Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LazySoul    30/12/2012    5 recensioni
Dal primo capitolo:
«Vattene!», sentii la mia voce urlare, senza che il cervello avesse dato il comando alle labbra di muoversi.
Vidi il ragazzo di fronte a me aggrottare le sopracciglia, prima che sul suo viso comparisse un ghigno perfido e malizioso.
Non si mosse minimamente, mentre continuava a fissare le mie gambe nude, le spalle e il mio viso arrossato dall’imbarazzo.
«Malfoy? Mi hai sentito? Ti ho detto di...», iniziai, ma venni interrotta dalla sua voce:«Mi dispiace Mezzosangue, ma non capisco perché tanta fretta di mandarmi via, non possiamo chiacchierare un po’?»
«Certo Malfoy, cosa vuoi? Prendere il tè con me, magari? Così possiamo spettegolare come due vecchi amici, va bene?»
...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perdonami_5

5.

 

«Caposcuola Granger!»

Appena mi sentii chiamare mi voltai, vedendo in lontananza Mclaggen farsi largo tra un gruppo di studenti, sbracciandosi per farsi notare.

Sentii le guance imporporarmisi al ricordo dell’ultima volta in cui gli avevo concesso di parlarmi in privato e del suo bacio un tantino fuori luogo e comunque non desiderato dalla sottoscritta.

Continuai a camminare imperterrita, fingendo di non sentire le sue urla e rifugiandomi in Biblioteca con il sollievo più che visibile sul volto, mentre mi accomodavo al mio solito tavolo, salutavo gentilmente Madame Pince e poi cominciavo a tirare fuori i miei compiti.

La mia speranza era che non avesse visto dove ero andata o che magari decidesse di rimandare il suo attacco nei miei confronti ad un altro momento.

Mclaggen era ancora più soffocante di un tempo, se il sesto anno lo avevo reputato rompiscatole ora potevo solo definirlo ossessionato. Il fatto strano era che non capivo il motivo di tutto questo attaccamento nei miei confronti.

Sentii le porte della biblioteca aprirsi un paio di volte, ma non mi lasciai distrarre e cominciai ad aprire il libro d’Incantesimi e recuperare una pergamena e la penna dalla borsa.

Ero intenta a cercare la pagina su cui dovevamo consegnare la relazione, quando sentii un ciuffo dei miei capelli abbandonare lo chignon con cui avevo provato a domarli e scivolarmi lungo la guancia e poi davanti all’occhio fino a raggiungere le labbra.

Stavo per spostarlo infastidita, quando nel mio campo visivo delle dita lunghe svolsero il gesto al mio posto e adagiarono la ciocca dietro al mio orecchio.

M’immobilizzai un istante, chiedendomi cosa avesse spinto Mclaggen a sfidare la mia pazienza quel giorno ma, alzando lo sguardo, mi ritrovai a fissare il viso serio di un’altra persona.

«Granger», mi salutò Malfoy, sedendosi nel posto di fronte al mio.

«Ciao», dissi, ancora confusa, ma lusingata dal suo gesto.

Lo osservai per ancora qualche secondo, prima di tornare a concentrarmi  sulla pergamena ancora bianca davanti a me.

Eppure, per quanto cercassi di concentrarmi sul compito, non riuscivo a levarmi dalla mente il fatto che lui fosse di nuovo lì con me.

Azzardai ad alzare di nuovo lo sguardo.

Malfoy stava leggendo il volume di Trasfigurazione e le sue labbra si muovevano ad una velocità impressionante, come se stesse pronunciando delle parole ma qualcuno avesse messo la scena in muto. I capelli biondi erano scompigliati e il viso pallido era serio e concentrato, la fronte aggrottata e, all’altezza del mento, sempre lo stesso livido, anche se meno evidente di pochi giorni prima.

La voglia di chiedergli come o chi glielo avesse fatto era forte, ma per non parlare mi morsi forte il labbro inferiore e tornai a fissare la mia pergamena.

Dovevo concentrarmi sul compito, solo sul compito...

Non ci riuscii e alzai di nuovo lo sguardo, questa volta però incontrai i suoi occhi grigi scrutarmi.

«Ti do fastidio?» chiese, lanciando un’occhiata alla pergamena di fronte a me; doveva essersi accorto che non stavo lavorando come al mio solito.

«No!», esclamai, sconvolta dalle sue parole: «Non mi dai fastidio, nient’affatto».

A quel punto avrei dovuto distogliere lo sguardo e cercare di tornare in me, invece rimasi immobile, i miei occhi nei suoi.

«Secondo me invece sì, altrimenti non mi fisseresti in continuazione...», disse con tono malizioso, facendomi arrossire.

«N-non è... io... volevo... non...»

Mi sentii ancora più patetica di prima, adesso non riuscivo neanche più a formulare una frase di senso compiuto; che vergogna!

Lo sentii sospirare: «Se proprio lo vuoi sapere ho litigato con un mio compagno di casa e lui ha avuto la fortuna di colpirmi per primo, ma se vai in infermeria puoi vedere come l’ho conciato per le feste».

La sua spiegazione non sembrava far una piega, quindi mi convinsi che fosse stato sincero, ma poi mi resi conto di non aver posto nessuna domanda, o almeno, non ad altra voce.

«Mi hai letto nella mente!», esclamai, confusa e sconvolta e anche un tantino imbarazzata e presa in contropiede; il fatto che potesse ascoltare tranquillamente i miei pensieri mi faceva sentire a disagio.

