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Autore: _itsmeraffy_    30/12/2012    4 recensioni
"-Frankie, sai anche tu perché abbiamo già sentito quella canzone vero?- le domandai interrompendo il discorso che aveva iniziato su quanto amasse la pizza.
-Si Emma, lo so anche io!- mi rispose addentandone una fetta."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You've Been Drinking Too Much For Sure.
 
Il riassunto della serata trascorsa è piuttosto veloce: arrivate al locale mia sorella incontrò il suo famoso ex ragazzo e abbandonò me, Frankie e Gemma al bancone del bar, sparendo per parlare con lui. Questo fu un grosso errore semplicemente perché Gemma, che teoricamente essendo la più grande tra tutte avrebbe dovuto tenerci d'occhio, fu quella che si sbronzò per prima. Così io e Frankie, abbastanza note per non reggere l'alcool, la seguimmo poco dopo. 
Quella era l'unica cosa che mi ricordavo in quel momento, mentre Daisy aveva pensato bene di accendere la musica a palla per svegliarci. Quando aprii gli occhi, l'unica cosa che percepii fu mia sorella cantare sulle note di "Hangover" di Taio Cruz, un forte mal di testa e Gemma nel mio letto.
-You've got a hangover uooooh you've been drinking too much for suuuure- la stava addirittura indirizzando a noi cambiando il soggetto della frase da "I" a "You". Era piuttosto esaltata per i miei gusti.
-SPEGNI. QUELLA. MUSICA.- urlammo contemporaneamente noi tre. 
-Ma vi siete messe d'accordo? E comunque questa canzone vi si addice- Daisy scoppiò a ridere in seguito a quella scena. 
-Che ci faccio qui?- Gemma sollevò la schiena dal mio letto portandosi le mani alle tempie, sintomo che non solo a me stava scoppiando la testa.
-Bè, da dove cominciare? Siamo entrate nel locale, sono sparita per mezz'ora e quando sono tornata non riuscivate a reggervi nemmeno in piedi. Ho dovuto chiamare un taxi per portarvi a casa.-
-Daisy non fare la santarellina, se non ci fosse stato James a guastarti la serata, ti saresti sbronzata anche tu- disse Frankie tirandole un cuscino addosso.
-Esatto, e spegni quella musica!- ripetei io, facendo lo stesso con un altro cuscino. Gemma ci copiò.
-E questo per che cos'era?- le domandò Daisy.
-Non lo so! Te lo avevano tirato tutte, non volevo essere l'unica a non farlo- tutte scoppiammo a ridere.
Ci facemmo raccontare per filo e per segno come era andata la serata mentre stavamo facendo colazione. In pratica il suo ex fidanzato, James, avevo provato a riconquistarla come sempre, e lei non aveva ceduto, così era tornata da noi che eravamo già in condizioni alquanto critiche.
-Gemma, la prossima volta sii più responsabile- la presi in giro io, sentendo la descrizione dettagliata del suo comportamento da ubriaca.
Daisy ci aveva svegliate a mezzogiorno e circa verso le due uscimmo di casa per accompagnare la signorina Styles all'hotel in cui alloggiava.
-Preparatevi, mia mamma vorrà sapere cosa è successo- ci disse prima di entrare. -Ma tranquille, potete dire la pura verità. Conoscendola si metterà a ridere- il rapporto tra Anne e Gemma era un po' come quello tra me e mia mamma. Anche loro si vedevano raramente, ma le poche volte in cui erano insieme, si comportavano come due sorelle; non avevano segreti.
-Buongiorno ragazze- non fece in tempo a finire la frase, che ce la ritrovammo davanti.
-Ciao Anne- rispondemmo a turno. -Ciao mamma, scusa se non ti ho detto che non sarei tornata stanotte.. ma .. vedi.. abbiamo avuto ehm.. abbiamo avuto qualche imprevisto- nessuna di noi riuscì a trattenere le risate dopo quella giustificazione.
-Ho già capito, vi siete ubriacate e non eri per niente presentabile.- 
-Come hai fatto a intuirlo?- scherzò Frankie.
