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Autore: Trillo Sbadiglio    02/01/2013    1 recensioni
«Malfoy ma ti si è bevuto il cervello!? Io e te che avremmo fatto!?»
Stavo concentrando tutto il mio buon senso per non lanciarmi addosso a quella Serpe e strangolarlo.
“Rose, calmati. Calmati. Inspira. Espira. Inspira. Espira. Ma io lo avadakedavrizzo!!!!” ...e al cesso i buoni propositi…
Mi lanciai sul biondino, che sgranò gli occhi per lo stupore. E, prima che se ne rendesse conto, avevo fatto ribaltare la sedia su cui era seduto e mi ero messa a cavalcioni su di lui, con le mani strette attorno al suo collo.
 
Il sesto anno ad Hogwarts di Rose Weasley e Scorpius Malfoy non sembra prospettarsi molto tranquillo...
 
                                                                          Trillo
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grifondoro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Serpeverde, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Primo Capitolo: Una domenica da dimenticare

 

POV Rose

utto è iniziato la prima domenica scolastica del sesto anno, ovvero questo. La sera precedente c’era stata la solita festa non autorizzata di inizio anno nella Stanza delle Necessità, anche se, a dir la verità, per me non era stata così solita perché, a quanto pareva dal gran mal di testa che mi ritrovavo, dovevo (per la prima volta in vita mia e ci tengo a precisarlo) essermi ubriacata completamente. L’ultima cosa che mi ricordo sono io con un bicchiere di Whisky Incendiario in mano mentre ballo l’ultima canzone dei Cugini Stravagari. Devo ammettere con mio sommo stupore che sono forti. Lily mi aveva fatto una testa come un calderone con quella band, ma mi ero sempre rifiutata di ascoltarla. Voglio dire: è ovvio che non avrei dato neanche uno zellino ad un gruppo composto dai figli delle Sorelle Stravagarie. Neanche queste facessero una bella musica... Non so proprio come fa mia madre ad ascoltarle. Miseriaccia, già mi sono dovuta subire quelle a tutto volume a casa per i tre mesi estivi, pure la loro progenie no! In effetti però mi sbagliavo, anche se ovviamente Lily non lo saprà mai...
Tornando a noi… Non avevo idea di cosa fosse successo la sera precedente e questo mi turbava parecchio, anche perché come prima mossa dell'anno da prefetto non è che fosse proprio un gran ché... Perché sì, SONO PREFETTO, YEAH YEAH YEAH, SONO PREFETTO!
Quando l'anno prima mi era arrivato il gufo con il distintivo, avevo urlato in salotto per mezz'ora. Devo dire che è fantastico. Si ha un non so ché di potere davvero piacevole. Tutti i primini ti guardano con terrore, neanche avessero visto per la prima volta Pix, e gli altri studenti hanno un’aria spaurita solo quando nascondono qualcosa. Certo sei proprio furbo come un folletto della Cornovaglia! Per la barba di Merlino, hai qualcosa di losco e che fai? Anziché far finta di niente, mi fissi con terrore, bah! Forse però per me è ovvio perché ho dovuto passare l’infanzia a proteggere il mio piccolo bottino da una marmaglia di cugini assatanati...
Fare il prefetto, poi, ha un sacco di privilegi: girovagare per la scuola durante le lezioni con scuse idiote rifilate ai prof, aree riservate, ma soprattutto la soddisfazione di togliere valanghe di punti a quelle Serpi. Non perché io sia scorretta ovviamente, ma perché loro hanno dei prefetti davvero infami che colgono qualunque scusa per levarci punti! Bisogna pur mantenere un equilibrio, dico io, no? Va bene forse un pochino ci godo tutto sommato…
In effetti il Cappello Parlante era indeciso se spedirmi a Serpeverde, ma poi ha accettato le mie suppliche e mi ha messo in Grifondoro. Ero davvero sconvolta quando ho realizzato che mi aveva fatto scegliere. Insomma, sapevo della storia di zio Harry con il cappello, ma credevo fosse solo una cavolata per rassicurarci; anche perché un minuto prima avevo visto Al essere smistato tra le Serpi, e tanti saluti alla scelta... E invece I Am a Gryffindor!
Ma torniamo a noi, vi giuro che ora la smetto di blaterare e vi racconto.
Mi stavo trascinando in pigiama verso le cucine per racimolare qualcosa da mangiare e magari anche un caffè babbano se lo avessi trovato, quando mi imbattei in Malfoy che stava sdraiato sul davanzale del cortile di Trasfigurazione e mi guardava passare sorridendo. SORRIDENDO! Non con il suo solito sorriso beffardo con cui sfotte la gente. E ne avrebbe avuto tutto il sacro diritto visto che avevo indosso un pigiama blu a cuori di pile tre taglie più grande e sembravo avere un Frullobulbo in testa al posto dei capelli. No, era un sorriso dolce che faceva brillare quegli occhi color ghiaccio. Dovevo aver avuto davvero una sbronza degna di zio George se stavo immaginando che Malfoy mi guardasse in quel modo. Insomma, i cinque anni passati non ci eravamo odiati, come ci si sarebbe aspettato dai nostri nomi, ma neanche eravamo diventati amici… Quindi dovevo aver la testa ridotta come quella di un Troll per immaginare quello sguardo, eppure mi sembrava così realistico... Decisi che fosse il caso di accelerare verso le cucine e voltai l’angolo. Dopo essermi ripresa un po’ con il cibo, e che cibo! C’erano dei tortini ripieni di cioccolato e mirtilli da far invidia persino a Meggie Magibignè. Chissà se agli elfi di Hogwarts fanno fare dei corsi di cucina. Devo ricordarmi di chiederlo alla mamma… Scusate, stavo dicendo? Ah, sì. Decisi di servirmi dei i miei fantastici privilegi andando nel bagno dei Prefetti al quinto piano per finire di smaltire la sbronza.

