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Autore: JessieRock    01/01/2013    2 recensioni
Due ragazze completamente diverse si incontrano per caso in un liceo di Los Angeles. Corinne viene dalla Francia, è una ragazza strafottente, chiusa nel suo mondo fatto di chitarra e sigarette, non la da’ a bere a nessuno, chiunque la scambierebbe per un maschiaccio. Jennifer invece dal Canada, è timida e secchiona, ci tiene a fare sempre bella figura e non ha mai avuto un rapporto con un ragazzo. Sarà l’incontro con i Guns n Roses a sconvolgere le loro vite!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il taxi si fermò, una ragazza da lunghi capelli rosso scuro con una valigia per mano e la chitarra sulla spalla scese guardandosi intorno.
Prese un bigliettino dalla tasca della giacca e lesse la strada dove avrebbe trovato alloggio. Chiedendo informazioni riuscì ad arrivarci: era un vicolo molto stretto e buio e la sua palazzina era malandata, prometteva bene! Aprì il portone. Si ritrovò delle scale di legno marcito e puzzo di muffa, incrociò una signora sulla quarantina.
“Scusi, mi hanno detto che qua mi avrebbero fatto affittare a poco un piccolo appartamento, sa per caso di cosa parlo?”
Stava cercando di essere gentile solo perché aveva bisogno di aiuto, mai si era rivolta in modo così formale a qualcuno. Il volto della donna si accese.
“Certo! L’appartamento è mio! Ahah seguimi!”
La donna si incamminò per le scale lasciando dietro un cigolio irritante, la ragazza la seguì. Arrivarono in un pianerottolo piuttosto stretto e soffocante.
“Ahaha immagino che a primo impatto questa palazzina ti fa decisamente schifo, lo so ti capisco ma tranquilla l’appartamento anche se piccolo è molto meglio!”
La donna girò la chiave aprendo la porta, entrarono. La ragazza si guardò intorno, non era male in fondo.
“Aspetta! Non ci siamo presentate, io mi chiamo Sophie, piacere e tu ragazzina!?”
“Io mi chiamo Corinne, vengo dalla Francia!”
“Wow! Io ora devo andare, tu accomodati pure! Tieni” le porse un foglietto e le chiavi “Questo è il numero, chiamami per qualsiasi cosa!” la porta si chiuse alle sue spalle.
Corinne appoggiò le valigie e la chitarra sul divano per poi dare un’ occhiata alla casa.
Il salotto aveva un divano e una vecchia tv, da un lato c’era l’angolo cottura ben attrezzato mentre dall’altro lato c’era un piccolo corridoio che portava alla stanza e al bagno. Prese la sua roba dal divano per portarla in camera. Era semplice: un letto, un armadio, un comodino e una finestra. Buttò le valigie sul letto, sistemò la chitarra in un angolo e corse fuori per poi chiudersi la porta alla spalle.
“Benvenuta alla fottutissima Los Angeles, Corinne!”

*********
La macchina si fermò davanti alla villa.
“Siamo arrivati tesoro, scendi”
Una ragazza minuta con due piccoli occhietti azzurri e una folta chioma castana scese dalla lussuosa auto.
“Papà tu non scendi?”
“Mi dispiace piccola, vivrai per un po’ qua con i tuoi zii, saranno come i tuoi genitori. Farò in modo che non ti manchi niente, appena finirò questo lavoro tornerò e staremo un po’ insieme, te lo prometto”
Il sorriso della ragazza svanì.
“Papà… prometti sempre che starai con me ma non lo fai mai! Sempre lavoro lavoro lavoro! E io vado da una scuola all’altra per il mondo!”
“Ti prego, non voglio litigare, tu sai benissimo che è necessario per il nostro bene che io lavori, ci vediamo piccola”
L’uomo lasciò un bacio sulla testa della ragazza e partì lasciandosi dietro una scia di polvere, la ragazza fissò l'auto fino a quando non fu solo un puntino e si avviò lentamente verso la villa. Suonò il campanello e la zia si aprì in un grande abbraccio appena la vide.
“Oh Jennifer! È da tanto che non ci vediamo! Sono felice che tu stia qua con noi per un po’!”
Era una donna molto grassa e paffuta, i capelli biondi erano corti e ricci, due occhietti azzurri come quelli della ragazza brillavano di gioia.
“Grazie zia Iris, dov’è lo zio?!”
“Eccomi tesoro!”
Un uomo dalla folta barba abbracciò la piccola Jenny.
“Vieni ti accompagno nella tua camera, fai come se fossi a casa tua ahah dimenticavo questa ora è casa tua!”
Salirono le scale a chiocciola per arrivare al piano superiore. La ragazza ispezionò con gli occhi la casa: era grande, luminosa e piena di oggetti di valore. Lo zio la lasciò sulla porta della sua stanza per poi scendere di nuovo giù. La ragazza esitò un attimo per poi aprire la porta e trovarsi davanti una camera stupenda: il letto era grande e a baldacchino, la finestra aveva due grandi tende decorate, una scrivania e una libreria riempivano una parete mentre nell’altra c’era un grande specchio con un comodino sul quale era appoggiata una lampada. La ragazza sorrise per poi buttarsi sul letto.
“In fondo non è così male, Los Angeles!” 



è un capitolo per presentare un po' le ragazze, nei prossimi entreremo più nella storia ;) mi farebbe piacere se lasciaste un parere, alla prossima! :D
  
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