Sia lodato il cielo per il ristorante Nando's appena aperto all'aereoporto di New York.
Dopo una notte passata in aereo, sembro la Celentano senza trucco durante le prove di Amici, ho la schiena dolorante e credo di avere un braccio morto, grazie ad un tizio vestito da Babbo Natale che ci ha dormito sopra tutto il tempo. Ci mancava solo che mi chiedesse cosa avessi voluto per Natale. Avrei potuto tenerlo sveglio tutta la notte, partendo da Topolino che canta l'alfabeto, la Barbie magia delle feste e finendo con la maglietta di Justin Bieber. Magari con un Brad Pitt di 30 anni fa.
Prendo le borse e mi dirigo verso il bancone, aspettando il mio turno. Un gelato al caffè è quello che mi ci vuole.
Babbo Natale è ancora dietro di me. Ma che palle. Mi perseguita 'sto maniaco.

Dopo una fila chilometrica di vecchi, bambini urlanti e non so cos'altro, arriva il mio turno.
«Un caffè con la cioccolata grazie.» dico tamburellando la mano sulla coscia mentre fisso la signora in cassa.
Mentre aspetto, prendo il telefono e controllo l'ora. 10.50, un altro po' e finalmente potrò rilassarmi. Appoggio l' iPhone sul bancone e tiro fuori anche il portafogli, in attesa di pagare.
«Senti scusa posso passarti avanti che il mio aereo parte tra 10 minuti e io ho bisogno di bere qualcosa?» mi chiede un tizio incappucciato, con gli occhiali da sole scuri e una sciarpa che a malapena lascia intravedere la bocca. Manco fosse un pakistano pronto per un attentato.
Oddio ma che palle oh. 
«Certo.» gli dico facendo un passo indietro per farlo passare. Mi sorride e ordina una bottiglietta di succo d'arancia.
Abbasso un attimo lo sguardo e noto 'casualmente' le sue mutande, visto che aveva i pantaloni a vita bassa. Mh, Dolce e Gabbana, figo il tipo -penso-.
«Grazie mille.» mi sorride di nuovo e se ne va di corsa, come se entro poco tempo, il bancone dovesse fare BOOOOOOM. Niente.

Prendo anche io la mia ordinazione e mi siedo vicino ad un tavolino appartato.
Il mio gelato al caffè, sa di tutto, eccetto che di caffè. Ha un retrogusto di pollo. Lo osservo schifata e mi guardo attorno.
Tutte queste famigliole felici, tutte queste coppiette affiatate, questi gruppi di vecchietti in gita per le vacanze natalizie mi danno il volta stomaco, probabilmente perché sono sola, stanca, no, perché ho davanti a me un pezzo di pollo surgelato con sopra della glassa al cioccolato.

Prendo le mie valigie ed il coraggio necessario per non pensare a cosa mi succederà entro la fine della giornata ed esco dall' aereoporto per cercare un taxi che mi porti direttamente al campus. Sì, un campus per migliorare i miei voti a scuola. I miei ci hanno spedita perché hanno paura che venga bocciata, anche se il punto è, che a scuola ho la media del 7. Per me volevano solo sbarazzarsi di me per farsi un viaggetto romantico e hanno lasciato me in questo posto sperduto a studiare in mezzo a qualche procione arrapato.

«Dove la porto signorina?» mi chiede gentilmente l'autista, quando io ancora cerco di chiudere lo sportello per tutta la roba che ho.
Strattono la borsa rosa e l'uomo parte di fretta, frenando poco dopo per non investire un vecchio con una banana in testa che stava attraversando.
«East High School» dico passandogli il bigliettino con l'indirizzo.
Questo taxi puzza di formaggio ammuffito, così apro il finestrino, venendo inondata da una nuvola di fumo.
Che palle.
Questa è New York.

Dopo circa mezz'ora di macchina, finalmente arrivo al college. 
E' un edificio enorme e pieno di stanze. Merda.
Tante stanze significano tanti studenti, tanti studenti significano tanto casino, tanto casino significa notti in bianco e tante notti in bianco significano Nicky con le palle girate. Bene.

Mi dirigo verso l'entrata, mentre metà degli studenti mi fissa, magari per la mia camminata strana.
Vorrei vederli io alle prese con 2 valigie ed un borsone che sembra contenere Justin Bieber legato dalla testa ai piedi.
L'ingresso sembra un castello, ci sono scale ovunque. Mamma, papà, sicuri di non avermi spedita ad Hogwarts?
Dopo essermi persa, aver visto un ragazzo in mutande ed una ragazza ubriaca, arrivo davanti alla mia camera, la 69 -numero interessante- penso.
Spalanco la porta e mi ritrovo davanti una stanza enorme con 3 letti, ma deserta.
Ci sono vestiti ovunque, quindi ora devo solo cercare il mio posto, sperando che un calzino assassino non mi salti fuori da un momento all'altro.
Mi sdraio sull'unico letto intatto e prendo il cellulare dalla tasca.
Lo sblocco.
Aspetta.
Da quando ho lo sfondo di Zayn Malik e Perrie Edwards?
Lo blocco e guardo il display, non si sa mai, la stanchezza gioca brutti scherzi.
Niente, sempre loro a fissarmi. Merda.
Lo sblocco di nuovo e vado a vedere i messaggi. Harry, Niall, Louis, Liam, Perrie, Taylor.
Bella mossa Nicky, ho tra le mani il telefono di una drogata dei One Direction.
Vado a vedere le foto. Zayn, Zayn, Zayn, i capelli di Zayn, Zayn, un cane, Zayn, la giacca di Zayn, Zayn.
Ok,questo non è decisamente il mio telefono.
Porca merda, ho tra le mani il telefono di Zayn Malik e l'unica cosa di cui riesco a capacitarmi è scoprire se ha foto di lui nudo.
Mi alzo dal letto e ci tiro il cellulare. In questo momento non posso sclerare, non ora.
Prendo l'asciugamano, lo shampo, le ciabatte e vado in bagno.

