Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Nimueh    30/12/2012    4 recensioni
Questa non è una storia come le altre. Sasuke non è indifferente, Naruto non è il solito “ingenuo”, Hinata non è più un’ombra dietro un albero. Pagina dopo pagina loro cresceranno, diventeranno quello che sono destinati ad essere.
Hanno sempre vissuto insieme, formando una famiglia che non erano mai riusciti ad ottenere, ma mai si erano veramente compresi. Voltando pagina finalmente troveranno la retta via.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

11.   Parole

Erano già una decina di minuti che ci scrutavamo l’un l’altro: nessuno dei due aveva osato iniziare alcun tipo di interazione verbale, ma i suoi occhi erano fin troppo comunicativi. Dentro vi avevo potuto leggere tutta la disapprovazione per quel genere di letture con cui mi intrattenevo e la cosa non stupiva, ma non mi era nemmeno tanto chiara.
-Lo hai letto?- mi domandò finalmente, fissandomi attento con quei occhi bianchi così simili ai miei, ma anche così diversi.
Non sapevo come comportarmi: ero completamente spiazzata. Benché chiamassi Elder Hyuuga “nonno”, il rapporto, che intercorreva tra di noi, non si poteva certo definire con qualsiasi aggettivo che rispecchiasse l’appartenenza ad una stessa famiglia. Mai una parola era stata rivolta a me e ai mie coetanei; mai ci aveva fatto sentire parte della sua famiglia. Per me e Hanabi era una povera anima vagante per la villa, al pari di un fantasma.
Mentire o dire la verità? Quali sarebbero state le conseguenze?
-Sì- dissi cercando di apparire sicura. Era ora di affrontare la mia “famiglia” a testa alta!
-Male, molto male.  Dimentica tutto ciò che hai acquisito da questo libro- pronunciò senza alcuna inflessione vocale.
La natura docile e tranquilla, che era in me, combatteva contro una feroce sete di conoscenza e una voglia, inconsueta [per me,] di ribellione.
-In verità l’ho trovato per puro caso. Mi sono interessata solo per comprendere le opinioni degli altri sul nostro clan- cercai di mentire con fluidità. Era importantissimo che non intuisse la mia vera meta, in caso contrario mi avrebbe precluso ogni sorta di traccia o indizio utile, impedendomi di appropriarmi del mio passato e probabilmente del mio futuro.
-Non mentire: la piega sulla pagina dedicata a tua madre ti sbugiarda- ribatté azzerando la mia malcelata bugia, ma inconsapevolmente aveva svelato qualcosa di molto importante: esisteva veramente allora un segreto inconfessabile su mia madre. Inoltre sapeva tutto sin dal principio! Perché frugare nella mia stanza, se non sapeva che stavo per avvicinarmi a qualcosa di grosso? Ma ancora più importante: come sapeva delle mie ricerche?
Non mi risultava che potesse ancora utilizzare il byakugan: era troppo vecchio, avrebbe potuto avere un collasso. Che alla biblioteca ne avessero notato la mancanza lo escludo, ma allora come?
-Non vorrete farmene una colpa? Non so niente di mia madre: sono solamente rimasta... impressionata...- asserii continuando questo siparietto comico. Sebbene non potessi estorcergli evidentemente la verità, potevo sempre ricavare qualche indizio utile.
-Che tu sappia chi fosse tua madre, non porterà a niente! Non la riporterà in vita, fattene una ragione! - ripose brusco, spaventandomi: erano gesti inusuali per uno Hyuuga! Alla rabbia i miei parenti preferivano gli insulti o l’indifferenza.
-Farmene una ragione? Io voglio solo sapere chi era per capire chi sono...- esclamai infervorata, mentre per una frazione di secondo i suoi occhi si ingrandirono stupiti: quella era una delle reazioni che non mi sarei aspettata. C’era qualcosa nelle miei parole che aveva incrinato per un attimo la sua sicurezza.
-Hai 20 anni, dovresti sapere chi sei, ma forse ha ragione tuo padre: non sarai mai in grado di guidare il nostro clan-.
Non avrebbe potuto trovare modo migliore per offendermi, ma in fondo, l’attacco è la miglior difesa.
-Sarà anche così, ma un giorno lo diventerò e sarà mio dovere conoscere tutto il passato del clan!- pronunciai lentamente a testa bassa, cercando ancora di incassare il colpo precedente. Quando alzai gli occhi e vidi il suo sguardo impassibile, girai i tacchi e fuggii da suoi occhi.
Le mie parole, per quanto blande, avevano scalfito la sua dura corazza, donandomi più risposte di quanto lui me ne abbia date.
 
