Fanfic su attori > Cast Castle
Segui la storia  |       
Autore: Sofy_m    30/12/2012    11 recensioni
"-Canta con me!- dici entusiasta tendendomi la mano e sorridendomi.
-No!- rispondo scuotendo la testa, quasi spaventata. Non posso cantare con te una canzone del genere!
-Per favore Stana...- mi preghi con la tua faccia da cucciolo, me l'aspettavo. Lo sai benissimo che in questo sono peggio di Beckett, non so resistere a quell'espressione."

Los Angeles; la neve scende lenta, le luci colorate lampeggiano e Babbi Natale girano per le strade. E' la vigilia di Natale.
Il cast decide di fare una cena per festeggiare la fine delle riprese e l'inizio delle vacanze...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ch. stanathan 3


Neve.




Stana

Scuoto la testa divertita mentre continuo ad ammirare le luci di Los Angeles che splendono in mezzo all'oscurità e la neve che scende lenta. Ormai con Tamala ho perso tutte le speranze, non cambierà mai!
Dopo qualche secondo sento la porta alle mie spalle aprirsi e chiudersi un'altra volta. Eccola che torna all'attacco! -Tam!- esclamo esasperata senza voltarmi. -Ci penserò, ok?
-Ehm, in realtà Tamala è giù con gli altri...- sento una voce maschile leggermente dubbiosa dietro di me e il mio cuore si blocca.
Ok, calma. E' solo Nathan, è solo Nathan...
Prendo un respiro profondo e mi volto verso di te. -Nate...- sospiro piano mentre tu ti avvicini. Ho paura di chiederti cosa ci fai qui.
Sorridi e ti metti al mio fianco, appoggiato alla ringhiera, lo sguardo perso davanti a te. -Amo la neve...- sussurri aprendo la mano e guardando i fiocchi che ci cadono sopra.
Io ti guardo un attimo stupita ma poi sorrido a mia volta. -Anch'io. Mi ricorda casa.
Tu annuisci. -Anche a me.- rispondi un po' malinconico per poi rimanere in silenzio.
Sospiro e mi sfrego le mani sulle braccia lentamente per riscaldarmi un po'. -Nathan, perchè stiamo parlando del tempo?- ti chiedo dopo qualche istante, confusa.
Tu ti volti verso di me, ma invece di rispondermi resti fermo a fissarmi. Vedo la tua mano staccarsi dalla ringhiera e avvicinarsi a me, ma improvvisamente la serri a pugno e la riporti lungo il fianco chiudendo gli occhi e respirando a fondo.
Io sento il mio stomaco chiudersi. Per un attimo ho davvero sperato che volessi accarezzarmi.
Riapri gli occhi e ti togli lentamente la felpa, rimanendo con la maglia blu a maniche lunghe che si intona perfettamente con i tuoi occhi. -Tieni.- mi dici sorridendo dolcemente prima di posarmela sulle spalle. -Con questa dovresti sentire meno freddo.
Ti guardo sorpresa, colpita dal tuo gesto, mentre mi infilo la felpa. E' calda, morbidissima e ha il tuo buonissimo profumo. -Grazie.- mormoro piano stringendomici meglio dentro e tornando a guardare davanti a me la città, che sotto questo strato di neve sembra quasi addormentata, surreale, magica.
-Stana...- cominci leggermente incerto. -Volevo chiederti scusa. Per prima.
Chiudo gli occhi e serro la mascella. Mi aspettavo queste parole, sapevo che ti saresti pentito, ma sentirle è peggio che ricevere un pugno nello stomaco.
-Non importa Nate...- ti interrompo con voce piatta. -Davvero.
-No Stana, lasciami finire. Non avrei dovuto comportarmi in quel modo e non avrei dovuto scappare a gambe levate, ma non so davvero cosa mi sia preso. Scusami.- ripeti guardando le tue mani strette sulla ringhiera mentre io chiudo gli occhi. Non posso permettere che tu capisca quando tutto questo mi faccia del male. -Avrei dovuto rimanere lì e affrontare gli altri con te. Quel bacio...- ti blocchi e ti giri per guardarmi. -Tu sei importante per me.
Apro gli occhi di scatto e trattengo il respiro. Non puoi aver detto una cosa simile, no, dev'essere il mio cervello che fa brutti scherzi.