Non so se quel coso possa essere definito un 'bagno'.
Ha una doccia enorme, pronta per ospitare un party hard con Gigi D'Alessio pronto a far nevicare ad agosto; un water che sembra una vasca e poi aspetta, una specie di lavandino per nani, credo.
Mi spoglio velocemente ed entro nella doccia. Apro l'acqua, che invece di scendere verso il basso, come ogni normale doccia, mi colpisce dritta in faccia. Tanto per cambiare, mi va lo shampoo negli occhi, sbatto un gomito contro il muro e per poco non scivolo rompendomi l'osso del collo. Chiamala sfiga.

Mentre mi pettino i capelli, sento sbattere la porta. Finalmente le mie compagne di stanza sono rientrate.
Esco per salutarle, non accorgendomi che il trucco mi è colato e che sembro un panda eccitato. DETTAGLI.
«Ciao io sono Nicky» dico allungando una mano.
«Ciao Nicky, io sono Amy e lei è Gemma. Sei nuova giusto? Non ti ho mai vista...»
«Emh, sì i miei mi hanno scaricata qua per migliorare i voti, anche se non ce ne sarebbe bisogno.» sbuffo.
«Senti noi tra poco abbiamo una festa, che ne dici di venire con noi che ti facciamo integrare per bene?» chiede Gemma sorridendo.
Che palle, io sono stanca morta e questi organizzano una festa, mi sembra giusto.
«No grazie, ho bisogno di riposarmi...magari la prossima volta!» dico a malincuore.

Torno in bagno per asciugarmi i capelli, mentre le due ragazze iniziano a rimettere a posto tutti i vestiti che avevano lasciato sul pavimento.
Quando esco, sono di nuovo sola.
Bene, penso che guarderò un film o mi leggerò un libro.

Mi ributto sul letto, prendendo il cellulare di Zayn. Devo affrontare il problema, non posso fuggire all'infinito.
Lo sblocco delicatamente, non lo vorrei mai rompere.
Chissà se è personalizzato.
Magari ha un' app che gli dice ogni giorno che è figo, boh.
Scorro la rubrica, ha 1945 numeri, chi chiamo?
Perrie? Mi picchierebbe a tempo di Wings
Liam? Mi prenderebbe per una maniaca
Harry? Nah magari in questo momento sta facendo altro...
Ok, non chiamo ness-
Il telefono squilla, un numero sconosciuto sta chiamandio ed io cado dal letto, lasciandolo lì.
E se è Perrie?
E se è Niall?
E se è una fan ossessionata?
E se è uno spacciatore di droga dal Perù?
Porca merda, porca merda, porca merda, porca merda, porca merda, sono fottuta!
Dio ti prego aiutami, farò qualsiasi cosa, ti prego, ti supplic-
Il cellulare smette di suonare.
Ok Dio, grazie non farò nulla.
Tiro un sospiro di sollievo, quando il telefono squilla di nuovo.
Prendo coraggio. "Porca merda che hai da chiamare? Io non sono Zayn Malik, neanche so dove si trovi adesso Zayn Malik. L'unica cosa che so è che non ha foto di sè stesso nudo sul telefono, quindi non cercarle!" dico tutto d'un fiato. 
Silenzio. Silenzio. Silenzio. Silenzio. Silenzio.
"Hai cercato foto di me nudo?"
Porca merda. "Zayn?"
"Certo. Senti sei a New York per caso?"
"Sì, tu?"
"No" sopira. "Sono in Australia per lavoro, ti dispiacerebbe tenere il mio telefono senza rispondere a nessuna chiamata che non venga da questo numero?"
"Ovvio, stavo chiedendo aiuto a Dio perché smettesse di squillare." sbotto.
"Ok bene." Silenzio. "Ma tu sei la ragazza da Nando's?"
"Sapevo per certo che uno che porta mutande Dolce e Gabbana non è uno qualunque!" solo dopo capisco ciò che ho detto.
"Veramente sono Gucci, ma poi mi hai guardato le mutande?!" sbotta.
Silenzio.
"Posso guardare le tue foto?" chiedo per cambiare discorso.
"Come se tu non lo avessi già fatto."
"Beh sì. Hai per caso quanche cartella nascosta o hai solo foto su cani, giacchini e capelli?"
"Non te lo direi mai, sai?" ride.
Silenzio.
"Senti ora devo andare, ti chiamo io."
"Oddio posso chiamare Harry Styles?" sarebbe una figata assurda.
"No, lascia stare Harry e il mio telefono. Chiaro?!" Ok è serio.
"Ok, ok, chiaro. Ciao!"
Riattacca. Stronzo.

Porca merda ho parlato al telefono con Zayn Jawaad Malik e sono ancora su questo pianeta.
Che la ricerca della cartella porno abbia inizio!

--------------------------------------------------------------------------------
Ciaaaaaaaaao bellissime/i!
Questa è la mia 3 ff, dopo le 2 incomplete che trovate nel mio profilo!
Per entrambe ho avuto un blocco, quindi appena mi sblocco come il cellulare di Malik le continuo.
Comunque che ne pensate? Fatemi sapere, recensite eh!
Con minimo 5 recensioni vado avanti!