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Autore: Fuffy91    21/07/2007    1 recensioni
Rieccomi!! Spero vi piaccia! é una storia di avventura, coraggio e mistero.Una strana ragazza legata ad un segreto , ad una ciurma di pirati ben conosciuta e ad un capitano con un cappello di paglia. Intrighi, paure, misteri, segreti, dolori, vie nascoste, strade insidiose, nascondigli , gioie, sorrisi, bevute in compagnia, profumo di arance e magia...questo è Orange Town! Leggete e commentate se volete! Baci da Fuffy91!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Una colomba bianca spiccò il volo dall’insegna cigolante e ricoperta da un leggero strato di ruggine della locanda più malfamata di Orange Town battezzata con il nome di “Il gabbiano”. Apparentemente può sembrare un nome poco originale ed innocuo, ma questo veniva menzionato con grande rispetto da molti filibustieri e sussurrato con timore dalla restante popolazione del luogo. Appena entrati l’odore inconfondibile di alcol ,fumo di tabacco e di legno stagionato invade le tue narici e tutto di quel locale lascia trasparire un alone di mistero, nonostante il clima fosse schietto ed amichevole, forse a volte violento a causa delle varie liti per una partita di poker truccata, per una porzione o una bibita rubata o magari solo per divertirsi un po’, dopotutto si trattava pur sempre di pirati! Ma quelli che ci interessano, erano seduti comodamente ad un tavolo di medie proporzioni, accanto ad una finestra la cui vetrata era variopinta di tutti i colori dell’arcobaleno e con sopra raffigurato, come i pezzi di un puzzle posti nel giusto ordine, un gabbiano dalle grande ali bianche che volava sull’intera città, come se volesse stringerla in un caloroso abbraccio, ed i suoi sgargianti colori, grazie ai raggi del sole, dipingevano l’interno della locanda, rendendolo simile a quello di una cattedrale, anche se le fattezze erano del tutto diverse. Una deliziosa cameriera dalla chioma bionda più di quella del cuoco Sanji raccolta in due graziosi codini, si avvicinava con passo svelto per il ritardo verso i nuovi clienti, che dall’aspetto sembravano avere all’incirca la sua età e questo la rincuorò. Giunta al loro tavolo, stette ad ammirarli per un po’ prima di chiedere loro le rispettive ordinazioni;infatti avevano tutti la stessa identica espressione interrogativa stampata sul volto, solo i loro atteggiamenti erano diversi: il capitano aveva incrociato le braccia sul tavolo usandole come cuscino per il proprio visino da bambino leggermente crucciato, lo spadaccino accanto a lui stava pulendo distrattamente la lama affilata di una delle sue fedelissime spade, il cuoco stava accendendo l’ennesima sigaretta della giornata con aria assente e pensierosa( doveva essere una cosa davvero seria,visto che non si era nemmeno accorto della bionda accanto al tavolo che li stava osservando! ), il piccolo medico cercava di grattarsi il nasino blu con le sue zampette anch’egli pensoso, il cecchino si teneva il viso con la mano destra con il braccio puntellato sulla legnosa superficie, la navigatrice osservava con poco interesse il log pose il cui ago indicava l’isola dove sorgeva quella strana città , ed infine la bella archeologa che leggeva forse interessata la guida della zona prestatale dalla sua compagna per ammazzare il tempo. A guardarli così e paragonandoli a tutti gli altri pirati che aveva incontrato e conosciuto in tutta la sua vita in quella locanda, e che la riempivano anche in quel momento con i loro schiamazzi di festa, le loro bevute e i loro litigi, la ragazza concluse che sembravano appena usciti da una chiesa dopo una celebrazione funebre. Li osservò di nuovo attentamente, nonostante essi continuavano