Capitolo
IV
In tutto il
regno si seppe della
morte di Rorgone I Del Maine, visto che era un personaggio di rilievo
alla
corte di mio padre.
Tutti cercavano
il colpevole e noi, o
meglio io e mio figlio, di cui non si ebbe più traccia. La
verità è che mio
fratello ci nascose nella sua dimora per quasi due anni, prima che ci
scoprissero.
Furono due anni
difficili, avevo
recato gran dispiacere a mio fratello, l’avevo messo in una
posizione
svantaggiosa, rischiava di perdere il trono se mio padre avesse
scoperto il
tutto.
Già…
mio padre, chissà cosa pensava
di questa storia e della mia scomparsa.
Un giorno mio
fratello entrò nelle
mie stanza dicendomi che doveva parlarmi di una questione molto seria.
-Rotrude, non
puoi nasconderti per
sempre, pensa anche a tuo figlio…-
Il mio piccolo
Luigi, sapevo che si
trovava bene qui, aveva stretto un forte legame con i suoi cugini, ma
aveva
solo sette anni e quando sarebbe diventato adulto?
-Non so che fare
Ludovico.-
-Parti, lontano da qui, io ti
darò tutto
l’occorrente, non ti farò mancare nulla.-
-E Luigi?-
-E meglio per
lui che rimanga qui, lo
crescerò come
un figlio, sarà trattato
al pari degli altri miei discendenti.-
-Ma nostro padre
l’ha visto, sa di
lui…-
-Fidati di
me…-
Sapevo che
potevo fidarmi delle
parole di mio fratello, ma non avrei rivisto mai più mio
figlio.
Mi ero macchiata
di un crimine troppo
grande, rischiavo la pena di morte, anche se ero una principessa.
…
I giorni, le
settimane, i mesi
passavano, ma il momento giusto per partire non arrivava mai. Troppi
controlli,
troppe guardie.
Dopo la morte di
Rorgone si
susseguirono molti altri assassinii di
persone di gran importanza nel regno. Per la prima volta ebbi paura
anche per
mio padre.
Era il giorno
del settimo compleanno
di mio figlio. Correva l’anno 807, ormai anch’io
avevo raggiunto la veneranda
età di trentadue anni.
Avevamo deciso,
sarei partita
l’indomani. Salutai mio figlio con calore, decisi di non
dirgli nulla, ma lui
capì qualcosa.
Quando il giorno
dopo mi accingevo
per partire, lui corse tra le mie braccia, implorandomi di non andare
via.
Io e mio fratello
ci guardammo, scoppiai
in lacrime. Questa scena l’avevamo già vissuta
molti anni prima.
Me ne andai via
con cuore addolorato.
Quella
fu l’ultima volta che vidi mio figlio…
Salutai mio
fratello, con l’augurio
di rincontrarci di nuovo un giorno.
…
Purtroppo la
fuga non andò come
previsto. Delle guardie fermarono
il
carro che mi trasportava, prima dell’uscita dal regno. Una di
esse mi
riconobbe, e mi portò da mio padre.
Non ebbi il
coraggio di guardalo
negli occhi, quando fui alla sua presenza.
-Perché
volevi fuggire Rotrude? Dove
sei stata tutto questo tempo?-
Non risposi.
-Seguimi nelle
mie stanze, devo
parlarti in privato.-
Una volta
arrivati, mi parlò a cuore
aperto.
-Io non ti odio
Rutrude, tu sei mia
figlia, ma! Mi hai disubbidito, convivendo con quell’uomo- io
l’ascoltavo in
silenzio-dovevi sposarti, come hanno fatto le tue sorelle, e non
addirittura
procreare un figlio illegittimo! Da un uomo che è stato
assassinato da chissà
chi!-
-L’ho…
L’ho ucciso io…Rorgone.- dissi
finalmente, mi ero liberata di quel segreto enorme che mi portavo da
due anni,
ma ora avevo paura della reazione di mio padre.
Mio padre mi
guardò incerto e
preoccupato, voleva dire qualcosa ma non parlò. Prima di
andarsene mi chiese
soltanto dove ero stata per tutto quel tempo. Non risposi ancora,
sapevo che
stavo mettendo a dura prova la sua pazienza.
Il giorno dopo
sentii delle voci
rimbombare nelle stanze di mio padre, mi avvicinai curiosa.
Era Ludovico,
che ci faceva qui?
Mio padre era
seduto mentre mio
fratello era in piedi dinnanzi a lui.
Capii che mio
fratello era venuto a
conoscenza della mia “cattura”, ora stava parlando
con nostro padre di me.
