'Oltre ad avere un bel sedere hai anche un bel caratterino. Qual'è il tuo nome?'
'Hai qualche problema con mia sorella, Styles?'
E te pareva che arrivava lui. Stamattina gli avevo esplicitamente detto di non cercare di venire in mia difesa,
ho 16 anni e me la so cavare da sola.
'Oh sei sua sorella? Non preoccuparti amico mi stavo solo presentando. Meglio che vada. Signorina Horan.'
Mi salutò con un gesto galante e poi andò via sotto lo sguardo assassino di mio fratello Niall.
Bene, torniamo un attimo a due giorni fa.
‘Tesoro, sei arrivata finalmente! Non vedevo l’ora di vederti!’ Il mio papà. Da quanto non lo vedevo.
I miei sono divorziati e io sono rimasta con mia mamma mentre mio fratello è rimasto con lui.
‘Mi sei mancato.’
‘Anche tu, piccola mia.’ Sprofondai in quell’abbraccio paterno che ormai da 4 anni non ricevevo.
‘Ehi, ho bisogno anch’io di un po’ di affetto!’ Niall. Mio Dio quanto mi è mancato anche lui.
E’ il fratello che tutti desiderano. Dolce, amorevole, sensibile e… geloso. Il suo unico difetto è la gelosia.
‘Vieni imbecille!’ Dissi ridendo mentre una lacrima di gioia rigava il mio viso.
Dopo aver sistemato la mia stanza, le valigie e aver fatto una bella doccia rinfrescante, scesi in cucina per cenare.
‘Allora, che succede a Mullingar ?’
‘Niente, la solita vita.’
‘Sei contenta di poter stare qui ?’
‘Certo papà che domande fai ? L’unica cosa che mi manca sono i miei amici e la mamma.’
‘Ti trovi bene con lei?’
‘Con lei sì, è con il suo compagno che non mi trovo bene. Vive con noi ed è un continuo rompiscatole.’
‘Mi dispiace tesoro.’
‘Niall dov’è ?’ Dov’era finito quell’imbecille!? Amavo chiamarlo così. Amavo lui. Punto.
‘Sicuramente è con la sua ragazza.’
‘Ha una ragazza?’ Neanche il tempo di finire la frase che sento aprire la porta.
‘Tu hai una ragazza? Davvero? Ahahahahah!’
‘AH AH AH si ce l’ho, ed è anche sexy, come me.’ Che modesto il ragazzo!
‘Non dire cazzate, come me vorresti dire.’ Non dovevo provocarlo. Me lo ritroverò a farmi il solletico tra 3…2…1…
‘Niall, ti prego smettila!’ Stavo sbraitando dalle risate, giuro.
Dopo 3 minuti di sofferenza finalmente finisce la tortura. Che sollievo.
‘Chissà quanti pretendenti avrai a Mullingar. Sei fidanzata?’ Papà non sa del mio ex e di quello che mi aveva fatto.
Abbasso gli occhi e balbetto qualcosa di incomprensibile.
Mio fratello sapeva tutto, glielo aveva detto un nostro amico in comune di Mullingar, e quando mi vide così mi abbracciò.
Fece cenno a mio padre che gli avrebbe raccontato tutto dopo.
‘Per tirarti su il morale, dopodomani cominci scuola. Non sei contenta ?’
Mi chiede con una faccia da demente: sorrideva come un demente, si atteggiava come un demente, si muoveva come un demente. In quel momento era un demente.
‘Di già ? E smettila di fare questa smorfia scemo!’ Gli diedi uno schiaffetto ridendo e asciugandomi una lacrima.