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Autore: Fenrir_23    29/12/2012    12 recensioni
Sasuke e Itachi sono due fratelli con un legame particolare, fin da piccoli attaccati in modo morboso l'uno all'altro. Scopriranno di provare un sentimento "scomodo" e difficile da accettare, ma così forte da non poter essere ignorato ...
“Davvero provi qualcosa per me?” Chiese il minore, dimenticando la vergogna, solo impaziente di sapere. “Veramente te ne sei andato perché avevi paura dei tuoi sentimenti?”
“Sasuke …”
“Rispondimi, Itachi!”
(ITASASU)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Itachi, Sasuke Uchiha
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Sasuke aprì lentamente gli occhi, svegliato dai raggi caldi e luminosi di quella mattinata di fine luglio e dallo zampettare di Taka – il gattino che aveva portato a casa ormai da un po’ di tempo – sui suoi piedi. Non ricordava di essersi mai stato così bene in vita sua: si sentiva completamente svuotato da qualsiasi traccia di sensazioni negative. Si sistemò il lenzuolo con tutta l’intenzione di rimettersi a sonnecchiare, e il contatto con la pelle nuda della schiena di Itachi – che dormiva al suo fianco – gli riportò alla mente i ricordi della sera prima, quando insieme avevano violato anche l’ultimo dei tabù tra fratelli.
Non era stata una cosa prevista, era semplicemente successo tutto senza che nemmeno se ne rendessero conto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Itachi e Sasuke salutarono Mikoto con un cenno della mano, osservandola mentre, trascinando la sua pesante valigia, si avviava verso il taxi che l’avrebbe portata lontano da Kyoto per motivi di lavoro, facendola restare fuori di casa per tre giorni. Era la prima volta che osava lasciarli soli per così tanto, da quando aveva saputo dei sentimenti proibiti che provavano uno per l’altro, ormai quasi due mesi prima.Itachi si sentì invadere da uno strano senso d’inquietudine, realizzando che ora avevano la casa completamente libera; perché sapeva che lui e Sasuke erano vicini a compiere un passo gigantesco nel loro rapporto, oltrepassando un punto dal quale non sarebbero mai potuti tornare indietro, qualcosa di molto più intimo dei baci e delle carezze a cui erano abituati.
 Lo sapeva perché ormai Sasuke era abbastanza grande da voler compiere un passo del genere – Itachi l’aveva capito da come lui si lasciava andare nei loro momenti d’intimità – ed era solo perché si rifiutava sempre di andare oltre – per paura di macchiare la purezza di Sasuke – che non avevano ancora oltrepassato quel limite proibito.
Andò a sedersi sul divano con tutta l’intenzione di non pensare a quelle cose almeno in quel momento e, quando Sasuke gli si sdraiò accanto, posandogli la testa sulle ginocchia, inizialmente non pensò a nulla di male. Poi però si ricordò che suo fratello sapeva essere allo stesso tempo ingenuo ed estremamente malizioso – forse senza nemmeno rendersene conto – e gli venne il sospetto che Sasuke avesse aspettato per giorni il momento in cui sarebbero rimasti a casa da soli.
Nonostante tutto continuò ad accarezzare la sua testa e, senza accorgersene, si chinò verso di lui per baciarlo sulle labbra, senza stupirsi quando il fratello ricambiò il bacio con un certo trasporto.
“Otouto, che intenzioni hai?” Gli chiese allora, evitando di girarci troppo intorno, scompigliandogli i capelli.
Sasuke distolse lo sguardo per non imbarazzarsi.
“La mamma non ci sarà per un po’ di tempo …” Gli fece notare, risultando involontariamente provocante. “Io …”
Itachi si lasciò sfuggire un sospiro, consentendo a Sasuke di sedersi a cavalcioni sulle sue gambe.
“Questo non cambia nulla, è comunque troppo presto per te … anche se credi di esserlo, non sei pronto.”
“Ti sbagli.” Si affrettò a ribattere il più piccolo fra i due. “Ci ho pensato più di quello che credi; è inutile che continui a fermarti ogni volta che stiamo per fare quel passo … io non ho paura di …”
Il fratello più grande sbuffò nuovamente, accarezzando le ciocche di capelli sulla fronte di Sasuke.
“Vedremo … in ogni caso non è opportuno forzare la cosa.”
Istintivamente abbracciò il fratello stringendolo a sé, scostandosi dalle sue labbra quando lui provò a baciarlo e facendogli appoggiare la fronte contro il suo petto.
“Non ora, Sasuke …non …”
Restarono abbracciati in quel modo per un po’ di tempo, fino a quando Itachi si ritrovò ad accarezzare quasi senza rendersene conto la schiena del fratello, infilando una mano sotto la sua maglietta e salendo fino al petto, trasportato dal solito sentimento che gli impediva di essere razionale. Nonostante si fosse imposto giusto poco prima di non fare nulla – come se avessero aspettato che Mikoto uscisse di casa solo per quello – finì per farsi trasportare dalle sensazioni, baciando il collo di Sasuke nelle zone che sapeva essere più sensibili e continuando a toccare il suo corpo con delle carezze bollenti.
Lui si aggrappò con forza alle spalle del fratello maggiore, e in un attimo si ritrovarono sdraiati sul divano, uno sopra l’altro, con Itachi sopra e Sasuke sotto.
“Niisan …”
Il più piccolo fra i due sussurrò quella parola in un soffio quando l’altro tornò a baciarlo con più passione rispetto a prima, posandogli una mano sulla guancia in una carezza gentile.
Continuarono in quel modo per un po’, staccandosi uno dall’altro solo per riprendere fiato. Quando Itachi afferrò i bordi della maglia di Sasuke lui alzò le braccia per aiutarlo a sfilargliela, e in pochi secondi si ritrovò a petto nudo sotto al fratello, arrossendo un po’ di imbarazzo. Non pensò nemmeno lontanamente di fermarlo, anche perché era già capitato loro di arrivare a quel punto.
Sasuke chiamò il nome di Itachi quando lui gli sfiorò il petto con una carezza, e mentre il fratello avvicinava le labbra alla sua pelle, capì che questa volta c’era qualcosa di diverso, e che probabilmente non si sarebbero fermati.
Dopotutto era quello che voleva e quello che aveva chiesto, ma realizzarlo gli fece comunque mancare un battito. Socchiuse gli occhi abbandonandosi ai tocchi di Itachi, affondando le mani fra i suoi capelli mentre lui lo baciava sempre più in basso.