Qualcuno mi spiava. Qualcuno mi aveva sempre tenuta d’occhio, aspettando con ansia questo momento. Qualcuno aveva fatto il doppio gioco. Ma chi?
Qualcuno che appartenesse al clan, in mondo che nessuna notizia possa uscire indisturbata dalla nostra famiglia.
Qualcuno che mi conoscesse, che fosse sempre con me senza far mai insospettire nessuno, senza mai far insospettire me.
E ora quel qualcuno mi era di fronte.
-Perché?- pronunciai flebile, ferma sul gradino più alto della veranda. Guardavo quest’uomo, che a sua volta mi scrutava pietoso e i suoi lineamenti mi apparivano contriti, tuttavia per niente pentiti.
-Ho giurato sulla mia vita di proteggervi, Hinata-sama, in nome della mia terra e per la Casata Principale- mi rispose Ko, fissandomi fiero di ciò che aveva appena asserito.
-E’ così che mi proteggi? Buttandomi in pasto a mio nonno?- risposi risentita. Non capivo quale assurdo e spaventoso segreto si celasse in relazione con la morte di mia madre. Doveva essere qualcosa di serio, qualcosa di dannatamente grave per difendere degli atteggiamenti così repressivi.
-Hinata-sama, voi siete un fiore delicato e io sono stato chiamato a curarvi e a proteggervi dalle intemperie, dal vento. Io vi conosco da quando eravate in fasce: ho il dovere di proteggervi anche da voi stessa, quanto vostro servo, e comprendo vostro padre, essendolo diventato da poco anche io- disse premuroso. Lui c’era sempre stato: era sempre pronto a consolarmi, a proteggermi dalle malelingue e da mio padre stesso, ad istruirmi e a guidarmi in questo mondo. Per me non era affatto un servo!
-Ma Ko... i genitori devono lasciare che i propri figli crescano, che prendano la propria strada, che acquisiscano la propria identità!- risposi agguerrita. Benché fossi commossa dai suoi sentimenti, io dovevo sapere, non potevo lasciarmi abbindolare da un paio di moine.
-Hinata-sama, i genitori difendono i figli fino alla morte, anche quando non è necessario. La tua famiglia ti difenderà fino alla fine, anche quando sarai tu stessa una madre. Pensa a Kurenai-sensei: non dirmi che hai dimenticato la determinazione nei suoi occhi, il fuoco che anima il suo volto ogni volta che è pensierosa! Sono sicuro che lei non pensa ad altro che a proteggere la propria bambina da qualsiasi cosa!- mi rispose serio e dolce allo stesso tempo.
-Ko, ti prego, non darmi più del voi. Noi due siamo come fratelli! Tu sei un mio pari! E come ti sei impegnato per proteggermi, la stessa cosa faccio io ora. Io, Hinata Hyuuga, prometto sulla mia vita e su tutto ciò che ho di più caro che, finché potrò, ti proteggerò- gli dissi abbracciandolo di slancio.
Fino a quel momento avevo sempre trascurato il mio rapporto con Ko, ma non potrei mai dimenticare il ruolo importante avuto nella mia vita. Ogni parola tra di noi ci legava più di quanto il sangue avesse potuto fare.
-Hinata, non so cosa nascondino Elder e tuo padre, ma deve essere qualcosa di serio e terribile. Non cercare di scoprirlo, ti prego- mi sussurrò all’orecchio, stringendomi forte.
Quella era una sensazione che non avevo mai provato: mi sentivo protetta, ma l’affetto che nutrivo per lui era di una natura così diversa e così adorabile, non come l’amore disperato che provavo per Naruto.
Ancora una volta le sue parole avevano marcato quel legame fraterno che ci legava dalla mia nascita, benché non mi avessero procurato alcuna risposta.
 

