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Autore: xenchanted    01/01/2013    7 recensioni
Jasmine, una ragazza semplice, quattr'occhi, secchiona e il clown della situazione, non fa' altro che scherzare quando sta con gli amici. Se la si vede in giro, è sempre in tuta, poco truccata e con i capelli raccolti in un chignon o una coda alta.
Non è il genere di ragazza che i ragazzi vogliono come fidanzata, non viene mai vista sotto quell'aspetto.
Ma cosa succederà quando si farà condizionare dalla sorella maggiore?
Quando comincerà ad usare quella trousse che le fu' regalata dalla sorella stessa?
Quando cambierà totalmente il suo guardaroba e comincerà a sciogliersi i capelli?
Una cosa è certa, non imparerà mai a camminare sui tacchi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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-Buone vacanze a tutti- urlai nei corridoi della scuola, facendo un abbraccio di gruppo.
Sciolto da quel soffocamento mi diressi verso Chanel.. mica il negozio, la mia migliore amica, la mia "candida, dolce, ragazza più che mai" migliore amica.
La strinsi il più forte possibile dandole un sonoro bacio sulla guancia.
-Mi mancherai.- Disse lei continuando ad abbracciarmi dondolando.
-Anche tu, ma dai sono solo tre mesi, cioè circa 93 giorni, cioè 2232 ore e...-
Dissi cominciando ad gesticolare ma fui interrotta dalla sua mano che mi fermò.
-Sì, ho capito. Ma sappi che mi mancherai comunque, non importa quanti giorni saranno, mi mancherai e basta.-
-Anche tu mi mancherai borsa, cioè Chanel, sì, sì Chanel.
-Dissi correggendomi, odiava quando la chiamavo borsa, riferendomi alla marca, ma a me piaceva farla incavolare.
Mi sciolsi da quell'abbraccio e mi diressi verso gli altri, li abbracciai uno ad uno, fino ad arrivare a lui..
-Allora..- Cominciò lui.
-Allora..- Lo imitai io.
-Mi mancherai quattr'occhi.- Disse lui dandomi un caldo e affettuoso abbraccio.
Non succedeva spesso che ci abbracciavamo e quelle poche volte che lo facevamo, mi faceva sentire al sicuro, mi faceva sentire bene.
Avampai tra le sue forti braccia.
-Anche tu mi mancherai scopino.-
Lo sentì ridere e io sorrisi, sapevo di divertirlo chiamandolo in quel modo.
-Justin, amore.- Sentì gracchiare alle mie spalle, chi poteva essere se non... -Jenna, pensavo ci saremo visti dopo.-
Jenna, la troietta del primo che Justin si faceva e considerava "la mia anima gemella, la mia cucci cucci, lei è tutto per me." e stronzate varie.
Sciolse l'abbraccio e appena lo fece, mi scansai mettendomi di lato e incrociando le braccia al petto e cercando di non guardare i loro scambi di saliva.
-Io vado, spero ti diverta in Messico.-
Dissi prendendo la mia borsa a tracolla, che stava vicino agli armadietti e sfoderando uno dei miei sorrisi migliori, potevo sorriderli quando mi pareva, ma dentro di me stavo morendo, odiavo vederlo con un'altra.
-E tu divertiti in giro per l'Europa.-
Mi urlò da dietro, mi girai sorridendoli per poi andare verso Chaz e Ryan, prendendoli tutti e due a braccetto e andando con il resto del gruppo verso la pizzeria.
Avremmo passato tutti quanti una serata all'insegna dell'amicizia con tanto di pizza e film, ma lui non sarebbe venuto, sarebbe stata con quella cosa invece che con noi, odiavo quando la preferiva al suo gruppo.
Quello era stato il nostro ultimo saluto, prima che partissimo tutti e due, lui per il Messico e io in giro per l'Europa con mia sorella maggiore, tutto era finito con quel abbraccio.


