Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GiulyHermi96    30/12/2012    9 recensioni
La storia tratterà degli ultimi anni a Hogwarts della vecchia generazione fino all'imminente e inevitabile morte di Lily e James.
Inutile negarlo... purtroppo dovrà succedere.
Ad ogni modo, spero sarà anche divertente, visto quanto buffi sono i Malandrini la maggior parte del tempo.
Dal ventinovesimo capitolo:
James piegò la testa: “Quando tornerò indietro? Perché, com'è quel posto? Non me lo ricordo...”
L'ombra sospirò: “Per questo sei venuto qui...per ricordare e compiere l'ultimo passo per tornare indietro...ti sei riposato abbastanza Jamie...” disse gentilmente.
“Ma io sto bene qui...non ci sono problemi, non c'è nulla che mi possa fare del male...” disse sconfortato.
“Vero, ma qui non c'è il tuo giglio...” disse l'ombra sorridendo gentilmente.

Dal quarantacinquesimo capitolo:
Prendendo fiato e alzando l'indice della mano destra per puntarlo contro James: “Però, promettimi che convinceremo sia i miei genitori che i tuoi a non regalarci per nulla al mondo delle tende viola!” disse facendo ridere il ragazzo
So che l'avvertimento "incompiuta" non dovrebbe stare nelle storie ancora in aggiornamento ma, ora come ora, non la porterò avanti... mi scuso tantissimo con i lettori e con coloro che leggeranno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'James & Lily are flawless'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cosa significa che non ci sono?

Image and video hosting by TinyPic

A dany, che ha creduto in me fin dal primo capitolo,
A Always, che ascolta ogni mia insicurezza e ogni mio problema come la sorella maggiore che non ho mai avuto,
A tutti i recensori (grandi e piccoli) che con complimenti e critiche mi danno dritte che mi aiutano a sviluppare in meglio la storia,
A chiunque abbia preferito/ricordato/seguito questa storia e a chiunque l'abbia anche solo letta sostenendola,
senza di voi, io non sarei chi sono ora e nemmeno la storia...
Grazie :)


Dobbiamo uscire di qui...” disse Lily cercando di alzarsi in piedi.

è quello che hai detto ieri pomeriggio, ieri sera e questa mattina... non c'è modo di uscire, credi che non lo avremmo già fatto, risparmiandoci di perdere la memoria due volte sì e una no?” chiese Sirius fermamente. La sua parte dolce completamente svanita con i ricordi di Lily appena tornati.

Perché perdiamo la memoria?” chiese Lily non ricordandosi di quel particolare.

Fidati, è meglio che tu non lo sappia fino a che non sarà il momento opportuno. Ci serve tutto tranne un altro tuo attacco di panico...” disse alzando gli occhi al cielo il ragazzo.

Lily lo fissò con sguardo truce: “Io non ho attacchi di panico.” disse fermamente.

Sirius alzò gli occhi al cielo nuovamente: “Oh, per favore, Evans tutti avrebbero degli attacchi di panico in quella situazione... e comunque, li ho avuti anche io e ho anche perso la memoria prima di te, quindi non giocare al: 'Io sono più forte di te' in questo istante, che non serve proprio.”

Avevi perso la memoria?” chiese Lily incredula: “E io te l'ho fatta recuperare?” chiese lei pensando al fatto ma non ricordandosi bene della cosa.

Sirius annuì e le disse di sedersi, ma lei non lo fece. Iniziò, invece, a scuotere le sbarre: “Hey! Hey! Fateci uscire!” disse al nulla.

Ma sei fuori?” chiese lui dandole un colpo su una gamba per farla cadere e smettere di urlare.

Cavolo, siamo a casa mia! Pensi che sarei scappato da qui se fosse stato un bel posto? Non devi mai urlare!” disse tenendole stretto un braccio.

Ahi Sirius, mi fai male!” disse lei spostandogli la mano.

Scusa, ma se vuoi farti ammazzare quello è il modo giusto, ci ho messo un po' a convincerli a tenerti in vita, per cortesia, Evans, stai buona e non sforzare quella benedetta gamba...” disse storcendo il naso alla vista del sangue rosso.