Itachi andò a slacciargli la cerniera dei pantaloni sorridendogli appena in modo malizioso, ma si bloccò di colpo quando si accorse che ora Sasuke era evidentemente teso.
“Otouto … forse dovremmo fermarci.”
Si sentì tremendamente in colpa per essersi spinto fino a quel punto dopo essere stato il primo a imporsi di non fare nulla, ma lui lo costrinse a non andarsene, afferrandolo per un polso.
“Continua …” Gli chiese Sasuke, senza guardarlo negli occhi. “Non voglio che ti fermi.”
“Non posso … io …”

“Niisan, ho quasi sedici anni ormai … sono abbastanza grande per queste cose …”
Itachi – dopo un momento di esitazione - tornò a baciarlo sulle labbra lentamente, preso dalla voglia irrefrenabile di toccarlo ma nello stesso tempo un po’ insicuro, sussurrando delle parole mentre gli sfiorava le labbra.
“Non voglio che tu ti senta a obbligato a fare questo passo solo per me … davvero otouto, non …”
“Non lo faccio per te.”
Si limitò a rispondere Sasuke, mentre tornava a posare le labbra su quelle dell’altro.
Si aggrappò forte ad Itachi.
“Niisan …”
Itachi era diventato tremendamente esitante: voleva continuare ma nello stesso tempo aveva il timore di turbare il fratello in qualche modo, ed era invaso dalla paura tremenda di sbagliare tutto con lui, nella loro prima volta.
Perché Sasuke era una persona tremendamente pura, e Itachi non voleva macchiarlo con un gesto del genere; non credeva di avere il diritto di caricare sulle sue spalle il peso di quello che comportava un amore fra loro due. Si era già posto quei problemi quando avevano iniziato ad amarsi, ma davanti a quel passo importante non poteva fare a meno di ripensarci; perché sapeva che quello era un punto da cui non si poteva più tornare indietro, in modo assoluto e definitivo.
Allora guardò negli occhi Sasuke, ed ebbe la conferma che lui voleva andare avanti ed era pronto dal suo sguardo.
Lo sollevò di peso, percorrendo le scale per andare al piano superiore con lui in braccio ed avviandosi verso la propria camera.
Fece stendere Sasuke sul letto con delicatezza, portandosi di nuovo sopra di lui, e guardandolo negli occhi. Lo trovò immensamente bello, e in uno slancio di affetto finì per abbracciarlo con forza, posandogli dei baci casti – nonostante il momento non lo fosse – sulle guance.
Non stavano parlando poi molto, eppure era incredibile il modo in cui riuscivano a comunicare solo scambiandosi dei semplici sguardi o attraverso i gesti. Itachi si prese un momento per riflettere su cosa fare, per pensare davvero se fosse il caso di andare oltre o no.
“Sasuke … sei sicuro di voler continuare?”Chiese alla fine.
Lui si limitò ad annuire timidamente, avvolgendo le braccia intorno alle sue spalle e guardandolo con i suoi occhi neri e profondi.
“Si …”

Da quel momento non si fermarono più. Si amarono per tutta la notte, mettendo da parte qualsiasi senso di colpa.
 
