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Autore: Nihal93    30/12/2012    8 recensioni
Isabella e Rosalie sono due sorelle gemelle che si trasferiscono a Forks per l'ultimo anno di liceo.
Lì si faranno nuovi amici e chissà.. magari anche nuovi amori.
Tratto dal CAPITOLO 10:
"Tu alla mia festa non sei venuta, mentre io alla tua si.. ti potresti far perdonare con un’uscita a cena o al cinema.. "
E bravo gemellino che si portava avanti con il lavoro, mi aveva appena chiesto di uscire? O ero in un bellissimo sogno.
Annusai il suo profumo buonissimo, era fruttato ma non molto forte, sapeva di uomo, di lui..
"Magari.."
Spero di avervi incuriosito.. passate a trovarmi e mi raccomando: lasciate un segno del vostro passaggio!
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutte!!!
Come promesso eccomi qui, prima della fine dell'anno, ad aggiungere l'ultimo capitolo dell'anno!
So di essere stata un po' cattivella nel capitolo precedente, dato che non ero ancora giunta al dunque di questa dannata partita..
Purtroppo mi sa che anche in questa occasione mi odierete un po', ma almeno saprete che cosa ne pensa Edward della piccola bugia/omissione di Bella!
Grazie a tutte per il sostegno e per l'entusiasmo che avete dimostrato per la mia storia.
Vi auguro il meglio per questo 2013 che arriverà.. Buon Anno Nuovo!!
Un abbraccio "trita costole", Nihal.





CAPITOLO 8 – POV EDWARD
 
Era da cinque minuti che mi trovavo nel bagno della scuola.
Continuavo a bagnarmi il viso con l’acqua fredda ma l’immagine delle labbra di Bella che a pochi millimetri dalla mia bocca dicevano “Anche io sono una tosta Edward.. forse più del capitano” e poi quello sguardo, così.. così sexy, mi avevano fatto completamente uscire di testa.
Era impossibile non riuscire a pensarci, il suo abbigliamento, su quei trampoli che rendevano la sua camminata fluida e provocante, era stato troppo per il mio cervello. Dopo un po’ decisi di ricompormi e andare in classe, avrei potuto usare tutta l’acqua della penisola di Olimpia ma il caldo che avevo addosso non sarebbe andato via di sicuro.
Entrai in classe scusandomi con il professor White per il ritardo.
<< Cullen che non succeda di nuovo, non sono qui per fare i suoi comodi >>
<< Si prof, mi scusi ancora >>
Mi sedetti al mio banco vicino a Emmet che stava sogghignando sotto i baffi, il solito cretino..
Riuscii a tenere la concentrazione per i primi dieci minuti, nel quale scoprii che il professore stava spiegando Romeo e Giulietta, ma poi i miei pensieri furono intrappolati dalla visione di stamattina.
Isabella aveva dei pantaloni bianchi che mi permettevano di farle, talmente erano attillati, la radiografia e la visione del suo sedere mi aveva fatto intuire che aveva un perizoma.. Miseriaccia.. il mio amico più sotto, ancora al ricordo, stava facendo le feste, con tanto di champagne. A questo punto sarei stato io a dovermi svegliare: una mossa dovevo farla, anche perché lei, mi aveva lasciato chiari segni che ci poteva stare, ma se non mi svegliavo me la sarei sicuramente giocata.
Sentii mio fratello tirarmi un gomito nelle costole, mentre con l’altra mano mi stava passando un fogliettino, ecco che riprendevano le messaggiante anti sgamo.
 
Eddy piantala di pensare alla Bellina perché hai la bavetta che ti esce dalla bocca..
Ma le hai viste stamattina? Sembravano 2 dee scese in terra, che popò di roba!
Senti ma secondo te il moretto di ieri che le toccava così.. chi era? No perché sto già pensando che forse è meglio marcare il territorio, che ne dici se stasera dopo la partita le invitiamo a cena per domani sera? Facciamo un’uscita a 4, così non si sentirebbero in imbarazzo e tra me e te qualcosa potremmo concludere.. che ne dici?
 
Ripensai per un attimo alla scena a cui avevamo assistito dopo l’allenamento, se non ci fossero stati Alice e Jasper e, cosa più importante, se non avessi rischiato una figura di merda assurda, sarei corso da quel sbruffone e gli avrei tirato un bel gancio destro, come mi bruciava che lui poteva toccarla in quel modo, sembravano molto intimi.
 
Vada per l’invito, stavo pensando anche io a qualcosa da inventarci dopo la partita.. cmq il moretto, non ti sembra di averlo già visto da qualche parte? Io credo e spero che siano solo amici, ho capito che era da parecchio che non lo vedevano..
 
