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Autore: Mar_Alex01    03/01/2013    1 recensioni
La mia vita era perfetta: i miei genitori non mi avevano mai fatto mancare nulla,i miei fratelli si erano sempre presi cura di me,avevo un fidanzato magnifico,non avrei mai potuto chiedere di meglio,e lo avrei addrittura sposato,avremmo passato la nostra vita insieme.
Poi però,capii che la mia via non era una favola e che i famosi lieti fine non esistono affatto.
[Dalla storia]
L’avevo riconosciuto,non era cambiato di una virgola,i capelli ancora mossi dal vento di fine Ottobre,come quella mattina di Febbraio.
Gli occhi blu che brillavano anche nell’oscurità della notte,scrutavano i miei curiosi di scoprire qualcosa di non raccontato.
Accennò un piccolo sorriso, appena visibile e si mosse,io mi allontanai,e tornai in camera mia.
Mi buttai sul letto,convincendomi di averlo sognato,e non che fosse veramente arrivato a casa, solo quando chiusi gli occhi con un sorriso stampato in faccia capii quanto mi era mancato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I was made to keep your body warm
But I’m cold as the wind blows
So hold me in your arms
Ed Sheeran-Kiss me

Mi avvicinai sorpresa a Louis che era entrato nel negozio.
Aveva una sciarpa nera che gli copriva il collo e dei guanti dello stesso colore che proteggevano le sue mani dal freddo.
Appena entrò si tolse il capelli di lana grigio,il cappello che gli avevo regalato qualche anno prima.
-Che ci fai qui?- Gli chiesi mentre mettevo in ordine una pila di magliette li vicino.
-Ehm,devo comprare un regalo a mia sorella Lottie,insomma per il suo compleanno-
-Il compleanno di Lottie è ad Agosto- Gli dissi io,capendo che non era li per comprare un regalo a sua sorella.
-Allora per natale!- Disse ridendo e arrampicandosi sugli specchi.
-Manca più di un mese!-
-Meglio prevenire che curare- Mi rispose lui,capendo che quando iniziava a parlare con i proverbi era finita.
Sapevo benissimo che quando si trattava di vestiti per una ragazza Louis sbagliava sempre.
Infatti come mi aspettavo prese una maglietta bianca con una stampa retrò color caramello,e poi prese dei pantaloni rossi di velluto da abbinarci,un disastro.
-No Louis,se prendi questa maglietta,che tra l’altro è autunnale,non puoi metterci quei pantaloni!- Lo ripresi.
-Allora aiutami- Mi disse lui con una sorrisetto stampato in faccia.
Annuii,era logico che avrei dovuto trovarlo io l’abbinamento mentre camminavo tra gli scaffali e toglievo le mani di Louis su qualsiasi cosa che non centrava nulla le mie colleghe,Ashley e Claire mi salutarono.
-Kate,chiudi tu? Noi andiamo!-
Gli dissi di si e approvai con un gesto della mano,dopodiché uscirono e nel negozio rimanemmo solo io e Louis.
Dopo altri dieci minuti di ricerca trovai i due capi perfetti: La stessa maglietta che aveva preso Louis all’inizio,ma nera con la stampa dorata e dei pantaloni bianchi.
-Questo le piacerà- Dissi.
-Grazie- Mi disse Louis -Ehm,quanto è?-
-Pensi che te lo faccia pagare a prezzo pieno? Useremo lo sconto dipendenti del 50 %- Gli dissi io sorridendo.
Poi uscimmo dal negozio,io chiusi e misi le chiavi in borsa,quando tirai giù la serranda e chiusi anche quest’ultima ci incamminammo  verso casa.
-Cavolo se fa freddo- Dissi vedendo che le goccioline di vapore che uscivano dalla mia bocca quando respiravo potevano benissimo trasformarsi in ghiaccio.
Allora Louis mi abbracciò,e camminammo l’una stretto all’altro,mi mancavano quelle passeggiate che facevamo abbracciati per riscaldarci a vicenda,non potevo credere che lui fosse ritornato e che adesso fossimo più innamorati di prima.
Dopo un po’ Louis parlò: -Apri l’ombrello, piove- Disse asciugandosi il naso.
Io risi e aprii la borsa per prendere l’ombrello,quando mi accorsi che non stava piovendo.
-Lou,non è pioggia- Dissi fermandomi ad osservare il cielo,quando un piccolo fiocco di neve mi passò davanti agli occhi.
-Nevica!- Esclamai,la prima nevicata dell’anno nella piovosa,nuvolosa e bagnata Londra.
-Non è un po’ presto per la neve?- Mi chiese Louis riavvicinandosi a me.
-Chi se ne importa- Dissi e mi voltai ritrovando i suo viso a pochi centimetri dal mio.
Sorrise a quel punto non seppi più resistere al suo sguardo magnetico,gli presi il viso tra le mani che dovevano essere gelate,e lo baciai.
In un primo momento fu sorpreso della mia iniziativa,ma credevo più per la temperatura delle mie mani,poi anche lui poggiò una mano sulla mia guancia e con l’altra mi cinse i fianchi,continuandomi a baciare con dolcezza infinita,un bacio sotto la neve che aumentava di intensità.