-Bè, in realtà diciamo che io sono stata quella che le ha riportate a casa sane e salve essendo l'unica sobria- aggiunse Daisy dandosi arie.
-Scommetto che è stato solo perché avevi ben altro da fare- Anne ammiccò facendole l'occhiolino e noi scoppiammo a ridere di nuovo.
-Tutta questa felicità?- avrei riconosciuto la sua voce in mezzo a mille altre perché l'avevo sia amata follemente, che odiata come non mai.
-Oh, ecco l'altro figlio. Stanotte ne ho persi due su due! Dove eri finito?- sua madre lo abbracciò lasciandogli un bacio in fronte.
-Ero all'hotel di..-
-Fammi indovinare.. Taylor?- Gemma concluse la frase con un tono abbastanza contrariato. A quel punto suo fratello le lanciò un'occhiataccia.
-Avete per caso visto gli altri ragazzi? Dovremmo andare a provare!- lui cambiò discorso, forse sapeva già del pensiero di sua sorella sulla sua "Love Story".
-Sapremmo risponderti se solo ce li avessi presentati, non sappiamo neanche come sono fatti!- "Poco diretta Daisy" pensai tra me e me, ma in fin dei conti aveva ragione.
-Ma H! Ancora non glieli hai fatti conoscere?- lo rimproverò Anne. 
-E' vero, scusate. Ma guardate, sono lì. Ora ve li presento.- Harry incominciò a sventolare le braccia per farsi notare da quattro ragazzi che distavano pochi metri da noi. Tutti lo notarono e io li studiai per bene, uno per volta. Dovevo ammettere che erano tutti dei bei ragazzi.C'era il biondino che doveva essere Niall, il figlio di Maura, dato che era la sua fotocopia. Subito affianco a lui c'era quello moro che mi aveva incuriosito sui mega poster che avevo visto ovunque per la città, sembrava misterioso. Dietro a loro c'erano gli ultimi due, quello con la testa rasata e quello sempre sorridente.
-Styles, dobbiamo parlare con Taylor.. ti sta facendo stancare troppo ultimamente- a parlare fu proprio quest'ultimo. Harry accennò un sorriso trattenendosi un po', forse non si trovava molto a suo agio a parlare di quelle cose davanti a noi. Dopo aver esclamato un -Ciao Anne, ciao Gemma- generale, si bloccarono a fissare noi.
-Ma vedo che ci sono delle visite! Non ce le presenti Harold?- parlò quello con la testa rasata.
-Giusto, loro sono Daisy, Frankie e.. Emma- non capii perché ci fu quella breve pausa tra il nome della mia migliore amica ed il mio. 
-Ah, lei è la famosa Emma! Piacere, Liam- il ragazzo che aveva posto la domanda mi porse la mano presentandosi. Aspettate: "Famosa Emma?". Sapevano forse qualcosa di me?.
-Harry ci ha parlato molto di te. Piacere, Zayn- ormai stavo porgendo la mano in modo meccanico, fissando Harry e immaginandomi milioni di modi per ucciderlo dato che anche gli altri due, Niall e Louis, dissero la stessa cosa. 
-H, mi devi delle spiegazioni- dissi mentre gli altri quattro erano impegnati a presentarsi a Daisy e Frankie.
Lui chiaramente mi ignorò e cercò di sfuggire dicendo che doveva correre a provare per lo spettacolo di quella sera, ma la sua fuga non sarebbe durata a lungo, ne ero sicura. 
Quel pomeriggio lo passammo in giro per negozi, alla ricerca di qualcosa da indossare al concerto. La sera arrivò più in fretta del previsto.
-Come sto?- feci una giravolta su me stessa mostrandomi alla famiglia Styles, una volta tornate all'hotel dopo essere andate a casa a vestirci. Indossavo un vestito nero lungo fino a metà coscia e un paio di scarpe alte. I capelli li avevo raccolti in una treccia laterale.
-Ora capisco perché Harry era innamorato perso di te- disse Mark, prendendosi una gomitata dritta nelle costole da parte di Anne.
