Capitolo 4, ovvero, torniamo indietro nel tempo parte 1
Lily aprì gli occhi, guardando la sveglia digitale sul comodino. Erano le 9:00, ora di alzarsi. Si mise a sedere, sbadigliando sonoramente. Poi si voltò verso il muro e diede 3 colpetti sulla parete. Aspettò un pò, poi ripetè i colpetti altri 3 volte.

Si sentirono altri 3 colpi, poi uno staccato. Lily sorrise. Era più o meno un anno che lei e le ragazze avevano comprato quella casetta al centro di Londra.

In teoria, per studiare e lavorare, in pratica per stare più vicine ai ragazzi. Già dopo la prima settimana, le 3 amiche avevano inventato questo strano codice per svegliarsi tra loro.

Infatti, le loro camere erano tutte affiancate e si affacciavano su un piccolo corridoio.

Mentre Lily si alzava dal letto per spalancare la finestra, Sara si affacciò nella camera.

"Lid non risponde ai colpetti...piano B".

Lily annuì ridacchiando, poi seguì Sara in punta di piedi nella stanza di Lidia. La ragazza dormiva scompostamente abbracciata al cuscino. Aveva le coperte per metà fuori dal letto, per l'altra metà attorcigliate lungo una gamba. Lily e Sara si lanciarono un'occhiata furtiva, poi distolsero gli sguardi per evitare di scoppiare a ridere.

"Vuoi avere tu l'onore?" chiese Sara in un soffio.

Lily annuì. "Con estremo piacere!". Prese la bacchetta di Lidia dal comodino e la fece scattare insù.

Un urlo sovraumano squarciò il silenzio creatosi nella stanza.

"MERLINO SANTISSIMO!!!!". Lidia si ritrovò appesa per le caviglie. Le altre 2 ragazze erano in preda ad una crisi isterica dal ridere che le impediva totalmente di respirare.

"Perchè non avete fatto i colpetti??" sbottò Lidia, altamente irritata.

"In realtà li abbiamo fatti...ma non hai risposto" rispose Sara, una volta riuscita a prendere fiato.

Lidia le guardò truce per un minuto, poi sorrise. "Ok, fatemi scendere. Per fortuna porto i pantaloni del pigiama...se lo avessi fatto a voi non sarebbe stato un bello spettacolo!"

Due cuscini le arrivarono a super velocità in faccia.

In fondo però, era vero.

Sara portava una sottospecie di camicia da notte azzurra, corta fino al ginocchio. Lily invece indossava una maglietta verde gigante, che le arrivava a metà coscia e teneva arrotolata alle maniche. Lidia e Sara sospettavano appartenesse al ragazzo della sorella di Lily, Vernon.

Anche se definirlo un ragazzo era troppo. Sembrava più un maiale particolarmente grosso provvisto di un parrucchino biondo platino, con baffoni in tinta.

Mezz'ora dopo le tre amiche erano sedute al tavolo della cucina, facendo colazione tra gli sbadigli.

Il sonoro squillare del campanello le fece sobbalzare. Che poteva essere alle 9:30 di mattina?

Le ragazze si scambiarono un'occhiata. Il campanello suonò di nuovo. Sara si alzò stancamente.

"Vado io. Non trattenetemi, non frenatemi...non catapultatevi contro la porta!" esclamò, trascinandosi all'ingresso.

Aprì la porta, sbadigliando.

"Ciao Sara...che gentile a mostrarmi il contenuto del tuo stomaco!". Sirius la guardava sorridendo e scuotendo la testa.

Sara gli lanciò un'occhiataccia. "Si, si, come no. Serve qualcosa?"

"In verità si...cerco Lidia"

Sara si fece di lato per farlo passare. "Cucina" disse, andandogli dietro.

Intanto Lily e Lidia stavano attaccando a fare colazione. Lidia aveva appena dato un morso al suo cornetto con la crema quando vide entrare Sirius nella cucina, seguito da Sara. Abbassò il cornetto, guardandolo sorpresa.

"Ehilà! Qual buon vento ti porta qui a quest'ora della mattina?" disse ridacchiando, mentre Lily salutava Sirius sorridendo.

Sirius ricambiò il saluto, poi guardò Lidia.

"Vento di proposte"

Lidia lo fissò stralunata. Sirius le tese una mano. "Vieni un momento con me...devo parlarti in privato".

I due si diressero verso il piano superiore, lasciando Lily e Sara a fissarsi confuse. La loro occhiata poteva essere tradotta con una sola parola: origliamo!
Poi però decisero di lasciare ai due -pargoli- la loro privacy.

Dopo una mezz'oretta scesero.

"Allora ciao Sir" disse Lidia, facendogli un cenno.

"Si, ciao Lidia. Ragazze..." fece Sirius, uscendo velocemente.

Lidia si risedette al tavolo, attaccando di nuovo il suo cornetto. Lily si trattenne non più di due secondi.

"Allora????"

"Allora cosa?"

"Che ti ha detto?" chiese Sara.

"Mah...niente"

"Come NIENTE???? PARLA!" esclamarono in coro le due ragazze.