<< Cullen! Spero che stia prendendo appunti, perché ho appena deciso che sarà il primo ad essere interrogato.. >>
Il solito stronzo che non mi lasciava neanche un minuto in pace.
<< Si prof! >> dissi lasciando il foglietto nel quaderno di Emmet, andavo bene a scuola ma il professor White era l’unico che mi faceva penare tantissimo.
Iniziai a scrivere seriamente gli appunti, non volevo rovinarmi la media per colpa di una stupida massaggiata con mio fratello, ci tenevo ad andare bene, oltre per non dare dei dispiaceri ai miei genitori, anche per poter ambire ad un college di rilievo.
Per fortuna, almeno la mattinata passò in fretta, a mensa mi sedetti al solito tavolo, dove mi raggiunsero Emmet, Mike e altri componenti della nostra squadra, dopo un po’ vidi arrivare anche una timida Angela che si sedette vicino a Ben.
Isabella e Rosalie, arrivate poco dopo, si sedettero davanti a me, ma vicino a William e Justin. Notai subito che la mia Dea, una volta seduta, tirò fuori dalla borsa un paio di Converse e iniziò a cambiarsi scarpe, forse sentendosi osservata alzò gli occhi, ma purtroppo non nella mia direzione, ma verso David.
<< Beh? Che c’è? >> chiese mettendosi delle calzine bianche nei piedi con le unghie rosse, me li sarei mangiati per pranzo, iniziai a sentire di nuovo caldo.
<< Stiamo mangiando.. ti sembra il caso di cambiarti scarpe? >> stavo per controbattere qualcosa in difesa di Isabella, ma lei mi tolse le parole di bocca.
<< Oh! Guarda che mi sono lavata stamattina, se ti faccio schifo hai solo da non guardare, ci metto un attimo.. >>
Sentii David borbottare qualcosa ma non aggiunse altro ad alta voce.
<< A me non da fastidio Bella, anzi.. stamattina quando ti ho vista arrivare mi sono chiesto come facevi a camminare così bene su quei trampoli.. >> disse uno smielato William, era palese che ci stava provando, il mio fastidio aumentò dopo che Bella sorrise verso di lui facendogli un occhiolino.
Stavo diventando pure geloso, non era per niente un bene, dovevo assolutamente agire..
<< Eddiiiiii! >> come non detto.. Tanya si avvicinò a me scoccandomi un bacio sulla guancia che in un attimo mi fece gelare, odiavo quando ci provava in quel modo così diretto con me, anche perché dal canto mio continuavo a rifiutarla.
<< Non mi hai tenuto il posto e neanche tu Emmet, che cattivi! >>
<< Dai Tanya vai a sederti con le altre tue compagne.. >> dissi da scazzato, mentre Kate stava facendo gli occhi dolci a mio fratello, glielo avevo sempre detto: non aveva mai fatto cazzata più grande di quando si era messo con lei.
<< Ma Eddiii mangiamo sempre NOI con VOI! Non se ne possono andare loro? >> Tanya dopo la sua stupida domanda indicò le tre ragazze già sedute al nostro tavolo.
<< No.. loro sono.. >> stava rispondendo Emmet ma la voce di Rosalie prevalse sulla sua, a volte mi metteva molto in soggezione quella ragazza, non riuscivo a capire come poteva mio fratello morirci dietro.
<< Cara.. sentimi bene.. O stai qui in piedi oppure vai a sederti al tavolo con le tue amichette con le unghie rifatte, così almeno ti eviti l’umiliazione e la figura di merda.. NOI di qui non ci muoviamo. >>
Isabella scoppiò a ridere, lo stesso fecero anche qualche ragazzo, Tanya, Kate e Irina, verdi d’invidia e con la coda tra le gambe andarono a sedersi al tavolo delle Cheerleader.
 