«Ero curioso, non ho saputo resistere, ma non l’avevo mai fatto prima e se vuoi non lo faccio più...», sussurrò posando la piuma e passandosi una mano tra i capelli, spettinandoseli distrattamente.

«Ah», dissi con le guance ancora color pomodoro e una voglia matta di sotterrarmi per l’imbarazzo.

«Allora?», chiese, facendomi corrucciare la fronte: «Allora cosa?», risposi confusa.

«Posso o no leggerti ancora la mente?»

Stavo per rispondergli negativamente quando vidi la porta della Biblioteca spalancarsi e Mclaggen entrare e guardarsi intorno.

«Oh, cazz...cavolini!», dissi notando lo sguardo di Madama Pince; davanti a lei niente parolacce, era una regola.

«Cosa...?», domandò Malfoy, voltandosi verso la porta e notando il ragazzo dirigersi verso di noi.

«Granger! È da mezz’ora che ti cerco, non mi hai sentito che ti chiamavo prima per i corridoi?», domandò Mclaggen.

«No, scusa...», dissi, non sentendomi affatto dispiaciuta.

«Ah, non importa... volevo solo chiederti se hai voglia di venire come mia dama alla festa di Lumacorno di Sabato sera».

Lanciai uno sguardo d’aiuto a Malfoy, che se la rideva sotto i baffi, poi tornai a guardare il mio ammiratore, chiedendomi con quali parole potessi declinare il suo invito senza ferirlo troppo.

«Io...», iniziai ma, con mia grande sorpresa la mia voce venne sovrastata da quella di Malfoy.

«NOn ce l’hai già un cavaliere per Sabato?»

Io guardai il Serpeverde, vedendolo farmi l’occhiolino, prima che nella mia testa sentissi la sua voce: “Stai al gioco”.

«Eh, già. Ho un cavaliere, mi dispiace Mclaggen», dissi con un tono di voce leggermente titubante.

«Ah, sarà allora per la prossima volta...», disse il mio cagnolino scodinzolante.

«No», intervenne Malfoy: «Non penso che il suo ragazzo sia della stessa idea, temo che tu debba cominciare a girare intorno ad un'altra ragazza, la Granger non è più disponibile...»

«Come?! Ragazzo? E chi è?», esclamò Mclaggen stupito.

“Lo vedrai alla festa, dillo!”

«Lo vedrai alla festa», sussurrai, confusa dal suono della voce di Malfoy nella mia testa e indecisa se essere felice perché mi stava aiutando a liberarmi di quel ragazzo o arrabbiarmi dato che non avevo affatto un ragazzo e che avrei fatto la figura della stupida Sabato, arrivando da sola.

«Ah. Beh, allora io vado... ci vediamo...», salutò Mclaggen, prima di scomparire oltre la porta della Biblioteca.

Rimasi un istante in silenzio, prima di lanciare uno sguardo di fuoco al Serpevedre che se la rideva tranquillamente davanti a me.

Alla fine tra la gratitudine e la rabbia aveva vinto quest’ultima.

«Ma sei cretino!? E ora che faccio? Non ce l’ho un cavaliere! E neanche un ragazzo, se è per questo!», esclamai, sporgendomi verso di lui per non farmi sentire da nessuno e per tentare di sembrare minacciosa almeno un po’.

«Sì che ce l’hai», disse, ridacchiando.

«Ma, davvero? E chi sarebbe?», chiesi con tono sarcastico.

«Ce l’hai di fronte»

A quelle parole sentii il mio corpo congelarsi, troppo sconvolto per riuscire a formulare un pensiero di senso compiuto, il mio cervello doveva aver dato le dimissioni.

«Come!? Tu?!», esclamai aggrottando le sopracciglia.

«Che sarà mai Granger? Vengo con te Sabato sera poi fingiamo di aver rotto e stop, fine della nostra “travagliata” relazione».

Ok, come l’aveva spiegata lui sembrava maledettamente semplice, ma ero certa che si dimenticasse qualcosina.

«E come pensi di riuscire ad essere in modo credibile il mio ragazzo? Tu non sai niente di me, come io non so niente di te. È impossibile riuscire a far credere a qualcuno che ci sia qualcosa tra di noi!» dissi, sentendomi fiera del mio discorso che non faceva una piega.

«Semplice, Granger, tu scriverai un elenco delle cose che ti piacciono o comunque le informazione che di solito tra fidanzati si condividono, io te ne do uno uguale e ce lo studiamo per Sabato».

Ok, ora sembrava ancora più facile di prima.

«E se dovessero chiedere delle dimostrazioni... diciamo “fisiche” che noi stiamo insieme?»

«Non dirmi che ti preoccupa di più darmi un bacetto che Mclaggen».

A quelle parole non riuscii a trovare risposta e rimasi semplicemente a fissarlo.

«Allora, Granger? Ci stai?»

Annuii appena, certa di star firmando la mia condanna a morte.

**************************************************************************************

Hola! :)

Come vi sembra questo capitolo? Voglio saperlo, quindi mi raccomando: recensite! ^^

Ringrazio tutte le persone che mi seguono, che mi inseriscono tra i preferiti e tra i ricordati, ma anche chi ha commentato: Thank you a lot! ;D

Il prossimo capitolo non so ancora quando riuscirò a postarlo... Spero di riuscirci per Martedì...

E, prima che me ne dimentichi, vi auguro di passare un felice Capodanno!! :) :)


Lazysoul
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LazySoul