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Autore: readthis_    30/12/2012    1 recensioni
Spesso Hannah si chiudeva nella sua camera,si sedeva sul suo letto,coperto da un piumino bianco,imbottito di piume d'oca e pensava.
Pensava alla persona che sarebbe diventata se la sua vita fosse stata diversa,pensava a tutte le volte in cui si innamorava di qualcuno,ma puntualmente era troppo occupata persino per guardarlo,troppo timida per rivolgergli una parola,troppo spenta per farlo innamorare di lei.
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I suoi occhi sono azzurri,azzurri come l'acqua del mare limpida,i capelli sono scuri,spettinati e con qualche ciocca che gli ricade sulla fronte.
Ha le labbra sottili che si aprono in un sorrisetto. I denti perfetti,il naso piuttosto dritto e la carnagione non molto chiara.
-'E tu sei..?' gli chiede Hannah alzando un sopracciglio.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "Give me love,like never before."


Tirava un vento gelido in una via qualunque di Londra.
Il cielo era grigio chiaro,come al solito,gli alberi spogli sembravano avere un tronco fuori dal normale,che si distaccava da quel solito marrone.
Erano i colori di Novembre,i colori del freddo,il paesaggio era quasi in bianco e nero.
Bensì sembrasse così surreale,così inquietante,quello era il paesaggio di cui Hannah si era innamorata,per cui aveva sempre avuto un debole.
La ragazza aveva appena terminato la sua lezione di storia,usciva da quel palazzo grigiastro spento,si alzava il bevero del cappotto,si metteva il suo cappello bianco sulla testa e si avviava verso casa,osservando le sue scarpe bianche anch'esse.
La strada da percorrere non era tanta,ma doveva ugualmente sbrigarsi.Doveva raggiungere il prima possibile la sua casa,altrimenti i suoi genitori l'avrebbero punita,sicuramente.
Guardava spesso il suo costoso orologio d'argento,poi spostava puntualmente i suoi capelli biondi,da una spalla all'altra e sbuffava pesantemente.
Che fosse stanca? Questo nessuno lo sapeva,meno che lei stessa.
Sia chiaro,per stanca si intende spenta,stufa della sua vita.
Certo,difficile saperlo per dei comuni passanti come noi,direte. 
Ma la verità è che nessuno lo sapeva per il semplice motivo che nessuno glielo aveva mai chiesto.
Nessuno si era mai fermato,seduto su quella panchina,dove era solita a sedere in quei pomeriggi freddi.
Nessuno le si era mai avvicinato a chiederle cosa facesse quel sabato,nessuno le aveva mai chiesto come stava,nessuno si era mai posto questo problema.
Si limitavano a vederla come qualcosa di lontano,qualcosa di inavvicinabile,qualcosa di troppo in alto per poterci scambiare anche due parole.
Troppo chiusa,troppo riservata,troppo inquadrata nella sua precisa vita,precisa come un orologio svizzero.
Lei era troppo impegnata a studiare e a non deludere i suoi genitori.
Questa era la sua vita,questa era quella che lei definiva vita.
Quindici anni e l'unico rapporto che aveva con qualsiasi individuo di sesso maschile era l'abbraccio con suo padre.
Suo padre,incredibilmente geloso e protettivo.
La sua famiglia era una di quelle borghesi,quelle ricche e piuttosto potenti.
Lei doveva diventare una dentista di gran prestigio,non doveva perdere tempo con delle stupide passioni.
Spesso Hannah si chiudeva nella sua camera,si sedeva sul suo letto,coperto da un piumino bianco,imbottito di piume d'oca e pensava.
Pensava alla persona che sarebbe diventata se la sua vita fosse stata diversa,pensava a tutte le volte in cui si innamorava di qualcuno,ma puntualmente era troppo occupata persino per guardarlo,troppo timida per rivolgergli una parola,troppo spenta per farlo innamorare di lei.
Pensava a tutti i disegni che faceva nelle giornate di pioggia,faceva ritratti di paesaggi immaginari,di gente mai vista,di cose mai conosciute.
Pensava a quante volta avrebbe voluto distruggere tutto,urlare,fuggire da quella gabbia d'oro in cui era costretta.
Pensava alla macchinetta a pellicola che aveva comprato mettendosi soldi da parte,senza dirlo a nessuno;se suo padre l'avesse scoperta,sarebbe successo il finimondo. Ricordava spesso l'episodio che le era successo qualche anno fa.
Aveva chiesto a suo padre il permesso di fare qualche lezione di canto,così,per passare il tempo,senza impegni. La sua risposta era evidentemente un 'no' visto che ricevette uno schiaffo in faccia e un severo :'Hannah,sai perfettamente che odio il fatto che tu mi chieda queste cose.Sai come la penso.'
Cosa avreste fatto voi se una persona vi avesse risposto così? Vostro padre?
Una persona qualcunque,una persona tipo me gli avrebbe urlato in faccia,e forse,risposto con uno schiaffo a mia volta.
Ma lei no,Hannah si limitava ad annuire e chiudere gli occhi per ricacciare indietro le lacrime.
Hannah era abituata a sospirare forte e tenersi tutto dentro.
Era abituata a reprimerele sue passioni,i suoi voleri,per il bene della sua famiglia,per non deludere le aspettative dei suoi genitori.
In poche parole era in trappola.
Aveva i soldi,tanti soldi,aveva una madre e un padre seri e autoritari,aveva una vita apparentemente perfetta.
Una bella casa,dei vestiti di marca e pregiati,i capelli morbidi biondi e lunghi.
Ma era vuota dentro,povera.
Viveva in una gabbia d'oro,bellissima sì,ma pur sempre una gabbia era.
 
 
Ciao ragazze!!
Sì all'inizio può sembrare noiosa,ma poi diventa piuttosto carina,a parer mio.
Comunque che cercate una ff in cui i due protagonisti si odiano,poi si amano,poi scopano e bla bla bla,siete fuori strada.
I protagonisti di questa ff non si odiano,non si metteranno insieme subito e sicuramente non scoperanno.
Perciò se volete restare,non aspettatevi cose così.
E' una storia un po più costruita,ho cercato di scrivere nel modo più articolato possibile,dovete leggere con attenzione e soffermarvi sui particolari perchè serviranno tutti quanti.
Detto questo,buona lettura.
Al prossimo capitolo c:
CF;
  
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