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Autore: _Havoc_    31/12/2012    2 recensioni
Questa Ballata è in realtà la storia di come una coppia ha trasformato il suo sogno d'amore impossibile in una realtà tangibile.
«What would you say if I told you that I'm to blame?
And what would you do if I had to deny your name?
Where would you go if I told you I loved you and then walked away?»
Prostitute, Guns n' Roses.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Dj Ashba , Izzy Stradlin, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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THE BALLAD OF TEMPERANCE AND DJ
Capitolo ventunesimo
Chi lo fa per Capodanno, lo fa per tutto l’anno!


 

Era l’ultimo dell’anno e, mentre tutti si preparavano per trascorrere una giornata all’insegna del divertimento, Temp era prigioniera in casa… A questo punto avrebbe preferito che le mettessero le sbarre alla finestra di camera e una palla al piede: magari sarebbe entrata meglio nel personaggio della reclusa!

Penny era andata a Chicago e i genitori avevano invitato una coppia di amici per compensare l’assenza della figlia maggiore, ma questi sfortunatamente non avevano figli e la biondina si era ritrovata a giocare con Snow che, purtroppo le ricordava il chitarrista. Già… DJ… Chissà cosa stava facendo in quel momento… Sicuramente si stava divertendo a differenza sua, dopotutto era a Las Vegas!

La madre si stava affaccendando in cucina, aiutata dall’amica, per finire di preparare la roba da mangiare mentre gli uomini stavano guardando una partita di basket. Possibile che anche l’ultimo dell’anno mandassero le repliche delle partite? Che strazio!

«A tavola!» disse la madre attirando l’attenzione di tutti.

Per farsi compagnia Temp mise su MTV, tanto gli uomini erano immersi negli schemi tattici delle varie squadre e le donne spettegolavano delle loro amiche. La sua mente vagò per mete sconosciute quando sentì una canzone che la riporto alla realtà.

Si guardò intorno allarmatissima e si accorse che era la tv: stavano mandando Sweet Child o’ Mine.

Sorrise. Sua sorella diceva sempre che quella era la sua canzone.

 

Izzy e Penny erano andati sempre al solito ristorante e, siccome erano diventati dei clienti abituali, era stata data loro una bottiglia di champagne in omaggio (in realtà era stata data a tutti i clienti per brindare all’arrivo dell’anno nuovo, ma quello era solo un dettaglio).

«Stasera vediamo di non avere fretta!»

«Il tempo non manca» rispose Izzy guardando l’orologio.

«Anche l’altra volta avevamo tempo ma qualcuno aveva certe necessità…» disse la ragazza ridendo.

«Mi farò perdonare, stasera» disse posando il cucchiaino del dolce nel piattino vuoto per darle un bacio.

«Bene! Caffè, ammazzacaffé e giratina romantica sul lago aspettando i fuochi…»

«Sì, signora.»

 

«Temp sei pronta?» chiese il padre entusiasta.

«Certo..! Non vedo l’ora..!» rispose la biondina ancora seduta sul divano a guardare MTV cercando di mettere nella risposta un po' di felicità fallendo miseramente.

«Ma cosa ci fai ancora seduta? Ti devi preparare! Usciamo a guardare i fuochi!»

«Credevo saremo rimasti in casa come i vecchi e li avremmo guardati dalla finestra!»

«Non fare l’antipatica, io ti ci avrei mandata dal tuo amico ma tua madre non voleva!»

«Di solito è l’uomo che decide… e comunque vabbé ormai è andata…» disse la bionda spengendo la tv e dirigendosi in camera.

Mancavano cinque minuti alla mezzanotte e la spiaggia era super affollata. Temp si era bardata più che poteva per non farsi riconoscere: passare l’ultimo dell’anno da sola con i genitori non era il massimo. Era iniziato il conto alla rovescia: 5, 4, 3, 2, 1:

«Buon anno!!» gridarono tutti in coro.