Lily fissò la propria gamba e si girò subito dall'altra parte.

Non mi volevano imprigionare?” chiese lei confusa.

Sirius sospirò: “Evans, sei una mezzosangue, in casa di Walburga e Orion Black, alcuni tra i più importanti discendenti della mia casata... pensi davvero che ti avrebbero lasciata in vita, se io non li avessi convinti che avrebbero portato gli Auror qui?” chiese lui guardando per terra.

Lily trasalì e lo prese per il colletto della camicia: “A questo punto, sarebbe stato meglio se mi avessero uccisa. Se gli Auror verranno feriti solo per me, non me lo perdonerò mai.” disse lei mollandolo con fermezza.

Sirius sbuffò: “Sì, forse hai ragione, almeno non avresti sofferto/perso la memoria/avuto una gamba squarciata che ti fa male, ma cosa avrei detto a mio fratello, eh? Oh, James, sì, avrei potuto tenerla ancora un po' in vita, ma ho deciso di no, almeno ora è in pace, SCUSA!” disse il ragazzo alzando gli occhi al cielo e sbuffando.

Immagino che il tuo promesso sposo sarebbe stato molto felice, se non deliziato dallo sposare un cadavere...” disse Sirius incrociando le braccia scocciato.

Ah già... Lily si era scordata di quel particolare. Guardandosi la mano sinistra non trovò l'anello, così iniziò a cercarlo intorno a se, fino a che Sirius non disse: “Ce l'hai in tasca... non volevi che lo trovassero e lo prendessero.” disse indicando la tasca destra.

La ragazza frugò nella tasca dei pantaloni e trovò ciò che cercava.

Quando tirò fuori l'anello, se lo rigirò tra le mani. Era una fascetta d'oro con tre piccoli rubini sopra di quello.

Sai, me ne ha parlato per settimane...” disse Sirius fissando a sua volta il gioiello: “Mi ha detto che non voleva che i suoi gli prestassero del denaro, quindi ha aspettato di guadagnare dei soldi come Auror, prima di chiederti di sposarlo... se ne avesse avuti di suoi prima ti avrebbe fatto la proposta molto prima... probabilmente prima della fine della nostra carriera scolastica...” disse Sirius con un sorriso.

Lily fissò le pietre rosse e sorrise per il 'patriottismo' di James sempre presente.

Credo di non sbagliarmi dicendoti che ti chiederà di essere il suo testimone di nozze... anche se un po' mi dispiace...” disse Lily continuando a fissare l'anello.

Sirius la fissò confuso: “T-ti dispiace?” chiese.

Lily sorrise e annuì: “Sì, mi dispiace, perché te l'avrei chiesto anche io...” disse gentilmente appoggiandosi alle sbarre con un sospiro.

Il ragazzo la fissò incredulo: “A me Evans?” chiese.

Lei sorriso: “Sì, bé, non dirlo ad Alice o a Remus... dovrò decidere tra loro, ma credo che la mia scelta cadrà su Remus, visto che mi servirà una damigella... certo dovrò vedere col fatto che anche Alice si sposerà con Frank, quindi non so se una donna già sposata potrà farmi da damigella... questo sempre se si sposerà prima di me... e se usciremo mai di qui. Da quello che dici, però, mi sembra abbastanza impossibile.” disse la ragazza deglutendo per mandare via il magone che le era arrivato fino alla gola.

Per un momento le sembrava di essere tornata su uno dei divani di Hogwarts e di stare discutendo con calma una cosa sicura, normale. Riguardandosi intorno, però si era ricordata di essere in cella, dove nessuno l'avrebbe trovata, perciò si era resa conto che, probabilmente, tutto ciò di cui aveva parlato fino a quel momento, probabilmente non sarebbe mai accaduto.

Con respiro tremulo, lei accarezzò l'anello e lo rimise in tasca passandosi una mano sugli occhi.

Sirius... mi manca tanto...” disse nascondendosi il viso tra le mani.

Sirius le strinse una mano: “Anche a me manca Evans, ma te l'ho detto... glielo abbiamo promesso. Ce la dobbiamo fare. James ci troverà...” disse nemmeno lui convinto della cosa.