Non ero mai stata un tipo romantico ma in quell’occasione mi sembrava di stare dentro uno di quei polpettoni rosa davanti ai quali mi addormentavo sempre prima del finale,per quanto sono smielati.
Quel momento era senza dubbio il più romantico che avessi mai vissuto.
-Adesso apri questo ombrello,però- Mi disse Louis quando si staccò da me,risi e finalmente lo aprii,così da ripararci dalla leggera nevicata.
***
Esattamente dieci giorni dopo,dopo che avevo finito di lavorare Louis mi venne a prendere,pratica ormai che si teneva ogni giorno,quella sera però era venuto con la macchina e fui molto sorpresa.
-Dove andiamo?- Chiesi sorridendo,vedendolo appoggiato allo sportello della macchina.
-Ti porto a cena,principessa- Disse.
Aveva detto ‘principessa’ o l’avevo sognato?
Ero la prima persona al mondo ad odiare i soprannomi,ma detto da lui era così dolce e sincero che mi provocò solamente un sorriso imbarazzato.
Entrai nella macchina e quando anche lui si mise al volante partimmo.
Non avevo la minima idea di dove stavamo andando,ma ero più che sicura che sarebbe stato un ristorante semplice,forse appena fuori città,con i riscaldamenti a mille e  un po’ di buona musica come lieve sottofondo.
Arrivammo dopo circa venti minuti di viaggio,come sospettavo era un piccolo ristorante gestito da una famiglia,mi ricordava quello dove a volte aiutavo Jade e Mark a Doncaster,chissà come se la stavano cavando i miei due fratelli combina guai.
-Cosa prendi?- Mi chiese Louis,riportandomi alla realtà.
-Uhm,una margherita- Dissi sorridendo.
-Due margherite,per favore- Disse al cameriere che aspettava le ordinazioni.
-Potevi avvertirmi  che saremmo andati a mangiare fuori,mi sarei vestita meglio- Gli dissi prendendogli le mani.
-Per me sei bella anche così,è questo che conta- Mi disse lui.
Oddio,come facevo a non amarlo? Era perfetto.
I suoi occhi,il suo sorriso,il suo modo di fare.
Arrivarono le pizze e cominciai a mangiare la mia,era buonissima,non avrei dimenticato tanto facilmente quel ristorante,non avrei dimenticato facilmente quella giornata,mi sembrava tutto perfetto.
-Kate,cosa faresti se ti chiedessi di rimetterti con me?- Mi chiese Louis ad un tratto,lasciandomi stupita.
Ci riflettei per un momento e capii che quella domanda non aveva alcun senso.
-Rimetterci? Non stiamo già insieme?- Gli chiesi sorridendo.
Vidi allora,i suoi occhi blu illuminarsi e sorridere insieme alla sua bocca delicata e perfetta.
-Lo saremo per sempre- Mi sussurrò guardandomi negli occhi.
Avevo già sentito quelle parole,ma in quel momento mi sembrarono più vere che mai,il suo sguardo mi faceva ancora arrossire,per poi sorridere mentre guardavo a terra per non incontrare gli occhi che mi provocavano tale rossore.
Era stata una delle serate più piacevoli della mia vita,semplice e romantica.
Quando tornammo a casa era ormai passata la mezzanotte,forse Louis aveva già avvertito Harry che non ci saremmo stati a cena,ecco spiegato perché Amanda non mi avesse chiamato.
Chissà se quel riccio ci avrebbe aspettati sveglio.
Durante il viaggio in macchina,Louis mise la radio a basso volume appena notò che avevo piegato la testa di lato e chiuso gli occhi,mi scappò un impercettibile sorriso mentre cercavo di riposare un po’.
Procedevamo spediti,di traffico a quell’ora non ce n’era e la superstrada era quasi finita,stavamo ormai per rientrare a Londra.
E mi chiedo ancora oggi perché quella notte il destino fu tanto nefasto con noi.
Louis quella sera non aveva bevuto sapendo che avrebbe dovuto guidare,in realtà lui non beveva mai molto ma quella sera non aveva toccato nemmeno un goccio di birra o di vino.
Vidi Louis insospettirsi quando due fari bianchi nel buio della notte si fecero vivi nel punto di strada in cui c’eravamo solo noi.
Due fari che però non provenivano dall’altra corsia.
Quei due fari furono l’ultima cosa che vidi prima di sprofondare nel buio più totale.


Mi sucso per l'inecente ritardo.
Che poi son solo tre giorno,ma rispetto al mio standard è ritardo,trolol.
Anywaay,comincio a pensare di star per cadere neò banale e di fare schifo,nello scorso capitolo non mi avete dengata di un commentino.
Vi crucerò per questo,ma pensate positivo potrei Avadakedavrizzarvi e morirete senza il minimo dolore.
Si sono troppo buona,Zio Voldy e Zia Bella mi prenderebbero a schiaffi.
Lasciando perdere ciò,spero che vi piaccia questo capitolo perchè..non so perchè però spero che vi piaccia! :D
Buon proseguimento di giornata (purtroppo la mia sarà studio totale,mi avadakedavrizzerò da sola).
Al prossimo capitolo :)
LOVE YA ♥
-Mar

 

 
  
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