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Autore: Kilaren    02/01/2013    7 recensioni
Quando perdiamo una persona a noi cara, non possiamo far altro che lasciarci andare alla disperazione, ignorando quel barlume di speranza che il mondo intorno a noi ci offre.
Dodici momenti, dodici Rin, dodici volte un dolore così forte da strangolarti, dodici ultimi ricordi.
Memorie senza nome.
"Ricordava solo il suo nome, ormai. Poteva solo mormorarlo, tra le lacrime, tra le risa, sotto le coperte, rannicchiata in posizione fetale nella consapevolezza che è tardi, che nessuno verrà più a svegliarla.
Perché lui non c’è più, e i suoi ricordi svaniscono ogni giorno a causa di una brutta malattia.
«Len, non voglio dimenticare. »"
- Last bouquet
Genere: Angst, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest
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Untitled 
- Last bouquet –

 
 
Ogni giorno portava a quella gelida lapide di marmo un mazzolino di rose dai petali bianchi, chiari come il latte, come la luna, come il sorriso che Dio aveva deciso di portargli via.
Il sorriso che aveva dimenticato già da tempo.
«Len.»
Un flebile sussurro, un richiamo, quasi una preghiera.
«Len.»
Ricordava solo il suo nome, ormai. Poteva solo mormorarlo, tra le lacrime, tra le risa, sotto le coperte, rannicchiata in posizione fetale nella consapevolezza che è tardi, che nessuno verrà più a svegliarla.
Perché lui non c’è più, e i suoi ricordi svaniscono ogni giorno a causa di una brutta malattia.
«Len, non voglio dimenticare. »
Lacrime che sgorgano piano da occhi ormai abituati a quel rituale ripetuto centinaia di volte. Sensibile, fragile, un cuore così debole da poter essere distrutto con un sospiro. 
«Len... aiutami...! »
La cosa più odiosa è che il mattino dopo avrà già dimenticato tutto a causa di quella meschina presenza che le divora i ricordi, contro la quale non può combattere, ma solo arrendersi in silenzio. 
«Voglio stare con te... ti prego... »
Se solo quel camionista non si fosse ubriacato quella sera, se solo loro non avessero litigato e Len fosse rimasto con lei tra le candide coperte profumate, se solo Rin non gli fosse corsa incontro, forse...
«Non doveva succedere. »
Forse a quest’ora Rin non piangerebbe, non avrebbe paura di dover dimenticare di nuovo per colpa della sua forma di amnesia causata da quell’incidente, forse il suo gemello sarebbe lì, tra le sue braccia, addormentato come un neonato, mentre la sua mente – e magari anche il suo cuore – vagano in sogni che al suo risveglio non ricorderà.

Ultimo mazzolino di rose.
Perché ogni giorno è il primo e l’ultimo, e Rin non si ricorderà di un altro mazzolino.
 
 
 
 













 
A Elle, che gli sto promettendo qualcosa da na’ vita.
 
Non ha un senso preciso, diciamo che sette ore di musica a palla servono anche a rievocare certe idee. Mettiamola così: voi non avete letto niente, questa non è una long-raccolta-quelcchessia, non è angst, non ci sono tracce di Kagamine né tantomeno di Incest, non è bella, non è scritta bene, non ha come protagonista principale/collegamento tra storie Rin e tutta la sua depressione causa morte di Len, ma soprattutto, non l’ho scritta io.
(●⁰౪⁰●)
 
Kila.
 
Ps. Bentornata Hicchan ♡
PPs. La revisiono domani, ora sto praticamente dormendo in piedi, chiedo venia. (Anche se per la prima volta credo di non aver commesso errori, poi boh - e si sbagliò alla grande )

 
   
 
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