Lily cominciò a piangere appoggiandosi sulla spalla sinistra di Sirius attraverso le sbarre.

Un rumore di chiavi che giravano in una toppa lontana catturò l'attenzione dei ragazzi.

Cosa succede?” chiese Lily alzando la testa con una strana inquietudine nel cuore.

Sirius sospirò: “è la sessione delle quattro di pomeriggio...” disse anche lui con la paura nella voce.

* * *

COSA. SIGNIFICA. CHE. NON. CI. SONO?” chiese urlando il ragazzo.

Potter, vedi di stare calmo!” gli intimò Moody puntandogli contro un dito.

Remus e Peter, intanto, trattenevano uno per una spalla l'altro per l'altra il ragazzo nel panico.

Signor Potter, nell'imboscata tre dei nostri sono scomparsi. Emmeline Vance se ne è andata...” disse Silente con voce impassibile: “Il signor Black e la signorina Evans sono stati presi prigionieri...” disse il professor Silente con aria grave e voce pacata.

E nessuno si è preso la briga di inseguire i mangiamorte, PER MERLINO? Dopo che avevano ucciso Mary? NESSUNO?” chiese lui spingendo contro le braccia dei due amici per liberarsi.

Cosa avremmo dovuto fare, Potter? Rischiare la vita di qualcun altro? Mandare contro a quelli il signori Lupin e il signor Minus per rischiare anche la loro vita?” chiese Moody alzando gli occhi al cielo.

James si calmò un po': “E non è stato fatto nulla per ora? Nessuno si è deciso ad andarli a cercare?” chiese lui cercando di stare calmo.

E da dove dovremmo partire? Illuminaci, signor Potter. Dimmi cosa dovremmo fare. Non sono dai Malfoy, se lo vuoi sapere, né dai Lestrange. Ora cosa dovremmo fare? Camuffarci e andare in tutte le case dei mangiamorte che conosciamo?” chiese Moody zoppicando per la stanza.

James alzò le spalle: “Per esempio...” disse impassibile.

James...” lo richiamò Remus.

James... cosa? Cosa Remus? Sono anche amici tuoi! Dovresti appoggiarmi, invece di fermarmi!” disse cercando di liberarsi.

Non era possibile che proprio due delle persone a cui teneva di più al mondo fossero scomparse.

Proprio loro.

Avrebbe voluto piangere per Mary, avrebbe voluto aiutare Emmeline, che era rimasta sconvolta da ciò, ma non ci riusciva. Non ce la faceva. I suoi pensieri erano tutti a Sirius e Lily, imprigionati chissà dove e, nella migliore delle ipotesi, vivi ma continuamente torturati.

Al pensiero le lacrime gli salirono agli occhi e smise di lottare per togliersi gli occhiali e asciugarsi gli occhi.

Ramoso... li troveremo...” disse Peter con calma dietro a Remus.

James rise senza allegria: “Saranno morti prima che questi abbiano fatto qualche cosa...” disse indicando Malocchio guardandolo con sguardo truce.

Silente sospirò: “James... il signor Minus ha ragione... li troveremo, sul serio.” disse con calma.

James scosse la testa: “Di sicuro non rimanendo qui a chiacchierare...” e si avviò verso la porta.

James! James! Ti prego, dobbiamo organizzarci! Per favore!” gli urlò dietro Remus, ma lui uscì e si smaterializzò.

La sua mente era piena di immagini, risate, pianti e momenti passati con Sirius e Lily.
Non era lui ad agire, era il suo cuore che preso dalle troppe emozioni, dalla perdita di due persone così importanti, aveva fatto spuntare gambe e braccia e se ne era uscito dalla sede dell'Ordine.

James non avrebbe perso né Sirius né Lily. Non come tutti quel giorno avevano perso Mary.

Non avrebbe lasciato che nessuno dei due morisse.

Aveva un piano. Sapeva come scoprire dove fossero, o almeno come sapere dove potessero essere nascosti.