_*_*_*_*_*_*_

 
I giorni passavano e la bella stagione si avvicinava. Il caldo aveva ravvivato Konoha, portandola ad accogliere in sé molti turisti. Si diceva infatti che fosse particolarmente bella in questo periodo dell’anno: ciò era un motivo di vanto per noi, ma anche di invidia per gli altri paesi, che erano situati in regioni così ostili per l’uomo.
Insieme alla massa di turisti, Konoha aveva accolto un fiume di artisti! Tanti pittori erano giunti per immortalare il lussureggiante paesaggio di queste terre e molti danzatori, ma soprattutto molte compagnie teatrali, erano attirate dal fiotto di gente che affluiva senza posa.
Amavo Konoha anche per questo, poiché non era solo il nido di guerrieri rozzi senza cultura, ma anche il ritrovo di gusto ed eleganza, di ingegno e fantasia. Ed io, che sono stata cresciuta all’insegna di tutti questi piaceri, non potevo sopportare di viverne senza. Tutto questo tumulto di persone mi rallegrava oltre ogni misura e permetteva al mio umore di essere incline ad incontri non del tutto piacevoli.
Essendo stata invitata dall’Hogake ad assistere, insieme alla combriccola da lei messa insieme, ad uno spettacolo, a lei ignoto, nel teatro grande di Konoha, mi ero ritrovata come vicina di posto niente di meno che la signorina Haruno!
Lì per lì avrei voluto fare marcia indietro, ma ripensandoci ero un’opportunità per allontanarmi da casa e quindi dalla mia famiglia, che ancora mi negava qualsiasi forma di verità. Tuttavia non ero riuscita a non rievocare lo spiacevole enigma delle rose, che tanto mi aveva amareggiata.
Non sapevo se chiederle delle spiegazioni o lasciar correre. Probabilmente non c’era scritto nulla di importante sul bigliettino, ma la questione non era questa: perché tanta animosità tra di noi?
Forse eravamo più uguali di quanto non pensassimo!
Ciò che spingeva Sasuke verso di me, non faceva altro che allontanarci! Tuttavia non avrei mai osato metterle i bastoni nelle ruote con lui...
Mi sentivo quasi un carnefice che si nasconde dietro il ruolo della vittima. Quanto male si può fare con queste pseudo-armi, che sono le parole! E anche la loro assenza, che male che può produrre!
Fin da piccole il silenzio dominava tra di noi, troppo diverse per condividere qualche parola! E ora, che eravamo così simili e così vicine anche nel dolore, queste volano come coltelli! Pronte per fraintendere ed essere fraintese, per schernire e imporsi, per vincere il podio nel cuore dei nostri amati!
Assediata da questi pensieri non riuscivo a dedicarmi al primo capolavoro di Victor Hugo, e presa dalla smania le dissi: -cosa c’era scritto sul biglietto?-.
Il suo sguardo inizialmente era confuso, ma con il passare dei secondi diveniva sempre più consapevole. Vedevo che tratteneva le parole dentro di sé, cercava di non farle uscire, ma questa volta non l’avrei permesso.
-Sarebbe spiacevole se Naruto venisse a sapere di questa tua negligenza!- ribadii animata, sapendo in cuor mio che mai mi sarei permessa di fare la spia.
-Naruto non ti ama!- sussurrò vergognosa, mentre in me sentivo scoppiare un fuoco!
-Forse è così, ma tu non lo ami! Perché mi ostacoli?- domandai diretta, mentre lei girava il volto fingendo di interessarsi alla Corte dei Miracoli, così ben rappresentata.
-Sakura, sto parlando con te! Perché non vuoi rispondermi?-.
-Non c’è niente da dire! Non sono un postino! Ero arrabbiata ed ho sbagliato! Ho preso quel mazzo e l’ho buttato nel cestino, senza leggere il messaggio!- mi rispose, animata dagli stessi propositi che le ordinavano di andarmi contro.
-Non mi sembrava fossi così incavolata quando ti ho chiesto se ci fossero messaggi per me!-. Sempre con il viso rivolto alla scena, meditava sulle mie parole e più passava il tempo, più sembrava che la sua forza vacillasse.
Non ero sicura delle sue parole, ma sapevo che era tutto quello che avrei mai potuto ottenere da lei.