Mi volto lentamente a guardarti e mi perdo nei tuoi occhi. Sembri teso, tremendamente preoccupato, vedo le nuvolette di vapore formate dai tuoi respiri veloci. Non so cosa tu veda nel mio sguardo perchè dentro di me sento solo una gran confusione, ma sorridi.
Sono importante per te.
Cosa significa Nate?
Fai un passo in avanti e prima che io possa rendermene conto mi abbracci, stringendomi forte a te. -Scusa.- mormori e tremo sentendo il tuo respiro sul collo.
Appoggio la testa sul tuo petto, il mio corpo stretto tra le tue braccia forti e calde. Vorrei che il tempo si fermasse in questo preciso istante, davvero.
Desidero solo poter rimanere così, aggrappata a te, per sempre.
Rimaniamo fermi, immobili, semplicemente ad ascoltare i nostri respiri e i battiti dei nostri cuori per un tempo che sembra infinito, fino a quando tu non rompi il silenzio.
-Stana,- dici piano staccandoti leggermente. -faresti una passeggiata con me?
Io rimango con la fronte appoggiata al tuo petto, leggermente stupita, ma dopo qualche attimo annuisco. Tu sorridi e ti avvicini alla ringhiera della terrazza scavalcandola con un salto e atterrando sulla tettoia poco più in basso. Poi mi tendi una mano.
Io alzo un sopracciglio confusa. -Utilizzare le scale è diventato troppo noioso, mr. Fillion?
Tu sospiri e ti passi una mano tra i capelli leggermente imbarazzato. -No... no. Ma se usassimo le scale saremmo costretti a passare davanti agli altri e...
-Ok.- ti blocco sorridendo. Ho capito cosa vuoi dire, se passassimo davanti agli altri farebbero delle domande. Afferro la tua mano e scavalco la ringhiera per poi avvicinarmi al bordo della tettoia. -Ma ora come scendiamo?
-Saltiamo!- rispondi tranquillamente.
-Spero tu stia scherzando Nate!
Tu scoppi a ridere. -Perchè? Non è molto alto e a te piace fare lo stuntman!
Io sbuffo e ti lancio un'occhiataccia. -Certo, ma non con la neve e non con dei tacchi ed un vestito del genere!
Scrolli le spalle. -Puoi sempre toglierli!- io ti colpisco con forza su un braccio. -Ahi! Intendevo i tacchi, Stana!
Scuoto la testa rassegnata e mi porto le mani sui fianchi. -Allora?
Tu rimani in silenzio per qualche secondo, poi ti giri a guardarmi, serio. -Ti fidi di me?
-Certo che mi fido di te.- rispondo dolcemente e il tuo sorriso si allarga.
Annuisci e ti avvicini lentamente a me, poi mi passi un braccio intorno alla vita e l'altro sotto le ginocchia, sollevandomi da terra.
-Nate...?!- chiedo leggermente allarmata mentre il mio cuore inizia ad accelerare. Sono tra le tue braccia.
Sono tra le tue braccia.
Ok. Devo solo ricordarmi come si respira ed evitare di perdermi nei tuoi occhi o di guardare le tue labbra. Le tue morbide e caldissime labbra...
No! Devo assolutamente rimanere lucida.
Tu ridacchi e dopo un attimo ti sento saltare giù, ma appena atterriamo sul terreno il tuo piede scivola e ci ritroviamo improvvisamente a terra.
-NATHAN!
Tu scoppi a ridere, completamente disteso a terra, il viso semi coperto dalla neve. Sembri proprio un bambino. -Ops!- esclami ridendo, alzandoti a sedere mentre ti passi le mani tra i capelli per rimuovere la neve. -Tutto bene?- chiedi poi tornando serio. -Scusami, non avevo calcolato il salto abbastanza bene.- aggiungi guardandomi mentre mi alzo.
Annuisco con un sorriso mentre ti tendo una mano per aiutarti. -Sì, ho notato.
Tu ti alzi in piedi con una smorfia. -Mmm, penso mi si sia congelato il fondoschiena.- mormori.
Io mi mordo il labbro e arrossisco. Ok, potrei avere qualche buona idea per risolvere il problema... Idee che includono ben pochi vestiti.
-Signorina Katic?- la tua voce improvvisamente più profonda mi distoglie dalla direzione decisamente poco casta che stavano prendendo i miei pensieri. -Possiamo andare?- domandi offrendomi il braccio con un sorriso.
Io annuisco abbassando lo sguardo e ti prendo per mano. -Certo.

