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Autore: Lory91    16/07/2007    2 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se quel giorno, ad Erbologia, per una buona volta Ron si fosse morso la lingua e non avesse detto ad Hermione “ Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi..”, e lei lo avesse invitato alla festa di Natale del professore? Bè, certo non è detto che sarebbe successo davvero qualcosa, ma le possibilità che invece qualcosa accadesse sono alquanto probabili, o, almeno, possibili.
Una diversa svolta del sesto libro di Harry Potter, incentrata sulla R/Hr più realistica mai scritta, e sui suoi effetti su tutto quello che le sta intorno.
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- Allora sicuro? Non ti piace Lavanda? – Ron scosse energicamente la testa, tanto che gli girò un poco. Quando si fermò gli parve di non avere ancora smesso, per un attimo vide il viso di Hermione, che ancora lo fissava, leggermente sfuocato. Poi più niente.
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"A little more care", quando si comincia a impegnarsi per ciò che davvero si desidera.
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry, Potter, Lavanda, Brown | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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1 . Ragazzo sadico


Alla fine Harry aveva invitato Luna Lovegood alla festa di Lumacorno, quella sera stessa. Mentre tornava dalla Sala Grande, dopo cena, si era ritrovato ancora una volta a pensare a chi invitare ala festa, e quando aveva visto la chioma bionda di Lunatica, ops, Luna, baluginare dal corridoio che portava ai dormitori di Corvonero, gli spuntò in testa l’idea ti tagliare la testa al toro, invitando lei. Con suo sollievo, Luna aveva subito accettato.
- Avevo sentito Padma Patil che parlava della festa, Harry. Ma pensavo che nessuno si sarebbe mai sognato di invitarmi. – Fu la prima cosa che disse, guardando Harry con gli enormi occhi spalancati.
Quello non sapeva che rispondere, e prima che il silenzio che seguì fosse diventato insopportabile, Luna riaprì bocca:
- E naturalmente ero molto curiosa di andarci, anche perché Padma aveva detto che Lumacorno avrebbe invitato un vampiro, ed io ho subito pensato a Rufus Scrimgeour. A proposito, lo sapevi che è un vampiro? – Luna stava blaterando. Ed Harry era impaziente di raggiungere la Sala Comune.
- No, non lo sapevo. Quindi vieni? – cercò di nascondere la fretta.
- Certo. – E con questo, mulinandosi dietro le spalle il lunghi capelli chiari, Luna si voltò, apparentemente diretta alle scale che portavano al settimo piano.

***



- Veni, vidi, vici. – Disse poco dopo alla Signora Grassa, che si spostò senza nessun commento, facendolo passare dal buco del ritratto. Si accorse che erano già quasi le dieci, e la Sala Comune era mezza vuota. La maggior parte degli studenti rimasti erano del quinto, sesto e settimo anno. Solo un paio di ragazze del quarto sedevano in disparte coi libri aperti davanti. Si guardò intorno, alla ricerca di Ron e Hermione, per annunciargli di avere un’invitata per la festa di Lumacorno e sapere con certezza se anche loro due sarebbero venuti insieme.
Ma non v’era traccia di nessuno dei due. Immaginò che Ron, in previsione dell’incontro di Quidditch con Serpeverde della mattina dopo, fosse già a letto, e Hermione a ripassare nel dormitorio femminile. Salì anche lui al dormitorio, dove trovò, come aveva pensato, Ron che dormiva nello stretto letto a baldacchino. Non c’era nessun’altro di sopra, Harry si ricordava di aver visto Dean e Seamus giocare a scacchi di sotto, con Neville che faceva da spettatore. Ma appena si richiuse la porta alla spalle, Ron si levò di scatto a sedere, facendo sobbalzare Harry.
- Dove cavolo eri? – La sua voce era perfettamente limpida, non pareva quella di chi si fosse da poco svegliato di soprassalto, quindi motlo probabilmente non stava affatto dormendo. - In giro… Ma ho una novità. Un’invitata alla festa di Luamcorno. –
Se possibile, Ron si alzò ancora di più a sedere, puntellandosi sui gomiti ossuti, scrutando Harry.
- Sarebbe? – chiese, tradendo una dose eccessiva di curiosità nella voce. Quando si avvide che Harry non aveva intenzione di fornirgli una risposta, o almeno non subito, capì che forse voleva farlo indovinare.
- Allora… - assunse una finta aria pensierosa, in realtà c’erano molte più ragazze che avrebbero voluto andare alla festa di Harry di quante riuscisse a ricordarne. – Ti sei deciso a dare una chance a Romilda Vane? – Harry scosse la testa sfoderando un sorriso sghembo. – Calì Patil? – stesso gesto per risposta. – Padma Patil?- Harry negò di nuovo. A qual punto Ron era troppo stanco per pensare ad altre ed era anche troppo impaziente di sapere chi era stata la fortunata che si mise a blaterare sconnesso: - … Pansy Parkinson, Susan Bones, Hanna Abbot, Ginny Weasly ( a questo nome Harry ebbe un sussulto che Ron non sembrò minimamente notare, continuando impassibile )… Katie Bell, Cho Chang, Hermione Granger…
- Fermo, fermo! – proruppe Harry, facendosi serio. - Forse ci sei.
L’espressione di Ron passò dal curioso allo sconcertato… Harry pensò perfino di poter vedere il suo cervello che, alla velocità della luce, trasmetteva la frase : non-è-possibile-io-ci-vado-con-Hermione, e ciò lo faceva troppo sbellicare; anche se per il momento si mantenne calmo. Lasciò ancora qualche secondo Ron a bollire nel suo brodo, poi disse :
- Luna Lovegood! – La sorpresa che avrebbe potuto procurare a Ron quel nome, in altre circostanze, in queste passò bensì in secondo piano.
- Che c’entra Luna con Hermione? – sbraitò; poi, come riscuotendosi, aggiunse. – Harry non avevi nessuno di meglio? – Harry scrollò semplicemente le spalle.
- Sai se Hermione ha invitato qualcuno? – decise di far finta di non sapere che lo aveva invitato, volendo far spifferare tutto a lui.
- Ehm… sì.. cioè.. – Ron arrossì visibilmente nella semioscurità della camera – Me. – mormorò infine.
- Scusa, che hai detto? – Harry pensò di essere proprio sadico, a volte. Sghignazzò mentalmente.
- Me. Vado con lei alla festa. – ripetè Ron, forte e chiaro. – Ora ho sonno, buonanotte. – e così dicendo si rinfilò sotto lo coperte con una tale velocità da spettinare ulteriormente i capelli già non impeccabili di Harry.

  
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