Lidia alzò le spalle. "E se io non volessi parlare?"

Lily afferrò un cornetto. "Se non parli ti infilzo con questo!". Sara la guardò, sarcastica. "Immagino il titolo della Gazzetta del Profeta di domani: Ragazza viene uccisa dalla sua migliore amica con un cornetto. Gli inquirenti tentano di scoprire se l'assassina è imparentata con Voldemort!"

Le tre ragazze scoppiarono a ridere, mentre Lily posava il cornetto.

Lidia continuava a fare colazione, come se niente fosse. Dopo un pò evidentemente gli sguardi impazienti di Sara e Lily le diedero fastidio, così sbottò: "Non abbiamo detto niente di speciale...mi ha chiesto di sposarlo".

La bocca di Sara raggiunse il pavimento e Lily cadde dalla sedia con un tonfo sordo. Entrambe rimasero a fissare Lidia, finchè lei non scoppiò a ridere.

"Lo sapevo che se ve lo dicevo così ci rimanevate!! Ragazze, alzate i didietri e facciamo macello, mi sposooooo!"
Sara e Lily le si catapultarono addosso, abbracciandola e urlando come matte.

Qualche mese dopo...

Casa delle 3 Malandrine.
Lily dormiva abbracciata al cuscino. Stava sognando...un sorriso soddisfatto le comparve sul viso. Ad un tratto un boato improvviso le fece aprire gli occhi. Lidia le si era fiondata in camera e saltò sul suo letto.

"Svegliati, svegliati, svegliati!".

Lily si tirò su. "Ma che succede?" chiese, sbadigliando.

"Come che succede?? Io oggi MI SPOSOOOOOO!".

Sara si affacciò nella stanza, sorreggendosi vicino alla porta. Lily lanciò un'occhiata alla sveglia. "Le sei??? LE SEI???????? Lid...tu ti sposi alle UNDICI!!!!!"

Lidia sbuffò. "Si, ma dobbiamo prepararci! Bisogna calcolare tutti gli imprevisti..."

Ma non ci fu nessun imprevisto da riparare. Lidia infatti era una persona ordinatissima, quindi aveva tutto sotto controllo. Così le tre ragazze poterono prendersela un pò più comoda.

Alle 10:30 erano tutte e tre davanti allo specchio.

"Lid, questo vestito è stupendo" mormorò Sara, con gli occhi che brillavano.

"Già!" esclamò Lily, facendo un saltello.

Il vestito di Lidia era abbastanza semplice. Bianco, piuttosto classico, si stringeva in vita per poi scendere più morbido. Lidia portava i capelli alzati in uno chignon lavorato, facendo ricadere qualche ciocca ad incorniciarle il viso.

Lily diede un'occhiata all'orologio. "Ok, ora dobbiamo andare...materializziamoci"

Un batter di ciglia dopo le tre ragazze erano davanti la chiesa.

La cerimonia proseguì senza troppi intoppi, se non vogliamo contare le volte in cui, a turno, James e Remus abbandonarono la chiesa tutti rossi per poi tornare visibilmente rilassati.

Al momento del lancio del bouquet, la tensione poteva tagliarsi con un coltello poco affilato.

Mentre tutte le ragazze (e qualche ragazzo capitato lì per sbaglio) prendevano posizione davanti alla sposa, Lidia ridacchiava tra se, chiedendosi chi lo avesse acchiappato.

Non appena fu lanciato, il bouquet sembrava indeciso se capitare in mano a Sara o in mano a Lily, ma un intralcio gli facilitò la scelta: James infatti, allungò un braccio e afferrò Lily, tirandosela vicino e dandole un bacio.

Quando si staccarono, Lily lo guardò, ridacchiando. "Lo hai fatto apposta!"

James alzò le spalle. "Io? Fatto apposta cosa?". Lily scosse la testa sorridendo e si voltò verso la folla di ragazze.

Vide una Sara confusa che reggeva il bouquet al contrario fra le mani. Remus intanto parlava con Sirius in un angolo e si sporse a guardare. Sara gli sorrise, indicandogli il bouquet, poi si avvicinò a Lidia.

"Allora?" chiese Lidia.

"Allora cosa?"

Le due vennero raggiunte da Lily, che trascinava in mano le decollettè con i tacchi.

"Scarpe del cavolo...vabbè, lasciamo perdere! Ooooooooooh, signora Black! Bel lancio!"

Lidia ridacchiò. "Eggià, dopotutto mica facevo la cacciatrice per niente a scuola!"

Le tre ragazze risero, poi Lily guardò Sara. "Uh uh...tra un pò ci sarà un altro matrimonio da organizzare" cantilenò, sorridendo.

"Parli di te?" chiese Sara

Lily fece roteare gli occhi. "Parlo di te!!!"

Lidia sorrise. "Fico, matrimoni attaccati" Ehm...vi spiacerebbe pensarci dopo? E' il momento delle foto"

"Che foto?" chiesero in coro Lily e Sara.

Lidia abbracciò le amiche, poi indicò un punto della sala.

"Guardate lì! Cheeeeeeeeeeeeease!"