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Autore: jawaadskebab    30/12/2012    20 recensioni
“E se provassimo a separarli?”
Separarli? “In che senso?”
“Possiamo farli dividere. Così Olivia si metterà con me, e Harry con te.”
“…Zayn, io…”
“Viola, pensaci.”
“Non lo so…”
“Pensa che potrai realizzare le tue fantasie erotiche con Harry. Pensa che sarà tutto tuo.”
Appena sentii le parole ‘erotiche’ e ‘Harry’ si accese una lampadina sopra alla mia testa.
Davvero sarebbe successo? Dopo 15 anni, sarebbe davvero stato mio?
Dopo aver spento la lampadina, guardai Zayn: “Ci sto.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 DON’T CALL ME PAKISTAN.

 
 
 
 
 
 
“Metti queste nella tasca della sua felpa.”
Zayn mi consegnò un paio di slip rosa in pizzo. Anzi, più che slip sembravano un filo interdentale.
Ommioddio.
Le buttai a terra schifate: “Ma ti sei rincretinito?!”
“Ma sei scema? Guarda che funzionerà.”
“Senti pakistan, passami sopra con un trattore cantando a squarciagola ‘spaco botilia’, buttami in una fogna insieme ai cugini di campagna, fai quello che vuoi. Ma non prenderò mai in mano queste cose. Cioè, che schifo. Porco giuda sono usate, magari fresche di questa notte, e…”
“Deficiente sono pulite.”
Oh. “Oh.”
Dai, qualcosa aveva nel cervello.
Qualcosa.
Pakistan mi diede una spinta: “Ora muoviti.”
“Non permetterti di trattarmi così.”
“Ti tratto come meriti.”
“Vaffanculo.”
“Ma vacci te, col tappo in culo.”
“Sei una testa di cazzo.”
“E tu di minchia.
Mi oh, che palle. Sempre a litigare.
Presi gli slip e mi avvicinai alla felpa di Harry, che in quel momento era appoggiata su una sedia dell’aula di scienze. Gliele misi in tasca, e tornai da Zayn.
Missione compiuta.
Ho sempre voluto pronunciare quella frase, volevo verificare di persona ciò che Tom Cruise provava quando lo diceva.
Missione compiuta.
Dio, che figata. Ti senti potente, perché hai compiuto una missione che ti era stata affidata.
Missione compiuta.
“Pakistan, posso farti una domanda?”
“Se d’ora in avanti non mi chiamerai più Pakistan, si.”
“Oh ma andiamo, serve a sottolineare le tue origini pakistane. Cioè, metti che qualcuno ti si avvicina e ti ordina di dargli il portafoglio mentre ti minaccia con una pistola. Tu gli dici ‘sono pakistano’ e vedi che questo se la svigna a gambe levate. Oppure se è uno spaca botilia come te, ti svelerà che la pistola in realtà è un giocattolo e ti darà il cinque dicendo ‘ehi brò’ per poi tirarti un pugno amichevole sulla spalla.”
“Cannabis?”
“No, sono nata così.”
Il pakistano sghignazzò mordendosi il labbro inferiore e aggiustandosi gli occhiali.
Ommioddio no, non farmi questo Malik. Dio, quanto era bello.
“Quel era la domanda?”
La sua domanda, che chiedeva quale fosse la mia domanda, mi risvegliò dai miei pensieri profondi.
“Le mutande che mi hai dato prima erano tue?”
Non vi sto a descrivere quella che fu la sua reazione.
 
“Oh andiamo Pakistan, sei ancora arrabbiato con me?”
Nessuna risposta.
“Pakistan.”
Niente.
“Zayn!”
“Sì?”
Hai capito lo stronzo? Non voleva farsi chiamare pakistan. Ma poi non so nemmeno perché, pakistan è un nome fantastico. Credo che chiamerò mio figlio pakistan. Pakistan Styles. Pakistan Styles? Sta proprio di merda. Sembra uno stile di vita pakistano. Quindi a questo punto l’unica via è quella di cambiare nome al bambino. Nah, farò cambiare cognome a Harry.
“Perché hai reagito così? Guarda che era una battuta.”
“Lo so che era una battuta ma…mi sono girate la palle.”
Secondo me aveva il ciclo.
“Secondo me hai il ciclo.”
Botta.
“Ahi!” Mi lamentai massaggiandomi il braccio. Porco mondo pakistan, ti sai difendere anche senza svelare le tue origini, complimenti.
“Ma se ti ho appena sfiorata!”
“Ma vaffanculo pakistan.”
Mi fulminò con lo sguardo, e iniziai a indietreggiare paurosa. Dio, faceva proprio cagare in mano.
Ad un tratto vidi che si bloccò. Osservava un punto a destra, guardai dalla stessa parte e vidi Harry e Olivia che parlavano con attorno una massa di ragazzi. Lei aveva in mano gli slip che avevo messo nella felpa di Harry, e discuteva animatamente.
Il piano aveva funzionato.
La missione era davvero stata compiuta.
Missione compiuta.
Dio, che figata.
“Stanno…discutendo?” sussurrai senza distogliere lo sguardo.
“Si.” sussurrò zayn con un velo di felicità nella voce.
Ci guardammo in faccia e ci abbracciammo come due deficienti a cui avevano appena detto che avevano superato l’anno, dopo aver iniziato a studiare a maggio.
Subito dopo però ci staccammo facendo finta di niente, lui si pettinò il ciuffo e io mi misi a posto la maglia schiarendo la voce.
Tornammo a guardare Harry e l’altra, ma si stavano abbracciando.
COME SI STAVANO ABBRACCIANDO?!
Mi attaccai al braccio del pakistano deglutendo rumorosamente: “Ti prego, dimmi che è una mossa di Olivia per tentare di distrarre Harry e strozzarlo quando meno se l’aspetta.”
Anche il moro deglutì rumorosamente: “E’ una mossa di Olivia per tentare di distrarre Harry e strozzarlo quando meno se l’aspetta.”
I due si allontanarono mano nella mano.
Che cosa? L’aveva perdonato?
Senti Olivia, va bene che sei bella, gnocca, secsi, simpatica, non me, insomma quel cazzo che vuoi, ma sei proprio una grandissima cogliona. Ma voglio dire, se io avessi trovato un paio di mutande nella tasca della felpa del mio ragazzo gli sarei saltata addosso e gli avrei staccato le palle a morsi, per poi imbalsamarle e spacciarle per i maroni di un gatto persiano per venderle a qualche collezionista di parti del corpo di animali. E questo come minimo.
Quando sparirono dalla nostra vista, Zayn gridò: “Ma vaffanculo!”
“Sai, dicono che il cioccolato aiuta a distrarsi dal nervoso che provoca il ciclo mestruale.”
Altra botta.

 
 
 
 
 
 
EEEEEEH ……non so che scrivere.

But loving him was red. Non è stupenda quella canzone? asdfg
11 recensioni. Dio, grazie mille. Spero che piaccia davvero questa storia.
Sono contenta asdf
Ehm…beh, che dire. Che fantasia il titolo, eh?
Non sapevo che scrivere.
Vabbò, ci vediamo al prossimo capitolo.
Vi ringrazio in anticipo.
Ciao splendori asdf.
- il kebab di jawaad.
  
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