. Non mi sentivo di parlarle, non dopo quello che mi era successo.
“Allora, signorina mi spieghi questo ritardo di ben un’ora e mezza?” mi rimproverò. Sospirai e le lanciai un’occhiataccia in grado di incendiare una foresta intera. Lei rimase impassibile, ma arretrò di un passo come per lasciarmi la strada libera. Salii le scale velocemente per poi entrare in camera. Appena la porta si chiuse, le mie gambe ormai al limite mi abbandonarono, mi accasciai per terra. Mi raggomitolai in me stessa e nascosi il viso tra le gambe, forse più probabilmente per nascondere le mie lacrime. Incominciai a piangere, forte come poche volte mi era successo. Strinsi più a me, cercando di reprimere i singhiozzi che però non cessavano di farmi tremare. Chiusi gli occhi. I loro cinque sorrisi mi attraversarono la mente, veloci e meravigliosi come sempre. Un altro brivido mi scosse. Era tutto successo all’improvviso, come un lampo in ciel sereno. Perché mi avevano posto questa scelta pur sapendo la mia risposta? Mi strofinai il naso, non potevo scegliere. Non potevo scegliere tra di loro, così perfetti nei loro singoli modi di essere, uno d’amare. Io li amavo, tutti e cinque, il pensiero di dover far soffrire gli altri quattro mi trafisse il cuore, causando altre lacrime. Perché piangevo? Milioni ragazze al posto mio avrebbero saltato dalla gioia. Scossi la testa, ma io non ero loro. Chi ero io per farlo? Perché dovevo essere io, cosa trovavano in me di così.. speciale?



Salve!Come ho già scritto nell'introduzione,questo capitolo NON è mio,ma di _tostapayne .Anche il prossimo sarà suo,poi comincerà la storia che ho scritto io!Le recensioni ovviamente,andranno a lei in questi primi capitoli..Spero vi piaccia la storia,lei scrive davvero bene!A Presto!
  
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