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Autore: vivianacenerelli    30/12/2012    0 recensioni
Lilli è una ragazza particolare, ha sofferto molto e questo ha forgiato il suo carattere, ma la vita la metterà di nuovo alla prova e si troverà ad affrontare cose che non aveva mai pensato che potessero accadere.VORREI CHIEDERE SCUSA A CHI HA LETTO LA MIA STORIA E PER UN MIO ERRORE DI TESTO NON NE HA CAPITO IL SENSO . ORA HO CORRETTO LA SCRITTURA E IL TESTO è COMPLETO COME IO L'AVEVO IDEATO .SONO NUOVA E NON MOLTO PRATITA SCUSATEMI
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio, luce,buio,luce,sono in movimento…………..

Dove sono? Mi fa male tutto, non ricordo, ero in bici stavo ritornando a casa………..

Buio , luce,buio,buio…..

Le mani e i piedi, sono legati, non riesco a parlare,qualcosa sulla bocca mi stringe,mi tira la pelle, questo dondolio, dove sono, non riesco a vedere,non c’è più luce, tutto buio.

Non c’è più movimento, fa freddo, ho la schiena gelata e indolenzita. La testa mi fa male.

Sento dei passi, c’è qualcuno? Vorrei gridare ma non posso, ecco si avvicina, apre lo sportello, sono in un furgone. Troppo buio vedo solo una sagoma nera, mi si avvicina, m’incappuccia, vorrei gridare ma non posso, mi dimeno, vorrei scappare……..

Mi solleva di peso, è forte, cerco di muovermi di fuggire, un dolore alla testa buio…..

Freddo , ho tanto freddo, mi fa male la testa. La luce è forte e sopra di me, non riesco a capire dove sono, so che mi ha portato fuori dal furgone, cerco di guardare intorno a me,vedo solo pareti, in alto una finestrella, sembra una vecchia fabbrica. Sento dei rumori di passi è qui, si sta avvicinando, sento freddo, perché non ho i vestiti, sono nuda, sento la sua mano sulla mia caviglia è ruvida, mi accarezza, sento qualcosa di umido, non riesco a vedere, la luce è troppo forte, mi acceca. La sagoma si avvicina, continua a toccarmi, si piega su di me, ancora umido,mi sta baciando sento la sua bocca sulla mia gamba, no, no mi sta toccando….

Cerco di sollevarmi, di fuggire, sono legata, qualcosa di gelato sta scorrendo sulle mie gambe, lo vedo, lo vedo una lama, ho paura che cosa vuole farmi. Ho la gola che mi brucia, lo sento ansimare, continua a toccarmi, ma non riesco a vederlo. Un rumore, una macchina che  si avvicina,lui si ferma, ascolta, un'altra macchina voci, sento delle voci  ridono, parlano,lui si sta  movendo, sento la sua rabbia, sento la sua paura,cerco di urlare, forse sono salva, si avvicina sta  borbottando, non riesco a capire, sento  un dolore forte in un fianco e qualcosa di caldo che scorre,

mi fa male. Lo sento, sta scappando, le voci si avvicinano sempre di più, io non vedo la luce mi acceca, sento freddo, tanto freddo,sto  male sento che le forze  mi stanno  abbandonando,le voci sono  sempre più  vicine. Un urlo, qualcuno sta urlando, aiuto, aiutatemi , vorrei  gridare ma non posso, si avvicinano, mi guardano,li sento parlare stanno chiamando  aiuto, sono salva,buio………

Ora li vedo, la luce non mi acceca più, ci sono ragazzi e ragazze sono tutti intorno a un vecchio bancone da macellaio, li sento parlare, le ragazze piangono,un ragazzo si sposta per consolare la sua amica,vedo una testa che ciondola dal bancone, una testa dai capelli biondi,capelli corti e biondi,ma io conosco quei capelli,mio Dio, Giovi……..

<< Gioviiiiiiiiiiii >> Lilli si sveglio tutta sudata e ansimante, con ancora il grido sulla bocca, la porta della sua camera si aprì Nadia entro nella stanza.<< che c’è piccola mia, cosa ti è successo, perche hai gridato? >> disse la donna, sedendosi sul letto e accarezzando la testa della ragazza. << stai tremando, sei tutta sudata. >> la ragazza si appoggio alla sua spalla e incomincio a piangere.