-Tranquilla, so tutto- le feci un'occhiolino al quale rispose con uno sguardo confuso. -Tu mi nascondi qualcosa!- mi sussurrò una volta salite sul taxi che ci avrebbe portato al Madison Square Garden.
Una volta giunti all'arena, realizzai quanto dovesse essere importante per dei cantanti fare un concerto in quel posto. Era immensa.
-Vedo le altre famiglie là- esclamò Robin, indicando dei posti a sedere. Il luogo era ancora vuoto.
-Ma ci sederemo con i parenti? Siamo così importanti?- mi sussurrò Frankie all'orecchio. Io la guardai sorpresa della stessa cosa e feci spallucce.
Anne si prese il carico di presentarci a tutti, appellandoci come "amiche di famiglia". Conoscemmo Johannah e Dan, la madre di Louis che aveva lo stesso identico sorriso del figlio ed il suo compagno; Karen e Geoff, i genitori di Liam, accompagnati dalle altre due figlie maggiori Ruth e Nicola; Maura, che già conoscevamo, Bobby e Greg i genitori di Niall e suo fratello; ed infine Trisha e Yaser, i genitori di Zayn. Devo ammettere che un secondo dopo, non mi ricordavo nemmeno uno di quei nomi, ma guardarli mi faceva un bellissimo effetto. Erano tutti così uniti e felici di trovarsi in quella situazione. Si leggeva l'orgoglio nella faccia di ognuno di loro.
Io, Frankie e Daisy seguimmo come dei cagnolini Gemma, che ci portò nella parte "giovanile" delle famiglie dove erano presenti anche vari amici, in modo da farci sentire meno a disagio. 
Nel pomeriggio avevamo avuto la grande idea di documentarci su qualche canzone della band, non volevamo sfigurare davanti a tutte quelle persone; si sarebbero chieste che diavolo ci facevamo lì. Fortunatamente qualche melodia mi era rimasta in testa, infatti era il genere musicale che piaceva a me e dovevo ammettere che le loro voci erano davvero belle. 
Non fu difficile fare conoscenza con i familiari, era tutta gente molto carina e cordiale. Proprio mentre stavo parlando con Ruth, la sorella di Liam, di quanto fosse strano trovarsi lì per me, le luci dell'arena che nel frattempo si era riempita, si spensero. Gemma mi stritolò una mano, facendomi capire il suo stato di agitazione e io cercai di farla calmare. Eravamo vicinissimi al palco, in una zona riservata da cui di vedeva tutto perfettamente. Il numero delle persone presenti quella sera era impressionante. E pensare che erano tutte lì per vedere quei cinque ragazzi che mi erano sembrati così semplici, lo era ancora di più.
Il palco si illuminò e sul mega schermo iniziò il conto alla rovescia che segnava l'entrata della band. Il pubblico urlava a gran voce e quando entrarono in scena, mi sembrò surreale vedere Harry lì su quel palco davanti a milioni di persone. E' vero, avevo sempre pensato che avrebbe fatto strada nel mondo della musica, ma vedere che i suoi sogni si erano realizzati mi fece venire addirittura i brividi.
-Hai visto come è cresciuto il mio fratellino?- Gemma aveva le lacrime agli occhi, la capivo benissimo.
Cantarono due o tre canzoni che fecero un gran successo tra il pubblico, tutti ballavano e cantavano continuamente e sullo schermo alle loro spalle venivano riprodotte le immagini che li rappresentavano dal momento della loro formazione. Daisy e Frankie erano emozionate quanto me, forse anche un po' sorprese nel vedere quello scricciolo ricciolino essersi trasformato in una star mondiale. 
Sfortunatamente però, arrivò anche il momento che più temevo. Louis, che nel frattempo avevo scoperto essere il più grande tra tutti i ragazzi, prese la parola.
-Ora canteremo una canzone che ci è molto cara perché l'ha scritta uno di noi, ovvero il nostro Harry.- il pubblico incominciò a sbraitare, mentre io avrei voluto sotterrarmi.
-Sì, vedo che avete già capito di che canzone si tratta. Questa è "Summer Love" ed è il primo singolo del nostro nuovo album che uscirà a breve!- .