Perché si era esposto così, non capiva che ormai
io ero persa, perché voleva
mettere in pericolo la sua incoronazione per me?
-Ha confessato
Ludovico, non posso
non far nulla di fronte a questo.-
-Ma è
tua figlia, padre. Non vorrai
mica condannarla a morte? E’ stata una salvezza quello che ha
fatto, quell’uomo
meritava la morte!-
-LUDOVICO!- mio
padre balzò in piedi-
non puoi parlare in questo modo. TU, tu sei il futuro imperatore. Un
giorno
capirai, essere il regnante significa fare scelte difficili, per il
bene del
regno, per il nome del regno…-
-TU non la farai
condannare.-
-Non osare
rivolgerti a me in questo
modo, sono sempre l’imperatore e prima di tutto TUO PADRE!-
continuò
adirato-dovrei condannare anche te, Ludovico. Hai ospitato
un…un’ assassina!-
-Farei qualsiasi
cosa per lei…-
-Anche
rinunciare al trono, per
vederla salva?-
-NO!- urlai, non
potevo permettere
questo.
-No
intrometterti Rotrude.-
-Invece lo
faccio, non permetterò che
tu ti debba rovinare per me.-
Mio padre si
rimise seduto, e con
tono calmo e pacato, ci fece una confessione, qualcosa che non mi sarei
mai
aspettata.
-E’
per questo motivo, è per questo
che tanto tempo fa vi ho divisi. Non ho mai visto legame più
forte, ed avevo
paura di questo. Credevo che tu, Ludovico, non saresti mai diventato un
vero
uomo, indipendente e saggio, se dipendevi sempre da tua sorella.-
-Che vuoi dire
padre?-
-Tu dipendevi da
lei, anzi dipendi da
lei ancora oggi. Un imperatore non dipende da nessuno. Non davi ascolto
a nessuno,
tranne che a tua sorella; se c’era qualcosa che non andava,
chiedevi aiuto a lei,
dovevi crescere, pensavo che col tempo, le cose sarebbero cambiate, ma
ho visto
che i veri legami sono indissolubili, il vostro legame è
indissolubile.
Perdonami figliolo, non volevo farti soffrire.-
Ci fu il
silenzio, poi mio fratello
parlò.
-Ti perdono
padre, se tu, non
condannerai Rotrude.-
Ancora
silenzio…
-Sarà
fatto- disse quasi rassegnato, io
e mio fratello ci guardammo felici- MA! Ma
non può restare qui.-
-La
ospiterò io.-
-No non puoi,
dopo tutto questo. Ci
ho già pensato ieri sera, Rotrude sarà ospite di
una mia cugina, principessa
del Maun, una piccolo regno lontano da qui.-
Allora lui non
voleva condannarmi,
aveva già pensato a tutto, …e Luigi?
-Mio
figlio…- dissi
sottovoce, quasi come se non volevo che
mi sentissero.
-No, Rotrude.
Sarà meglio per Luigi
rimanere da me.-
Quella
fu l’ultima volta che vidi mio fratello e mio
padre…
Partii dopo solo
tre giorni verso
Maun, non so cosa avrebbe deciso il destino per me da ora in poi,
sapevo
solamente che non avrei più rivisto né mio figlio
né mio padre e mio fratello.
Mi sentivo tanto
sola, in quella
nuova casa.
La cugina di mio
padre, la
principessa Adelaide era molto cara con me.
Lei non
conosceva il mio passato, e
nessuno conosceva il mio segreto, tranne mio padre e Ludovico
naturalmente.
Lui era stato
chiaro, non doveva essere fatta parola alcuna su quello che era accaduto a Rorgone, lui
avrebbe sistemato le cose.
…
Anche se lontano
dai miei affetti,
stavo iniziando a sperare in una nuova vita… e ad un
matrimonio.
Avevo molto
pretendenti, anche se, conoscendo
la mia precedente esperienza avevo paura.
Avevo
trentaquattro anni, quando un
nuovo male entrò nella mia vita…
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NDA
Salve
a
tutti i lettori.
Anche se siete in molti, fino
ad ora non ho ricevuto neanche una piccola recensione. Ora mi sorge un
dubbio:
forse la storia non è di vostro gradimento o non
l’apprezzate, ma visto che
molti di voi sono arrivati fino a qui, qualcosina di buono
l’ho fatto XD Comunque siamo giunti quasi alla fine (manca l'epilogo) di questa mini long.
Quindi
se
volete farmi sapere cosa ne pensate di questa mia prima fic originale,
mi
farebbe immensamente piacere. Grazie e ciaoo!!