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Autore: Gailycurly    29/12/2012    1 recensioni
In qualsiasi punto io mi voltassi, vedevo dolore, lacrime, sangue.
Questa non si può chiamare 'vita'. Meglio morire.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ecco arrivato il momento più bello della giornata per Ally, finalmente era arrivata la sera.
Adesso si  trovava in bagno, per fare ciò che ormai faceva quotidianamente negli ultimi tre anni. Perché? Perché una ragazza come lei, bella, dolce, simpatica, è un’autolesionista?
Era autolesionista perché all’età di 9 anni perse il papà a causa di una grave malattia. 6 anni dopo perse la mamma per un brutto incidente stradale. E lei? Lei era rimasta sola, indifesa. La portarono in un orfanotrofio, dove veniva perennemente picchiata, violentata e umiliata dai cosiddetti ‘tutori’.
Dopo un anno passato in quell’inferno, una famiglia apparentemente gentile e dolce si fece avanti per adottarla. Era diventata una ragazza di 17 anni, spezzata in due dal dolore, angosciata, chiusa.
Quella famiglia dimostrò alla ragazza ciò che meritava: DOLORE.
La famiglia Laudigns si rivelò alla fine, peggio dei tutori. La picchiavano, costantemente. La umiliavano, la ridicolizzavano. E lei era sempre più indifesa, molte volte aveva pensato di farla finita, di suicidarsi. Ma non c’era mai riuscita.
Ora era il 13 Novembre del 2012, un giorno prima dei suoi diciotto anni. E si trovava in bagno, per rilassarsi…utilizzando una lametta. Vedeva il sangue gocciolare dal suo polso, dalle sue braccia e dalle sue gambe, e questo la faceva sentire bene, perché nella sua vita nessuno le aveva mai detto ‘’tu non meriti di stare male’’, no. Tutti le avevano detto “fai schifo” “non servi a niente” “sei la cosa più brutta che io abbia mai visto”. E lei ci credeva.
Stava seduta a terra, sul pavimento ghiacciato, in un angolino del bagno, quando ad un tratto sentì bussare.
“Senti Allyson, apri questa porta!” era Katye, la sua “mamma adottiva”.
“Un minuto.” Sussurrò, intimorita la ragazza.
Si alzò e si rimise la felpa, coprendo i tagli e asciugando il sangue che ancora scorreva lungo le sue braccia.
“Cosa c’è?” disse, una volta aperta la porta.
“Domani fai diciotto anni, finalmente.” Rispose la donna. “Quindi te ne torni dai tuoi parenti a Bradford.” concluse, facendo per uscire dalla stanza di Ally.
“Cosa? A Bradford? Non si sono degnati neanche di sapere se io fossi ancora viva e adesso mi volete spedire da questi presunti ‘parenti’?” disse la ragazza, alterandosi.
“Sta zitta, ho detto che tu domani parti, preparati le tue cazzo di cose e vattene a fanculo.” E così, uscì definitivamente dalla stanza, Katye.
Vaffanculo troia.” Borbottò tra sé e sé la ragazza.
Erano ormai due ore che preparava le sue cose, quella stanza era diventata spoglia, bianca e vuota com’era realmente dentro Ally.
“Scendi sotto, è pronto da mangiare.” Disse Tom, il suo piccolo fratellastro, l’unico a cui era realmente affezionata e l’unico che le dava del misero amore.
“Tom, vieni qui, siediti sul letto con me.” Lo invitò la ragazza.
“Ally tu domani non parti, vero? Vero?” disse il piccoletto con le lacrime agli occhi.
“Ehy, cosa sono quelle lacrime? Io sarò sempre nel tuo cuoricino, domani andrò via da qui…ma tornerò amore, tornerò solo per te!”  disse ancora la ragazza, anch’ella con le lacrime agli occhi.
Ti voglio bene, sorellina.”
“Ti voglio bene anche io, amore, non sai quanto.” Ed il tutto si concluse con un tenero abbraccio.
Una volta scesi di sotto, tutti si sedettero a tavola. Katye, Mark erano felici, si vedeva. Mentre il piccolo Tom era abbattuto come lo era Ally.
“Allora, finalmente ti togli dalle palle!” iniziò Marck.
Ally manteneva sempre lo sguardo basso di fronte ai suoi occhi, se solo voleva rimanere viva.
“Il tuo biglietto è sulla tua valigia, domani mattina prendi il primo treno e scappa via da qua, non voglio più sapere niente, né di te, né della tua vita.”
Finita la cena, Ally si diresse verso la sua camera per preparare le ultime cose. Mettendo in borsa questo, chiudendo la valigia qui e sistemando un po’ lì, si fecero le 00.00.
Buon compleanno Ally…sei libera.” Si disse la ragazza, con un leggero sorriso.