La musica fin troppo familiare cominciò e io sentii una stretta al cuore, mi rividi per un momento in spiaggia, sola con Harry e la sua chitarra. Tutti e cinque i ragazzi si erano seduti sul bordo del palcoscenico, rendendo felici le fans proprio lì sotto. Niall suonava la chitarra assieme a due ragazzi della band musicale. Iniziò a cantare Zayn, come ricordavo dall'ultima volta in cui l'avevo sentita. Non avevo avuto più il coraggio di farlo, dopo quella mattina a Londra. 
La seconda strofa, come ricordavo perfettamente, era proprio quella di Harry. 
-Don't promise that you're gonna right, don't promise that you'll call. Just promise that you won't forget we had it all- la cantai inconsapevolmente, non sorprendendo affatto Gemma che infatti sapeva benissimo a chi era destinata. Mi sentii accarezzare le spalle da Anne, che era seduta proprio dietro di me e la guardai sorridendo, così come feci con Daisy e Frankie. Quel discorso che avevo avuto la sera prima con Harry, aveva davvero cambiato tutto.
Quando riportai lo sguardo sul palco, mi resi conto che proprio lui stava inconfondibilmente fissando me, mentre il biondino cantava il ritornello. Voleva forse renderlo ovvio? 
"Ma sì, chi se ne importa" pensai, prima di iniziare a cantare rendendolo chiaramente visibile al ricciolino.
-So please don't make this any arder. We can't take this any farther and I know, there's nothing that I wanna change.- cantando quella strofa mi resi conto delle lacrime che stavano bagnando il mio viso. Erano le parole con le quali mi aveva lasciato, facevano ancora male. Lo guardai ancora una volta, anche lui stava piangendo. Anche lui aveva le lacrime sul volto. Non volevo crederci.
Le sue lacrime, a differenza delle mie, le potevano vedere tutte le persone presenti quella sera. Tutti si stavano sicuramente chiedendo il perché di quel suo pianto, ma a lui non interessava, lui era felice di essere su quel palco a cantare quella canzone. Probabilmente avevano lo stesso puro significato delle mie: bei ricordi che tornano alla mente.
Quando la canzone finì, il boato del pubblico fu immenso ed io non avevo smesso per un secondo di guardare quel ragazzo che aveva ancora gli occhi da quindicenne.
Dopo una serie di altre canzoni, ci furono i discorsi di ringraziamento da parte di ognuno di loro che mi fecero emozionare perché dal loro modo di parlare, dal modo in cui non si vergognavano di avere le lacrime agli occhi davanti a tutte quelle persone, potevo capire quanto fossero ragazzi con i piedi per terra. Niall fu l'ultimo a parlare, e infine annunciò la canzone che avrebbe chiuso il concerto.
-La nostra ultima canzone sarà quella che avrà sempre un posto speciale nel nostro e nel vostro cuore. Grazie di tutto, questa è "What Makes You Beautiful"- 
Quando sentii quel titolo mi girai verso Frankie e Daisy scoppiando a ridere. Come avevamo fatto a sapere ogni singola parola di quella canzone, senza sapere chi la cantava? Bè, forse però era stato meglio così. Forse se lo avessimo saputo prima, non avrei mai più voluto ascoltare qualcosa di loro non venendo così a conoscenza della pubblicazione di "Summer Love". In effetti non rimpiangevo nulla. 
Dovete credermi quando dico che chiunque in quel posto cantò a squarciagola quel brano. Fu un momento bellissimo che non avrei mai scordato. 
L'intero concerto sembrò durare pochissimo, in effetti il tempo vola quando ci si diverte. Quando tutti i parenti si alzarono, compresa Gemma, chiesi dove ci stessimo dirigendo.
-Venite, stiamo andando nel backstage. Sul retro c'è il bus che ci porterà al luogo dell'after party!- mi sentivo in un certo senso importante ed ero sicura che Daisy e Frankie stessero provando lo stesso. Avevamo gli stessi trattamenti di qualsiasi familiare, ed era un onore.