 
 
 
 
Sasuke si rese conto di essersi totalmente perso nei ricordi della sera precedente. Arrossì tremendamente quando gli tornarono alla mente alcune immagini veloci dei momenti più intensi, quelli che non avrebbe mai dimenticato per tutta la vita. La sensazione di Itachi che si faceva largo nel suo corpo, la sua pelle contro quella del fratello, il suo respiro caldo, il dolore e il piacere.
“Otouto?”
Si spaventò udendo la voce del fratello, e la sua prima reazione fu quella di nascondersi sotto il lenzuolo per la vergogna. Erano nudi, uno accanto all’altro. Si aspettò di sentire una risatina di divertimento da parte di Itachi, ma si preoccupò un po’ quando il più grande, invece, rimase in silenzio.
“Niisan?”
Lo sguardo colpevole di Itachi non gli piacque. Non gli ci volle molto per capire che lui si stava abbandonando nuovamente alle paure che aveva esternato la sera prima.
Senza avere il tempo di dire qualcosa si ritrovò stretto con forza dalle braccia del fratello. Lo imbarazzò un po’ la sensazione dei loro corpi nudi a contatto, ma poi si disse che era da stupidi continuare a provare vergogna dopo quello che era successo fra loro.
“Niisan, sto bene.” Lo rassicurò. “Non mi hai fatto male, non mi hai spaventato.” Cercò il suo sguardo per fargli capire che stava parlando onestamente.”Mi hai … mi hai fatto stare bene.”
Itachi non parve persuaso da quelle parole. Ora tutto il peso di quello che aveva fatto con suo fratello gli era piombato addosso, e non riusciva a scrollarsi dalla spalle la mole di sensi di colpa che stavano tornando ad invaderlo. Si sentiva come un anno prima, quando si era reso conto di provare certi sentimenti per Sasuke, e la cosa serviva solo a renderlo ancora più inquieto. Non voleva farlo soffrire di nuovo a causa dei proprio complessi.
“Sasuke … rivestiti.” Gli disse, con voce quasi impercettibile. “Noi … non dovevamo …”
Itachi si chiese che cosa gli fosse preso, la sera prima, per portarlo a compiere un gesto simile, quando invece si era detto che Sasuke era ancora troppo piccolo anche solo per parlare di sesso. Senza nemmeno rendersene conto iniziò a tremare: quando si accorse di quella debolezza fece di tutto per sembrare calmo e padrone della situazione, ma la cosa non sfuggì a Sasuke.
“Niisan?”
“è meglio che stiamo lontani. ”Rispose lui, allontanando la mano che Sasuke gli aveva posato sulla spalla con un gesto brusco.”Ti ho già sporcato una volta, non deve succedere ancora.”
Itachi fece per alzarsi, ma prima che ne avesse il tempo fu colpito da un pugno ben assestato sullo zigomo sinistro, abbastanza forte da impedirgli di voltarsi verso chi gliel’aveva dato.
“Otouto?”
Lo vide tremare dalla rabbia e, improvvisamente, incrociando il suo sguardo sincero, si sentì così stupido da reputarsi un completo idiota. Comportandosi in quel modo stava solo facendo soffrire Sasuke, invece di proteggerlo. Quello che era successo la notte passata era stato voluto da entrambi, e lui doveva smetterla di farsi inutili paranoie sulla volontà di Sasuke. Il suo fratellino ormai era abbastanza consapevole di sé e maturo da decidere da solo, ma Itachi faceva ancora fatica a pensarla in quel modo e rendere quindi il loro rapporto alla pari a tutti gli effetti.
Per lui Sasuke sarebbe sempre stato indifeso e da proteggere.
Sospirò, sforzandosi di darsi una calmata e riflettere a mente lucida. Per quanto l’idea di aver fatto sesso con suo fratello minore potesse sconvolgerlo, non c’era niente di forzato in tutto quello che era successo. Avevano solo superato l’ultimo ostacolo: quello dell’amore carnale. Si erano amati non solo con i sentimenti, ma anche con il corpo.
“Sasuke … io …”
Itachi si rese conto di essere senza parole per la prima volta in vita sua. Non sapeva davvero cosa dire.
“Spero di … spero di averti reso felice.”