La donna attese con pazienza che la ragazza si calmasse, mentre suo marito sull’uscio della camera le guardava preoccupato. Lilli, tra le lacrime, incominciò a raccontare il suo sogno tra gli sguardi esterrefatti della coppia.<<  capisci, ho sognato come se accadesse tutto a me, ma non ero io era Giovi ha preso lui, gli ha fatto del male, ho visto del sangue. Il furgone non sono sicura, perché non lo visto da fuori, ma credo che sia lo stesso che abbiamo visto agli allenamenti, bisogna avvisarlo, bisogna avvisarlo >> la ragazza cerco di alzarsi dal letto ma come tocco con il piede il pavimento freddo ebbe un brivido e svenne.

Si ritrovo sul letto era ormai giorno accanto a se c’era Gianni, che le accarezzava dolcemente la testa.<< come stai piccola mia? Mi sono informato Giovi sta bene è al liceo insieme a Manu.  Ho pregato i ragazzi di venirti a trovare questo pomeriggio perché stai poco bene cosi se vorrai potrai metterli in guardia. Si lo so, non guardarmi così, non sarà facile spiegare a loro quello che è accaduto ma non ho dubbi che troverai la maniera per farlo. Sei veramente sicura che il ragazzo del sogno era  Giovi? >>. Lilli si mise seduta nel letto, la testa gli girava e si sentiva molto debole, Gianni gli passo dell’acqua e un pezzo di cioccolato.<< prendi vedrai che dopo ti sentirai molto meglio. Nadia ha chiamato tua madre questa mattina e gli ha spigato che avevi perso conoscenza dopo il sogno che avevi fatto. Non era per niente stupita, sapeva già che avresti avuto questa reazione la prima volta che i tuoi poteri si manifestassero a pieno. Infatti, secondo lei il tuo sogno precedente era solo premonitore di qualcosa che stava per accadere, ma niente a vedere con ciò che hai sognato questa notte. Secondo lei poi piano piano riuscirai ad abituarti. Ora cerca di riposare ancora un po’, io sono di la se hai bisogno di me. >>. L’uomo si alzò dal letto e si avvio alla porta. << Gianni, scusa, babbo, io ho solo visto i capelli di quel ragazzo il taglio era uguale a quello di Giovi ma non ho visto il suo volto. Credi che ancora debba accadere tutto o…….Marco!! Anche lui ha quel taglio. Io non posso rimanere a letto devo fare qualcosa devo scoprire se è già successo…… >> la ragazza scese  dal letto  con una smorfia la testa  le girava,Gianni fu immediatamente  al suo fianco e l’aiutò a sedersi. << stai calma, la nostra è una piccola  cittadina con un solo ospedale e tu hai la fortuna di avere  una  mamma che lavora li. Presto avremo notizie. Ascolta, se vuoi alzarti ti aiuto, se non te la senti di rimanere da sola qui in camera puoi scendere con  me di sotto >>. La ragazza fece segno con la testa di si e l’uomo le porse la vestaglia e l’aiutò a scendere al piano di sotto. << siediti ti preparo una tazza di latte e caffè, te la senti di analizzare il tuo  sogno per vedere se riusciamo a trovare qualche indizio  per scoprire  il luogo dove può essere accaduto? >>. Lilli annuì, l’uomo usci dalla stanza. La ragazza si guarda intorno, il padre non aveva  perso tempo, oltre  la radio  accesa sulla rete locale, sopra il tavolo c’era il portatile acceso  e dallo schermo, si vedeva una mappa della zona, sicuramente stava cercando se c’era qualche fabbrica abbandonata come lei aveva detto. Lilli aveva nitido il ricordo del sogno,chiuse gli occhi e cerco di analizzarlo, per vedere se trovava qualche particolare che potessero aiutarli a trovare il luogo. Nella prima parte dove lei era la “vittima”, aveva notato soltanto la finestrella in alto, poi, viaggiò  con lo sguardo, era fuori dal corpo vedeva i ragazzi intorno al bancone, quello che lei credeva fosse da macellaio, era in realtà solamente un vecchio tavolo con la piana in marmo,si guardò ancora intorno alla piccola finestrella si erano aggiunte delle altre tutto intorno al edificio, completamente spoglio, dei murales coprivano una parete alle sue spalle. << Lilli, piccola tutto bene? >> la voce apprensiva del padre la fece tornare alla realtà  << si, tranquillo, stavo cercando di ricordare, ho scoperto che c’erano dei murale e il bancone era solamente un tavolo con la piana di marmo, può esserci utile? >>. L’uomo porse la tazza fumante alla ragazza e si sedette di fronte al pc.