«Orsetto che fa il bagnetto» dissi osservando la Statua di Boris il Basito. Certo che era proprio brutto…
"Aspetta… Orsetto che fa il bagnetto! Ma quale testa di zucca ha scelto la parola d’ordine quest’anno?!"
Presa da quel pensiero entrai nel bagno. Rimasi senza fiato, era stupendo! L'estate mi aveva fatto dimenticare quanto fosse bello quel posto. Ringraziai mentalmente tutti i maghi per il fatto di essere prefetto. La stanza era enorme, tutta in marmo bianco e nel centro spiccava una piscina incassata nel pavimento, circondata da un centinaio di rubinetti d’oro ornati da pietre preziose di tutti i colori. C’era perfino un trampolino! Ma la cosa più bella fu sperimentare tutti quei rubinetti riversavano acqua e bagnoschiuma di altrettanti tipi e colori. Non vedendo l’ora di tuffarmi, iniziai a spogliarmi, ma, appena prima di slacciarmi il reggiseno, sentii un rumore. Mi voltai e vidi Scorpius Malfoy totalmente nudo (NUDO!) uscire da una stanza che evidentemente doveva essere lo spogliatoio, ma che io nella foga di entrare in acqua non avevo per nulla considerato. Sembrava mi avessero lanciato contro un Petrificus Totalus in piena regola. Non riuscivo a muovere un muscolo. I miei pensieri invece sì che si muovevano, anzi sembravano affatturati da una Tarantallegra.
«
Hey, Weasley sembri sconvolta, non sapevo di farti questo effetto» disse con un sorriso malizioso l’ossigenato.
«Hem, io... tu…»
Restammo a fissarci negli occhi per alcuni minuti mentre le mie guance, da brava Weasley, somigliavano sempre di più ad uno spettacolo pirotecnico. Finalmente trovai le forze per sussurrare un «Io devo andare», raccattai i vestiti e mi fiondai fuori dal bagno.
«Signorina Weasley, dove crede di andare vestita, o meglio svestita, in quel modo?»
Voltai lo sguardo e mi trovai di fronte al cipiglio alzato della nostra amabile e dolce preside Minerva McGranitt.
"Per le mutande calate di Merlino, ma di tutte le persone che potevo incontrare, proprio la Preside? Quella donna è inquietante, riesce sempre a beccarti, ma miseriaccia!"

