Parte
Ottava
Oggi
sono parecchio nervoso.
Il nervosismo spunta in me come spuntano i peli sotto le braccia di una
ragazza
brutta e, credetemi, non è una bella sensazione. Tutto
ciò perchè volevo aggiornare
la storia molto tempo fa, ma non ne ho avuta l’occasione.
Così, sono costretto
a sottostare ai miei soliti ritardi.
Per sfogarmi ho deciso di prendere a male parole tutti quegli
sfigati del
cazzo che leggono questa merda di fan fiction
scritta da un
anziano sociopatico che non si taglia le vene
e la finisce una volta
per tutte.
Detto ciò: buongiorno e buonasera a tutti, sia belli sia
brutti.
Nello scorso capitolo, promisi che avrei parlato della mia vecchia
professoressa delle elementari (o delle medie? La coerenza non
appartiene a questo
racconto) ritrovata su Facebook, in un disperato trolling
di contatti anziani. Proprio così: FuckBook non ha
contagiato solo giovani teste di cazzo, ma anche vecchie teste di cazzo
(riflessione time: che poi… da dove viene
l’espressione testa di cazzo? Insomma,
sappiamo bene cosa vuol dire, ma perché
quest’associazione? Non ho mai visto
realmente teste a forma di pene o viceversa, quindi deduco che il pene
sia un
organo sprovvisto di cervello, il ché è vero, ma
se consideriamo che è proprio
il pene a generare la nuova vita credo sia un insulto alla vita
stessa…).
Poiché
non ho voglia di
scrivere e tutti voi mi date il voltastomaco, soprattutto quelle
persone che
seguono quest’obbrobrio ma non
recensiscono (si, sto parlando proprio con voi, uscite allo scoperto
prima o
poi), copio-incollerò la conversazione avvenuta tra me e
questa arrampicatrice
sociale.
“ciao”.
Nella
mia mente:
è vero che io sono svitato, ma non mi sarei mai
permesso di prendere contatto con una vagina così dilatata e
anziana.
“ciao”.
Nel
mio culo:
devo andare in bagno.
Così, dopo essere tornato dal WC, ispirato dalle vostre
luride facce, vedo un
nuovo messaggio sempre della suddetta cristiana.
“stai
ancora andando a scuola, caro?”.
Nella
mia incredulità:
ora, è vero che non vedevo questo troll da
anni (decenni?), dai tempi dei dinosauri azzarderei, ma non ho preso
trent’anni
in un secondo, o almeno spero che non sia così.
“certo,
adesso frequento
*****************************************”.
Nella
vostra mente:
per motivi di privacy, non riporterò il
mio effettivo indirizzo di scuola, e comunque non sono cazzi
vostri.
“bravo,
io l’ho sempre detto che eri un ragazzo molto
dotato………..."
Nel
mio pene:
che io ricordi, non ho mai avuto rapporti sessuali con
le MILF, quindi questa cara maestrina era da escludere. Ho sempre
pensato che
usasse termini logori e abusati per via del suo bicentenario,
così ho preso
quel “dotato” come un innocuo complimento,
MA erano quei puntini sospensivi che mi spaventavano.
Quindi: panico da pene.
“ahahahah,
grazie mille prof!”.
Nella
mia ignoranza:
mi era parsa la cosa più logica da
scrivere, in altre parole ignorare completamente il possibile doppio -
senso.
Purtroppo, quella fu una mossa totalmente
sbagliata.
“no,
non ridere, dai, è vero, e poi puoi chiamarmi
Gesuy… è da anni che non abbiamo più
un conflitto
alunno-insegnante……………………………………..."
Nella
mia bocca spalancata:
credo sia chiaro a tutti che la vecchia
bacchettona voleva la carne fresca.
E di freschezza
credetemi, io ne vendo a volontà. In ogni caso, non era
soltanto il suo
orribile diminutivo che mi spaventava (Gesuy da Gesualda…
non so se mi
seguite), ma anche quegli orribili e prolungatissimi puntini
sospensivi. Erano
così tanti che io avrei potuto appoggiarci i coglioni
e…ops, mi sa che era
proprio quello che voleva. Appoggiarci i coglioni.
Chiusi
la pagina di getto, ma il dramma continuò…