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Autore: yunfea    17/07/2007    3 recensioni
Cosa fanno i Diru quando rimangono soli o in compagnia e finalmente sono liberi di fare quello che vogliono?una ragazza lo vedrà coi suoi occhi
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non sono una grupie”.

Era questo che continuava a ripetersi mentre mordendosi un labbro una piccola ragazza si trovava ad aspettare il gruppo giapponese dei Dir en grey.

Era alta all’incirca quanto i loro vocalist dai capelli rossi e mossi come un piccola strega e aveva degli occhi grandi nocciola profondi e inquieti.

Sapeva  che sarebbero arrivati da un momento all’altro all’hotel e per questo dal nervosismo continuava a torturarsi una piccola ciocca di capelli arrotolandola attorno al dito e tastandola con i polpastrelli. Da quando suo zio ovvero il proprietario dell’hotel le aveva dato la notizia che sarebbero arrivati e rimasi per un paio di giorni subito erano scattate dentro lei una serie di emozioni e pensieri inadatti alla sua età da diciottenne.

I Diru ,erano un sogno .Anzi erano molto di più,erano il suo modo di vivere e di pensare. La voce di kyo l’accompagnava per strada nell’i –pod facendola sentire a tratti furente e combattiva e a tratti rilassata e pensierosa. Kyo era il suo idolo per eccellenza ,si poteva dire che era una se stessa versione maschile per come cercava di apparire ma era in realtà. Anche gli altri membri erano fantastici,kaoru con le sue magiche dita assieme a Die le faceva venire i brividi,erano un qualcosa di divino e spettacolare ,un estasi per le sue orecchie;senza contare Shinya e Toshiya androgini e dannatamente belli ,uno con delle braccia che facevano miracoli nonostante la minuta corporatura e l’altro dalla bravura nel suonare divinamente il basso come in pochi .Erano tutti speciali ,ricchi di charme e di stile. Dei miti.

Inizialmente vi fu il panico perché c’era poco tempo a disposizione per organizzare al meglio il fatidico incontro di cui loro ovviamente non potevano sospettare ,poi subentrò l’eccitazione,l’ansia e le numerose fantasie.

Dei giorni nello stesso Hotel dei Diru! Poteva vederli,toccarli e chissà quant’altro ancora.

Aveva letteralmente ossessionato lo zio per convincerlo a cedergli una piccola stanza in cui stare proprio in quei fatidici giorni e alla fine ce l’aveva fatta e se i suoi calcoli non erano errati si trovava nel loro stesso piano.

Già le sembrava di sentire il loro respiro ,il loro profumo,le loro voci e i loro piccoli rumori quotidiani.

Sentiva che stava cadendo nella follia,che stava immaginando un po troppo e che addirittura poteva diventare una vera malattia ma non poteva che essere in quello stato.

Doveva attirare la loro attenzione in qualunque modo e se possibile fare quello che in molte possono solo sognare ad occhi aperti mentre sbavano sui loro computer,avere un contatto più che ravvicinato con Kyo.

Quindi obiettivo numero uno:Non svenire dallo shock celebrale.

Obiettivo numero due :Farsi notare e fargli capire quanto li appezzasse per la loro ottima musica ed il loro talento.

Obiettivo numero tre(quello che le faceva venire i brividi di piacere):diventare un tutt ‘uno con LUI ,Kyo.

“Eccoli!” per poco non sussultò strappandosi via la ciocca di capelli e sporgendosi come un ossessa si appoggiò alla ringhiera.

Un auto ferma lasciò scendere prima un moro molto alto ed esile ,quello doveva essere toshiya mentre a ruota lo seguirono un die rosso fiammante e un kaoru vestito di nero,poi una gamba lunga e fine coperta da un paio di pantaloni aderentissimi lasciò uscire il corpo filiforme di Shinya e in fine una testa bionda uscì fuori .

Era kyo,con i suoi capelli ribelli e il viso leggermente imbronciato come quello di un bambino,l’espressione più bella che avesse potuto fare.

Istintivamente Giusi alzò una mano ossuta e si mise un unghia in bocca stritolandola  mordicchiandola”speriamo che non se ne accorgano!”.

Che idea aveva avuto! Piazzare una telecamera microscopica nelle loro camere nascondendola fra una tendina e l’altra poteva essere un ottima idea ma se sene fossero accorti sarebbe stato un disastro,ecco cosa succedeva a lasciarsi trasportare dall’irrefrenabile desiderio di sapere tutto di loro,persino le cose più piccole e banali che facevano nel loro privato.