«Preside, posso spiegarle, davvero!»
«Sì certo, immagino signorina Weasley. Vorrei prima vedere però cosa l’ha spaventata così tanto da farla uscire in quello stato
«Non è necessario, preside, sul serio!»
Purtroppo la McGranitt aveva già varcato la soglia e stava contemplando con una certa sorpresa Scorpius Malfoy, intento ad insaponarsi beatamente una spalla con un bagnoschiuma violetto che intonava una melodia rilassante.
"Mmh, però ha un buon odore, lavanda… Ma che cavolo faccio, non è il momento di concentrarsi su un bagnoschiuma!"

«Per la barba di Merlino, signor Malfoy! Cosa sta facendo?»
«Hem... In realtà faccio un bagno, preside, e, in quanto prefetto, non credo di star trasgredendo nessuna regola trovandomi qui. Anche se devo ammettere che è una situazione alquanto imbarazzante.»
Mi feci coraggio e feci capolino dietro la spalla della Preside, che guardava allibita Malfoy.
«Ah ora capisco...» disse il biondastro, squadrandomi da capo a piedi.
«Signor Malfoy, signorina Weasley, vi voglio entrambi nel mio ufficio oggi alle diciotto in punto Dopodiché girò sui tacchi e se ne andò.
«Miseriaccia...» Sbuffai, fissando la soglia deserta.
«Weasley, ho capito che ti piaccio, ma abbi la decenza di rivestirti...»
"Uh, quanto vorrei fargli sparire quel sorrisetto dalla faccia!"
«Affoga, Malfoy!» dissi, mentre sbattevo la porta e me ne andavo.

*

Passai il pomeriggio ad allenarmi a Quidditch, giocando con più ferocia del solito.
«Hey Rosie, che ti prende?» mi chiese James, volandomi vicino.
«Niente, capitano. Voglio solo assicurarmi nuovamente il posto in squadra alle selezioni» improvvisai sorridente, sperando mi credesse.
«Va bene, Rose, mi fa piacere, però stai tranquilla! Sei uno dei Cacciatori migliori della scuola, lo sai» disse dedicandomi uno di quei sorrisoni che solo lui sapeva fare.
«Grazie, Jamie
In fondo adoravo i miei cugini. Insomma, passavamo la maggior parte del tempo a litigare e a farci scherzi, ma sapevamo che nel momento del bisogno potevamo contare l’uno sull’altro.
Dopo numerose cadute, ma anche numerosi tiri in porta (con mia grande soddisfazione), andai a farmi una doccia veloce negli spogliatoi.
"Certo che come inizio di anno è stato davvero uno schifo..." pensai mentre l’acqua mi ricadeva sulla faccia, impedendomi di respirare.
Ripensandoci, avrei dovuto aspettare per giudicare. Come si dice, potrebbe sempre andare peggio…

