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Autore: vanessie    29/12/2012    4 recensioni
Dopo 8 anni dalla fine di Breaking Dawn la piccola Renesmee è diventata una bellissima quindicenne pronta ad affrontare i rischi e le insidie dell'adolescenza. Circondata dall'amore dei suoi familiari e degli amici di La Push, Nessie dovrà confrontarsi con il vero significato dell'amicizia e dell'amore. Riuscirà a trovare il suo posto nel mondo e a vivere come una ragazza normale? Troverà in Jacob quell'amore che le farà battere il cuore fino ad uscirle dal petto?
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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SUNLIGHT'S RAY FANFICTION




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Capitolo 53

“Pronto a ricominciare”

 

 

POV Jacob

Avevo recuperato la memoria, non mi restava che svegliare Nessie e dirglielo. Mi voltai verso di lei che dormiva avvinghiata a me e le sfiorai il viso, le spalle, il pancione e le braccia. C’era un modo immediato per farle capire che ero di nuovo io: parlare in lingua Quileute. Nei mesi passati, infatti, non ricordavo la lingua della mia tribù e se l’avessi usata mia moglie avrebbe colto al volo il cambiamento, con la consapevolezza che ero tornato da lei. “Amore ho voglia di vedere i tuoi occhi da cerbiatta su di me” sussurrai in Quileute “Jake…ti prego…lasciami dormire” rispose assonnata nella mia lingua. Forse era ancora nel dormiveglia e non aveva fatto caso al modo in cui le avevo parlato, allora continuai con la mia tattica dicendo “Carotina mia ti prego, sono qui con te adesso, guardami”. Aprì gli occhi e mi osservò con stupore, sbattendo incredula le sue ciglia lunghe. “Jacob dimmi che non ho sognato, sei di nuovo tu?” domandò abbandonando quel linguaggio.

Sorrisi alla donna più affascinante e tenera del mondo “Non hai sognato Ness, sono tornato e non ho più intenzione di andarmene” lei sorrise e ci baciammo. “Non immagini quanto mi sia mancato lupacchiotto…davvero ricordi tutto?!” “Sì piccola, proprio tutto e…sono così felice di essere il vecchio Jacob” risposi. Riprendemmo a baciarci “Giurami che starai sempre con me e i bambini JJ” “Te lo prometto, non sai quanto ti amo e quanto ho avuto paura quel giorno in cui ho avuto l’incidente con Michael. I miei sensi dopo la forte botta alla tempia destra che ho preso, erano appannati e sentivo di perdere molto sangue. L’ultima cosa a cui ho pensato è che non avrei più potuto vedere Jessie e Sarah…e che ti avrei fatta soffrire…non volevo lasciarti” dissi cominciando a piangere. Mia moglie mi abbracciò “Amore non devi giustificare niente…lo so che ci vuoi bene e che non ci avresti mai abbandonato volontariamente…stai tranquillo io ti amo e non è cambiato proprio nulla sai?” ci baciammo mentre asciugavo le mie lacrime. “Quando quel giorno i miei parenti e i lupi non ti hanno trovato mi sono sentita morire…ogni giorno un gruppo si metteva in cerca di te, ma il risultato era che non ti trovavano mai. Poi ho scoperto di essere incinta e mi sono arrabbiata con te, ti odiavo, ma volevo il bambino…desideravo che fosse totalmente identico a te fisicamente e caratterialmente e che non avesse nessuna mia caratteristica. Piangevo ogni giorno e ogni notte ed ero anche arrivata alla consapevolezza che tu fossi morto…sono stata malissimo. Ho trascurato i bambini…per fortuna i Cullen, tuo padre, tua sorella e i ragazzi mi davano una mano, ma io desideravo solo te!” mi raccontò commossa.

Mi feriva sapere che l’avevo fatta soffrire “Adesso sono qui e ci sarò per sempre” la consolai “Quando quella sera hai bussato alla porta e mi raccontasti di aver perso la memoria, ero felice di saperti vivo. È stata dura non poterti dire la verità, ma temevo di provocarti un trauma. E così tutti abbiamo finto…poi quando ti sei innamorato di me e abbiamo iniziato a frequentarci la voglia di rivelare la verità cresceva ma…non potevo…amore spero che tu sappia che sono stata con Clark solo perché eri tu! Non ti avrei mai tradito con nessuno” disse “Lo so Nessie…non ti preoccupare…potrei vedere i bambini ora?” proposi.