Nel frattempo Die parlava con kaoru e a giudicare dai movimenti delle mani si stavano scambiando qualche consiglio sugli accordi mentre shinya si guardava i capelli attraverso un minuscolo specchietto fra le dita bianche e sottili.

Che effetto vederli li,reali e raggiungibili .Così vicini da farle venire un tuffo al cuore,stava diventando pazza ma almeno aveva la certezza di non essere assolutamente una fan girl visto che di loro non apprezzava solo il corpo (e che corpo) ma anche la musica,soprattutto la musica,quella che la mattina le dava l’energia necessaria ad affrontare la  giornata e la sera la rilassava.

“come si può amare tanto un gruppo in tutti i sensi,com’è possibile? Devo farmi ricoverare.”subito rientrò in camera e si guardò allo specchio .

Piccola ,bassina ,una Kyo versione femminile ma italiana .Sentiva che non èra solo attrazione sessuale o l’adorare la loro musica ,si trattava di qualcos’altro di leggero e indecifrabile a cui sperava di arrivare prima o poi.

Subito corse di nuovo fuori e vide qualcosa di strano .Kaoru ,toshiya e Kyo dovevano già essere entrati visto che erano scomparsi dalla visuale però rimanevano soli in un angolo Die e shinya che scherzavano. Die fece il solletico a shinya provocando delle risa flebili nel batterista che retrocesse fino ad un piccolo muretto poi si guardarono per un paio di secondi dritti negli occhi e stavolta il batterista si guardò attorno non vedendo nessuno come se fosse preoccupato.

La curiosità divenne così grande e forte che Giusi per poco non divenne una specie di spider woman pur di vedere meglio la scena,mise un piede fra uno spazio e l’altro della ringhiera e con l’altro si diede una leggera spinta fino a trovarsi con lo stomaco completamente poggiato sul freddo metallo con la testa penzoloni del vuoto.

Il chitarrista alzò entrambe le braccia intrappolando il batterista che fu costretto a guardarlo ancora in faccia e stavolta più da vicino .La  testa  rossa si avvicinò sempre più mentre un piede di lei iniziava lentamente a scivolare e le braccia  a tremare dallo sforzo ,il volto di Die si avvicinava ad una lentezza spaventosa come se volesse assaporare ogni singolo attimo .Con Shinya contro il muro tutto suo e l’espressione da preda che sta per essere mangiata dal suo magnifico cacciatore di certo contribuiva al rendere la situazione irresistibilmente eccitante.

Intanto il piede scivolava sempre più Giusi però facendosi un breve calcolo mentale capì che poteva ancora resistere un po prima di dover per forza ritornare alla normale posizione anche perché non voleva perdere l’attimo in cui di certo si sarebbero baciati e lei francamente ci sperava con tutta se stessa.

Eccolo mentre le labbra di Die si trovarono a meno di un millimetro da quelle di Shinya ,un secondo ancora e si sarebbero baciati,un secondo ancora e avrebbe assistito dal vivo quello che aveva potuto solo immaginare leggendo le fan fiction su internet,un secondo ancora e …. si ritrovò a perdere lentamente l’equilibrio e come in una terribile moviola vide tutto a rallentatore mentre cadeva all’indietro verso la stanza .Mise le mani in avanti cercando inutilmente di afferrare un sostegno e si ritrovò ad arrancarle nel vuoto poi un  forte dolore un forte rumore pervase lo spazio circostante infrangendo il silenzio.

Si ritrovò per terra con letteralmente le “chiappe al vento” ,gli occhi sgranati dallo shock e la bocca digrignata in un urlo soffocato ,era caduta proprio sulla sedia ribaltandola e per poco non aveva sbattuto la testa in un suo piede.

A bassissima voce si lasciò sfuggire un pensiero”oddio non dirmi che mi hanno vista!!!”,senza tenere conto del mal di sedere sporse poco poco la testa e vide Die preoccupato guardarsi attorno e togliere immediatamente le mani da shinya che in un gesto convulso si sistemò i capelli e andò via di fretta lasciandolo solo ancora come stordito .Subito dopo andò via anche lui.

La rabbia s’impossessò di lei facendola arrossire e fremere agitata tanto da mordersi a sangue un labbro”che nervi,no!!” poi dandosi della scema entrò in camera e direttamente dallo schermo sapientemente collegato alle loro microtelecamere vide qualcosa che la fece rimanere a bocca aperta.

Qui giorni si sarebbero di certo rivelati sorprendentemente meravigliosi se si iniziava in  quel modo.

  
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