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Autore: mahidevran    31/12/2012    1 recensioni
— Ti ho chiesto come ti sei sentito. — ribadì l’allenatore dai capelli corvini, prima di voltarsi finalmente a guardare il suo interlocutore.
— Che importa? Tu non proveresti mai le stesse emozioni che provo io. —
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Green, Red
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Il piccolo Sentret saltellava da una parte all'altra dello studio televisivo sorretto solo dalla sua voluminosa coda, tra le zampe stringeva una bacca che non sembrava intenzionato a cedere alla donna che lo rincorreva con difficoltà a causa dei tacchi e del tailleur. 
Fermati! Quella non è tua! — ripeteva la giornalista piuttosto impacciata durante l'inseguimento. 
Contemporaneamente tentava di mantenere il microfono in prossimità del musetto poco divertito del pokémon, come se quello avesse potuto risponderle in qualche maniera tipica degli umani. 
Una piccola deformazione professionale che provocò l'ilarità dell'allenatrice dal grande capello bianco più di quanto non avesse fatto l'intera scena trasmessa. 
Quando poi il Sentret si piegò sulla coda e spiccò un balzo che gli permise di oltrepassare in volo l'inseguitrice in tutta la sua altezza, Kotone temette di soffocare da un momento all'altro. 
La giovane allenatrice non aveva molti talenti e, sfortunatamente per il ragazzo che ogni giorno da molti giorni stava in sua compagnia, neanche contenere le proprie reazioni era fra quelli. 
Gli scosse il braccio violentemente in preda alle risa, per poi appiattirsi completamente contro lo schienale del divano e continuare a ridere.
Kotone! Non vedi che sono impegnato!? — sbottò, nel disperato tentativo di mostrare all'amica gli sforzi e i risultati ottenuti nel suo nuovo videogioco. 
Tutto inutile. Si rassegnò ben presto e ricominciò da capo quel livello, un po' amareggiato dal momento che una vita preziosa era andata perduta.
Quando finalmente il boss finale stava per essere sconfitto dal minuscolo uomo col cappello rosso la vera antagonista di quel tranquillo pomeriggio, ormai libera dal fardello delle risate, tornò all'attacco.
Quel cappello somiglia al mio! — esclamò la vocina acuta proprio da sopra la spalla di quello intento a giocare, provocandogli un sobbalzo così forte ed improvviso da fargli scivolare dalle mani la scatoletta di plastica, che con qualche colpetto finì sul pavimento.
Il terrore prese forma sul viso di Hibiki altrettanto velocemente, ma Kotone non poté godersi a lungo quell'espressione poiché quello si precipitò giù dal divano per raggiungere la sua console e controllare che fosse tutta intera. 
Non sembrava aver subito dei danni significativi, quindi tirò un sospiro di sollievo ma fu solo questione di tempo prima che la disperazione tornasse a solcare quel volto allegro e vispo per la maggior parte del tempo.
Sullo schermo luminoso la tartaruga gigante si teneva la pancia tra le grinfie e sghignazzava rumorosamente perché nel tempo che le dita di Hibiki erano state lontane dai tasti aveva avuto il tempo di annientare il suo personaggio dal cappello buffo come quello di Kotone. 
... Kotone. Tutta colpa sua! 
Guarda cos'hai combinato! Adesso ci arrivi tu fin lì! — le gridò contro, frustrato come solo la fuga di un pokémon tanto desiderato poteva renderlo.
Ben presto però, si rese conto che la stramba allenatrice non gli stava prestando la minima attenzione in quanto aveva ripreso a concentrarsi sulla televisione e ne risultava visibilmente rapita, per di più.
Anche Hibiki rivolse uno sguardo al teleschermo, ormai già dimentico dell'episodio del videogioco e molto più curioso di sapere cosa al mondo riuscisse a catturare l'attenzione di una ragazza tanto distratta e svampita.
Sgranò gli occhi così tanto che quasi gli uscirono dalle orbite, tuttavia dovette contenere la sorpresa per lasciare spazio ad altri sentimenti.
Scorrevano filmati di lotte e fotografie di un certo allenatore, alto, dai capelli neri e ribelli, un cappello con visiera rosso, un Pikachu sulla spalla e una faccia da idiota. 
Le didascalie e i commenti dei giornalisti sostenevano che era ormai da tre anni che quell'allenatore non veniva sconfitto, riconfermandosi per la terza volta di fila il Campione dell'Altopiano Blu.
Hibiki aggrottò le sopracciglia. Portò nuovamente lo sguardo sulla ragazza seduta accanto a lui e ciò che vide gli piacque ancora meno di quello che davano in tv.
Lo guardava sognante, sembrava completamente assente e aveva persino giunto le mani sul petto mentre il programma andava avanti.
Sbuffò infastidito, poi riprese a guardare lo schermo con le stesse sopracciglia aggrottate. 