Nathan
Camminiamo lentamente in mezzo al viale alberato dietro gli studios, in silenzio, mano nella mano. Tu hai lo sguardo perso di fronte a te, sulle luci in lontananza della città e sui fiocchi di neve che continuano a cadere lenti, l'accenno di un sorriso sul volto, mentre io non riesco a staccare gli occhi da te e dalle nostre mani unite. Amo sentire le nostre dita intrecciate e il calore della tua pelle contro la mia e mi ritrovo a pensare a quanto sarebbe magnifico poter camminare così, al tuo fianco, per il resto della mia vita.
-Se fossimo Castle e Beckett potrei dire che ci staremmo baciando, o facendo qualcosa del genere.- dico sospirando dopo quella che sembra un'eternità da quando abbiamo iniziato a camminare. Non so dove stiamo andando, non mi interessa, voglio solo poter passare un po' di tempo con te.
Tu ti volti a guardarmi stupita e io sorrido, stringendoti la mano più forte. -Sai, la stretta di mano...
-Oh... già.- sussurri arrossendo e abbassando lo sguardo sulle nostre mani. Stringi a tua volta la mia mano più forte e mi accarezzi piano con il pollice. -E sarebbe un gran bel bacio...
Il mio stomaco si stringe improvvisamente e chiudo gli occhi cercando di trovare l'autocontrollo necessario per non prenderti tra le mie braccia e baciarti all'istante. Dannazione Stana! Non puoi dire cose del genere e pensare che non facciano alcun effetto su di me!
Mi fermo respirando a fondo, nel tentativo di riordinare le idee e tu ti volti a guardarmi preoccupata. -Ehi, tutto ok?- chiedi senza lasciare mai la mia mano.
Io annuisco lentamente mentre tu fai un passo, avvicinandoti ancora di più a me. Oh, se continui così non resisterò a lungo...
All'improvviso un tuo piede scivola sulla lastra di ghiaccio e perdi l'equilibrio. Agisco d'istinto e ti afferro prima che tu possa cadere.
E non capisco come ci ritroviamo stretti l'uno all'altra di nuovo. Le nostre mani ancora unite, il mio braccio intorno alla tua schiena, il tuo seno contro il mio petto, i nostri nasi che si sfiorano, i respiri che si fondono... Sarebbe facile, così facile, colmare questa distanza insignificante.
-Grazie.- sussurri arrossendo.
Sbatto le palpebre velocemente, cercando di distogliere lo sguardo dalle tue labbra così vicine. -Pensavo...- Dio, sto praticamente ansimando. E' incredibile l'effetto che mi fai. -Pensavo la detective Beckett avesse un equilibrio migliore...- dico con un sorriso.
Tu alzi gli occhi al cielo e con la mano libera spingi sul mio petto, allontanandoti.
Grazie al cielo.
No ti prego, resta tra le mie braccia per sempre.
-Non sono la detective Beckett in questo momento!- esclami mentre io sento i miei sentimenti combattere dentro di me. -E nel caso tu non l'abbia notato Nate, indosso dei tacchi a spillo!
Sorrido. Seriamente Stana, come puoi anche solo pensare che non l'abbia notato? E' da quando sei arrivata alla festa che non faccio altro che ammirarti!
-Oh andiamo, Kate con dei tacchi del genere sarebbe in grado di inseguire il più veloce dei criminali, tu al massimo riesci a camminare sul marciapiede!- scoppio a ridere vedendo il tuo viso imbronciato ma un secondo dopo mi ritrovo la faccia piena di neve. Che diavolo...?
Mi giro a guardarti e ti vedo con una mano piena di neve, l'altra appoggiata sul fianco mentre ridi divertita. -Dicevi?- chiedi con un sorrisetto.
-Stana! Avevo già il fondoschiena congelato, non serviva anche la faccia!- esclamo cercando di ripulirmi.
Continui a ridere e mi colpisci con dell'altra neve in testa. Non esattamente il punto in cui ne avrei più bisogno...
Socchiudo gli occhi e faccio un passo verso di te. -Che c'è Stana, vuoi la guerra per caso?
Ti mordi il labbro inferiore e ti abbassi leggermente per raccogliere altra neve. -Non lanciare sfide che non puoi vincere Fillion!- dici spalmandomela sul viso.
Sorrido e raccolgo neve anch'io. -Pensi davvero di potermi scappare con quei tacchi, Katic?- chiedo con aria strafottente mentre faccio cadere i fiocchi bianchi lentamente sulla tua testa.
Tu ti pulisci i capelli e alzi il cappuccio della mia felpa. -Bene, e guerra sia.- sussurri muovendoti all'indietro, i tuoi occhi fissi su di me.
Raccolgo neve da dove capita, marciapiede, rami degli alberi, ringhiere, e inizio a rincorrerti.
Ok, mi sbagliavo, correre su quei tacchi assurdi ti riesce bene come al solito.
Inizio a lanciarti le palle di neve ma sei troppo veloce e riesci a schivarle nascondendoti dietro il tronco di un albero, per poi passare al contrattacco.
Riesco ad evitare i primi due lanci ma il terzo mi colpisce in pieno sul collo e tu scoppi a ridere mentre io rabbrividisco. -E' fredda Stana!- esclamo mentre sento la neve sciogliersi e bagnarmi la schiena.
-Davvero Nate? Non l'avrei mai detto!- rispondi sarcastica e io sbuffo mentre tu non la smetti di ridere. -Scusami, ma sai com'è, io parto in vantaggio...- indichi il mio corpo con un gesto della mano. -Ho più superficie da poter colpire!
Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa mentre mi avvicino a te lentamente. -Noiosa e ripetitiva come sempre!
-Sincera vorrai dire!- sorrido e ti lancio la neve, colpendoti in pieno viso. Tu chiudi gli occhi e sbuffi, pulendoti con la manica della felpa. -Non occorreva che me la facessi mangiare!- ti lamenti e io sorrido dolcemente. Hai fiocchi di neve più o meno ovunque, le guance arrossate e gli occhi verdi che risplendono, il respiro leggermente accelerato e la fronte aggrottata.
Sei adorabile.
Approfitti del mio momento di distrazione e ti vendichi, colpendomi in piena fronte. Io faccio uno scatto in avanti e ti afferro, sollevandoti e appoggiandoti sulla mia spalla, un braccio intorno alla tua vita.
-NATHAN!- mi colpisci con le mani sulla schiena. -METTIMI GIÙ! SUBITO!
Io ridacchio e scuoto la testa. -Prima te la faccio pagare!
-Cos'hai intenzione di fare?- chiedi con una nota di panico e io non riesco a trattenere un'altra risata.
-Sempre questa poca fiducia!
-Chissà come mai...- rispondi aggrappandoti alla mia maglia e appoggiando la guancia alla mia schiena mentre io ti tengo i fianchi e le gambe e continuo a camminare.
Arrivo sotto un albero e inizio a scuotere con forza i rami.
-NATE!- esclami quando un enorme cumulo di neve ci cade addosso e finiamo entrambi per terra, sull'erba ricoperta da fiocchi bianchi. Scoppio a ridere e dopo un attimo tu ti unisci a me. Siamo peggio di due bambini.
Ti cingo la vita con un braccio e ti stringo al mio fianco. Non vorrei mai che prendessi troppo freddo!
Tu appoggi una mano sul mio petto e la testa sulla mia spalla. -Bella passeggiata.- io rido. -Grazie.- sussurri prima di posarmi un caldo bacio sulla guancia e alzarti. Vedo le tue gambe perfette e bagnate dalla neve davanti ai miei occhi. -Meglio se torniamo dentro prima di diventare due cubetti di ghiaccio!- mi tendi una mano con un sorriso mozzafiato e io sento il mio stomaco stringersi e uno strano confortante calore invadere tutto il mio corpo.
La vedi la neve intorno a noi, Stana? Potrei scioglierla solo guardandoti sorridere in quel modo.