Quando l’amico dei genitori aprì la bottiglia di spumante super sciabordato, il getto colpì inevitabilmente Temperance che ormai se n’era fatta una ragione: quel giorno non poteva essere il migliore della sua vita! Dopo aver guardato i fuochi però riuscì a tornare a casa da sola con la scusa che aveva freddo, lasciando i genitori in giro con gli amici.

Corse velocemente a prendere il telefono, dove c’erano già diverse chiamate perse, si rinchiuse in bagno e telefonò a DJ.

«Ehi, buon anno nuovo!» gridò DJ dall’altro capo della cornetta.

«Auguri anche a te!» rispose la biondina.

«Cosa è tutto questo silenzio?» chiese il chitarrista.

«Sono a casa da sola… Più che altro chi sono tutte queste oche che urlano?!» chiese Temp nervosa.

«La solita gelosa! Stanno buttando le ragazza in piscina…Niente di che!»

«Ah…»

«Mi dispiace davvero che tu non sia potuta venire, ti saresti divertita un sacco!»

«Eh, vabbé!» rispose la biondina mogia mogia.

«Dai, ti vengo a trovare presto!»

«Va bene, divertiti e buon anno!»

«Anche a te, ti amo!»

La biondina si immerse nella vasca, dove stette fino al ritorno dei genitori circa due ore dopo: erano tornati a casa per poter chiamare in santa pace la figlia maggiore che, per via del fuso, stava festeggiando il Capodanno proprio in quel momento.

Verso le tre, dopo aver giocato a bingo e continuato a mangiare come degli sfondati, andarono a dormire, del resto avevano resistito anche troppo!

Nella casa regnava il silenzio, ma un rumore svegliò la ragazza: il telefono, sotto il suo cuscino, aveva vibrato.

‘I soliti auguri che arrivano in ritardo!’ pensò.

‘Dormi?’ chiedeva DJ.

‘Ora non più, ma prima che mi svegliassi sì!’ rispose lei.

‘Affacciati alla finestra!’

Temp si alzò tutto di botto dal letto, aprì la finestra e si affacciò, vide una figura che si spostava là sotto: era DJ.

«Cosa ci fai, tu, qui?» chiese a bassa voce.

«Sono venuto a festeggiare insieme a te!» rispose mostrando una bottiglia di spumante e due bicchieri.

«Vai alle finestre del salotto, arrivo subito!» disse la ragazze prima di sparire all’interno.

Temperance controllò che i genitori dormissero, cosa che venne confermata dal dolce russare dei due, e poi andò dal chitarrista.

«Certo che sei complicata, perché stai scavalcando la finestra quando hai una porta?»

«Perché se chiudi la porta fa casino… così almeno passo inosservata!»

«Passerai inosservata fino a che non sarò costretto a chiamare un’ambulanza perché ti sei rotta una gamba!»

«Se vuoi evitare che ciò accada potresti aiutarmi!»

Temp riuscì ad atterrare senza far rumore e senza farsi male nel pratino e saltò in collo al chitarrista.

«Mi fa tanto piacere che tu sia venuto! Ma quando sei partito?»

«Dopo che ci siamo sentiti, volevo farti una sorpresa! Dai, andiamo!» disse prendendola per mano.

«Ma dove che sono in pigiama?!»

«Ho parcheggiato la macchina qui davanti, non ti vedrà nessuno!»

«L’hai promesso eh!» disse seguendolo.

Montarono in macchina e stapparono lo spumante.

«Che propositi hai per quest’anno?» chiese il chitarrista.

«Riuscire a stare più tempo con te! E tu?»

«Farlo un po’ più spesso!» disse scoppiando a ridere mentre Temp lo rimproverava:

«Sei sempre il solito, mi pare che non ti dica mai di no!»

«Ma non è mica colpa tua! E poi c’è un rimedio…»

«Sì, eh?» chiese curiosa.

«Sì, chi lo fa per Capodanno, lo fa per tutto l’anno!» disse posando il bicchiere e saltando addosso alla ragazza.

 

   
 
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