Turbini passionali
Uniti dal destino e dall'amore
Ultimi preparativi
La
mattina successiva Hermione si svegliò stanca a causa delle lacrime che durante
la notte le erano scese per via della lettera dei suoi veri genitori, ma anche eccitata
all’idea di ritornare a Hogwarts, la sua amata scuola. Si alzò con calma dal
suo comodo letto a baldacchino e si diresse nel suo piccolo bagno personale.
Qui si fece una bella doccia per togliere i residui di sonno. Finita la doccia,
avvolta in un morbido asciugamano azzurro tornò in camera per vestirsi. Con un
colpo di bacchetta asciugò i lunghi capelli castani, indossò il completo
babbano che aveva scelto per il viaggio e finito di sistemarsi, uscì dalla sua
stanza recandosi verso quella del suo amato fratellastro, in fondo al
corridoio.
-Su
sveglia Draco! Muoviti o arriveremo in ritardo come l’anno scorso!- disse
bussando.
-Ehi
ma sei impazzita?!? Hai visto che ore sono! È ancora presto quindi sparisci e
lasciami dormire!-disse una voce dall’interno della stanza, impastata dal
sonno.
-Ok
come vuoi. Vorrà dire che quest’anno farò finalmente i compiti per conto mio.
Ciao ciao fratellone!! Hihi-
Detto
questo si avviò verso la sua stanza, quando dopo una frazione di secondi si
ritrovò alle spalle Draco, ancora in pigiama, che le tratteneva un braccio per
non lasciarla andare via.
-Ti
prego non puoi farmi questo! Sai che mamma e papà vogliono che mantenga la mia
media alta come gli altri anni. E poi lo sai che senza di te non riuscirei a
finire l’anno!-
-Si
certo. È proprio a quello che pensavo-
-Sei
perfida! Ok va bene hai vinto tu. Vado a cambiarmi. Ti raggiungo in cucina-
-Così
si ragiona. Bravo fratellone. A dopo-
-Si
a dopo. Strega!-
-Guarda
che ti ho sentito. E lo so da me che sono una strega caro!-disse la ragazza
mentre era già a metà delle scale.
-Spiritosa.
Uffa ogni anno sempre la stessa storia. Ma le voglio troppo bene per poter
arrabbiarmi con lei-e detto questo entrò nella sua stanza per farsi una doccia
e vestirsi.
Dopo
una ventina di minuti Draco raggiunse finalmente la cucina dove Hermione lo stava
aspettando, mentre faceva colazione.
-E
così si ritorna a scuola-esordì lui.
-Già
non vedo l’ora di incominciare le lezioni nuove!-rispose lei di rimando, con
gioia.
-Ma
tu pensi solo a studiare?-
-No,
certo che no. Voglio anche rivedere i miei amici-
-Si
certo. I tuoi amici che non ti mandano neanche un gufo durante tutta l’estate.
Neanche per chiederti qualcosa sui compiti?-
-Beh...non
l’hanno fatto apposta! Avranno avuto dei problemi...-
-Tutti?!?
Per tutta l’estate?!? Secondo me dovresti smetterla di stare con loro. Tu
meriti degli amici veri e non persone che ti sfruttano e basta per la tua
bravura a scuola. Insomma mica sei un elfo domestico tu!-
-Guarda
che so chi sono e se vorrò un consiglio sulle persone che frequento te lo
chiederò grazie. Ora scusa ma devo finire di sistemare le mie cose-
Finito
di parlare la ragazza se ne andò turbata e scossa dal discorso appena concluso
col fratello.
Quando
finalmente raggiunse la sua camera, Hermione si gettò sul letto dove pianse
tutte le lacrime che aveva. Era quello, infatti, un nervo scoperto per lei e
quando anche accidentalmente il fratello lo toccava lei ne rimaneva sempre
molto ferita.
-Sono
solo una stupida. Come al solito ho finito per trattare male Draco quando so
che ha perfettamente ragione. Ma non posso lasciare i miei amici perché sennò
resterei sola. Oddio che devo fare?-disse ad alta voce. Poi lentamente si alzò
dal letto e fissando la sua immagine sciupata nello specchio decise. Doveva
chiedere scusa a Draco. Non si meritava questo. Lui in fondo voleva solo
aiutarla.
Ripreso
un po’ il controllo, quindi, si sistemò il sottile velo di trucco che era
colato con le lacrime, e il vestito uscendo poi dalla camera per raggiungere il
fratello.