...

Entriamo nel salone e rimaniamo sorpresi nel trovarlo completamente vuoto. Intorno a noi tutto è buio, l'unica luce è quella del grande camino ancora acceso in fondo alla stanza. e delle luci intermittenti degli alberi di Natale.
-Dove sono finiti tutti gli altri?- chiedi stupita guardandoti intorno e avvicinandoti al grande divano rosso davanti al fuoco.
-Non lo so...- ti rispondo avvicinandomi al tavolo ancora pieno di cibo, quando mi accorgo di un biglietto.
Andrew ha insistito per andare a fare una passeggiata in spiaggia e poi andare a casa sua. Spero di non vedervi arrivare.
Sfrutta l'occasione Fillion e parlale, ve lo meritate entrambi.
Buon Natale, Seamus.

Sorrido e infilo il foglietto in tasca. Non so come facesse Seamus a sapere che l'avrei trovato io ma sono contento che l'abbia lasciato. -Hanno lasciato un biglietto, sono a casa di Andrew.- ti dico mentre tu ti siedi sul divano e ti togli i tacchi. -Vuoi... vuoi raggiungerli?- chiedo leggermente timoroso.
Rispondi di no, ti prego. Voglio restare qui, da solo con te, il più a lungo possibile.
Tu scuoti lentamente la testa e io tiro un sospiro di sollievo. -Sto bene qui.- rispondi sottovoce e mi accorgo che stai tremando, devi avere freddo.
Faccio un passo verso di te, ma poi mi blocco improvvisamente, chiudendo gli occhi e serrando i pugni.
No, non posso riscaldarti in quel modo, non posso stringerti a me e accarezzarti, baciarti e coccolarti sotto una coperta, distesi di fronte al fuoco.
Scuoto la testa e stringo forte il biglietto che ho in tasca. Seamus ha ragione, devo fare qualcosa.
Prendo un respiro profondo. -Vado a prepararti qualcosa di caldo, ok?- ti dico prendendo dei pezzi di legna e mettendoli nel camino.
Annuisci e io mi dirigo velocemente verso la stanzetta che funziona come cucina. Apro le varie mensole alla ricerca di tutto l'occorrente e accendo il fornello,  iniziando a preparare.
Dopo qualche minuto le due tazze di cioccolata calda sono pronte. Afferro il sacchetto dei marshmallow, la panna montata e le scaglie di cioccolato e finisco il tutto, per poi tornare da te con un gran sorriso soddisfatto.
Sei seduta sul divano, i piedi nudi sul pavimento, le mani leggermente in avanti verso il camino, alla ricerca di un po' di calore. Ti sei sciolta i capelli che ora ricadono leggermente mossi e bagnati ai lati del tuo viso e indossi ancora la mia felpa, il cappuccio che ti copre la testa. Hai le guance arrossate e le labbra schiuse, lo sguardo perso verso il fuoco.
Dio, non mai visto nulla di più meraviglioso.
-Sei bellissima.- mi lascio sfuggire con la voce leggermente roca e tu ti giri a guardarmi sorpresa.
-Oh.- arrossisci violentemente e abbassi lo sguardo. -Grazie.
Mi avvicino lentamente al divano senza staccare gli occhi da te. -Sei la donna più straordinaria, sexy e affascinante che io abbia mai visto.- Fermati Nathan, fermati. Se vuoi parlarle davvero devi usare la testa.
Tu sorridi imbarazzata. -Non so se l'hai notato, ma indosso una felpa da uomo, sono scalza e infreddolita e i miei capelli, oltre al mio trucco probabilmente, sono un disastro!
-Bellissima.- ripeto convinto e tu alzi gli occhi al cielo.
-Quanto hai bevuto a cena, Nate?- domandi divertita.
Poco, pochissimo, solo quell'unico bicchiere neanche tanto forte quando sei entrata e pensavo di svenire. E so che lo sai, altrimenti avresti sentito l'alcool sulle mie labbra durante il bacio. -Un po' troppo in effetti!- mento scrollando le spalle e tu ridi mentre ti passo la tazza di cioccolata. -Tieni, spero ti piaccia!