*

Arrivai ansante davanti all’ufficio della McGranitt, giusto in tempo per vederla mentre si affacciava e ci invitava ad entrare. Malfoy era come al solito impeccabile e tranquillissimo, mentre io sembravo appena fuggita da un raduno di ammiratrici di Allock; che cosa ingiusta...
«Allora signorina Weasley, che spiegazione ha da darmi per quanto è accaduto stamani?»
Odiavo quando mi si rivolgeva con quello sguardo così arguto e indagatore... Ma stavolta non le sarebbe servito. Avevo l’intenzione di raccontarle tutta la verità, per filo e per segno. E lo feci.
«Quindi mi sta dicendo che dovrei credere che sia stata una pura coincidenza l’incontro con il signor Malfoy? E che sempre per coincidenza vi siete ritrovati nudi l’uno di fronte all’altra?»
«Lui era nudo» borbottai, guardandomi i piedi.
«Questo non cambia le cose, signorina Weasley. Certe cose sono proibite dal regolamento della scuola, dovreste saperlo. Lei ha qualcosa da dirmi, signor Malfoy?»
Mi girai verso Scorpius. Mi sarei aspettata che uscisse dalle sue labbra di tutto, ma non quello che disse.
«Beh, Rosie.»
"Ho sentito bene? Ha detto sul serio ROSIE?"
«Sappiamo entrambi che la Preside è una donna estremamente intelligente e...»
«Signor Malfoy, la smetta con questa sviolinata o se ne pentirà amaramente» lo rimbecco quella con sguardo guardingo ma allo stesso tempo curioso.
«Ok, ok, volevo solo essere gentile. Comunque dicevo che è inutile continuare a mentire, Rosie.»
"L’ha detto di nuovo!"
«È meglio essere sinceri e assumerci le nostre responsabilità, da buoni prefetti
«Malfoy ma che cavolo...»
Non riuscii a terminare la frase perché quell’essere stava raccontando alla McGranitt quanto fossimo innamorati, ammettendo che quella mattina ci aveva colti in flagrante mentre cercavamo un po' di privacy. La Preside rimase impassibile. Quanto a me, ero sicura che a momenti mi si sarebbe staccata la mascella per quanto ero sconvolta.
«Malfoy ma ti si è bevuto il cervello!? Io e te che avremmo fatto!?» Stavo concentrando tutto il mio buon senso per non lanciarmi addosso a quella serpe e strangolarlo.
"Rose, calmati. Calmati. Inspira. Espira. Inspira. Espira. Ma io lo avadakedavrizzo!!!!" ...e al cesso i buoni propositi…
Mi lanciai sul biondino, che sgranò gli occhi per lo stupore. E, prima che se ne rendesse conto, avevo fatto ribaltare la sedia su cui era seduto e mi ero messa a cavalcioni su di lui, con le mani strette attorno al suo collo.

«Preside, aiuutoo!» rantolava quell’essere schifoso.
La McGranitt, che si era riscossa dallo stupore, intervenne a favore del biondo. Mi ritrovai sollevata a mezz’aria, mentre tentavo inutilmente di afferrare il suo collo.

«Signorina Weasley, si dia una calmata! Dieci punti in meno a Grifondoro!»
«Solo dieci punti?! Mi ha quasi ucciso!»
«Silenzio, signor Malfoy! Dieci punti in meno a Serpeverde!”
«Ma non è giusto!»
«Se continua, gliene tolgo altri cinquanta!»
«Va bene, va bene...» disse l’essere guardandomi con rabbia omicida.
«La prego, preside, non gli dia retta! La tinta deve avergli bruciato il cervello!»
«Signorina Weasley!», «Io non mi tingo!» dissero all’unisono.
Per fortuna fui rimessa a terra e la McGranitt ci raggelò con un’occhiata. Entrambi restammo in silenzio.

«Bene, credo di aver trovato un provvedimento adatto» disse con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
Mi voltai verso l’ossigenato, che continuava ad essere impeccabilmente posato e sereno. C’erano solo due ipotesi per questo: o era cretino e la tinta gli aveva davvero bruciato i pochi neuroni che aveva, oppure aveva qualcosa di davvero diabolico in mente.