Ad un certo punto mentre stavo morsicando il mio pezzo di pizza sentii qualcosa sfregarmi sulle gambe, subito non ci feci caso, perché pensai che era qualcuno che accavallando le gambe si era, per sbaglio, scontrato con le mie.
Ma dato che questo sfregamento poco casto continuava, capii che era voluto, alzai gli occhi e mi accorsi che due pozze di cioccolata mi stavano guardando maliziosamente, tornò immediatamente il caldo.
<< Sei sporco proprio qui.. >> disse in sussurro, mimando bene le parole con le sue labbra piene e carnose, portandosi il dito sulla sua guancia destra.
Presi il tovagliolo e mi pulii, vidi con orrore che erano le tracce del rossetto fucsia di Tanya, guardai la mia salvatrice che non mi aveva tolto per un attimo gli occhi di dosso, il suo piede si era fermato, ma continuava a tenere un contatto, dato che era appoggiato al mio ginocchio, permettendole così di tenere la gamba distesa.
Era un contatto intimo che mi piacque un casino.
<< Sono ancora sporco? >>
Mi sorrise scuotendo la testa, la lucidità del mio cervello era partita per la tangente.
<< Grazie Isabella.. >> aggiunsi, dedicandole uno dei miei sorrisi migliori, la vidi assumere per un attimo una carina tonalità di rosso sulle guance, ma si ricompose in fretta, tornando con noncuranza a sorseggiare la sua Coca.
Isabella Swan mi manderai al manicomio.
 

 

†††
 

 
 