<< di certo non è molto, qui intorno ci sono diverse fabbriche poche abbandonate, ma nessuna che ho visto aveva le finestrelle in alto, sembrerebbe più una struttura moderna che una vecchia. Le poche strutture che ho trovato in zona avevano tutte dei finestroni enormi per sfruttare al meglio la luce, per questo penso che sia più una in costruzione, forse abbandonata. Certo sempre che sia in zona, non ti ricordi quanto poteva essere durato il viaggio? >>. La ragazza cerco di ricordarsi << no, mi dispiace, ma nel sogno io mi sono “ svegliata” che eravamo già in movimento. Non so da quanto tempo, in questo non posso aiutarti. >>.  Lilli rimase pensierosa per un po’ << perché, sia tu sia Nadia mi credete? Non è proprio comune avere un “ figlia” sensitiva, se poi è vero, potrei essere stata influenzata da ciò che mi avete raccontato sulla mia vera madre. Io sono la prima ad avere dei dubbi, invece vedo voi credermi cecamente, perché? >>. Gianni, si girò verso la ragazza, la guardo come se stesse cercando le parole giuste per rispondergli. << Nadia, ti ha raccontato che ha incontrato tua madre alla clinica, quello che non ti ha detto è che sono andato con lei. Appena mi ha visto mi ha detto che non dovevo fare quel viaggio a Berna, perche avrei avuto un brutto incidente, non sapeva nemmeno che lavoro facevo, poi ha raccontato lei a noi quello che ti era accaduto in questi anni, sapeva già del primo affidamento andato male, delle volte che ti picchiavano. Certo, poteva essersi informata di tutto, ma io mi sono lasciato influenzare e ho cambiato giro, non sono partito per Berna e chi ha fatto quel viaggio, si è trovato coinvolto in un brutto tamponamento, per fortuna senza gravi conseguenze, ma con vari danni al mezzo. Mi sono sentito incolpa verso il mio collega, ma ormai era fatta. Da quel giorno, ogni volta che mi vedeva in difficoltà, mi avvisava. Anche adesso, se sono in ferie, è perché lei mi ha chiesto di rimanerti accanto che avresti avuto bisogno di me che dovevo proteggerti. Come vedi aveva ragione. In questi tre anni mi ha aiutato molto, certo mi ha spiegato che non può impedire un incidente mortale, ma tutto ciò che può provocarlo sì. Pensa, ha perfino impedito che fossi rapinato. Mi ha chiamato sul cellulare mentre stavo parcheggiando in un autogrill per fermarmi a mangiare e passare lì la notte, mi ha detto di continuare e di fermarmi al successivo anche se ero sotto con le ore di guida, mi aveva fornito prova più volte che aveva ragione e così ho fatto. La mattina dopo mi ha chiamato un mio collega sul CB raccontandomi ciò che era accaduto a un vettore straniero proprio in quell’autogrill. Rapinato e bastonato. Come vedi come non posso credere? >> <<  riesce, anche se una persona è distante da lei,a prevedere ciò che gli può accadere? >>. L’uomo non rispose subito, si alzo dalla sedia e incominciò a camminare per la stanza << non credo, penso che questo accada con le persone che in un certo senso fanno parte della sua vita. Non le ho mai chiesto come facesse poiché ero distante migliaia di chilometri da lei, credo che dipenda dal mio affetto verso te a tenermi in contatto con lei. Sulla lettera che ti ha scritto, ti parlava di come si ampliavano i suoi poteri standoti vicina, penso che sia questo il motivo. >>. La musica sulla radio si era interrotta per lasciare spazio al notiziario, i due si voltarono attenti verso l’apparecchio cercando di non perder nessuna parola. Lo speaker comunicò varie notizie nazionali, niente di ciò che loro si aspettavano. << non credo che qui avremo notizie. >> disse l’uomo spegnendo l’apparecchio, si avvicino alla tv e l’accese mettendo il canale locale. << forse qui, nel notiziario delle dodici, su internet non ho trovato niente. Ho aperto vari siti dei quotidiani locali ma niente. Penso che ancora non sia successo. Forse deve ancora accadere quale sensazione hai? >> si voltò verso la ragazza. << non lo so, non so dirtelo. Anche se sono sempre più convinta che il ragazzo che ho