Andammo nella loro cameretta e li svegliammo. Gli feci capire di aver ricordato tutto e loro mi saltarono al collo felici, baciandomi e dicendo a Nessie che babbo Natale li aveva ascoltati portandogli il regalo che desideravano. Poveri bambini, chissà cosa avevano patito…prima un padre che scompare, poi la mamma sofferente e dopo un papà che torna in quella casa ma che non ricorda, con il quale fingere e non poterlo abbracciare come un tempo, non sentirsi più sicuri…

Andammo da Billy, dove Nessie aveva stabilito di fare il pranzo di Natale insieme anche a Rachel, Paul e i loro figli. Quando arrivammo e svelai la sorpresa furono felici. Nel pomeriggio ricevetti le telefonate di qualche amico e le visite di altri. A quanto pareva ero mancato anche a loro. La persona che mi colpì maggiormente fu Leah. Venne ad abbracciarmi e scoppiò a piangere. La strinsi forte a me e la ringraziai per quello che aveva fatto aiutando la mia famiglia e anche prendendo il mio posto di capo nel branco. Ma Leah era sempre Leah e anche se aveva il viso bagnato e cercava di asciugare le lacrime disse “Sei una testa di rapa, se lo rifai giuro che ti ammazzo con le mie mani!” Era stata una lunga giornata, piena di emozioni, soprattutto perché raccontai che mia madre mi aveva aiutato a recuperare la strada perduta, così tornammo a casa.

Lasciai mia moglie in salotto ad appoggiare da qualche parte i regali che avevano fatto ai bambini e salii nella camera di Jessie e Sarah, portandoli tutti e due in braccio. Erano cresciuti! Sarah si mise da sola il pigiama e Jessie si sistemò da solo le coperte… “Papy domani ci sarai?” mi chiese mia figlia “Ci sarò sempre bambini, ogni giorno” dissi sorridendo. “La mamma ora è felice e lo siamo anche noi, papà” aggiunse Jessie. Baciai la fronte di entrambi e gli dissi che gli volevo bene. Li guardai addormentarsi…quanto mi erano mancati! Uscii dalla loro stanza e andai in camera mia. C’era ancora una cosa che dovevo fare quel giorno, la più importante. Dovevo recuperare il tempo perso con Renesmee…la vidi con in dosso i pantaloni del pigiama e con il reggiseno nero, mentre stava per infilare anche la maglia. La abbracciai da dietro cingendo anche la sua pancia. “Piccola sei bellissima! Mi sa che è meglio se non la metti la maglia, tanto te la toglierei subito” le dissi baciandole il collo e sentendola sorridere.

La girai verso di me e la baciai. Mi guardava con quello sguardo innamorato e con gli occhi a cuoricino. Tolsi i miei vestiti e i suoi e la feci sdraiare sul letto, mettendole dietro alla schiena due cuscini per tenerla più sollevata e farla stare comoda. Dovevo ingegnarmi per fare l’amore con lei, visto che il nostro Jeremy impediva le classiche posizioni. Continuando a baciarla riuscii a trovare una posizione adeguata e iniziai a fare l’amore con lei. Per parecchio tempo mi continuai a muovere nel suo corpo ripetendole frasi dolci e dichiarandole i miei sentimenti. Era così avvenente da farmi perdere la testa. Me ne fregai di frenare i nostri sospiri per non svegliare i bambini…stavo uscendo di testa muovendomi in quel modo e guardandola. Mi teneva per le spalle e la sua bocca dischiusa in gemiti di piacere mi eccitava sempre più. Continuai a spingere con più intensità sentendo che quello che stavamo facendo appagava entrambi e che avevamo un disperato bisogno l’uno dell’altra. “Oh Jake…ti amo…dimmi che non mi lascerai mai più” sospirò mia moglie ansimando. Io non avevo la forza di parlare preso com’ero dalle sensazioni, ma le dovevo una risposta “Mai più amore…te lo giuro…ti adoro” dissi con la voce stentata dai sospiri. Misi una mano dietro alla sua nuca, tra i boccoli e la baciai, proprio in quel modo raggiunsi la vetta delle sensazioni e dopo qualche secondo anche lei fece lo stesso. Le sorrisi e restammo a coccolarci giurandoci amore eterno. La guardai addormentarsi.

Era talmente serena che mentre dormiva le restò il sorriso sulle labbra. Eravamo sdraiati su un fianco, lei teneva la sua schiena appoggiata al mio torace. Le tenevo un braccio dietro alla testa e la sentivo respirare. Mi persi nei suoi lineamenti dolci e stupendi e nel profumo della sua pelle. Mi mossi per spostare alcune ciocche ribelli che le erano andate sul viso e lei aumentò la presa intorno al mio braccio “JJ stai qui, non mi lasciare” disse nel sonno. “Sono qui piccola, non ti lascio. Dormi tranquilla mi troverai al tuo fianco ogni mattina. Ti amo da morire” le risposi. Non avrei mai più permesso a niente e nessuno di separarmi da lei e dai miei figli. Loro erano la mia vita…tre persone senza le quali sarei morto. Anzi quattro persone…tra poco sarei diventato padre per la terza volta! Sorrisi a quel pensiero e, felice di essere a casa mia con le persone che amavo, mi addormentai pronto per i giorni successivi a intraprendere nuovamente il mio ruolo di figlio, fratello, capobranco, meccanico, amico, marito e padre.



NOTE:

Insomma, questo Natale ha portato alla famiglia Black un bellissimo regalo! Nessie e i bambini se lo meritavano proprio :) Adesso manca soltanto la nascita di Jeremy a completare tutto...continuate a seguirmi, a presto!
   
 
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