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Autore: bapchin    02/01/2013    5 recensioni
Vivo da sola da ormai cinque anni. Appena ho potuto me ne sono andata, per alleggerire il carico che doveva sopportare mia madre (due figlie, entrambe adolescenti), è bastato un piccolo aumento e un gruzzoletto che avevo messo da parte negli anni
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domani usciamo di nuovo insieme e gli ho promesso di dirgli il motivo per cui l’ho fatto uscire con me. Non so se ce la farò, ma lo devo fare, gliel’ho promesso. E se gli dicessi una bugia? No, non posso, se ne accorgerebbe ancora che prima che inizi a parlare. Adesso passo da un fast-food, mi prendo la cena e vado a casa a consumarla, guardando un po’ di TV. Magari vado a letto presto, anche se domani sono stata forzata a prendermi il giorno libero perché lavoro ininterrottamente da un mese. Mi scoccia dover stare a casa, i soldi degli straordinari mi servono se voglio mantenermi l’appartamento e tutte le spese che comporta. Magari andando a letto presto sognerò la soluzione a questo ‘problema’ di Usui.
 
Arrivata a casa, ho finito la mia cena tutto-tranne-che-dietetica, ho guardato un altro po’ di TV e sono andata a dormire, sfortunatamente non ho sognato nessuna risposta, dovrò arrangiarmi da sola.
Quando mi sono svegliata stamattina ho trovato sul cellulare un sms di Usui, diceva “Va bene per te alle 12:30 al bar di ieri sera? Magari prendiamo un panino e poi parliamo.” si ricorda anche che dovevamo parlare. Si ricorda che gli ho fatto una promessa. Potrei evitare di parlarne finché non ne parla lui, poi al massimo se non sono pronta cambio discorso. Potrebbe funzionare, credo.
 
Alle 12:30 sono arrivata al bar del giorno prima e ho trovato Usui seduto allo stesso tavolo del giorno prima, con lo stesso sorriso. Di diverso c’era solo l’orario e la sua maglia, oggi indossava un maglione verde chiaro che gli faceva risaltare incredibilmente gli occhi, era bellissimo.
Quando finalmente mi sono decisa ad andare verso il tavolo, lui s’è alzato dalla sedia, mi ha salutata e mi ha fatta sedere sulla sedia di fronte alla sua, poi si è riseduto e ha detto:
“Ho già ordinato i panini, se non ti dispiace.”
“Figurati.”
Dopo un paio di minuti una cameriera ci ha portato i panini che aveva ordinato Usui, aveva ordinato proprio il panino che volevo, con prosciutto e formaggio.
“Come facevi a sapere che volevo questo panino?”
“Ti è sempre piaciuto, non è stato difficile.” mi ha risposto, sempre sorridendo e avventandosi sul suo panino del quale non ero sicura del contenuto ne vedevo solo uscire della lattuga e dei pomodori dai lati.
Quando abbiamo finito i panini, dopo un battibecco su chi dovesse pagare, siamo andati a casa mia.
“Abiti da sola? Da quando?”
“Sì, vivo da sola… Da un poco. Puoi sederti se vuoi.” mentre glielo dicevo gli indicato il divano che si trova in sala, e lui intanto mi guardava come se fossi un’altra persona.
“Ehi, c’è qualcosa che non va?”
“No, è che è strano.”
“Cosa?”
“Che tu viva da sola, caspita, hai anche un televisore e uno stereo…”
“Sono dei regali di mia sorella.”
“E come fa lei a permettersi tutta questa roba?”
“Hai presenti le raccolte punti e i concorsi?”
“Ho capito.”
Dopo questo suo “sconvolgimento” iniziale c’è stato un imbarazzante momento di silenzio, che ha interrotto lui, con la domanda che speravo non sarebbe mai arrivata.
“Allora Misaki… Perché siamo usciti?”
“Non so se dirtelo.”
“L’hai promesso.”
“L’ho fatto solo per vederti.”
“Cosa? Promettermelo o chiedermi di uscire?”
“Chiederti di uscire.”
“Non è vero, lo so quando menti, Misa.”
“Credi che non lo sappia?”
“Allora perché lo fai?!”
“Per temporeggiare.”
“Cosa?”
“L’inevitabile, tanto prima o poi te lo dovrò dire, no?”
“Meglio prima che poi.”
“Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi.”
“Perché lo vuoi sapere?”
“Mi è venuta un’idea.”
“Dilla.”
“Visto che entrambi vogliamo sapere qualcosa l’uno dall’altra, potremmo scrivere le risposte su dei pezzi di carta e poi scambiarceli.”
“È così infantile che potrebbe funzionare, ci sto.” 




Eccomi, sono tornata anche in fretta!  Spero vi piaccia anche questo capitolo! Ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine delle vacanze natalizie, spero che qualcuno abbia la pazienza di aspettarmi dato che la scuola occupa praticamente il 90% delle mie attività quotidiane, che cosa triste, eh? çAç
   
 
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