«Da oggi in poi dovrete svolgere tutti i doveri da prefetti insieme. E quando dico tutti, intendo proprio tutti: turni di ronda, assistenza agli alunni del primo anno, organizzazione dei vari eventi scolastici come esami, partite di Quidditch e feste, raccolte dei permessi per le uscite ad Hogsmeade, ecc., fino a data da destinarsi. Mi sono spiegata? Ah, e quando intendo doveri non mi riferisco a bagni insieme, che ovviamente sono classificati tra i piaceri. Chiaro?»
Le mie guance stavano andando a fuoco, un po' per quello che la McGranitt credeva che facessi con Malfoy in bagno, un po' per la tremenda punizione che ci aveva propinato.
«Non può parlare sul serio, preside! La prego! Pulirò tutti i sotterranei per l’intero anno scolastico, ma non mi faccia questo!»
«La smetta, signorina Weasley, non ho nessuna intenzione di ritrattare ciò che ho stabilito. Vi invito ad uscire dal mio studio immediatamente, ho tantissime cose da fare.»
C’era qualcosa che non mi quadrava proprio, però non capivo cosa… Finchè, ad un tratto, il mio volto si illuminò.
«Aspetti! Questa dovrebbe essere una punizione per aver trovato due studenti che si scambiavano effusioni in bagno. E anziché confinarli nelle due torri opposte del castello, sta ordinando loro di passare parte della giornata insieme! Allora mi crede, sa che non è successo niente fra me e quell’essere!» dissi, puntando il dito contro di lui.
Sul volto della McGranitt si dipinse un'espressione che ricordava quella di un bambino scoperto a svuotare una scatola piena di Cioccorane. Poi ,però, nell’arco di un secondo, riprese il suo solito contegno e mi fulminò.

«Signorina Weasley, veda di non replicare ancora o la porterò a supplicare di riavere il provvedimento che le è appena stato assegnato.»
Non ebbi la forza di ribattere e mi limitai a trascinami fuori da quella stanza.
«Hey Rosie, sembra che tu sia apena stata baciata da un Dissennatore, perché quella faccia? Dopotutto dobbiamo solo passare un po’ di tempo insieme» ghignò soddisfatto Malfoy.
«Merlino, si può sapere perché lo hai fatto?» Avevo una grande confusione in testa e una gran voglia di scoppiare in lacrime, ma non gliela avrei mai data vinta così.
«Beh, Weasley, dopo la fantastica faccia che hai fatto quando mi hai visto stamattina, ho capito che mi sarei potuto divertire molto in tua compagnia.»
I suoi occhi ebbero un lampo.
«Taci, Malfoy! Ti renderò la vita impossibile, lo giuro sui Cannoni di Chudley!»
«Ah già, tifi ancora quella squadretta da due zellini.»
«STUPEFICIUM!» gridai.
"Questo non lo dovevi proprio dire! Vuoi la guerra, e guerra sia!"
Mi voltai e me ne andai, ergendomi in tutta la mia altezza (non che sia granchè in realtà), e lasciai l’ossigenato schiantato contro il muro a lamentarsi.

*


Quella sera saltai la cena. Ero stanca, non tanto fisicamente, in fondo avevo fatto solo qualche ora di allenamento, ero abituata a ben peggio. Avevo la sensazione di essere stata svuotata. Tutta colpa di quell’individuo…
"Che rabbia! E io che, nonostante si chiamasse Malfoy, gli avevo dato una chance. Che stupida!"
Arrivata in dormitorio, mi tolsi al volo i vestiti e mi rifugiai sotto le coperte. Il mio cervello frullava a mille mentre continuavo a raggomitolarmi nel letto. Ero un calderone in cui erano stati buttati alla rinfusa tante emozioni diverse: ero stanca, arrabbiata e delusa dalle aspettative del nuovo anno che erano andate a farsi affatturare. Ma in me c’era qualcosa in più: c’era un perverso briciolo di piacere che non riuscivo a spiegarmi, anche se il mio inconscio sì. Tutto sommato l’idea di passare più tempo con Malfoy non mi dispiaceva poi così tanto. In fondo aveva un non so chè di intrigante. Cercai di scacciare l’ultimo pensiero dalla mente, dando la colpa a qualche ormone impazzito a causa della vista dell’ossigenato senza vestiti, che oggettivamente era un gran pezzo di fico.
"Malfoy, avrai anche un bel faccino, ma questo non ti salverà dalle mie ire. Mi vendicherò, oh sì se mi vendicherò!"
E con questo pensiero mi addormentai.









Spero che questo primo capitolo vi piaccia!! Un grazie a chiunque abbia speso un po' di tempo a leggere questa storia e in particolare a CassieJane per aver commentato! Mi raccomando datemi un vostro parere, è la mia prima fanfiction e ogni consiglio per migliorare è ben accetto =D!!

Trillo

  
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