Tornai anche io a concentrarmi sulla rappresentazione. Dal cambiamento repentino della scena mi resi conto che avevo vagato con la mente per un bel po’! Dalla Corte dei Miracoli alla cella canonicale dell’arcidiacono Claude Frollo! Passivamente ascoltavo il botta e risposta “dell’uomo di Chiesa” con Jacques Coictier e il compare Tourangeau.
-E io ho studiato la medicina, l’astrologia e l’ermetica. Solo in queste è la verità [prendendo una fiala con una strana polvere], solo qui c’è la luce! Ippocrate è un sogno, Urania è un sogno, Ermes è un pensiero. L’oro è il sole, fare l’oro, significa essere Dio. Ecco l’unica scienza. Ho esplorato la medicina e l’astrologia, vi dico. Niente, niente. Il corpo umano, tenebre! Gli astri, tenebre!- diceva infervorato don Frollo, anche lui alla ricerca della verità.
-E il mirifico fine lo avete raggiunto? avete fatto l’oro?- domandò il compare, interessato a tale attività, e chi non lo sarebbe? Essendo il compare niente di meno che Luigi XI, potevo ben capire tutta quell’ansia di sapere.
-Se lo avessi fatto, il re di Francia si chiamerebbe Claude e non Luigi- pronunciò con un sorriso di sdegno.
Andando avanti, il tanto interessato “compare” espresse il desiderio di esser guidato nell’arte dell’alchimia da cotanto maestro, che invece, sapiente com’era, sapeva che il cammino è lungo e il compare troppo vecchio.
-Non dirò a voi, povero vecchio, di visitare le camere sepolcrali delle piramidi di cui parla l’antico Erodoto, né la torre di mattoni di Babilonia, né l’immenso santuario di marmo bianco del tempio indiano di Eklinga. Neppure io ho veduto le opere in muratura dei Caldei costruite secondo la sacra forma del Sikra, né il tempio di Salomone che è distrutto, né le porte di pietra del sepolcro del re di Israele che sono infrante. Ci accontenteremo dei frammenti del libro di Ermes che abbiamo qui...  ma prima di tutto vi farò leggere l’una dopo l’altra le lettere di marmo dell’alfabeto, le pagine di granito del libro-. Tourangeau sembrava non capire a cosa alludesse Frollo, non capiva a quale genere di libri si riferisse.
-Questo ucciderà quello. Il libro ucciderà l’edificio- rispose enigmatico l’arcidiacono. Il significato di tutto ciò erano nelle parole intrappolate negli edifici dagli architetti, mentre il libro, a maggior ragione quello stampato, annientava l’architettura che era stata un tempo l’emblema del pensiero umano.
Tutto ciò aveva riacceso la mia speranza, finalmente potevo auspicare di avvicinarmi ancora un po’ a mia madre! Fremevo dalla voglia di tornare a casa ed agire!
Aspettai con impazienza la fine dello spettacolo, ammirando con tristezza il tragico finale della storia del tanto temuto gobbo di Notre-Dame, uomo dall’aspetto informe, ma dall’animo puro.
Alla prima possibilità di scappare, mi misi in marcia. Ero quasi vicina all’uscita quando fui bloccata: una mano femminile aveva afferrato il mio braccio.
-Non ho niente contro di te, Hinata-chan. Naruto ti ama alla follia e spero che un giorno voi possiate essere felici insieme. La mia gelosia e la mia invidia mi ha accecato, ma spero che tu possa perdonarmi! Non voglio più esser in conflitto con te!- mi disse tremante, guardandomi negli occhi con vergogna. D’istinto l’abbracciai forte.
Non c’era bisogno di altro per me, infondo tutto il malcontento che provavo verso di lei era a causa del mio pazzo e ceco amore per Naruto.
-Un giorno Sasuke tornerà e si accorgerà di aver lasciato il suo cuore, per troppo tempo incustodito, a Konoha!- dissi accarezzandole la guancia, affettuosa, mentre i suoi occhi furono inondati dalle lacrime. Finalmente si era lasciata andare, accantonando per un attimo la facciata da donna forte e coraggiosa.
Erano bastate poche parole per distruggere quella barriera che per così tanti anni ci aveva divise.
 