La sveglia suonò alle 6.30 del mattino, e dopo essersi preparata per bene,  andò da Tom e gli diede un leggero bacio. Prima di andare, si voltò verso il suo dolce fratellino, gli sorrise ed una dolce lacrima le scese per la guancia.
Arrivata in stazione prese il treno, e si posizionò sul suo sedile, fantasticando sulla sua ‘’nuova vita’’.
E se fossero stati crudeli? Menefreghisti come tutti gli altri, del resto. Erano queste le domande che giravano per la testa di Ally.
Si addormentò, e 5 ore dopo fu svegliata dal suono del treno. Era arrivata.
Prese le sue cose e si diresse verso l’uscita del treno. Davanti le porte, trovò un signore con scritto su un pezzetto di foglio “Allyson Havey.” Ecco, quello doveva essere suo ‘zio’, fratello di mamma.
Si diresse verso questo signore, che la accolse con un caldo sorriso, porgendole la mano.
“Ciao, tu sei Allyson, vero?” chiese il signore. La ragazza titubante sorrise.
“Sì…piacere.”
“Piacere mio, sono Yaser, Yaser Malik, il fratello…di Anne, tua mamma.”
“Sì, lo so bene.” Disse ancora, la ragazza, freddamente.
“Ecco, adesso andiamo a casa, dai pure a me i tuoi bagagli!” le sorrise di nuovo, Yaser.
Dopo mezz’ora di viaggio, davanti agli occhi le si presentò una casa davvero enorme, giardinetto, con una mansarda ed una bella piscina.
“A proposito, auguri Ally!” esclamò lo zio.
“Grazie…” la ragazza sorrise, ancora una volta.
Lo zio parcheggiò e la invitò ad entrare in casa. Ad accoglierla fu subito una donna davvero bella.
“Ciao, tu sei Ally! Quanto sei cresciuta!” esclamò subito la donna.
Ally non sapendo cosa fare, sorrise come un’ebete.
“Oh che sbadata, sono Trisha, la moglie di Yaser.” Disse calorosa.
“Piacere signora!” disse Ally.
“Macché signora! Chiamami pure Trisha, o zia! Vieni con me, ti mostro la tua camera! Tra un po’ dovrebbe rientrare mio figlio Zayn, tuo cugino!”
Una volta finito il giro della casa, Ally decise di farsi una bella doccia. Così si recò in camera sua, prese le sue cose e si fiondò in doccia. Era davvero nervosa, voleva fare una bella impressione su suo cugino, diciamo.
Uscì dalla doccia, mise l’intimo e stava per asciugarsi i capelli, quando bussarono alla porta.
“Occupato!” disse la ragazza.
Subito, con una furia infernale, un ragazzo entrò nel bagno. Ally arrossì notevolmente, dato che era soltanto in mutande e reggiseno. Così, velocemente prese un asciugamano.
“Ciao…” disse Ally, non sapendo come comportarsi.
Ciao ciao ciao, tu sei Ally, lo so. Bene, complimenti, adesso che ti sei piantata in casa mia hai intenzione di stare due ore in bagno?!” disse il ragazzo, con aria arrabbiata.
Ally aveva il cuore in gola. Stava morendo di paura. 
“No, scusa….” Balbettò la ragazza.
Scusa un cazzo, non sai che è maleducazione non presentarsi neanche? So che non hai mai avuto un padre o una madre, ma cazzo, un po’ di contegno!” continuò. Ad Ally vennero gli occhi lucidi, stava per scoppiare.
“Scusami, la zia Trisha aveva detto che potevo usare il bag…”
ALT, fermati. Tu non sei nessuno per chiamarla con il suo nome, figurati zia! Per te è ancora ‘signora Trisha’, okay?” continuò ancora.
“Scusami, scusami, non era mia intenzione farti alcun torto…” si giustificò ancora Ally.
“E poi, dà qua! Questo è il mio asciugamano!” strappò l’asciugamano dal corpo di Ally, facendola rimanere in mutande e reggiseno. Il ragazzo, alla vista di un corpo così maltrattato, pieno di lividi, di tagli, di segni, non seppe più che dire. Era quasi incantato e si faceva schifo da solo.
“Scusami…io…” disse il ragazzo.
“N-non fa niente, scusami tu. Tu dovresti essere Zayn…devo chiamarti…per cognome? Non so… non voglio farti alcun torto..” cercò di dire la ragazza.
“No, chiamami semplicemente mostro.” Concluse il ragazzo, uscendo ad occhi lucidi dal bagno. 

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Ciao a tutti lettori di EFP! 
Ecco qua, nuova storia :') inizio drammatico, sì. Praticamente questo è un sogno, l'ho sognato circa due sere fa, e da lì mi sono prolungata a scrivere il resto dfivgiovgew. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto nelle recensioni :)
LEI E' ALLY: 
  
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