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Autore: Lory91    17/07/2007    4 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se quel giorno, ad Erbologia, per una buona volta Ron si fosse morso la lingua e non avesse detto ad Hermione “ Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi..”, e lei lo avesse invitato alla festa di Natale del professore? Bè, certo non è detto che sarebbe successo davvero qualcosa, ma le possibilità che invece qualcosa accadesse sono alquanto probabili, o, almeno, possibili.
Una diversa svolta del sesto libro di Harry Potter, incentrata sulla R/Hr più realistica mai scritta, e sui suoi effetti su tutto quello che le sta intorno.
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- Allora sicuro? Non ti piace Lavanda? – Ron scosse energicamente la testa, tanto che gli girò un poco. Quando si fermò gli parve di non avere ancora smesso, per un attimo vide il viso di Hermione, che ancora lo fissava, leggermente sfuocato. Poi più niente.
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"A little more care", quando si comincia a impegnarsi per ciò che davvero si desidera.
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry, Potter, Lavanda, Brown | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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2 . Confronti e complotti

Grifondoro vinse Serpeverde duecentodieci a sessanta, Harry aveva conquistato il boccino dopo appena tre quarti d’ora di partita, impeccabile tra l’altro. Hermione, finito l’incontro, era tornata direttamente in Sala Comune, dove aveva assistito all’invito di McLaggen per la festa di Lumacorno a Lavanda, che aveva accettato di buon grado. Quando quella era uscita dal buco del ritratto, ridendo civettuola, Hermione si era avvicinata all’enorme figura del ragazzo, e gli aveva chiesto, poco cortesemente, ma scossa da una certa curiosità, com’era che anche lui era stato ammesso nel “Lumaclub”.
- Va sempre a caccia con mio zio Tiberius. Che uomo strano. – e si affrettò anche lui a uscire dal buco del ritratto. Tra poco sarebbe arrivata l’orda di gente di ritorno dallo stadio. Poi la Sala Comune si sarebbe di nuovo svuotata, per il pranzo.
Hermione, che ne aveva abbastanza di baccano, memore della partita appena terminata, si affrettò a salire al dormitorio femminile. Attraversata la porta con la scritta “Studentesse del sesto anno”, andò ad aprire il proprio baule. Ne tirò fuori un lungo vestito cobalto, con drappi intorno alla vita e un moderatamente profondo scollo a barca. Se lo era fatto mandare due giorni prima dai suoi genitori, per la festa di Natale di Lumacorno. Si piazzò davanti allo specchio, col vestito teso davanti al corpo. Che bel colore,pensò, si intona con i miei capelli. Rimase qualche secondo a fantasticare sulla sera seguente. Il giorno dopo la festa iniziavano le vacanze di Natale e divertirsi un po’ non le avrebbe di certo fatto male.
In quel momento qualcuno spalancò la porta, Hermione si affrettò ad appallottolare il vestito e rinfilarlo nel baule, ma non fu abbastanza veloce da impedire che Lavanda Brown glielo vedesse in mano.
- Oh, Hermione! E’ il tuo vestito per la festa di Lumacorno? – Lavanda si sedette ai piedi del letto di Hermione, aprì il suo baule e ne ritirò fuori quello che aveva cercato di nascondere. – Mhh…mmh… - Lavanda si mise a rimirarlo, davanti, dietro e le rifiniture sul collo parvero prenderle parecchi secondi. Poi lo appoggiò poco delicatamente sul letto, alzandosi di scatto per andare ad aprire il suo baule. Per tutto il tempo Hermione era rimasta impalata a guardare Lavanda muoversi come un folletto, e quando le parò davanti un lungo vestito nero, molto stretto, che doveva stare molto attillato, con un profondo scollo a “V” sulla schiena, dovette riscuotersi.
- Io metterò questo. – E glielo sventolò sotto il naso, finchè Hermione non fu costretta a prenderlo e con tutta la falsità possibile, esclamare:
- Che bello! – Lo porse nuovamente a Lavanda che, un po’ delusa dallo scarso interesse che aveva suscitato il suo meraviglioso vestito, lo appoggiò delicatamente sul suo letto, stirandolo per bene. – E allora ci vai con Cormac alla festa, giusto? –
- Si, mi ha appena invitato! –
- E come mai avevi già con te quel… magnifico… vestito? –
- Beh, sai, Marcus Belby voleva invitarmi, me lo ha detto Padma due giorni fa, e comunque se non lo fa lui, mi sono detta, lo farà di certo qualcun altro, come infatti è stato, ed ho chiesto a mia madre di mandarmelo. – Hermione aveva seguito con qualche difficoltà il racconto sconnesso di Lavanda. Avrebbe voluto defilarsi all’istante, ma Lavanda riprese: - E tu hai invitato qualcuno? –
Hermione si affrettò a rispondere: - Sì. Ron. - , e senza che quella potesse aggiungere altro, mormorando sul fatto che aveva davvero fame, uscì dal dormitorio alla velocità della luce. Scendendo le ripide scale a chiocciola, si accorse del fracasso che regnava nella sala comune; dovevano essere sempre tutti a festeggiare la vittoria. Si fece strada tra la folla, uscì dal buco del ritratto e approdata nella Sala Grande si accorse che i tavoli di Corvonero e Tassorosso erano già tutti pieni. Gli altri due erano invece mezzi vuoti; dal tavolo di Grifondoro si levava un gran vociare allegro, mentre i Serpeverde presenti erano tutti tristi e avviliti.
- Ciao Ron! – esclamò, sedendosi accanto a lui. – Harry è ancora su? Non l’ho visto i tutto quel casino… una bella vittoria no? – Quidditch. Stava parlando con Ron dell’ultima cosa che si sarebbe mai sognata, il Quidditch. Pensava di aver superato l’imbarazzo iniziale da quando lo aveva invitato alla festa. Ma non le riusciva ancora di comportarsi con totale naturalezza.
D’altra parte, nemmeno Ron pareva così spontaneo come solitamente era, e rispose ad Hermione con un si sbiascicato, senza alzare gli occhi dal suo piatto.