ad ignorarla, oppure non si erano nemmeno accorti della sua presenza , soffermandosi a lungo sul ragazzo dai capelli corvini e con quel buffo cappello di paglia in testa, ma questa volta la sua espressione così buffa le suscitò una risatina che lei prontamente soffocò sul nascere, ed infine si decise a parlare e a chiedere come una perfetta cameriera:” Che cosa desiderate ragazzi?” e quella inaspettata richiesta fece sobbalzare tutti i presenti che,questa volta, furono loro a soffermarsi a lungo sulla sua persona prima di darle una risposta, soprattutto, come era prevedibile, Sanji che la guardò in un modo molto più intenso degli altri che le stavano rivolgendo, e questo la fece leggermente arrossire, ma subito si riscosse dal suo torpore quando il ragazzino che lei trovava buffo, le disse:” Che bello si mangia!!! Che cosa avete? Mi fai vedere il menù? Anzi no, non voglio saperlo, ho cambiato idea; portamelo tutto!!!” la ragazza rimase un po’ allibita da quella richiesta, in fondo il menù era ricco di molte specialità, e poi quanto ci avrebbe messo a mangiarle tutte? Era una cosa impossibile, come del resto impossibile ed assurda era quella richiesta, ma poi vide la sua amica dai capelli rossi dargli un bel colpo alla nuca, facendolo sbattere con la testa sul tavolo, ed inseguito aggiungere adirata:” Razza di idiota! Come ti vengono in mente certe richieste assurde! Guarda che non voglio spendere i miei soldi solo ed unicamente per il cibo, chiaro?!” “ I tuoi soldi? Vuoi dire i nostri soldi!” specificò lo spadaccino dai capelli di un verde impossibile, mentre la rossa lo fulminava con gli occhi. In seguito, ignorando l’interruzione, la ragazza con uno sguardo meno accigliato e più malleabile le disse:” Non dargli retta, e chiedi pure a noi per le ordinazioni. Allora, cosa c’è nel menù di oggi?” le chiese come se abitasse da sempre in quella città e con un sorriso aggettante che la rilassò e le rispose leggermente imbarazzata per la sua dimenticanza:” Scusate, sono mortificata. Sono venuta così di corsa che ho dimenticato di portarvi il menù. Aspettate ve lo porto subit…” ma quando si rigirò per andarlo a recuperare sul bancone dove lo aveva lasciato, una mano mascolina glielo porgeva con molta gentilezza ed eleganza; il proprietario era un ragazzo molto elegante, vestito da capo a piedi in nero, come del resto anche i suoi capelli corti lo erano, tranne gli occhi e la sua pelle erano chiarissimi, di ghiaccio i primi e bianchissima la seconda. Sedeva comodamente al tavolo di fianco al loro, in una posa elegante e raffinata, come anche il modo in cui ricadeva il suo mantello sulla sedia fino al pavimento in parche, e sempre rivolgendosi alla bionda le disse con voce calma e pacata:” Sei la solita distratta Mary, non cambierai mai!” a quella esclamazione tutti si girarono ad ammirare l’individuo misterioso, ed inseguito rivolsero lo sguardo alla ragazza che per tutto il tempo era rimasta impietrita e a bocca aperta dallo stupore o forse dalla paura, visto che tremava come una foglia, e questo sconvolse non di poco i membri della ciurma di Rubber. Certo all’apparenza quel tipo risultava piuttosto freddo ed inquietante, ma in fondo non suscitava tanto timore, ma la povera biondina rimaneva sempre impietrita, come se all’improvviso si fosse tramutata in una statua di cera. Poi, quando il giovane la guardò dritta negli occhi, rivolgendole uno sguardo di ghiaccio,lei ebbe un sussulto, si morse le labbra fino a farsele sanguinare in un gesto nervoso e si portò le mani al petto come per difendersi da un pericolo imminente, e questo mise sull’attenti i giovani pirati, che lo scrutavano con stupore unito a disgusto:” Per quale motivo la sta guardando in quel modo?” chiese