-Ed ecco i nostri ragazzi!- quello che mi sembrava ricordare essere il padre di Liam esclamò quella frase correndo incontro al figlio, così come fecero tutti gli altri familiari verso i propri. Io, Frankie e Daisy pensammo di rimanere in disparte per un minuto, in quel quadretto non non c'entravamo. Quando vidi Anne, Gemma, Robin e Mark tornare verso di noi dopo essersi complimentati con Harry, notai proprio quest'ultimo allontanarsi per rispondere al telefono.
-Ma Taylor che fine ha fatto?- Frankie mi fece capire una cosa con quella domanda.
-Credo che non sia venuta- rispose Anne. Non appena concluse quella frase, mi diressi verso Harry che aveva appena riattaccato il telefono. Aveva uno sguardo triste.
-Che succede H?- lui alzò lo sguardo e abbozzò un sorriso vedendomi.
-Taylor non è venuta.. aveva promesso che ci sarebbe stata- c'era un velo di tristezza nei suoi occhi che non avrebbe dovuto esserci, era la sua serata.
-Ma ci sarà all'after part, no?-
-Sì, ma quello non importa. Questo è stato il concerto più importante della mia carriera e lei non era qui a sostenermi- non sapevo cosa dire. Era strano per me trovarmi in quella situazione; infine ebbi un'idea.
-Bè, non penso di contare come lei, ma se ti può consolare io sono qui e non sono mai stata così orgogliosa di te.- non c'era altro che verità in quella mia frase. Non era solo un modo per fare sentire meglio lui, era anche un modo per far sentire meglio me. Harry mi guardò per qualche secondo in silenzio, poi allungò le braccia verso di me in segno che avrebbe voluto abbracciarmi e io feci lo stesso.
-Ti voglio bene Em.- il mio volto era sul suo petto, non eravamo più alti uguali come tre anni prima, ormai lui mi superava di oltre venti centimetri. 
-Te ne voglio anche io H!- si okay, ma non mi sarei ovviamente fatta scappare quell'occasione per chiedergli come mai aveva pianto durante il concerto. Mi staccai dall'abbraccio continuando però a guardarlo.
-Harry, ti ho visto piangere prima- 
-Sì ehm.. scusa, mi sono fatto prendere un po' dalla situazione. Non cantavo quella canzone davanti a te da praticamente tre anni e boh, mi sono emozionato.- bene, era la conferma che avevamo provato la stessa cosa. Lo riabbracciai di nuovo, contenta di quella sua ennesima confessione.
-Che succede qui?- Louis, uno dei ragazzi della band, fece capolino tra di noi. Io e Harry reagimmo in modo imbarazzato, forse quel ragazzo aveva frainteso.
-Emma- disse lui. -Harry- dissi contemporaneamente io.
-Louis- aggiunse Louis ridendo. Io e Styles lo seguimmo a ruota.
-Tranquilli, ero solo venuto a dirvi che tra poco il bus parte e a meno che non vogliate stare qui, vi conviene muovervi- ci guardammo intorno e notammo che in effetti la maggior parte della gente era sparita. 
Usciti da quell'enorme edificio, prendemmo il bus sul quale mi ricongiunsi con Frankie e Daisy che, vedendo dal modo in cui dialogavano con Niall e Liam, non avevano dovuto sentir molto la mia mancanza.
-Ah eccoti.- esclamò Daisy. -E' la seconda volta che sparisci con Styles! Mi devo preoccupare sorellina?- le feci una linguaccia.
-Si esatto, dobbiamo preoccuparci?- Liam si intromise facendo, evidentemente, il verso a mia sorella. Mi misi a ridere evitando così quella domanda, anche se non c'era in realtà niente da evitare: Io e Harry stavamo solamente riuscendo a essere amici.
Una volta scesi dal bus, un'orda di fotografi ci corse incontro urlando uno per uno i nomi dei ragazzi.
-Ti dovrai abituare a questo- mi si affiancò Anne sorridente come sempre.
-Ma io non sono nessuno!- risposi facendole capire che per me quelle situazioni erano davvero impressionanti.