Non li avrebbe lasciati morire, e avrebbe dato anche la sua vita, pur di impedire che perdessero la loro.

* * *

Cosa intendi con sessione delle quattro di pomeriggio?” chiese la ragazza appiattendosi contro il muro.

Lui le prese le mani: “Lily, qualunque cosa accada, cerca di pensare a cose belle, a momenti felici, a cose divertenti! Non provare paura! Se lo farai, sarai di nuovo perduta, e tu non vuoi perderti di nuovo, vero?” chiese alla ragazza guardandola negli occhi.

Lei scosse la testa e mosse le dita dei piedi improvvisamente intirizzite dal freddo.

S-sirius... c'è freddo...” disse con la bocca che tremava.

Lui annuì senza lasciarle le mani: “Lo so, lo so Lily, ma... ascoltami... NON perdere di nuovo la memoria per questo. Ce la faremo, ma devi pensare a cose allegre, alle tue amiche, ai bei voti in pozioni e, per quanto il pensiero un po' mi disgusti, anche ai tuoi momenti con mio fratello. Pensa a James e non con tono lagnoso: 'Oddio mi manca' ma con tono felice e allegro. Pensa ai momenti felici passati con lui e ce la farai Evans!” disse il ragazzo iniziando a tremare a sua volta.

Lei annuì: “D'accordo, ma tutto questo perch-” ma si fermò, improvvisamente consapevole di come torturassero lei e Sirius da un po'.

Il freddo arrivato così all'improvviso, i pensieri felici da tenere stretti, la paura da nascondere.

Le porte delle celle cigolarono e due dissennatori entrarono uno nella cella di Lily e uno in quella di Sirius.

Il panico prese il cuore di Lily in un momento, tanto da far avvicinare il dissennatore pericolosamente, poi sentì la mano di Sirius raggiungere la sua e tornò più calma.

I dissennatori si avvicinarono e Lily cercò di ripensare a un momento con James. Eppure, gli unici a venirle in mente sembravano essere i litigi, i pianti e le separazioni che avevano avuto.

* * *

James bussò alla porta della casa.

Il freddo sembrava artigliargli le dieta delle mani e entrargli nelle ossa, ma era troppo concentrato per anche solo sfregarsi le mani.

Prese un sospiro per calmarsi.

In verità non aveva nessun piano. Non era certo di nulla, se non ci fosse stata... se non fosse stata in casa in quel momento...

Oh, basta! Pensò. Anche se non ci fosse stata l'avrebbe aspettata. Aveva bisogno di informazioni sui mangiamorte più importanti, e l'unica a poterle avere ora che Sirius non era lì, era lei.

Muovendosi per la stradina ciottolata sulla prima neve dell'anno, si avviò verso la casetta in campagna che tanto gli ricordava una baita in montagna in quel momento.

Quella camminata le ricordò tanto Hogsmeade innevata e, chiaramente, gli ricordò Sirius e i Malandrini e le loro scorrazzate... oltre che a Lily, ovviamente.

Ogni cosa che vedesse, ogni cosa che gli saltasse all'occhio gli ricordava lei.

Oh, guarda, un ago di pino sulla strada... oh, ma è così simile al colore degli occhi di Lily... oh, guarda, si vede un fuoco laggiù in fondo! Oh, è lo stesso rosso dei suoi capelli!

Pensieri del genere gli giravano attorno, dentro e al centro della mente.

Sembravano non volerlo lasciare stare.

Anche una pietra gli ricordava di Lily – di quando era quasi caduta per Hogsmeade per una roccia e lui l'aveva presa al volo - o anche una candela che si intravedeva per la finestra. Una candela simile l'aveva tenuta in mano Lily per illuminare le stanze la sera... chissà quante volte.

La verità era che era Lily stessa ad illuminare qualunque cosa succedesse o esistesse per James. Non avrebbe potuto perderla, non l'avrebbe lasciata andare senza lottare.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di recuperare, incolumi o meno, Sirius e Lily.

Con un respiro profondo, bussò alla porta della casetta e aspettò.