a bassa voce Chopper ad Usopp che era vicino a lui:” Non lo so, ma non mi piace.” Gli rispose quello stringendo i pugni per la tensione; infatti tutti i presenti in quella locanda, da quando avevano sentito la voce fievole di quel ragazzo così inquietante, avevano smesso immediatamente di picchiarsi, di bere, di ridere…ed ora il silenzio assoluto dominava incontrastato:” Che facciamo? Non possiamo stare qui seduti a guardare quella povera ragazza morire di paura!” bisbigliò Sanji ai suoi compagni, come se temesse di rompere lo stato di quiete e di tensione che si era creato senza che nessuno di loro ne fosse consapevole:” Calmati Sanji, non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Dobbiamo essere cauti!” gli disse Nami che aveva intuito che quello strano personaggio non prometteva nulla di buono:” A giudicare dal silenzio e dal modo in cui trema quella ragazza alla sua presenza, si direbbe che sia un tipo piuttosto temuto e rispettato da queste parti.” Aggiunse Zoro mentre si riguardava la spada che non aveva smesso di ripulire mentre guardava con la coda nell’occhio quello strano individuo, ed ogni tanto si sentiva ricambiato ed investito da una scarica di gelo provenire da quelle iridi che avevano lo stesso colore del ghiaccio:” Già e anche piuttosto forte!” esclamò Rubber sogghignando sornione, pregustando una nuova sfida e l’inizio di una nuova avventura. All’improvviso la porta della locanda si spalancò con un tonfo, interrompendo quel momento carico di tensione e di religioso silenzio:” Salve a tutti gente! Ah che fame, non vedo l’ora di sedermi e mangiare un bel piattone di spaghetti con il sugo di arance. Mm ne sento già il profumino dalla cucina! Ehi ma che mortorio, su un po’ di vita! Cos’è, per caso è morto il gatto della vicina a tutti?” disse una voce femminile e conosciuta con un tono divertito e di ilarità, infatti a quella ultima affermazione tutti scoppiarono a ridere, tranne i nostri pirati che riconobbero all’istante la ragazza: era Ruby, la moretta sfrontata che aveva consigliato loro di andare in quella locanda e che forse lì la avrebbero rivista. Da allora Rubber aveva insistito nell’andare a visitare questa famosa locanda e pranzare lì, e così alla fine tutti si arresero alle pressanti richieste del loro capitano. Il boato di risate che Ruby aveva scatenato con le sue pungenti battute si arrestarono di colpo quando sentirono il gelo dello sguardo del ragazzo dagli occhi di ghiaccio sulla pelle e divennero di nuovo tutti silenziosi e seri. Poi quegli occhi viaggiarono nella stanza per andare ad incontrare quelli ridenti della moretta, che se ne stava ancora sull’uscio della porta spalancata, con un sorrisino divertito che le curvava gli angoli della bocca. Poi ,con passo deciso, si diresse verso il suo tavolo, mentre tutti la guardavano ad ogni passo e le davano mentalmente della folle, tranne i nostri giovani pirati che invece la osservavano meravigliati ed ammirati allo stesso tempo; anche la biondina con i codini sospirò, si rilassò scrollandosi l’irrigidimento e la paura e che ora le sorrideva grata, e Ruby, ricambiando il sorriso le disse:” Ciao Mary! Carina questa gonna! Cos’è una nuova divisa?” e la ragazza sempre sorridendole le rispose divertita:” No, l’ho comprata ieri in un negozio in centro, e ho pensato di indossarla subito, anche a lavoro.” “Eh si, in effetti ti sta davvero bene.” Le rispose la sua interlocutrice regalandole un altro grande sorriso, poi rivolse lo sguardo verso Rubber e gli altri e disse:” Ehi ciao, alla fine avete seguito il mio consiglio! Ma non avete ancora mangiato?” “ No, a dire il vero no!” disse Rubber sorridendole complice:” Davvero, e vedo che non avete ancora il menù!” esclamò, poi