-Wow!- esclami guardando la tua immensa tazza piena di panna. -Sembra squisita!- dici voltandoti verso di me con un sorriso.
Faccio per portarmi la mia tazza alle labbra ma vedo il tuo sguardo rabbuiarsi -Nate...- sospiri alzandoti e scuotendo la testa, gli occhi puntati sulla mia tazza di cioccolata mezza vuota.
Appoggi la tua per terra e vai velocemente in cucina, per tornare dopo qualche secondo con una manciata di marshmallow, la panna spray e due biscotti. Mi prendi la tazza dalle mani e ci sistemi sopra il tutto prima di tornare a sederti. -Molto meglio.- sussurri con un sorriso.
-Pensavo alle donne piacessero gli uomini in forma!- dico sorpreso dal tuo gesto, ricordando le tue parole a cena.
Tu ti volti di scatto con un'espressione quasi ferita. -Nate...- chiudi gli occhi e ti mordi il labbro inferiore. -Scusami, io... scusami.- ripeti abbassando lo sguardo.
Scuoto la testa e sorrido. -Stana, stavo scherzando!
Tu mi ignori. -Nate, amo prenderti in giro, ma davvero non ti accorgi dell'effetto che fai sulle donne?- chiedi tristemente con lo sguardo fisso sul fuoco. -Su tutte le donne?
Il mio cuore perde un battito. Tutte le donne...
-Non ti accorgi di come ti girano attorno, cercando di attirare la tua attenzione? Perchè credi lo facciano? Loro...- ti interrompi vedendo il mio enorme sorriso. -Che c'è?
Ti guardo dolcemente. -Hai detto che faccio effetto su tutte le donne... faccio effetto anche su di te, Stana?- domando pur sapendo che risponderai con una delle tue solite battutine e una risata. Ma va bene così, amo la tua risata.
E invece, sorprendentemente, arrossisci. -Sì.- sussurri guardandomi negli occhi.
Il mio respiro si blocca. Insomma, sospettavo di non esserti indifferente, ma sentirtelo dire è... wow.
-Mi piace il tuo corpo...- continui abbassando lo sguardo sul mio petto e sulle mie spalle, mentre il mio cuore inizia a correre. -Ok, forse non sarà perfetto ma non è tutto ciò che conta...- fai scorrere le dita lentamente sul mio braccio e appoggi l'altra mano sul mio petto. -E comunque è forte, bellissimo e decisamente...- ti blocchi all'improvviso e il tuo volto diventa ancora più rosso.
Oh Stana, non hai idea di come vorrei in questo momento dimostrarti quanto mi piace il tuo di corpo! 
Fai per allontanarti ma ti blocco la mano con la mia, giusto sopra al mio cuore. Lo senti come batte forte, Stana? Solo e soltanto per te?
-Sei congelata.- sussurrò accorgendomi di quanto sono fredde le tue dita.
Tu annuisci velocemente, rabbrividendo. -Dev'essere stata la neve di prima.
-Se vuoi conosco un ottimo modo per scaldarti!- esclamo sorridendo malizioso.
-Ci avrei scommesso.- rispondi alzando gli occhi al cielo.
Ti osservo per qualche istante. -Vieni qui Stana.- dico e senza rendermene conto ti prendo tra le braccia, facendoti sedere sulle mie gambe; la testa appoggiata al mio petto, giusto sotto al mio mento.Ti passo la tazza di cioccolata e mentre tu inizi a bere io sfrego lentamente le mie mani sulle tue gambe nude e mi porto una delle tue mani sul viso, baciandoti piano il palmo. La tua pelle è morbidissima.
-Nate...- sospiri quando la mia mano raggiunge la tua coscia e l'orlo del vestito.
Chiudo gli occhi mentre respiro pesantemente e obbligo le mie dita a tornare indietro. -V-va meglio così?
Annuisci. -Grazie.- e sposti leggermente il viso per posarmi un bacio sul collo e uno all'altezza del cuore.
Ansimo piano e ti stringo più forte, abbassandoti il cappuccio della mia felpa per affondare il mio viso tra i tuoi capelli.
Non so per quanto tempo rimaniamo così, semplicemente aggrappati l'uno all'altra, ma non mi sono mai sentito tanto bene con una donna. Mai.

