Prologo
Una mattina monotona in casa Akatsuki?
Assolutamente no.
Questo gruppo di studenti divide una casa
decisamente stretta per otto persone, studiano tutti nella stessa università, ma
in diverse discipline.
Deidara, l’artista incompreso del gruppo,
studia ovviamente arte, da lui definita come “un’esplosione” e guai a chi prova
a contraddirlo; è un ragazzo di vent’anni, abbastanza alto, magro
(apparentemente un po’ gracile) e inconfutabilmente bello. Ha degli splendidi
capelli biondi, lisci e morbidi…da far invidia! Gli occhi sono azzurro cielo e
sempre vagamente truccati di nero (abitudine strana…); è abbastanza pallido ma
per niente scialbo, è infatti sempre pieno di vita e
d’iniziativa.
Tobi è un bambino troppo cresciuto, affetto
forse dalla sindrome di Peter Pan; frequenta il corso di storia ma è spesso
oggetto di studio del corso di psicologia. E’ un ragazzo di diciannove anni alto
e atletico, e forse troppo vivace per la sua età; ha una folta e ribelle chioma
nera e gli occhi castani, o per meglio dire l’unico occhi o che gli resta:
l’altro l’ha perso durante una partita di rugby scolastico ed ora al suo posto
c’è una bella benda arancione con un motivo ad impronta digitale, di cui
comunque va molto fiero.
Sasori è il “compagno d’arte” di Deidara,
frequenta però il corso di meccanica e vorrebbe iscriversi anche a quello di
medicina, i due sono sempre in conflitto: bisticciano sempre su quale sia la
vera forma dell’arte, Sasori infatti sostiene che l’arte risieda
nell’immortalità delle sue opere, cioè nelle sue creazioni. È un ragazzo di
vent’un’ anni straordinariamente intelligente, ha i capelli rossi e gli occhi
verdi, questo lo rende “vittima” dell’amore incondizionato di molte ragazze, di
cui però lui non si cura affatto.
Itachi è l’emo del gruppo, studia
psicologia, ed avendo una grande abilità a capire la psiche delle persone è il
migliore del suo corso. È un ragazzo di vent’anni ed ha dei lunghi capelli neri
come la pece, raccolti spesso in una coda bassa, anche gli occhi sono neri e
sempre socchiusi in un atteggiamento di superiorità; veste sempre di nero, il
che fa molto contrasto con la sua pelle bianca, quasi cadaverica. Ha un fratello
minore che detesta, non si sa bene perché.
Hidan è un fanatico religioso, frequenta
quindi il corso di teologia, si crede che faccia parte di qualche setta…ma il
resto del gruppo preferisce non scoprirlo. Nonostante questa devozione morbosa
per la religione, questo ventunenne è uno implacabile donnaiolo, o almeno, è un
gran corteggiatore. Negli occhi grigi del giovane c’è sempre una punta di
malizia e dato che ama molto curare l’aspetto fisico ha sempre i capelli
ingellati e tirati all’indietro e, dato il biondo chiaro della chioma, finisce
per assomigliare a Draco Malfoy.
Kisame è un ragazzo strano, fissato con la
salvaguardia dei mari, frequenta il corso di biologia marina e spera di riuscire
a salvare il pianeta dall’inquinamento. Ha ventidue anni ed ha un colorito molto
strano neanche bianco, tende all’azzurro, ne è la causa forse una forte
radiazione a cui è stato esposto da bambino, per stare in tono si tinge i
capelli di nero-blu (molto blu). Ha una corporatura massiccia, è molto alto e
muscoloso…un'altra conseguenza delle radiazioni?
Kakuzu è un ventiduenne fissato con i soldi,
frequenta il corso di economia aziendale e progetta di diventare multimilionario
con una sua utopistica azienda tessile. È un ragazzo massiccio quanto Kisame, ha
capelli ed occhi neri come il carbone ed è molto suscettibile se si parla dei
soldi della cassa comune, ha molte cicatrici: frutto dei suoi innumerevoli
scontri nelle precedenti scuole, dove era un bullo che non si limitava a rubare
i soldi della merenda, ma ti veniva a trovare a casa pretendendo i tuoi
risparmi.
Zetsu è un gracile ragazzetto di vent’anni
innamorato del genere vegetale, frequenta assiduamente il corso di botanica e ha
creato una zona floreale nelle piccola casa, come se ci fosse spazio da
sprecare! Ha i capelli tinti di verde ed un colorito vagamente più pallido da un
lato del corpo, dice di aver preso troppo sole da un lato solo. Ha un carattere
chiuso e introverso, è però un grande osservatore, paziente ed attento ad ogni
dettaglio.
Tutti questi ragazzi, non avendo abbastanza
soldi per permettersi un appartamento, si sono ritrovati alla bacheca degli
annunci ed hanno così deciso di coabitare, ignorandone i
rischi.
Ora infatti la casa sembra più una piazza
d’armi, convivere è difficile, soprattutto se a farlo sono otto ragazzi così
strani e diversi fra loro.
La prima camera, la più grande, è occupata
da Deidara, Tobi e Sasori: Deidara e Tobi dormono sul letto a castello (Tobi
sopra, ovviamente) mentre Sasori sul letto singolo vicino alla
scrivania.
La seconda camera, un po’ più piccola,
l’hanno presa Itachi e Kisame, quest’ultimo nel vago tentativo di instaurare un
amicizia, ma ultimamente parla molto più con i pesci dell’acquario che con il
coinquilino.
L’ultima camera è occupata da Hidan e
Kakuzu, strana accoppiata, ma sembrano andare d’accordo, per lo meno più di
Itachi e Kisame, salvo per le urlate che hanno come causa “l’eresia di Kakuzu”
oppure “lo spreco di denaro in crocifissi di Hidan”.
Zetsu ha creato una camera nel guardaroba
(sede della zona floreale della casa), fortunatamente la stanza era abbastanza
grande così il ragazzo si è stabilito li convivendo con le sue amate
piante.
Come è ovvio che succeda, i ragazzi hanno
fatto amicizia e hanno successivamente fondato una specie di club, appunto
“Akatsuki”, il cui scopo però non è ancora molto chiaro.
Durante il periodo estivo, finiti i vari
esami, il gruppetto ha deciso di svagarsi un po’, organizzando così una gita al
luna park più vicino.
Sabato mattina, ore
8:35
“Sempai!!! Si svegli che siamo già tutti
pronti!”
“Cosa vuoi Tobi…sono solo le otto e
tren…otto…oh cazzo!!!”
Il biondino si fionda giù dal letto e corre
verso il bagno.
“Occupato!”
“Dannazione Kisame
muoviti!!!”
“Trallalà…trallalà…”
“Stupido pesce…”
Finalmente Deidara usa il bagno e con un
muffin ancora in bocca dice di essere pronto.
“Deidara…”
Sasori sembrava
scandalizzato.
“Si?”
“Mettiti i pantaloni
almeno…”
Effettivamente il ragazzo era in giro in
boxer.
“Oh cazz…”
Risolto questo inconveniente i ragazzi sono
pronti per partire, una volta saliti sul pulmino (mica ci stanno in una
macchina!) e deciso che guiderà Hidan, si dirigono verso il luna
park.
Chissà se dovrò sorbirmi Tobi per tutto
il tempo…!
Mi auguro che non ci sia troppa
gente…odio i posti troppo affollati.
Cretino, stai andando al luna park! Come
puoi pretendere che non ci sia casino?!
Accidenti…
Sono condannato?