rigirandosi verso il ragazzo inquietante, il suo sorriso scomparve e lo guardò con occhi fiammeggianti, ma che purtroppo, non riuscì a sciogliere il gelo intenso di quegli occhi di ghiaccio. In seguito, cambiando espressione, e sorridendogli sorniona, gli disse:” Ah Rog, ci sei anche tu. In effetti si sente un certo gelo qui dentro. Che strano…eppure fuori fa caldo! Non ti pare?” le chiese con un tono falsamente serio e leggermente divertita, e per la prima volta il ragazzo, di cui ora conosciamo anche il nome, sorrise con poco entusiasmo a quella evidente provocazione e aggiunse:” Già, hai ragione, forse allora è meglio se ti copri per bene Ruby. Non vorrei che prendessi freddo e ti ammalassi.” “ Oh, cos’è Rog, ti preoccupi per la mia salute?” gli chiese iniziando lo scambio di battutine taglienti:” No, mi preoccupo piuttosto di quando dovrò ucciderti, perché lo sai che un giorno ti ucciderò Ruby, vero? E poi non posso rischiare di ammalarmi a causa tua, dopotutto mi dai già molte grane, ed io sono davvero stanco delle tue continue provocazioni, quindi…” “ Quindi mi ucciderai! Si, si storia sentita e risentita caro mio. Ora scusami ma ho fame, quindi vorrei tanto che Mary mi portasse gli spaghetti che mi piacciono tanto con una bella bottiglia di birra!” E Mary sollevata dal suo sorriso e sempre riconoscente alla sua cara amica di infanzia, si congedò e con un “subito” corse in cucina uscendo di scena. Intanto Ruby e Rog, sotto lo sguardo interdetto e ammirato di Rubber e gli altri, si scrutavano di nuovo con tanta ira e risentimento che erano quasi palpabili e misero tutti sull’attenti per una eventuale rissa, ma questa morì sul nascere grazie al sorrisino di sfida e divertito di Ruby che sempre con lo sguardo nocciola intenso incatenato a quello di ghiaccio di lui, gli disse:” Lo sai che è inutile Rog. Non mi fai paura!” e questo con un sorriso velenoso scaturito dalle sue labbra rosate le rispose:” Non ancora Ruby, non ancora!” poi interrompendo ancora una volta la lotta di sguardi che si era venuta a creare tra di loro, si diresse verso l’uscita e, ad ogni suo movimento deciso, il mantello nero come la pece svolazzava allegro da una parte all’altra, ed infine prima di uscire di scena completamente le disse senza voltarsi:” Alla prossima Ruby!” “ Puoi contarci!” le rispose Ruby sempre più elettrica. Alla fine quando anche la porta fu richiusa, Ruby, voltandosi verso i suoi nuovi amici e trovandoli tutti sorridenti e raggianti e pronti per tempestarla di domande curiose, si sentì tirare per un braccio e in un lampo si ritrovò seduta accanto al capitano di quella ciurma speciale, che sorridendole e con le stelline negli occhi per l’ammirazione le urlò quasi contro:” Tu sei davvero fantastica!!!” e lei ridendo:” Si, lo sapevo già, comunque che dite mangiamo?” “ Siiiiiiiiiiiiii!!!!” fu la risposta del capitano, ma subito Nami gli dette un altro pugno in testa dicendogli rassegnata:” E non urlare scemo!!” e tutto tornò alla normalità nella locanda di “ Il gabbiano”…o quasi! Fine secondo capitolo. Spero che vi piaccia. Rimangono ancora molti interrogativi non trovate? Chi era quello strano ragazzo di nome Rog e che cosa avrà contro Ruby? E chi è davvero quest’ultima? Cosa nasconde in realtà? E quale avventura aspetterà ai nostri coraggiosi e svitati pirati? Tutte queste domande otterranno risposta nei capitoli successivi, ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia e che mi regalano qualche recensione, ma anche se non me le offrite, non importa. Comunque, spero vi entusiasmerà anche questo nuovo capitolo. Nei prossimi ci sarà più azione e colpi di scena ve lo prometto. Baci Fuffy91!!!;-)))))
  
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