Dopo
un po’ di ricerche, lo trovò nella grande biblioteca della famiglia intento a
leggere un grosso romanzo di cui non conosceva il titolo. Lentamente facendo
sentire i suoi passi per non spaventare Draco si avvicinò alla poltrona dove il
ragazzo era seduto.
-Scusa..posso?-chiese
un po’ timorosa.
-Si
certo...vieni...-disse lui un po’ sorpreso di rivederla.
Di
solito, infatti, quando litigavano non si parlavo per almeno due ore buone e
cercavano di evitarsi. Era quindi strano vedere la sorella lì davanti a lui che
gli si rivolgeva in quel modo così titubante e con lo sguardo basso.
-E’
successo qualcosa di grave?-aggiunse poi preoccupato.
-No
no niente di grave. Volevo....si insomma.....volevo chiederti scusa per come mi
sono comportata prima...-
-Oh.....non
c’è nessun problema....ti capisco.....non devi chiedermi scusa.....semmai sono
io quello che deve dirlo visto il poco tatto con cui ho sollevato questo discorso
così delicato per te....-
-No!
Sono io la colpevole. Tu mi volevi solo mettere per l’ennesima volta in guardia
e farmi aprire gli occhi su questa situazione che va avanti da anni-
-Ok
va bene. Tranquilla.-
-Posso
chiederti un favore?-
-Si
certo. Dimmi pure-
-Non
è che potresti.....ma solo se non ci sono problemi.....insomma....farmi
conoscere qualcuno dei tuoi amici?-
-Aspetta
un attimo....ho capito bene? Mi stai per caso chiedendo di farti conoscere dei
Serpeverde?!?!-
-Beh.....si.
ma se ci sono dei problemi fa niente non ti preoccupare....-
-No
no ci posso provare...va bene....ma non so come andrà a finire...-
-Oh
Draco grazie davvero. Comunque non ti preoccupare si vedrà cosa succederà-
-Prego
anche se non so se alla fine sarai ancora così contenta. Insomma stiamo
parlando dei Serpeverde. Sai come siamo fatti no?-
-Si
lo so ma spero che funzioni-
-Già,
speriamo-
E
i due si sorrisero a riprova della recente pace. Poi furono interrotti dalla
voce del signor Malfoy, proveniente dall’altra stanza
-Ehi
voi due volete darvi una mossa? Dobbiamo andare o veramente perderete il treno-
-Si
arriviamo papà-dissero in coro i due.
Poi
entrambi presero i loro mantelli e i loro bauli che li seguivano sospesi in
aria dall’incantesimo di levitazione, e si avviarono verso il giardino dove il
signor Malfoy e la signora Malfoy attendevano i loro figli per smaterializzarsi
a Londra.
In
un attimo furono davanti alla stazione londinese. Qui, dopo aver preso due
carrelli per i bauli dei ragazzi, la famiglia Malfoy passò senza dare
nell’occhio tra la barriera del binario nove e dieci. Ed eccoli tutti al
binario 9 e 3/dal quale ogni settembre partiva il treno per Hogwarts. Aiutati
dal padre i due giovani caricarono i bauli sul treno, mentre tennero con loro
le gabbie dei loro animali. Un bellissimo esemplare di barbagianni dormiva sereno
nella gabbia che Draco reggeva, mentre Hermione aveva tra le braccia un bel
cesto di vimini chiuso dove all’interno dormiva un bellissimo gatto nero.
Un
ultimo saluto ai genitori che rimasero un attimo a vedere i figli mentre
salivano, poi Draco e Hermione si separano. Lui diretto verso lo scompartimento
dei suoi amici Serpeverde. Lei verso quello dei Grifondoro. Un altro anno stava
per cominciare ma forse sarebbe stato diverso dai precedenti.
Ciao
a tutti!
Eccomi
qui con il secondo capitolo di questa mia storia. Finalmente ho avuto modo di
riprendere a scrivere e piano piano riprenderò ad
aggiornare scuola e impegni permettendo ovviamente.
Ma
passiamo a ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente:
Aridian: sono molto contenta che questa mia storia ti piaccia, ma
soprattutto che ti abbia colpito la scelta di rendere Draco e Hermione
fratelli. La mia idea è quella di renderla una storia lunga anche se ancora non
so quanti saranno in totale i capitoli. Spero davvero di ritrovare una tua nuova
recensione. A presto baci.
Un
altro grazie va a tutte le persone che hanno messo tra le seguite questa storia
ossia: Alice_xD, bribry85, Lallina33, mya95, Peacegirl, tykisgirl, Vale17_,
Veronica91.
Mi
raccomando lasciate sempre un commento anche negativo. Grazie
Vostra Morkia94