Aspettò che qualcuno aprisse l'uscio, o che nessuno rispondesse. In tutti e due i casi, sarebbe rimasto fuori a chiedere, anche se sapeva che non l'avrebbero mai lasciato lì fuori.

Chi è?” chiese una voce maschile da dentro.

Sono James, James Potter... posso entrare?” chiese lui.

La porta si aprì e sull'uscio si stanziò un uomo alto e biondo con uno splendido sorriso sul volto e una bambina tra le braccia.

Jamie! Jamie!” urlò la bimba.

Ciao piccola...” disse lui sorridendo gentilmente.

Quante volte ti ho detto di non portare la bambina davanti alla porta, caro? E se fosse qualcuno di pericoloso?” disse una voce da dietro l'uomo sulla porta.

Hai ragione, scusa...” disse lui spostandosi dalla porta per far entrare il Grifondoro, che guardò la donna che lo salutò.

Ciao... posso parlare con te, Andromeda?” chiese il ragazzo con aria grave.

* * *

James... James... tornerò a casa... te lo prometto, torneremo tutti e due, ci proveremo, davvero!

Questo era stato tutto ciò di felice a cui era riuscita a pensare Lily.

Non era riuscita a ricordare le risate o i discorsi avuti con James, ma era riuscita a rivedere davanti a se il suo sorriso e a fargli un'altra promessa.

Non era sicura che sarebbe riuscita a mantenerla, ma sapeva che avrebbe fatto qualunque cosa pur di tornare da lui.

Il dissennatore davanti a lei si allontanò ed uscì dalla sua cella, attirato, invece, da un'altra disperazione.

Lily si girò e guardò Sirius con gli occhi velati di lacrime e i dissennatori – entrambi - davanti a lui che gli prendevano i ricordi più felici che potesse avere, nutrendosi della sua paura.

Sirius! Sirius!” urlò lei prendendogli la mano e attirando con la disperazione i dissennatori.

Si tenne stretta il sorriso di James.

Quello non l'avrebbe perso, non avrebbe perso le sue labbra che così spesso si curvavano all'insù, i suoi occhi che venivano contornati da piccole pieghette nella pelle, l'angolo destro delle labbra che era sempre un po' più sopra rispetto a quello sinistro, a formare un sorriso da vero e proprio malandrino.

Non l'avrebbe perso. Non avrebbe perso quella bellissima espressione, non avrebbe perso gli occhi ridenti del suo ragazzo, del suo fidanzato, del suo futuro marito.

I dissennatori si girarono nuovamente verso Sirius e lei gli parlò, senza perdere di vista il sorriso di James: “Siriua! Sirius, cerca di ascoltarmi! Ascoltami! Ce la faremo Sirius! Ricordati di James! Ricordati di Remus e di Peter! Ricordati di tutte quelle volte che avete fatto delle scorrazzate notturne. Te le ricordi Sirius? Ti ricordi di quando beccai te e James nel ripostiglio delle scope abbracciati perché vi eravate appena tolti il mantello dell'invisibilità e lo spazio era troppo piccolo? Te lo ricordi Sirius? O... o di quella volta in cui beccai James in uno stanzino dell'aula di trasfigurazione con una di Corvonero e beccai te nello stanzino dell'aula successiva con la sorella gemella della stessa Corvonero e vi dissi che fosse davvero assurdo che usciste anche con le persone consanguinee? Dai Sirius! Te lo devi ricordare! Ti devi ricordare di quanto mi arrabbiai per le vostre risate e di come quelle se ne andarono arrabbiate a loro volta con voi due e di quanto rideste ancora! Sirius!” lo chiamò lei scuotendogli la mano.

I dissennatori uscirono dalle celle e Sirius aprì gli occhi: “Cavolo, Evans, puoi anche smetterla di scuotermi così... mi volevi staccare il braccio per compenso alla tua gamba?” chiese lui.

E la situazione era talmente disperata e paradossale che Lily scoppiò a ridere facendo ridere anche il ragazzo.

Merlino Evans, avresti potuto reagire così anche prima... ci saremmo risparmiati molte fatiche...” disse lui muovendo i piedi e battendo le mani tra loro per riscaldarsi.