_*_*_*_*_*_*_

 
-Byakugan!- esclamai silenziosa, attivando i miei preziosi occhi, pronta ad agire!
Accertatami di non esser spiata, mi addentrai nella stanza di mio padre, e di anni or sono di mia madre. Con i miei occhi, prezioso dono della mia famiglia, potevo ben scorgere le parole intrappolate in quelle pareti.



 

Cù-cù! Salve a tutti! :D
Finalmente sono tornata! Il mio buon amico, nonché pazientissimo beta, Ayumu_ mi ha resuscitato con le sette sfere del drago e sono appena tornata dalla casa del buon vecchio re Kaio! XD
A parte gli scherzi: spero che l’attesa sia stata ben ricompensata!
Ma non parliamo del mio inutile capitolo quando si è appena realizzato il sogno di qualsiasi NaruHina!Sono troppo felice!!! Sembra surreale che un manga possa influire così tanto sul mio umore, ma fatto sta che è così! Sono strafelice!
Finalmente la nostra cara Hinata ha avuto ciò che meritava da anni or sono: l’amore di Naruto!!! *____*

Dopo questo piccolo sfogo, vi saluto con tutto il mio cuore super mega felice per l’ultimo capitolo del manga! <3
Alla prossima! ;D
 
P.S.: non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, visti i miei impegni scolastici. Cercherò di pubblicarlo perlomeno per i prossimi due mesi, spero anche meno.

PUBBLICITA' :
-Fight, Resist, Wait for this Love - Narutohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=840084&i=1
-L'Amore si Odia, Angel's Friendshttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542534&i=1
-Les Facettes dell'Amour, Romanticohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1460513&i=1
 
 
 
@ Ayumu_: Salveeee :3 Hinata è bellissima anche quando è timida, brutto cactus spelacchiato ù.ù Non me la devi offendere, perché io penso di assomigliarle molto!
Premettendo che conosco il tuo grado di conoscenze su Naruto, posso permettermi di dire che la critica su Sai è infondata, perché chi segue il manga sa bene chi sia: sta nel team di Naruto stesso! Ha anche molta più visibilità di Hinata!
Riguardo alla scrittura, hai ragione, ma questa è una cosa che potrò superare solo con la pratica, quindi io cerco di impegnarmi, ma ho ancora molta strada davanti a me.
Naruto è una persona molto particolare, stupida in alcune cose, ma molto sensibile in altre. Lui non bada molte alle cose futili, e apprezzo questo suo lato così schietto e così limpido! Non è una cosa comune nelle persone! E anche se ha una mancanza di eleganza e di tatto nel manga, è una persona che ha liberato le anime di molte altre! Alla prossima amico mio ;D
P.S.: smettila di prendermi in giro per la mia infatuazione per roncetto XD
 
@ stezietta w: Ciaoooo! :D Oddio, veramente molto molto azzeccato [in parole povere: mi hai fatto morì! XD ]
Spero tu non sia morta perché veramente voglio sapere il tuo parere su questo capitolo, e spero che ti sia piaciuto anche se c’è stata una pacificazione tra le due! XD Alla prossima! ;D
P.S.: ogni volta che penso a Sakura comparata ad un barbapapà, veramente muoio dal ridere XD
 
@ thanks idols: Ciao! Sbaglio o hai cambiato nick?? Se mi sbaglio, scusa! XD
Anche a me piace far bisticciare le donne per questioni sentimentali, poi se c’è Sakura, anche meglio! Logicamente Hinata l’è superiore in tutto ù.ù
La storia tra Hinata e Sasuke è tutta farina del mio sacco, anche perché non ci sono mai stati dei contatti tra di loro, anzi dubito che Sasuke nel manga consideri Hinata, anche perché non considera mai nessuno XD
Spero ti sia piaciuto il capitolo, alla prossima Eva! ;D
 
@ arcx: Ciao! Eccomi qui finalmente! Spero vivamente che questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! :D
So che sono lontana dalla perfezione e ti sarò molto grata se potrei darmi qualche consiglio per migliorarmi, perché ci tengo a migliorare il mio stile, per poter scrivere un giorno qualcosa di più importante.
"mentre gli altri, tranne Sasuke, non hanno le idee così chiare XD": con questa frase non alludevo ai sentimenti, ma alle dinamiche e i rapporti tra i quattro ragazzi, che sono influenzati da molti fraintendimenti e da alcun tiri mancini...
Tobi-Hinata: questo è un punto molto cruciale, come ben hai intuito... Tobi ha gli stessi progetti del manga, ma è il modo in cui può attuarli che è diverso ed è in questo che Hinata può mettergli i bastoni fra le ruote!
Mmmmm, in questo capitolo ho voluto metter pace tra le due: è il momenti di crescere per tutti... Non so se Naruto lo verrà mai a sapere, ma anche se, fosse non credo possa essere capace di portare il broncio per molto.
Per quanto riguarda il nonno, non vorrei anticipare nulla, ma credo sia l’unico a Konoha [ora che Hiashi è in missione] che conosca la verità... ma chi sa se le parole di Hinata siano riuscite a convincerlo a parlare... è ancora tutto da decidere anche per me XD Alla prossima, cara arcx! ;D

 

Con Affetto Nimueh

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Nimueh