Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Chocolatewaffel    30/12/2012    6 recensioni
"Hyuga", in Giappone è un cognome molto conosciuto simbolo di ricchezza e forza eppure, per Hinata, tutto ciò è solo un peso. La ragazza, prossima guida del clan, viene considerata da tutti un'inetta inutile e incapace di mantenere la guida di un organismo tanto potente. Con la speranza di poter cambiare la debolezza della figlia, Hiashi manda la giovane in un'altra città sotto la protezione di un amico di vecchia data: Fugaku Uchiha. Peccato che, il freddo calcolatore, non avesse fatto i conti con i due figli dell'uomo e con tutti i loro amici.. Ce la farà la povera Hinata a superare anche quest'avventura?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke, Karin/Suigetsu, Naruto/Sakura, Neji/TenTen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
sasuhina cap 1 Buona giornata a tutti cari effepipiani (?), inizio ringraziando tutti quelli che hanno messo la storia tra le "seguite", "preferite" o "ricordate". Inoltre un grazie particolare va a chi a recensito, mi avete reso davvero davvero felice.
Prima di lasciarvi alla storia ho un paio di chiarimenti da fare. Questo capitolo l'ho suddiviso tra il "presente" dei nostri personaggi ed il "passato"mentre i capitoli seguenti tratteranno solo del passato, che per questa ff trovo più comodo. Per l'inizio, invece, mi sembrava quasi scontato adoperare questa soluzione, in modo da indicare il punto a cui dovrò arrivare. Spero di essere stata chiara, anche se conoscendo le mie doti di spiegazione la vedo dura..
Un'ultima cosa, per quanto riguarda gli aggiornamenti non posso fare promesse sulla loro puntualità anche se pensavo di pubblicare almeno una volta alla settimana, o, al massimo, ogni due. Sappiate che mi metterò d'impegno per riuscirci. Questo capitolo ho deciso di pubblicarlo prima, perdendo così giorni preziosi per la sua revisione, perché fino a circa giovedì prossimo non potrò aggiornare e mi sentivo in colpa a lasciarvi con solo quel mini prologo..
Comunque, la smetto di assillarvi e.. buona lettura!
P.S. scusate anche per i titoli, però quando mi vengono in mente mi sembrano geniali.. eh.. ignorateli.


                                                             -La metro non perdona-


La sveglia ormai era già suonata da circa dieci minuti eppure, non riusciva proprio ad alzarsi. Il giorno prima era andata letto tardi e, ora, ne pagava le conseguenze; nonostante questo, però, tutti quei pensieri che le vorticavano in testa erano in omaggio. Un omaggio che avrebbe preferito non avere. Avrebbe dato di tutto per essere di nuovo a Tokyo, a casa sua, con i suoi quattro amici, e senza problemi, esclusi quelli del suo carattere, ovviamente. E invece no, ora si trovava ad Osaka, in un letto distante circa 500km dalla sua camera e con sei ore circa di viaggio a separarla dai suoi amici. Beh, oddio, le sei ore la separavano anche dalle manie di perfezione di suo padre, il che, in se per se, non era un male. Ok, mettiamola così: se Sasuke non fosse stato Sasuke, se Itachi fosse stato leggermente meno ficcanaso, se Naruto fosse stato meno splendente, e un po' meno stupido, sarebbe andato tutto bene fin dall'inizio..


Quello sarebbe dovuto essere il suo primo giorno nella nuova scuola. Aveva passato la nottata ad autoconvincersi, inutilmente, che sarebbe andato tutto bene ma, mentre guardava le porte della metropolitana chiudersi, separandola da Sasuke, le sue paure si fecero più incalzanti. Per quale assurdo motivo, mentre lei era ancora sul marciapiede, il ragazzo che avrebbe dovuto accompagnarla a scuola si trovava sulla metropolitana e la guardava impassibile?
Con una calma che non le apparteneva era andata a sedersi su una delle panchine e, mentre gli occhi avevo già iniziato ad inumidirsi, con tutto l'autocontrollo di cui disponeva si impose di mantenere la respirazione regolare. Non poteva andare in iperventilazione dopo neanche una settimana che era lì. Avrebbe chiamato Itachi, lui l'avrebbe sicuramente aiutata. O almeno questo era quello che sperava; con gli Uchiha non si poteva mai essere sicuri di qualcosa.