-Tu sei Emma Edwards, a loro basta questo- mi fece l'occhiolino e raggiunse Robin, pochi metri più avanti a noi. 
A un certo punto, un nome tra le voce dei paparazzi si fece sempre più presente.
-Taylor, Taylor. Guarda qui Taylor!- dovevo intuire che era arrivata. 
Raggiunsi l'entrata del locale e lei mi passò di fianco.
-Ciao Emma!- sorrise.
-Ciao Taylor!- risposi ricambiando.
Il locale era abbastanza buio, ma notai perfettamente che c'era una specie di palcoscenico dove i cinque ragazzi si erano posizionati inizialmente. 
Dopo circa mezz'ora, la maggior parte di presenti era già ubriaca, ma io Frankie e Gemma pensammo bene di risparmiarci quella sera. Ci saremmo concesse solamente un bicchiere, dato che Daisy aveva promesso che non ci avrebbe più riportate a casa in quelle condizioni.
C'era un secondo piano, a cui si aveva accesso da una scala a chiocciola. Proprio su quella, vidi Harry e Taylor tenersi per mano.
-Ce lo porta via anche durante la sua festa? Questo è davvero troppo!- evidentemente non ero stata l'unica a notarli, visto che Gemma commentò immediatamente.
-Tranquilla, te lo riporto qui io!- Niall aveva sentito la sua frase così subito prese in mano la situazione dirigendosi verso il palco e chiedendo a tutti i ragazzi di raggiungerlo. A Gemma spuntò un sorriso di sollievo quando vide suo fratello correre giù di corsa. O meglio, cercare di correre giù di corsa, dato che era abbastanza brillo.
-Bene, dobbiamo fare un annuncio!- esclamò Liam al microfono ricevendo l'attenzione di tutti i presenti.
-Aspettate, aspettate! Lo voglio dire io!- Harry ubriaco mi spaventava, avrebbe potuto dire qualche stupidata.
Improvvisamente mi ritrovai Taylor al mio fianco, non sapevo come avesse fatto ad arrivare lì senza che la vedessi, ma le sorrisi e tornai ad ascoltare i ragazzi.
-Siamo felici di annunciare che "Summer Love" si è posizionata al primo posto in 36 paesi!- la mia reazione fu quella di portarmi entrambe le mani davanti alla bocca stupita. Una canzone che Harry aveva scritto a quindici anni per me e sottolineo, per me, era prima in classifica in così tanti paesi. Era incredibile.
Tutti i presenti incominciarono ad applaudire e a complimentarsi con i ragazzi per il bel risultato ottenuto, ma Harry non sembrava aver finito il suo discorso.
-Vorrei ringraziare anche una persona in particolare che è qui in questo locale- "No Harry, non farlo, non farlo!" pensai tra me e me. 
-Lei mi ha ispirato questa canzone- Taylor di fianco a me sorrise portandosi una mano vicino al cuore come se fosse sicura si trattasse di lei. Probabilmente non sapeva nemmeno il testo del brano, altrimenti si sarebbe resa conto che era alquanto impossibile che parlasse di lei.
"Harry, non farlo. La ferirai". In qualunque caso non volevo che lei ci rimanesse male.
-Esattamente tre anni fa.- ecco, l'aveva fatto. Taylor cambiò repentinamente espressione.
-Grazie Emma Edwards, è tutto merito tuo!- mi indicò e tutti si girarono verso di me. 


Buonasera donzellee :)
Sono stata veloce anche questa volta? Ma ceerto che si haha 
L'ho fatto perchè siccome tra due giorni partirò per il mare e rimarrete senza capitoli per circa due settimane, volevo lasciarvi con un po' di suspense del tipo "oddio, adesso Taylor la uccide?" muauahahahha
Spero che vi sia piaciuto e spero di ricevere un po' più di recensioni, altrimenti che scrivo a fare? 
Un baciooone e grazie a
"nayn" per essere sempre presente con delle recensioni stupendee!
Love you, Raffy <3


 
      Frankie:
                 

 
Daisy:
                                                                         
 

Emma:
     

Gemma, Anne e Harry:
     
                       



 
  
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