Stana
Sto tremando tra le tue braccia. Tra le tue forti, bellissime e decisamente sexy braccia... Incredibile.
E sicuramente non a causa del freddo.
Le tue caldissime e morbidissime mani sulle mie gambe nude mi stanno mandando fuori di testa. Le vorrei ovunque sul mio corpo, mentre mi accarezzano, mi stringono, mi fanno il solletico e mi regalano piacere. Vorrei poterti baciare fino allo sfinimento e amare come non ho mai fatto, imprimere ogni centimetro del tuo corpo nella mia mente.
Ma non posso.
Non posso e non voglio essere un'altra delle tue conquiste Nathan, un'altra di quelle che scarichi dopo un mese con qualche stupida scusa. Mi farebbe troppo male.
Eppure in questo momento, con il tuo cuore che batte forte e il tuo profumo che mi circonda, sarebbe così facile lasciarsi andare...
-Nate...- sussurro con il respiro leggermente affannato.
Tu ti stacchi appena per guardarmi. -Dimmi.- rispondi guardandomi negli occhi mentre la tua mano disegna cerchi invisibili sulla parte interna della mia coscia.
Baciami. Stringimi. Riscaldami. -Io...- prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi, trovando in qualche modo la forza di volontà necessaria per allontanarmi da te. -... ti ho portato un regalo.



Angolo dell'autrice:
Ecco anche il terzo capitolo, spero vi piaccia!
Dai, poco più di una settimana e avremo di nuovo Castle *-*
Grazie a tutti quelli che leggono questa storia, buone feste!
Un bacio!



  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Castle / Vai alla pagina dell'autore: Sofy_m