Doveva ammettere che l'auto di Itachi non era male, certo, non era come le limousine a cui era abituata, ma neanche come quella metropolitana piena di gente che avrebbe dovuto prendere come alternativa.
-Cosa vorrebbe dire che "Sasuke ha preso la metro lasciandoti sul marciapiede"?-
-E-ecco, io, n-non sono stata abbastanza veloce da salire che le porte si sono chiuse..-
-E lui?-
-P-penso non s-se ne sia accorto-
Doveva assolutamente smetterla di torturarsi una ciocca di capelli quando diceva un bugia, altrimenti lo avrebbero capito anche loro; a casa la scoprivano sempre a causa di quel suo piccolo tic. Il fatto era che non voleva ammettere ad Itachi che Sasuke l'aveva bellamente ignorata e che, mentre lei correva cercando di salire sul vagone, lui l'aveva guardata indifferente dal vetro.

-Mio fratello è un imbecille-
Magari non proprio un imbecille, solo un po' maleducato, menefreghista e cinico..


Quando a scuola, pensando di aver superato il peggio, si era tranquillizzata Naruto Namikaze, 1,75m  di energia per 58,9kg di stupidità, si abbatté prepotentemente contro la povera Hinata, un misero metro e sessanta di timidezza e circa 45kg di dolcezza. Lo spiaccicamento della ragazza contro il pavimento fu inevitabile.
-Oh, accidenti scusa, non ti avevo visto il fatto è che..-
-Naruto!-
A distrarlo dai suoi pensieri ci pensò la voce della preside. Con 1,63m di irritazione e 48,9kg di aura malefica, Tsunade Senju, nonché direttrice della scuola, si stagliava sui due ragazzi scrocchiando le nocche.
-Come mai non sei ancora in classe?-
Il povero ragazzo perse immediatamente tutto il suo coraggio, quella donna quando si arrabbiava faceva davvero, davvero, davvero tanta paura.
-Baa-ch..-
Un poderoso pugno si era adagiato in modo tutt'altro che delicato sulla sua testa impedendogli di finire la frase. A salvare il povero malcapitato da altre dolci pugnetti affettuosi della donna ci pensò, inconsapevolmente, quella ragazza somigliante ad un angelo.
-E-ehm.. s-scusate...-
-Oh, sì certo. Hinata questo è Naruto, Naruto questa è Hinata Hyuga, la tua nuova compagna di classe. Ci pensi te a presentarla al professore?.. Io ho delle pratiche da sbrigare..-
-Bere sake non è una prat..-
Un pugno più forte del precedente mandò il ragazzo contro il muro, formando una lieve crepa nel punto in cui aveva sbattuto la testa il biondino. Imprecando a voce bassa, ma neanche troppo, la donna si diresse verso il suo ufficio, incurante dei traumi che aveva appena provocato alla sua nuova alunna; senza considerare il trauma cranico causato al biondino.
Quel decerebrato di suo nipote non avrebbe mai imparato a comportarsi nel modo giusto con le persone più mature di lui. Tutta colpa di quello sconsiderato del padrino che si ritrovava. Insomma, quale essere vivente di sesso mashile, nonostante avesse una moglie fantastica come lei ad attenderlo a casa, o al massimo al bar, preferiva spiare le ragazze nei bagni termali? Solo un maniaco decerebrato, anche più del nipote, ecco chi.

Mentre la donna si perdeva nei suoi ragionamenti, la Hyuga, ripresasi dallo shock, si era avvicinata al suo nuovo compagno di classe per controllare che fosse ancora vivo.
-T-tutto bene?-


Bastò quel flebile sussurro a riportarlo alla realtà. Beh, a dire il vero non si era rianimato così velocemente. All'inizio aveva visto solamente una lunga chioma corvina, poi, pian piano, era riuscito a focalizzare due occhi così chiari da sembrare due perle che lo guardavano con preoccupazione e solo alla fine aveva notato il fazzoletto di raso lilla che gli stava porgendo. Quella ragazza sembrava davvero un angelo. Con un balzo si rimise in piedi ed iniziò a grattarsi la testa imbarazzato.

-Io sono Naruto Namikaze, il futuro sindaco della città!-
Con un sorriso pieno di fiducia si indicò col pollice della mano libera.