***

Non era la fine del mondo che Hermione lo avesse invitato a quella stupida festa di Natale dello stupidissimo Lumaclub. Ma allora perché non riesco più a guardarla in faccia quando mi parla? Si chiese Ron mentre percorreva la via per il parco, con l’erba umida che gli scivolava sotto i piedi. Non sapeva nemmeno lui dove cavolo stesse andando, ma non gli importava granché. Finito di mangiare aveva piantato Hermione in asso, dicendo che doveva sgranchirsi le gambe, e al suo debole tentativo di chiedergli di accompagnarlo aveva sventolato la mano in segno di diniego.
Giunto al primo faggio, proseguì sul sentiero che si inoltrava nel parco ombroso e freddo. Scese fino al limitare ovest, riemerse dagli alberi scuri e si ritrovò davanti alla serra numero tre. Si soffermò un secondo a contemplare l’esile colonna di fumo che usciva dal camino della capanna di Hagrid. Non si soprese di vederne uscire un secondo dopo Harry e Hermione. Il primo camminava stringendosi nel mantello, Hermione gli stava dietro con aria pensosa. Si mosse, con l’intenzione di raggiungerli, ma fatto il primo passo sentì una voce acuta provenire dal retro della serra.
- Eccola, guarda. Che racchia. – Ron si affrettò a rintanarsi fra gli alberi, camminando senza fare rumore, per vedere chi ci avesse parlato. Si arrestò alla vista di Lavanda Brown e Calì Patil. Lavanda aveva sul volto un’espressione più disgustata di quella che riservava solitamente ai ragni morti a Pozioni, e Calì Patil guardava divertita, come pure Lavanda, verso Harry e Hermione.
- Ha un’espressione… sì abbastanza serena! – Lavanda guardò compiaciuta Calì, come se avesse appena detto la cosa più divertente del mondo. E forse per loro era proprio così.
- Poveretta. – commentò Calì con noncuranza, spezzando il ramo di un arbusto, per poi tirarlo su prato, come se si stesse annoiando a morte.
- Ma non sa cosa la aspetta. – E qui sia Calì che Lavanda scoppiarono in una sonora risata, poi girarono intorno alla serra, riprendendo il sentiero per il castello, tenendosi sottobraccio come due vecchie strambe signore.



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E adesso ringraziamo le, per ora, e sottolineo per ora, poche persone che hanno recensito questa fanfic!
Tabita, la stesura della fanfic procede molto bene e sì, ho voluto rendere Harry un po' sadico. Come qualcuno (molti), dicono ke sono io!
ninny, ho già terminato il terzo capitolo ke sarà pubblicato non appena avrò finito il quarto (è una mia regola, pubblicare il capitolo solo quando sono certa di avere finito già anche quello dopo! ;D )
anonimo so che sei elena, la mia sorellina, che oggi compie sedici anni! Auguri amora! ^^ e questa storia parla proprio del momento in cui Ron e Hermione si decidono a darsi una mossa!

Vostra, Lory91
  
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