Guardavo il soffito ripensando a quel giorno, non avevo rivisto nessuno dei miei amici, neanche Chanel. Tona, è normale, sei tornata l'altro ieri e oggi rinizii la scuola.
Mi alzai dal letto guardando l'orologio che si trovava sul comodino e vedendo l'ora mi alzai di fretta andando verso il bagno, cazzo era tardissimo.
Mi lavai i denti e la faccia il più in fretta che potevo, mi diressi di nuovo in camera mia aprendo l'armadio.
Erano cambiate un bel paio di cose, prima avrei preso una felpa a caso dall'armadio e un paio di jeans o leggins, mentre ora cercavo di stare più attenta nel vestirmi.
Prima il mio armadio era piatto, sempre le stesse cose, ora invece potevo scegliere, non c'era niente di uguale, tutto aveva un suo fascino, qualcosa di particolare.
Ci riflettei un attimo e dopodichè optai per questi: 
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=67555163&.locale=it
Mi misi tutto in fretta, poi andai davanti allo specchio, mi pettinai i capelli, lasciandoli ricare sulle spalle, sbarazzini. Poi mi contornai gli occhi con della matita nera, un po' di mascara e finì con del lucidalabbra.
Non avrei mai pensato che sarei arrivata a truccarmi e a pensarci due volte su come vestirmi la mattina, erano cambiate un po' di cose, l'estate mi aveva cambiata, forse in meglio.
Non avevo lasciato di certo il mio umorismo in Europa, ma l'Europa mi aveva insegnato i trucchi su come essere una ragazza, questa Europa sarebbe mia sorella maggiore, Amber.
In poche parole, in Europa mi ha fatto "scuola di ragazze", per me è stata ben peggiore di come lo è la scuola di tutti i giorni, ma che dire, grazie ad essa sono diventata finalmente quella che volevo essere, una ragazza.
Mi ero incantata guardando un punto fisso, ripensando a tutto quello che avevo fatto.
Cazzo, le lenti a contatto, mi battei una mano sulla fronte e andai in bagno.
Ora di sicuro il trucco mi sarebbe colato, quando me le mettevo mi facevano fare un pianto della madonna.
Presi quella cosa trasparente e me la misi con calma, bene uno è andato, ora tocca all'altro occhio.
Esitai per un po', ma poi mi feci forza e me la misi in tutta fretta, FATTO, niente sbavature o pianti, niente di niente. Questa doveva essere la mia giornata fortunata.
Andai in camera e misi per sicurezza gli occhiali in borsa, non si sa' mai cosa può succedere con queste stupide lenti.
Me la misi a tracolla e scesi le scale, a casa non c'era nessuno, mia madre è già andata a lavoro.. 
Sospirai rumorasemente e dopo aver preso le chiavi di casa e della macchina, uscì.
Il telefono mi vibrò nella tasca dei jeans.
Lo presi e lessi.

Chanel:
Ti veniamo a prendere, okay? Io, Chaz, Ryan e Justin siamo appena partiti da casa di quest'ultimo.


Esitai per qualche secondo leggendo quell'ultimo nome.
Scrissi velocemente.

Tranquilla, ora finalmente ho una range rover tutta mia, mia madre per i buoni risultati che le ho portato l'anno scorso, me l'ha regalata.

Eh già, signori e signore avevo una range rover, la mia bambina.
Rimisi il telefono in tasca e andai verso la macchina parcheggiata nel vialetto, aprì la portiera e buttai la borsa sul sedile accanto, mi misi la cintura e dopo aver anche messo in moto mi diressi verso la scuola.

....

