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Autore: Like an Undead    01/01/2013    4 recensioni
Salve a tutti!
Questo è il continuo del continuo della fan fiction La Stella dei Vongola, grazie per aver letto fino a qui e spero che continuerà ad appassionarvi la nostra cara Killer, che da ora in poi dovrà affrontare molte altre vicissitudini, grazie e spero che vi piaccia!
Buona Lettura!!
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'La Stella Dei Vongola'
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Capitolo 2: Tortura

 

Arrivammo in Italia.

Dall'aeroporto usammo un'automobile enorme per poi giungere davanti ad una villeggiatura maestosa ed immensa.

Vi era un giardino stupendo e l'abitazione era lussuosissima e rifinita in ogni minimo particolare.

Belphegor mi fece scendere dalla macchina, ormai eravamo lontanissimi da casa, era inutile opporre resistenza, allora decisi di assecondarli per vedere cosa volevano da me.

Mi condussero al cospetto di un uomo che tutto poteva essere tranne che dolce e generoso.

Era seduto su di un trono, aveva una figura molto imponente…mi ricordava un po' Hibari…anzi, gli assomigliava e non poco, escludendo le cicatrici che aveva in faccia.

Non persi il controllo fino a quando non notai alla sua sinistra un altro uomo.

Era disgustoso.

Come poteva, dopo avermi fatto soffrire per quindici lunghi anni della mia vita, ripresentarsi e farmi questo…come poteva togliermi tutto quello che avevo guadagnato sudando e affaticandomi?!

Capì immediatamente dal suo sguardo consapevole che era stato lui a farmi rapire, o perlomeno a dire a quegli uomini dove mi trovavo, l'unico problema è che non capivo il perché, ma in quel momento non mi importava.

Iniziai a dimenarmi a destra e a manca per liberarmi dalla presa di Belphegor, e quando ci riuscii mi scagliai contro quel bastardo schifoso di mio padre.

Ma proprio nel momento in cui lo stavo per colpire, un enorme leone bianco mi si lancio addosso scaraventandomi a terra.

Per la prima volta in vita mia era davvero terrorizzata.

Quella stupenda bestia aveva gli occhi pieni di rancore e rabbia, occhi che riflettevano i sentimenti del suo padrone.

L'uomo seduto sul trono si alzò ed ordinò all'animale: Bester! Lasciala, ora me ne occupo io, non posso permettere che uno dei pezzi più importanti della mia scacchiera venga mangiato.

Scacchiera? Di quale diavolo di scacchiera parlava? E poi io che centravo con quell'uomo spaventoso?! Era questo genere di domande che mi ponevo, ma purtroppo non trovavo risposte plausibili.

Mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: Adesso, che tu lo voglia o no, mi dovrai aiutare a realizzare un mio piccolo desiderio.

Dopo aver fatto ciò disse ad un suo subordinato di nome Levi di portarmi "nella camera" e lui rispose: subito Xanxus-sama!

Mi afferrò per la vita, mi caricò sulle sue spalle e mi portò a fatica (facevo sentire quanto fossi testarda xD) in quella "camera", che chiuse a chiave, dove avrei passato due interi anni della mia vita, tutto per colpa di quel maledetto di mio padre, dell'uomo di cui avevo rifiutato il nome, Seya Shizuku.

Quel luogo era immenso e di un bianco impeccabile, non vi era una macchia.

Notai che a quella stanza ve ne era collegata un'altra, una specie di sala comandi, che non mi piaceva per niente.

In essa entrarono Xanxus, Belphegor, Levi ed un altro uomo di cui l'espressione lasciava capire la sua poca importanza.

L'uomo si apprestò a muovere delle leve che accesero dei fari nella mia camera.

Iniziava a fare caldo, terribilmente caldo.

Il loro boss mi parlò poi attraverso al microfono: Ora devi fare come vogliamo noi altrimenti si metterà molto male per te, capito? Bene, allora…rivelami immediatamente il segreto del tuo potere Killer Shizuku!

All'udire quelle parole non capii più niente, persi il controllo delle mie azioni…come aveva osato chiamarmi con quel disgustoso nome?! Io ero e sono Killer Gokudera e nessuno aveva ed ha tutt'ora il diritto di chiamarmi in altro modo!

Allora senza pensarci due volte mi scagliai nuovamente in un attacco, ma la luce dirompente di uno dei fari mi colpì ed il mio corpo ebbe la sensazione di andare in fiamme.

Caddi a terra contorta dal dolore e bruciata da tanto false quanto terribili fiamme.

Comunque avevo capito cosa volevano, ma non glielo avrei dato così facilmente.

Hibari mi aveva parlato di un potere particolare che ha a che vedere con le fiamme enormi che fuoriuscivano dal mia anello ed ora avevo la conferma di quello che mi aveva detto un giorno.

"Quell'uomo che l'altra volta ti ha attaccato ed ha provato a prenderti il ciondolo voleva il tuo potere, ma non solo lui ti sta dando la caccia, per questo devi diventare forte al più presto e nonostante sia una seccatura immonda ti aiuterò, ma bada bene…lo faccio solo perché voglio vedere fin deve arriva la tua potenza! Non farti strane idee!" quelle erano state le parole di Hibari e finalmente ne coglievo il significato.

Mi sembrava di essere caduta negli inferi e di non avere più alcuna possibilità di ritorno, ma mi sbagliavo perché due anni dopo quella terribile tortura qualcosa sarebbe cambiato e finalmente avrei avuto modo di riprendermi ciò che mi ero guadagnata, i miei amici, l'amore della mia vita, la scuola e la vita che mi era stata tolta.

 

Fine Capitolo 2

 

Nota dell'autrice: Grazie mille per aver letto! Spero proprio di ricevere tante belle recensioni e soprattutto che la storia vi stia appassionando! Dal prossimo capitolo ricomincerò a scrivere in terza persona come mi è stato richiesto da un lettore, ma l'avrei fatto comunque per comodità ^_^

Ciao ciao e al prossimo capitolo!!

 

 

   
 
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