And then, I met you.
«Avanti, alzati!» urlava mia madre
tirandomi per i piedi, proprio un buongiorno, direi.
«No, non voglio!» urlai di rimando
afferrando le coperte restando attaccata al letto. Lei mollò la presa e scese
al piano di sotto.
Sbuffai. Perché a me? Perché proprio io
devo avere una madre isterica che mi trascina per i piedi solo per farmi alzare
la mattina? Forse perché oggi è il primo giorno di scuola? Forse sì, ma questi
sono dettagli. Ma non voglio andarci comunque. Qui nessuno mi capisce.
Mi buttai letteralmente nel letto e mi
coprii con le coperte fin sopra la testa, sentendo dei passi in camera. Eh no,
non di nuovo.
«Guarda chi c’è!» la voce di mia madre, di
nuovo.
Scesi le coperte fin sotto gli occhi per
vedere chi c’era e feci un respiro di sollievo. «Melany!»
urlai abbracciandola. Mia madre sorrise e scese in cucina. Brava, torna
in cucina, donna.
Mi alzai, chiusi la porta, e mi rinfilai
sotto le coperte, tutto in circa cinque secondi, sotto lo sguardo interrogativo
di Melany.
Melany era la mia migliore amica, potrei anche dire
solo amica, visto che è l’unica mia amica, appunto.
La vidi con la coda dell’occhio
avvicinarsi al letto, prese le coperte e le lanciò via. «Buongiorno Sarah,
pronta per il tuo primo giorno di scuola? Sarà una bellissima giornata!» Mi
sorrise e aprì l’armadio prendendo un paio di jeans e una felpa bianca,
poggiando il tutto ai piedi del letto.
Roteai gli occhi alzandomi. «Avanti,
quanto ti ha pagata?»
Si girò verso di me. «Chi?»
Misi le mani sui fianchi socchiudendo gli
occhi. «Mia. Madre.»
Rise. «Avanti Sà,
sono qui perché oggi è il primo giorno di scuola e non voglio arrivare in
ritardo per colpa tua, –come sempre – quindi sono passata perché sapevo che tua
madre stava provando di tutto per farti alzare dal letto.» mise anche lei le
mani sui fianchi e mi fece un sorrisetto da ‘so tutto io’. Odioso.
Presi i jeans e la felpa e mi chiusi in
bagno continuando a guardare Melany, portando
due dita davanti ai miei occhi e poi davanti ai suoi, come a dire ‘ti osservo’.
Entrammo in classe leggermente in ritardo.
Tutti erano già seduti ai propri posti,
vecchi amici, e facce che non avevo mai visto, nuovi arrivati, probabilmente.
La signorina Johnson
si abbassò gli occhiali da vista sul naso e controllò un foglio poggiato sulla
cattedra. «Voi dovete essere Sarah Sparkle e Melany Green..?»
Melany rispose. «Proprio così.»
«Bene, signorina Green, il suo posto è in
fondo, vicino ad Allyson, mentre lei, signorina Sparkle, si metterà a sedete vicino a.. – controllò bene il
foglio dei nomi – Niall Horan.»
Mi guardai intorno. Chi era questo qui? «Niall..Horan?»
La signora – vecchia malandata – indicò un
banco dove era seduto un ragazzo abbastanza alto, occhi azzurri e capelli
biondi, che mi sorrideva.
Mi avvicinai e posai lo zaino sul banco
ignorandolo.
Lui si girò di lato sulla sedia. «Ciao!»
Ecco.
Non vede che lo sto ignorando? Non voglio
avere nuovi amici, anche perché non sopporto nessuno, o forse nessuno sopporta
me, dettagli. Resta il fatto che un perfetto sconosciuto mi sta salutando come
una delle sue migliori amiche, ora gli faccio vedere i…
però è carino, e sembra anche dolce. «Ciao.» risposi guardandolo per poco.
«Come ti chiami?» insistette lui
sorridendo ancora.
«Ma l’apparecchio che hai ti costringe a
stare sempre con quel sorriso in viso, cosa c’è da sorridere tanto?» chiesi
senza pensare.
Lui mi guardò confuso. Mi passai una mano
sulla fronte spostando una ciocca di capelli. «Scusa, non volevo dirlo, e che
sono fatta così, sono antipatica, ecco tutto. Ed oggi è anche il primo giorno
di scuola, il primo di tanti, un incubo.»
Lui sorrise, di nuovo. «Non preoccuparti, se non vuoi parlare bastava dirmelo..»
si girò e guardò in avanti, verso la cattedra.
«E comunque… mi
chiamo Sarah.» Dissi cercando di riparare ‘l’errore’ che avevo fatto.
Il biondino si rigirò a guardarmi con i
suoi occhi azzurri, chiari e lucidi, poi sorrise. Questo qui ha la fissa.
«Io sono Niall,
piacere.» Allungò una mano, che afferrai sorridendo. «Piacere mio, Niall.»
YAAY!
Salve a tutti.
Avevo scritto delle OS, ma ho deciso di
postare una storia a capitoli, amatemi asdfghjlk
Questo non è proprio il primo capitolo,
anche perché è abbastanza corto. AHAHAH. È come per ‘introdurre’ la storia.
L’ispirazione mi è venuta ieri sera,
mentre dormivo(?), e ho già qualche idea per come continuarla.
Bene, spero – come sempre – che piacerà
a qualcuno:)
#bye