Chissà cosa diranno tutti del mio cambiamento, chissà se preferivano la vecchia me, chissà se ora lui si accorgerà di me.
Mi ero fatta tante domande durante il tragitto casa-scuola, forse anche troppe, tra poco avrei ricevuto delle risposte.
Chanel, dopo aver sclerato con vari messaggi per la range rover, mi aveva inviato un ultimo messaggio dicendo che ci saremo viste in corridoio se no, subito dopo la prima ora pretendeva di vederci in cortile.
Presi la borsa e scesi dalla macchina, mi diressi verso la porta d'ingresso e prima di entrare feci un bel respiro; forza Jasmine, puoi farcela.
Aprii la porta e cominciai a camminare per i corridoii affollati, avevo degli sguardi puntati addoso, ma non ci diedi peso.
Camminai a testa alta, come non avevo mai fatto, ma questa volta non camminavo con la mia solita goffezza, sembrava che camminassi come una vera e propria.. ragazza.
Andai dalla segretaria e sistemandomi meglio la borsa sulla spalla le chiesi gentilmente i miei orari e la combinazione del mio nuovo armadietto.
Presi il foglio che lei mi porse e cominciai a camminare leggendolo attentamente, forse anche troppo visto che mi scontrai con una figura.
Alzai gli occhi per vedere chi fosse... non potevo credere di aver rincontrato i suoi.
Rimasi un attimo stizzita e vidi che lui aprì leggermente la bocca, lo avevo lasciato... senza parole? io?
-Jassy?!- Sentì una voce da dietro Justin, chi poteva essere se non.. -Chanel.- Dissi io sorridendole a trentadue denti.
Si fece spazio e passò davanti a Bieber abbracciandomi e stringendomi come un orsachiotto.
-Cavolo, non ti avevo riconosciuta! Come sei cambiata, l'Europa ti ha fatto davvero bene sai.-
Disse sciogliendomi da quell'abbraccio e guardandomi dal basso verso l'altro.
-Sopratutto se questa Europa è mia sorella.-
Continuai sorridendole.
Ad un tratto mi sentì travolta, Chaz, Ryan e Taylor, la gemella di Chanel, mi si erano completamenti buttati addosso.
-Ragazzi, così non respiro.- Dissi imitando un soffocamento.
-Scusa ma, wow, sei.. sei..- Cominciò Chaz. -Uno schianto, l'ha capito dalla tua faccia da ebete, stupido- Terminò Taylor dandomi un ultimo abbraccio.
-Finalmente la ragazza che c'era in te è uscita allo scoperto.- Aggiunse Ryan facendomi fare un giro su mestessa.
-Ah grazie eh, mi stai dicendo che prima ero un maschiaccio?- Dissi quasi offesa.
Beh è vero, prima dell'estate in un certo senso lo ero.
Ad un tratto da dietro si mosse anche Justin, mi si avvicinò scansando gli amici.
-Scusate ma dovrò salutarla anche io no?.- Dissi dandomi un abbraccio. -Ben tornata quattr'occhi.-
Sorrisi alla sua esspressione. -A te scopino.- Sciolsi quell'abbraccio, era bello rivedere lui e.. -amore, dove eri finito? Sei sparito così.- e la troiottola, anzi no cancelliamo che era bello rivedere la troiottola, così è meglio.
-E tu sei?.- Disse indicandomi, pazzesco non mi aveva riconosciuto.
-Jasmine.- le dissi ma lei scosse la testa. -Jassy ti dice qualcosa?- continuai ma lei scosse di nuovo la testa. -quattr'occhi?.- dissi esasperata, ma che me ne fregava a me se quella mi riconosceva o no.
-AAAAH sìsì, ora ricordo, ciao, ti trovo bene.- Disse lei abbracciando Justin e cominciando a slinguazzarci. -Mmmmh, grazie.- dissi indifferente.
Ad un tratto mi senti due mani sui fianchi e poi un respiro pesante all'orecchio.
-Allora, come state tu e mister cocco?.- Sorrisi a quella domanda e mi girai di scatto, era davanti a me, in tutta la sua bellezza, il mio migliore amico, mio fratello non di sangue ma di cuore, una delle persone più importanti nella mia vita.
Gli saltai completamente in braccio cingendo le gambe al suo bacino e abbracciandolo il più forte che potevo, potevo essere una ragazza ma certe abitudini non cambiano, come mister cocco, la scimmia stampata sulla mia borsa. Io e Dylan l'avevamo chiamato così solo perchè in quel momento stavamo mangiando delle praline al cocco, ma sono solo dei piccoli dettagli.
Dopo averlo torturato e soffocato abbastanza mi slacciai e toccai dinuovo con i piedi per terra guardandolo con un sorriso da ebete.
-Mi sei mancato così tanto.- Dissi dandoli un bacio sulla guancia.
-Anche tu, forse anche troppo, avevo inziato anche a sognarti sai.- Disse lui divertito e io risi.
Distolsi quello sguardo e guardai tutti.
-Allora questo è il mio armadietto, ditemi che qualcuno ce l'ha accanto al mio, vi supplico.-
Mostrai il foglio a tutti e tutti guardavano il proprio scuotendo la testa, fino ad arrivare a Justin, appena lo vidi alzare la testa con un sorriso pensai è fatta, ora staremo insieme forevah and evah.
-Eh no, mi dispiace.- Disse lui scuotendo la testa e togliendosi il sorriso.
-Stronzo, mi avevi illusa.- Ripresi il foglio dalle sue mani vedendolo divertito.
-Va bene, significherà che me ne andrò in solitudine verso il mio armadietto, vi ho voluti bene.- Dissi abbassando la testa e incamminandomi verso l'armadietto.
-Puoi cambiare il tuo modo di vestire o di truccarti, ma rimarrai sempre una quattr'occhi che ha l'umorismo dalla mattina alla sera e questo mi piace.-
Mi sentì dire da dietro, aspetta ho sentito bene oppure Justin ha detto "questo mi piace" a me... oh merda merda merda.
Sorrisi tra me e me e mi diressi verso la fila di l'armadietti.
Posai i libri in eccesso e la borsa, dopodichè presi quelli che mi servivano per la prima ora e me ne andai in classe, visto che era suonata anche la campanella.