Adesso la donna che prima rincorreva il Sentret in giro per lo studio televisivo con un microfono alla mano si cimentava in un'intervista con il celebre allenatore, tuttavia non sembrava ottenere risultati migliori di quelli con il piccolo pokémon, poiché quel bell'imbusto non parlava se non in monosillabi.
Hibiki, come qualsiasi altro telespettatore non facente parte del suo fanclub, scambiò quella scarsa eloquenza per superbia e non perse l'occasione per farlo presente a Kotone, che invece era un membro attivo del fanclub da parecchio tempo.
Chi si crede di essere? Potrebbe almeno sforzarsi di sembrare grato e salutare i fan.—
L'altra ci mise un po' a rispondergli, perché troppo impegnata a seguire la trasmissione, ma quando si rese conto che con quell'affermazione il suo amico d'infanzia aveva colpito il suo idolo, allora non perse tempo a difenderlo.
Red è un allenatore impegnato e non può occuparsi di queste frivolezze! — lo apostrofò, non mancando di suonare un tantino altezzosa.
"Frivolezze". Il ragazzo si ripeté quella parola in mente dieci, venti, mille volte e ogni volta con più stizza. 
Come poteva definirle "frivolezze"? Era chiaro che per lei non lo erano affatto se un solo cenno della mano di quel tizio, anche se dall'altra parte dello schermo e non esplicitamente rivolto a lei, le avrebbe fatto saltare il cuore in gola.
Il programma terminò finalmente poiché l'allenatore leggendario se n'era andato senza troppe spiegazioni, piantando in asso la giornalista e il suo microfono. 
Kotone sospirò un'ultima volta, dopodiché balzò in piedi e spense la tv. 
Ti aspetto sul Percorso 29 per un allenamento speciale! — annunciò a gran voce la ragazza, decretando bruscamente la fine di quel pomeriggio di vacanza che il professor Elm aveva gentilmente concesso ad entrambi.
Allenamento speciale? Quale allenamento speciale!? —
Bando alle ciance, voglio diventare un allenatore all'altezza di Red e il prima possibile, anche! — concluse, schizzando fuori alla velocità della luce. 
Hibiki non aveva nulla da invidiarle in quanto ad entusiasmo ed impeto solitamente, ed era anche uno dei motivi per cui erano sempre andati d'accordo, ma non era difficile immaginare perché quella volta si trattenne in casa piuttosto che inseguirla. 
Il piccolo Marill si mise seduto di fronte al suo allenatore e inclinò il capo prima da un lato e poi dall'altro, incredulo come chiunque altro sarebbe stato vedendo Hibiki di Borgo Foglianova così cupo. 
Fu forse la vista del suo pokémon a suggerirgli un'idea che gli sembrò decisamente la migliore che avesse mai avuto. Dare personalmente una lezione a quell'allenatore col Pikachu e diventare il nuovo Campione dell'Altopiano Blu!
Non gli era mai neanche passato per la testa di arrivare così lontano con la sua squadra. A lui bastavano le passeggiate nell'erba alta, catturare quelli che più gli piacevano e lottare di tanto in tanto contro Kotone.
Ma il nuovo obbiettivo non gli sembrava affatto male, anzi, d'un tratto si sentiva più che motivato. 
Io diventerò il più grande allenatore di tutti i tempi! Andiamo, Marill! risolse in fretta e furia, prima di correre finalmente a raggiungere la sua amica sul Percorso 29.
Il tondeggiante pokémon d'Acqua, dal canto suo, fece del suo meglio per tenere il passo ma non poté evitare di andare a sbattere contro la porta che Hibiki si era chiuso dietro.





 
Note dell'autrice. 
Ebbene, ecco il secondo capitolo, quello di Johto!
Mi piace meno del precedente, ecco-- Lo sapevo adfdjfgdfj.
Ah, innanzitutto volevo ringraziare Akemi_Kaires per la recensione.
Mi è stata molto utile, grazie davvero. ; u ;
Detto questo-... Inizialmente doveva essere una RedxKotonexSilver, ma
Silver non avrebbe ragione di trovarsi a casa di Kotone e ormai l'espediente della tv
era già fissato nella mia mente, quindi ecco spiegata la presenza di Hibiki che come pg
mi piace poco e come png ancora meno. Ah, è anche la prima volta che scrivo un po' AU. 
Ma non sono troppo belli i personaggi dei videogiochi che giocano con i videogiochi?
Starei ore ed ore a guardare immagini che li ritraggono così, un paradosso eterno adfkjsdf. <3
Okay, basta così. Le note sono più lunghe della ff, oh gawd.
Ah, dimenticavo--- Buon anno a tutti! 
 ヾ(@^▽^@)ノ
P.S: SENTRET & MARILL FTW.
   
 
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