Salve a tutti! Questa è
la
mia prima fanfic su Beyblade,e non prometto nulla di buono!Ovviamente
ribadisco
che i personaggi sono tutti dell’autore del manga,tranne
alcuni di mia
spontanea iniziativa!Tutto è come nel manga,tranne le scene
che non sono mai
state approfondite(tipo i continui cambi di squadra di Kei che scopo
avevano,o
il passato dei personaggi,o le loro famiglie…).
Non so ancora come si
evolverà la storia,ma anticipo 2 cose:
1)Adoro i Demolition Boys
2)Le fan delle Hilary/Kei
rimarranno deluse,perché io li odio come coppia!
Bene,credo di aver detto
tutto!Buona lettura!
Kissone a tutti!
P.S. =alcuni mi
conoscono come aras,prima recensivo solo,ora scrivo pure!
Aiutatemi…
Un ragazzo
correva per le strade di Tokyo…correva veloce,sapendo
già che in quella buia
notte,solo un luogo poteva illuminare la sua fuga,correva
perché sapeva che se
si fosse fermato sarebbe stata la fine. La lunga
cappa nera che
portava,fluttuava nel vento,senza però far cadere il
cappuccio,che nascondeva
il suo viso alla fitta pioggia che incessante scrosciava sulla capitale
nipponica. Quella stessa cappa nascondeva,all’altezza del
petto del giovane,il
suo più grande tesoro,la sua unica ragione di
vita…Improvvisamente si
fermò,guardandosi attorno:non c’era
nessuno,avevano perso le loro
tracce…Entrò lentamente nel grande giardino
dell’antica villetta,pregando
perché il vecchio spadaccino,proprietario della dimora,fosse
sveglio a meditare
come suo solito,e non avesse deciso,proprio quella notte,di cadere in
un sonno
profondo…Decise di sperare,e bussò.
Insistentemente,sperando
capisse,sentisse,che era importante…Dei passi…era
fatta!
…“Sì?!”
Il tempo di
osservarlo,il tempo di accorgersi…la frangia argentea che
ricadeva sul
viso,troppo magro,per essere quello del combattivo ragazzo che
conosceva,e due
occhi rossi,rossi come il fuoco,rossi come il sangue,cerchiati da due
profonde
occhiaie,che imploravano,leggermente abbassati…imploravano
comprensione,imploravano aiuto…
Nonno Jai:
“…Kei?” E detto questo,si
scostò per farlo entrare…
Nonno Jai:
“Tieni questa tuta,l’avevi lasciata qui prima di
andare in Russia…non tenere
quei vestiti,sono bagnati,e laceri…”
Com’era
gentile,quel povero vecchio,con quale discrezione li aveva fatti
entrare,gli
aveva preparato un thè caldo,gli aveva portato una
coperta…non poteva sapere
che presto li avrebbe messi tutti nei guai…gli doveva una
spiegazione,anche se
non gli aveva chiesto nulla.
Kei:
“G-grazie,io…non voglio approfittare delle sue
gentilezze,ma non sapevo dove
andare…”
Tremava,povero
ragazzo,e capiva che non è per il freddo…avevano
bisogno di aiuto,e non
sapevano a chi chiederlo,se non a lui…
Nonno Jai:
“Potete restare quanto volete,non farti problemi!”
Un
sorriso,consolatorio e forte da uno,stirato e debole,ma
sincero,dall’altro…
Sì,aveva
fatto
la scelta giusta,lì sarebbe stata bene…
Nonno Jai:
”Vai
a riposare ora,hai bisogno di dormire…anche se per poche
ore,provaci…”
Kei:
“Grazie di
tutto,signor Kinomiya,davvero…”
Sorrise,perché
le parole non servivano,del resto lui l’aveva sempre
detto,quello era proprio
un bravo ragazzo,educato anche adesso,quando qualcosa di serio lo
tormentava…
Ore 8.00 del
mattino…in cucina ci sono gli stessi di quella stessa
notte,stavolta più
riposati,ma non meno tesi…l’anziano aspetta
spiegazioni,mentre il giovane beve
un po’ di caffè con aria
pensierosa…nonno Jai non poteva sapere che Kei stava
già pianificando l’ennesima fuga…Ma
tutta questa tranquillità venne interrotta
dall’arrivo in cucina dei giovani abitanti e ospiti della
villa,ovvero gli
ormai famosi Bladebreakers,seguiti da Hilary,Hitoshi,Garland,Ming
Ming,Moses e
Brooklyn,tutti temporaneamente ospitati.