...

Le prime ore erano andate, ora finalmente era ora di pranzo.
Mi diressi verso la mensa a passo tranquillo, mostrandomi indifferente su qualsiasi cosa capitasse. Camminando per i corridoi la gente mi fissava, alcuni ragazzi mi facevano l'occhiolino e altri durante queste cinque ore di lezioni mi mandavano bigliettini o mi chiedevano il numero, non che mi desse fastidio ma diciamo.. io non ero e non sono mai stata abituata a certe attenzioni.
Entrai in mensa e dopo essermi presa tutto l'occorrente me ne andai con il mio vassoio verso il nostro solito tavolo.
Taylor chiaccherava tranquilla con Ryan e Dylan, mentre Chaz che era seduto sul tavolo stava cercando di far innervosire Chanel, a chi non piace farla incazzare?
Justin era seduto con sulle ginocchia il corvo nero alias troiottola, la stava imboccando come se fosse un neonato, che schifo.
Distolsi lo sguardo dai due e mi sedetti tra Ryan e le gambe di Chaz.
-Non capisco perchè non ti siedi come la gente normale.- Dissi io scuotendo la testa.
C'erano varie persone, diciamo i più fighi che a mensa si mettevano sui tavoli, il senso di questa cosa? ditemelo perchè io non lo capisco.
-Ma io non sono normale, sono speciale Jassy.- -Jasmine- lo corressi io. -Preferisco Jasmine.-
-Come vuoi, Jassy.- Calcò il mio nome alla fine della frase con un sorrisetto, stronzo. 
Cominciai a mangiare tranquilla chiaccherando con gli altri.
A volte davo qualche sbirciatina a ciò che facevano i due "schifosi e troppo dolci per me" fidanzatini, ma shhh non ditelo in giro.
-Sabato andiamo alla festa di Jason, ci ha invitati tutti e ha chiaramente ha specificato che vuole sopratutto che tu..- mi indicò Ryan -ci sia ad ogni costo.- Continuò.
Jason, quaterback o come si scrive, della squadra di football.
Ad un tratto si alzarono dei 'oooh' al nostro tavolo.
-Pare che Jasmine e mister cocco abbiano fatto già colpo, dal primo giorno di scuola.- Disse Dylan divertito.
-Ah ah ah, molto divertente.- Continuai io. -Comunque, certo che ci vengo, perchè no.-
-Penso che Jassy... Jasmine abbia la febbre.- Disse Chaz chinandosi su di me, mettendomi una mano sulla fronte. Okay che rifiutavo quasi sempre gli inviti alle feste, ma farne tutta sta tragedia, no.
-Ma smettila va, ci sto.- Dissi togliendo la sua mano dalla mia fronte.
-Perfetto, allora Justin passa a prendere Taylor e Chanel alle 20:40, poi alle 20:50 dovrebbe essere da me, Chaz e Dylan e infine per le 21 siamo da te.- wow, che pianificatore che era Ryan e mancano ancora 4 giorni a sabato e lui ha già pianificato tutto.
Rimasi quasi di stucco fino a quando non fui interrotta dalla vocetta del oca giuliva.
-Io vengo a casa tua prima vero tesoruccio, così magari ti faccio anche un bel regalino..- Non la feci finire che mi alzai facendo una faccia disgustata.
-Okay okay okay, smettila non voglio sentire i vostri discorsetti squallidi, vado che tanto sta per suonare.-
Sentì ridere gli altri e ci si era aggiunto anche Justin, mentre la mora non batteva ciglio.
Me ne andai mettendo il vassoio apposto e dirigendomi verso la prossima ora di lezione, sabato sera sarebbe stata la mia serata, o almeno speravo che lo diventasse.

ALOHAAAAAAAAAAA
Spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto, sono straniera quindi capitemi se ci sono errori çç
Se volete dirmi qualcosa, qualsiasi cosa scrivetemi una recensione o potete contattarmi su twitter: @curiostyles
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE. 
Adiosss



 

























 

 

  
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