Oh, ma che bel quadretto...” disse una voce da fuori.

I due si voltarono: “Siete talmente carini...” disse la voce melliflua: “... quasi quasi mi dispiace torturarvi...” continuò la voce sorridendo con malignità.

* * *

Perciò... non sono molti i mangiamorte che possano avere delle case sicure?” chiese James appoggiando la giacca sulla sedia e sedendosi con calma nella cucina.

Andromeda scosse la testa: “Oh no... insomma, le avrebbero anche, ma una buona metà sono latitanti, ovviamente. Quelli con le case sono i Malfoy...” disse pensando a sua sorella.

Non sono lì...” disse James con calma.

Lei annuì: “Già, bé l'hanno già usata quest'anno...” disse alzando gli occhi al cielo: “Quella dei Lestrange...” disse rabbrividendo pensando alla sorella maggiore Bellatrix.

Controllata anche quella...” disse il ragazzo ringraziando per la tazza di thé che gli veniva data dalla donna.

Sì, immaginavo. Alla fine ce ne sono altre quattro o cinque, ma sono una meno probabile dell'altra. Una potrebbe essere la casa dei Goyle... ma non so se sono ancora lì. Potrebbero essere in casa dei Silverin, ma non sono mangiamorte convinti quanto lo possono essere per esempio i Black...” disse lei bevendo del thé.

A James si bloccò del thé in gola e tossì per la sorpresa.

Cosa hai detto?” chiese con la mente in subbuglio.
Andromeda fissò il ragazzo: “Ho detto che potrebbero essere dai Silverin... stai bene James?” chiese la donna dandogli colpetti leggeri sulla schiena.

Sì, voglio dire no... cioè, sì, sto bene, ma cos'hai detto dopo?” chiese James appoggiando la tazza di thé sul tavolo di fronte a se.

Che i Silverin non sono mangiamorte convinti quanto lo possono essere i Black, insomma, sono una Black e ti assicuro che se siamo convinti lo siamo di brutto... ma va tutto bene?” chiese di nuovo toccando la fronte a James per accertarsi che stesse bene.

Ma certo! Devono essere lì! Sirius mi ha sempre detto che casa sua avesse dei sotterranei assurdi pieni di celle! Sono lì!” iniziò a dire il ragazzo.

James, James, tu scotti!” disse Andromeda chiamando il marito.

Cosa? Per niente, sto benissimo!” disse lui prendendo la giacca e andando verso l'uscita.

James!” lo chiamò Andromeda e, girandosi velocemente per guardarla, perse l'equilibrio per il troppo sforzo.

* * *

Te la cavi da solo, Regulus caro? O vuoi un aiutino?” chiese una donna dietro di lui.

No, no Bella, ce la faccio...” disse lui sorridendo e tirando fuori la bacchetta magica puntandola contro Lily.

Bellatrix sorrise e uscì ascoltando le urla della mezzosangue sotto la maledizione cruciatus.

Oh, Regulus, è talmente bello vederti... dimmi, ti hanno tirato fuori appositamente da scuola per questo? O l'hanno fatto per inizializzarti?” chiese ironicamente Sirius guadagnandosi un incantesimo.

Quando la porta dei sotterranei si chiuse con uno schiocco, il ragazzo si inginocchiò davanti alle sbarre e intascò nuovamente la bacchetta magica.

Senti 'fratello'” disse facendo le virgolette in aria: “è vero mi hanno tirato fuori da scuola per venire a vedere come funzionassero queste cose. Non sei... bé, non siete in una bella situazione, va bene? Vi tengono qui solo perché sei tu, ok?” disse con voce piatta.

Come se non lo sapessi. Regulus, non ho bisogno della tua pietà. Tanto moriremo anche se ci torturerai ora, quindi, fai il tuo lavoro e torna da loro col tuo marchio nero e la tua casa Serpeverde.” disse Sirius andando sul fondo della cella.

Senti... so che è testardo...” disse Lily: “Ma devi capirlo...”

Regulus storse la bocca e si alzò in piedi guardando la ragazza dall'alto in basso: “Non c'è bisogno che me lo dica tu mezzosangue...” disse iniziando ad allontanarsi.