Takao:
“Hey,ma
quello è Kei!Amico,cosa ci fai qui?”
Non aveva
capito che non c’era niente di cui essere allegri…
Ma lo
capì,quando il ragazzo si voltò,mostrando il viso
scavato,la stanchezza,e
un’espressione indecifrabile.
Rei: “Tutto
bene?”
Max:
“Già,sembri…debole…”
Gli altri non
parlarono:abituati com’erano a vedere il loro amico forte e
arrogante,quella
scena li aveva spiazzati…soprattutto Brooklyn,aveva paura
fosse tutta colpa
sua,o comunque fosse una causa del loro incontro,nonostante fossero
passati
mesi…si sentiva ancora in colpa,ma sapeva di essere stato
perdonato.
E finalmente
Kei parlò.
Kei: “In
verità,non mi va molto bene…ed è per
questo che sono qui,ho bisogno di aiuto,e
qui a Tokyo non conosco persone che lo farebbero…i-io non
vorrei darvi problemi
non vostri,ma non sapevo dove altro andare…”
Sembrava
più
una supplica,che una risposta…
Hitoshi:
“Continua Kei”
Kei:
“Conoscete…Sosumo Hiwatari?”
Nonno Jai:
“Non
è tuo padre?”
Kei:
“MAI,lo
reputerò come mio parente…MI RIFIUTO!”
Finalmente,nascosta
chissadove,la sua forza…
Nonno Jai:
“Scusa,vai avanti…”
Kei: “No,mi
scusi lei…e comunque…è da lui che sto
fuggendo,ed è lui la causa dei miei
vestiti laceri,della mia venuta improvvisa,e di tutti i miei
problemi…Dopo
l’arresto di Hito,ha richiesto al giudice (con losche
trame,tra l’altro…)che
andassi a vivere da lui,con l’obbligo di rimanere sotto il
suo stretto
controllo per due anni,anche se l’anno prossimo
sarò maggiorenne…”
Takao: “Ma
non
può!”
Kei: “Lui
è lo
scienziato in capo della mafia russa,ed è molto
più pericoloso di Vorkov e Hito
messi insieme…Ha iniziato a ricattarmi,e ad usarmi come sua
cavia,senza che
potessi reagire…”
Garland:
“Quali
ricatti ha usato?”
Kei: “Se
non
avessi fatto quello che voleva lui,avrebbe fatto del
ma…”
Ma non
finì la
frase,perché l’attenzione di tutti venne catturata
da una piccola
figura,che,visibilmente spaventata,stava avanzando verso Kei.
Kei:
“Hayley,cosa ci fai già in piedi ?”
Era stupito,LEI
non doveva svegliarsi ADESSO!
La piccola,che
doveva avere sì e no 3 anni,disse,con gli occhioni rossi
pieni di lacrime:
“Papà,chi sono tutti?”
…papà?!...
Ed ecco finito
il primo capitolo…forse è un po’ corto
ed incasinato,ma volevo sapere cosa ne
pensavate come inizio!
Quindi
recensite,e ditemi se devo continuare o no,se devo cancellarla,cosa
devo
correggere,ecc…non me la prenderò!^_^
Grazie a tutti
Kissone da
Sybelle
Ah,ditemi che
ne pensate del finale!P.S. =il nome della bimba si legge
Heily…^_^
Grazie ancora!