Isabella era appena uscita dalla porta degli spogliatoi con le sue amiche, in un attimo mi era parso tutto chiaro, l’agitazione nell’ora di biologia, le parole della mattina, i sorrisetti di Jasper e Rosalie durante gli allenamenti della settimana..
Isabella era il capitano delle “Furie rosse” e molto probabilmente era una di quelle che erano state convocate in nazionale, che stupido che ero, non ci avevo pensato neanche per una volta, quando tutto sarebbe dovuto essere così chiaro.
A fine riscaldamento andammo nello spogliatoio per metterci la divisa, era ancora quella dell’anno scorso, Jasper come sempre si preparò per fare il suo discorso, a differenza degli altri però non mi stupii quando ammise che Bella, avrebbe giocato con l’altra squadra.
<< Perché Mister? >> chiese David il solito polemico.
<< Semplice, perché fino all’anno scorso ha giocato in quella squadra ed esigo che voi vediate e, in particolare, capiate cosa significa gioco di squadra e che a volte le donne possono superarci anche nel calcio. >>
<< Perché non ce l’avete detto subito, invece di tenere tutto questo mistero? >>
<< E’ stata una mia idea, non di Bella.. non mi chiedete il perché ma mi è sembrato giusto così. Ora basta così e scendiamo in campo. >>
Una volta in mezzo al campo la vidi entrare, aveva la maglietta con il mio stesso numero, il dieci, e la fascia da capitano: era bellissima.
In panchina c’era un ragazzo che aveva qualche anno in più di noi, che sembrava andare molto d’accordo con tutte le ragazze, ma non credevo fosse il loro vero Mister, anche perché vidi Bella e l’altra ragazza con i capelli neri che parlavano e dicevano la formazione.
Mi ritrovai davanti a lei per fare Testa o Croce per la palla, lei, mi sorrise e salutò l’arbitro.
<< Testa o Croce? >> lasciai scegliere lei per prima.
<< Testa >>
<< Croce >>
L’arbitro lasciò andare in aria la moneta che cadde a terra, rivelando l’esito favorevole alla mia squadra.
<< Croce, tieni la palla e buona fortuna a tutte e due le squadre >>
Ringraziai l’arbitro con una stretta di mano, salutando anche i due guarda linee e poi strinsi la mano anche al mio avversario che mi stupì con le sue parole.
<< Buona fortuna capitano.. Croce, buona scelta, la palla va sempre ai perdenti per primi.. >> le sorrisi, stando al gioco.
<< Buona fortuna anche a te capitano, delle voci mi hanno detto che sei una tosta, voglio proprio vedere cosa sei in grado di fare.. >>
Mi sorrise un’ultima volta e si girò verso le sue compagne, chiamandole intorno a lei.
Sugli spalti c’erano cinque ragazzi, che immaginai essere i fidanzati di qualche giocatrice, Alice e il ragazzo della sera precedente, strinsi i pugni, mi pareva di averlo già visto da qualche parte, ma non sapevo proprio dove.
Per fortuna i miei pensieri si concentrarono per la partita e il calcio d’inizio.
Scorgendo la formazione avversaria che era un 3 – 3 – 4, con Bella come unica punta, mi stupii, era una soluzione molto difficile da realizzare e piuttosto incasinata, ero proprio curioso di vedere come sarebbero andate le cose.
I primi minuti di gioco scorsero tranquilli, ci passavamo più volte la palla, loro non attaccavano, ci permettevano di fare i passaggi, forse per vedere com’era il nostro gioco e per studiarci.
David aveva la palla, la stava per passare a Mike, quando una ragazza dai capelli rossi intercettò il passaggio e di lì per noi, fu l’inferno.
Iniziarono a passarsi la palla a una velocità quasi impossibile, non si cercavano nel campo semplicemente sapevo dov’era una e dov’era l’altra, in un attimo capii a cosa si riferiva Jasper, per quanto noi correvamo, non riuscivamo mai a prendere la palla, o se lo facevamo, il nostro gioco durava poco.
La ragazza dai capelli rossi scartando William come se niente fosse, avanzò sempre di più verso la nostra porta, iniziai a correre in difesa, ma fu tutto inutile, perché la passò prima, alla ragazza con i capelli neri che dopo una finta di tiro, la passò veloce a Isabella che, nonostante lo sforzo di mio fratello, la piantò nel sette della porta.
Isabella non festeggiò, si limitò a guardare verso gli spalti e a mandare un bacio al vento al ragazzo della sera prima, che rispose con un sorriso al suo gesto.
Mi montò subito il sangue al cervello e alla ripresa della partita iniziai a correre come un forsennato per il campo, ma invano, erano tremendamente veloci.
Il secondo gol per loro arrivò da parte della ragazza con i capelli rossi che avevo capito che si chiamava Victoria, a differenza di Bella, lei si mise a festeggiare e tutte le compagne con lei.
Vedevo molti compagni come David, Mike, Tayler che si stavano innervosendo sempre di più e avrebbero fatto sicuramente delle cazzate che non tardarono ad arrivare, perché furono assegnate diverse punizioni, una delle quali si trasformò nel terzo gol.
E subito dopo arrivò il quarto, fu Isabella a tirare quella punizione, nonostante la mia incazzatura per l’andamento della partita, non riuscii a non notare la sua bellezza indescrivibile, mentre posizionava la palla per terra, facendola girare tre volte nelle sue mani, mentre guardava la porta dove Emmet si sbracciava per mettere la barriera e infine quando chiudeva gli occhi prima di tirare.
La palla finì dentro, tutte le compagne le saltarono addosso, lei sorrise, ma non festeggiò più di tanto, sembrava un po’ tirata e nervosa.
Per fortuna l’arbitro fischiò la fine del primo tempo e ci ritirammo tutti nello spogliatoio, per qualche minuto di riposo.
<< Ragazzi.. state andando bene.. anche se non mi piace per niente il modo in cui state gestendo il vostro nervosismo verso la sconfitta, non è che facendo più falli e tranciando le gambe alle ragazze riuscirete a non perdere. Cercate di fare un po’ più di gioco di squadra! Non le avete viste? A questo punto della partita vi suggerisco di fermarvi un attimo e di guardare come giocano! >>
<< Si come no.. >> disse Mike, per fortuna a bassa voce, ma non saprei dire se Jasper fece finta di non sentire o non sentì sul serio.
<< Edward, prova ad avanzare verso la porta avversaria e voi Mike e David e tutti gli altri provate a passargli la palla.. Emmet stai andando bene, occhio che Isabella predilige tirare nei sette, Victoria tira al centro e Carmen tira verso sinistra, anche se è mancina! Se avete notato il gioco ruota tutto intorno a queste tre attaccanti, anche se si appoggiano molto su Bella, la difesa ammetto che è molto forte, quindi per penetrarla dovrete inventarvi qualcosa, in particolare il pilastro della difesa è Senna, la ragazza di colore, ma anche il portiere Jane non scherza.. >>
In pratica aveva confermato le mie teorie, le quattro ragazze che avevo visto sugli spalti con Bella erano le cinque che erano state convocate in nazionale, mica male per una squadra di ragazze.
Jasper continuò a contarcela per qualche minuto ancora prima di avviarci di nuovo verso il campo, alla fine aveva deciso di non mettere dentro né Rose e né Angela per il momento. Mentre camminavo vidi Bella, era tesa, nervosa, rideva e scherzava con le compagne ma aveva qualcosa che non andava, ma la voce di mio fratello mi distrasse e la persi di vista.
<< Edward.. fai occhio a David e Mike.. >>
<< Perché? >> chiesi, anche se avevo i miei sospetti.
<< Mirano alle caviglie e non è giusto, anche il Mister penso che l’abbia notato.. non capiscono che se fanno male a Bellina mi incazzo come una bestia! >> e non era l’unico..
<< Li tengo d’occhio io.. >>
<< Ah.. e mi devi una birra! Avevo ragione io riguardo a Bella.. >>
Sorrisi, aveva ragione, era stato lui il primo a dire che molto probabilmente Isabella faceva parte delle “Furie rosse”.
Purtroppo però non riuscii a mantenere la parola data a mio fratello, mi si gelò il sangue quando vidi Bella cadere e tenersi la caviglia destra con le lacrime agli occhi..
 
 
 
 
 
 
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