visto sia Marco, non so proprio cosa risponderti. >> << non conosci il suo cognome? >> .Lilli fece di no con la testa << ieri all’allenamento l’avevo scambiato per Giovi, la loro somiglianza fisica e lo stesso taglio di capelli mi aveva ingannato. Ora che ci penso, lui è uscito prima dagli spogliatoi, l’ho visto sfrecciare via con la sua bici. Quando siamo partiti noi dietro ai ragazzi, il furgone non c’era già più. Sono sempre più convinta che quello stramaledetto furgone sia lo stesso del mio sogno. Gianni ho paura, che facciamo? Che ci faccio con i miei poteri se non posso fare niente per impedirlo? >>. L’uomo si avvicinò e si sedette accanto, prese il viso della ragazza fra le mani. << i tuoi occhi, i tuoi occhi non sono né verdi né grigi, credo che………>> dalla televisione il notiziario locale stava parlando di un ragazzo, i due si voltarono appena in tempo per vedere la foto<< il ragazzo stava rientrando dagli allenamenti, ma non è mai giunto a casa, chi avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri che stanno seguendo il caso. I genitori escludono una sua fuga di casa, temono più un atto intimidatorio, suo padre il magistrato P. sta indagando su un traffico di cocaina dai paesi dell’est, i carabinieri stanno vagliando ogni probabile pista. Ripetiamo, chi avesse qualche notizia è pregato di contattare le forse dell’ordine. Ora passiamo alla politica, il sindaco…….>> << Marco, è lui che facciamo, io lo so cosa è accaduto, ma se mi presento ai carabinieri dicendo che ho fatto un sogno…. Mi prendono per matta e con un bel calcio nel sedere mi rispediscono a casa. Che devo fare? >>. L’uomo la guardo con tristezza, e le strinse forte le mani. Con quel contatto, davanti agli occhi della ragazza passarono delle immagini di suo padre ammanettato. Lilli lanciò un grido che spaventò l’uomo<< che c’è che ti succede? >> << non possiamo andare dai carabinieri ho appena visto che ti arrestavano,  che devo fare, che devo fare? Non posso rimanere qui ferma ad attendere che ritrovano il corpo di Marco, ora lo so, quello che ho sognato non è ancora successo, ma come impedirlo? >>. La ragazza si era alzata dal divano e camminava nervosamente per la stanza, il padre si alzo a sua volta avvicinandosi al PC, resto per un po’ davanti al monitor poi chiamo la figlia.<<  guarda il mio amico giornalista  è online, che ne dici di raccontarlo a lui? Certo da principio mi prenderà per pazzo, ma mi conosce da troppi anni per non credermi. Io però vorrei che venisse qua per parlarne a voce non mi va di mettere in rete una cosa così che ne pensi? >>. Lilli ci pensò un po’ poi fece segno di si con la testa, il padre, le sorrise, vederla cosi triste e preoccupata le strinse il cuore. Perche proprio la sua piccola doveva portare un fardello del genere? Fece un sospiro e afferrato il telefono chiamo il suo amico giornalista. Mentre suo padre parlava al telefono, Lilli, salì al piano di sopra per cambiarsi, non poteva certo incontrare l’amico di suo padre in pigiama, entrò nel bagno per farsi una breve doccia, si guardò allo specchio, sul viso i segni di una brutta nottata, i suoi occhi erano di un leggero grigio tendente al verde, come dire né si né no, ni. Era chiaramente preoccupata e spaventata, perché proprio a lei doveva capitare una cosa del genere? Ripensando alle volte che sua madre aveva salvato Gianni, sicuramente questo era un dono, ma pensando dove lei era ora capiva che poteva diventare una condanna. Quello che più temeva era la difficoltà di far credere agli altri che ciò che vedeva era tutto vero, sapeva benissimo che c’erano molti falsi medium che speculavano sul dolore delle persone. Ora capiva il tormento che provava sua madre.

<< Lilli puoi scendere >>. La voce del padre la distolse dai suoi pensieri, si vesti in fretta e scese di sotto << bene, ora vediamo quello che sarò capace di fare per salvare Marco, che Dio mi aiuti >>.Cosi dicendo entro nel salotto.

  
   
 
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