Non posso aiutarvi. Non posso chiamare aiuto. Posso solo evitarvi qualche tortura ogni tanto. Non intendo fare altro.” disse uscendo.

Lily si trascinò sul fondo della propria cella in modo da essere vicina a Sirius divisa da lui solo dalle sbarre.

Sirius... trattalo bene. È sempre tuo fratello.” disse gentilmente.

Sirius sbuffò: “Non è mio fratello. Mio fratello è là fuori che ci cerca. Mio fratello è un Grifondoro convinto. Mio fratello è quello che è fissato con la stessa ragazza da quasi otto anni. Lui non ha un marchio nero sull'avambraccio, lui non segue le regole di famiglia come un cagnolino. Mio fratello non starebbe mai lontano a guardare, aiuterebbe tutti quanti senza fiatare. Mio fratello è forte, attivo e sempre allegro. Non mi guarderebbe mai parlandomi con tono piatto.

Con quello che è entrato qui dentro ho solo un legame di sangue, niente di più.” disse il Grifondoro con gli occhi velati di lacrime.

Lily tirò su la gamba sana e l'abbracciò con le braccia: “Sai, su questa cosa siamo piuttosto simili... solo che io non riesco a essere così distaccata verso mia sorella...” disse appoggiando la testa sul ginocchio anche lei con gli occhi velati di lacrime.

Sirius sospirò: “Te l'ho detto, Lily. Qualunque cosa accada torneremo a casa da James e gli altri.” disse fissando il muro con gli occhi più neri e profondi che mai.

* * *

James, eravamo preoccupatissimi. Pensa se fossi svenuto per strada?” chiese Remus fissando l'amico.

James tremando con una tazza di thé in mano: “Remus. Non è importate ora, Lily e Sirius sono a casa Black. Dobbiamo andare ora! Io sarò guarito tra poco, grazie alla pozione che mi ha dato Ted. Dobbiamo organizzarci!”

Remus alzò gli occhi al cielo: “Ti ho già detto Ramoso, che di là c'è l'ordine che sta prendendo provvedimenti per andarli a prendere...”

Ci andrò anche io, Remus. Qualsiasi cosa accada. Ormai sto bene. Mezz'ora al massimo e starò benissimo. Andrò a prenderli anche io.” disse il ragazzo finendo il suo thé.

Remus scosse la testa. James era deciso nel suo intento. Lo avrebbe fatto, qualunque cosa fosse successa, lui sarebbe andato a prendere due delle persone a cui teneva di più al mondo. 

Angolino autrice:

Ok, l'altra volta mi sono scordata di dirlo, ma... sapete che questa storia ha compiuto un anno? Un anno fa decisi di scrivere un capitolo alla caso su Lily e James e lo pubblicai.
Per questo, ho deciso di fare un video ( 
Lily & the Marauders (Chapter 43) ) su questo capitolo e di mettere la dedica all'inizio.
Sono così fiera di questa storia, e questo mi riporta ad un argomento più serio. Molti potranno pensare che fare un salto temporale così ampio sia stato azzardato, accetto le critiche e tutto, ma... non sono per niente pentita.
Questi sono i miei bambini e se ho deciso di fare un salto temporale è perché ho ritenuto che fosse il momento adatto. Li avevo contato, ragazzi e lo sapete, erano passati 10 capitoli senza che succedesse nulla? Potrete dirmi ciò che vorrete e io accetterò le conseguenze, ma non mi pentirò di aver scritto lo scorso capitolo, perché anche lui è un mio bambino. Un bambino azzardato, forse, ma sempre una mia creatura :) ho voluto vedere il diploma dei ragazzi, il loro rapimento, la proposta di James e la battaglia dai ricordi perduti di Lily. mi dispiace che vi sia sembrata una cattiva idea D: Ad ogni modo, spero non smetterete di seguirmi, perché questa storia, questi personaggi, questo mondo, non sono nulla senza di voi :)
Detto questo, spero che anche questo vi sia piaciuto, perché io ho amato scriverlo *^*
un saluto,
Giuly

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GiulyHermi96