Per un attimo ebbe paura delle parole del fratellino, ma quando Sasuke gli sorrise, tutte le ansie che ancora aveva, lo abbandonarono. Era raro vedere un sorriso così sincero e aperto sulle labbra di suo fratello minore ma, quando capitava, Itachi non riusciva a non rimanere incantato da un simile spettacolo e a sentirsi subito meglio. Perché sapeva che Sasuke era veramente felice, quando si lasciava andare a gesti del genere. Gli accarezzò una guancia, sorridendo a sua volta.
“Non ti farò più soffrire per paura del mio amore per te.” Gli promise, facendogli capire che non voleva farsi inutili problemi nel pensare a quello che avevano fatto.
Fece per aggiungere dell’altro, ma prima che ne avesse il tempo Sasuke posò le labbra sulle sue, portandosi sopra di lui, a cavalcioni sulla sua pancia.
“Ti odio.” Gli disse solamente. Itachi se ne sorrise, perché sapeva che quelle parole di Sasuke avevano tutto un altro significato. Erano il suo modo di dire “Ti amo” senza risultare troppo diretto.
Gli sfiorò una guancia con il palmo della mano, notando che lui era rosso per l’imbarazzo, ma si stava comunque sforzando di comportarsi in modo naturale. Itachi ripensò alle immagini e alle sensazioni della sera prima, e si sentì commosso. Sasuke gli aveva fatto il regalo più bello che potesse desiderare.
Solo un anno prima non avrebbe mai pensato di arrivare a tanto.
In ogni caso, nonostante tutte le difficoltà, non si era mai pentito di essersi lasciato andare all’amore per suo fratello, perché si era reso conto che faceva star bene entrambi. Avevano bisogno uno dell’altro. Appoggiò una mano sul petto del più piccolo, sfiorando con l’indice la sua pelle, fine ad arrivare all’ombelico. Sasuke sussultò inizialmente, poi gli strinse le mani sulle spalle nude. Tornarono a baciarsi, e in poco tempo Sasuke si trovò di nuovo sotto al fratello più grande, protetto dalle sue spalle grandi. Entrambi misero nuovamente da parte il senso di colpa nei confronti di se stessi, di Mikoto e di qualcosa. Ogni preoccupazione scomparve.
A nessuno di loro due importava del giudizio del resto del mondo. Si desideravano a vicenda, sia con il cuore, sia con il corpo, e non avrebbero mai smesso di amarsi, nonostante tutte le difficoltà che avevano affrontato e che ancora dovevano affrontare.
“Sasuke io … ti amo.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ok, sono talmente stordita in questi giorni che oggi mi ero dimenticata di aggiornare, chiedo venia! In ogni caso è ancora sabato, quindi u.u comunque … è l’ultimo capitolo T____T questa fic è quella che preferisco in assoluto fra tutte quelle che ho scritto, mi è piaciuto tanto occuparmene anche perché ho avuto una certa libertà per quanto riguarda le argomentazioni e ho potuto quindi trattare molti temi. Per questo mi piacciono le AU, se ben curate le apprezzo ancora di più delle fiction ambientate nel manga.
Detto questo … ho deciso di concludere la fiction in questo modo (Cof cof cof capite cosa intendo) perché credo che nel trattare un amore di tipi anche carnale(Oltre che romantico e tutto quello che volete XD) sia necessario parlare di sesso, prima o poi. Prima non la pensavo così, me ne sono resa conto scrivendo. Purtroppo ho dovuto censurare molto visto che qui su efp non si possono scrivere scene di sesso vero e proprio, ma alla fine credo che si capisca bene anche solo descrivendo il pre e il post, quello che c’è in mezzo potete immaginarlo XD che poi, a dirla tutta … una buona parte di questo capitolo l’avevo scritta mooolto tempo fa, senza censura. Quindi esiste anche una versione non censurata, un pochino diversa però.
Mi piacerebbe sentire i commenti di tutti visto che si parla dell’ultimo capitolo, credo che sia giusto e doveroso commentare, anche solo brevemente, quando una cosa piace. è una cosa che sprona chi scrive a fare sempre di meglio.
Ringrazio chi ha sempre commentato. Vabè, ora vi lascio …*è commossa* ma prima vi devo avvertire di una cosa. Prima di scrivere altro penso mi prenderò una pausa di un mesetto buono perché sono molto stanca, ma non temete, mi farò risentire… verso febbraio(penso la metà) presumibilmente. Quindi ne approfitto per augurarvi buon anno!
 
   
 
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