Ecco, se ignorava il dolore alla testa riusciva anche a sembrare abbastanza baldanzoso. Con sicurezza le porse la mano che lei strinse delicata.
-Piacere Hinata-
-Quindi saremo in classe insieme? Perfetto.. Non vedo l'ora di farti conoscere gli altri, penso ti troverai bene sai..-
Ormai il biondino aveva iniziato a sproloquiare tranquillamente, anche solo pensare di poterlo fermare era da pazzi.


Era ancora assonnata quella mattina, ultimamente si sentiva sempre stanca. Quando scese per andare a fare colazione trovò Sasuke già in cucina che l'aspettava. Questo, sentita la presenza silenziosa della ragazza, aveva alzato a malapena gli occhi dal libro per darle il buongiorno. Come faceva ad essere sempre così mattiniero? A volte le veniva persino il dubbio che andasse a dormire..


Quella mattina si era preparata alla velocità della luce, non vedeva l'ora di rivedere quel ragazzo biondo pieno di vita che le aveva rubato il cuore. Velocemente scese le scale ma, solo quando arrivò in fondo si accorse della presenza di Sasuke. Era lì appoggiato al muro con la sua solita aria annoiata.
-Finalmente ti sei degnata di scendere-
-S-sì, scusa. Non pensavo mi aspettassi..-
-Hanno minacciato di lasciarmi senza cibo. In ogni caso è solo per oggi-
-Oh.. g-grazie-
Ok, ora capiva perché il padre l'aveva mandata via di casa. La ragazza gli sorrise e, sembrava persino essergli veramente riconoscente. Era dolce e innocente, due qualità inutili, se non controproducenti, per il suo futuro ruolo di capo in un clan tanto importante e ricco quali gli Hyuga.
Con un sonoro sbuffo le diede le spalle ed uscì di casa.

La scena si stava ripetendo esattamente come il giorno precedente. Le porte si stavano chiudendo e lei era ancora lontana dalle porte. Nel mentre Sasuke guardava la scena con somma indifferenza, d'altronde non era lui quello che rischiava di perdere la metro, di nuovo. Ormai si era convinta di dover richiamare Itachi quando Sasuke tenne aperta la porta facendole guadagnare qualche secondo. Secondi che lei stava prontamente per sprecare tanta era la sorpresa. "Muoviti". Sentendo quella voce così glaciale impose alle proprie gambe di muoversi e, con una rapida corsetta, riuscì a salire sul vagone appena in tempo.

Un gemito di dolore la riportò alla realtà. Leggermente spaventata si voltò trovando un Sasuke più alterato del solito intento a storcere la mano di un pover'uomo di mezza età.
-S-Sasuke?-
-Questo pezzo di merda stava per toccarti il culo-
Tralasciando il linguaggio decisamente poco poetico non poté trattenersi dal sorridergli. Dopotutto era stato dolce a difenderla.
-Mi scusi, la prego.. io-
La voce disperata dell'uomo la fece desistere dal tornare nel suo mondo dei sogni.
-Sasuke lascialo, così rischi di rompergli la mano..-
-E quindi?-
-Sasuke..-
-Tsk, sei sempre troppo buona. E in quanto a te..-
Lo sguardo che gli si era lievemente addolcito guardando la corvina tornò immediatamente di ghiaccio quando si rivolse nuovamente all'uomo
-.. se non sai tenere le mani al loro posto non andare in luoghi affollati o, la prossima volta che ti vedo, la mano rotta sarà la cosa più indolore che ti capiterà. Tutto chiaro?-
Nonostante l'uomo stesse sudando freddo, e a lei non piacesse vedere le persone soffrire, non riuscì proprio a trattenere un lieve risolino. Sasuke le diede un'occhiataccia ma non osò commentare; lui stesso si stupiva di come fosse diventato protettivo nei confronti di quella ragazzina sempre pronta a cacciarsi in qualche guaio. Senza dirle niente la prese per un braccio e la trascinò fino ad un angolino vicino ad una delle porte, dove la imprigionò fra le sue braccia.
-Sembri divertito..-
Ghignò vedendo quella leggera luce di malizia negli occhi della ragazza. Era sicuro che quando si erano conosciuti quella  scintilla non ci fosse. Chissà se suo padre sarebbe stata fiera di lei..
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Chocolatewaffel