Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: rescuemetommo    03/01/2013    3 recensioni
'Beh... lei lavora nella rivista?' chiese spezzando il silenzio, che effettivamente mi metteva a disagio.
'Si..' risposi tristemente.
'Si trova bene?'
'Anche se la direttrice è una specie di barbie malefica, con 4 kg di silicone nelle tette, e le persone sono più false delle tette della redattrice, mi trovo bene..' dissi ironicamente, e lui rise.
'Come è andata oggi?' boom, domanda cruciale.
'Male, diciamo che non mi apprezzano per quello che sono.'
'In che senso?'
'Che vogliono mettere una pornostar come immagine per le pubbliche relazioni, invece che me. Nella società è ovvio che non ammettono le ragazze come me, non esteticamente perfette. Ma che ci vuoi fare? Ci stai male, ma devi andare avanti.' dissi con voce tremante e con il volto abbassato e gli occhi che mi pizzicavano.
'Oh, ma secondo me è una bella donna.'
***
'Facciamo un patto, se entro giugno non saremo in forma, non seguiremo più la dieta.' dissi propononendo il patto alle ragazze, le quali sorriso e urlarono un 'SI'
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

EHILAAAA'.
ho riaggiornato, amatemi sjcnwkxndj
Questo capitolo è molto Layn o Zaiz (?) AHAHAHAHAHAHA FANNO RIDERE AHAHAHAH. 
Mi dispiace se i capitoli sono corti, ma sul tablet non mi riesce scrivere tanto :c comunque, ora mi prendono il pc fisso e spero di accontentarvi con capitoli più lunghi fjdjevjd .
Zayn le ha chiesto di uscire, cosa farà e succederà?
Esprimete il vostro parere, e ditemi come vi sembra, con una recensione, ci tengo tanto.
Vi voglio bene;
Carmen. 




Capitolo 3
I want a date.


La prima mattinata passò velocemente e riuscii a leggere la prima pila di lettere, e scrivere una risposta per ognuna di loro.
Alla fine della giornata avrei dovuto leggerle tutte e trovare le 7 che mi hanno colpito di più, e già ne avevo scelto 4, le quali mi avevano davvero commosso.
Tra dieci minuti avrei staccato per andare in pausa pranzo al solito bar che si trovava davanti alla redazione, come al solito, sola. Io stava meglio da sola che con quella gente altezzosa e capace di parlare solamente, non pensando ai sentimenti della gente.
Di solito prendevo sempre un piatto di pasta ma ora, con la dieta, l'unica cosa che potevo mangiare, o meglio, che non faceva ingrassare d 10 kg solo a guardare, era un'orribile insalata verde, con condimento basato su pomodoro, carote e rucola.
In quel momento pensai a Jo, 'signore, dammi la forza tu.' e a quel ricordo sorrisi, quasi automaticamente
Liz, ricordati, chi bella vuole apparire, un po deve soffrire. Si vede che chi ha detto questa frase, non ha mai dovuto fare una dieta e, evidentemente, non ha mai avuto problemi di linea.
Dopo quella breve conversazione con il figlio del capo... Zaino o Zeno? - aveva un nome complicato e anche difficile da imparare - lasciamo stare, ripresi il mio lavoro e dalle mie pareti di vetro vidi che stava facendo conoscenza di tutte le persone della redazione, i quali sembravano davvero contenti di stringergli la mano, e, inoltre, notai che Jessie stava facendo la gatta morta. Che cosa ridicola. Non posso mentire, è un bel ragazzo, ma provarci solo perché é il figlio del capo, mi sembra stupido, e sopratutto insensato, e mi sembra solo un modo lei sfruttare la sua posizione.
Passati 10 minuti, e dopo aver risposto all'ultima lettera, mi alzai dalla sedia, avente ormai la mia forma, e mi avviai verso la segreteria, dove ovviamente c'era quella gatta morta che si faceva le unghie, e parlava tramite telefono con le sue stupide amiche, urlando come un animale.
'Io vado, a dopo.' come risposta ricevetti solo un qualcosa di incomprensibile, che sembrava un grugnito, o almeno credo.
'Aspetta Liz, sai per caso dove mangerà il figlio del capo?' mi chiese con fare malizioso.
Io corrugai la fronte, evidentamente pensava che io e Zeno fossimo amici.
'E che ne so io, mica siamo amici. Ciao.'
Girai i tacchi, e me ne andai, guardando prima male Jessie.


Ero seduta su una, scomoda, sedia del solito bar con un'invitante insalata verde.
Era talmente invitante che non lo volevo mangiare per farla ammirare a tutti, che di sicuro mi avrebbero invidiato, tanto quanto Edward invidia l'odore di cane di Jacob.
Mentre addenavo la prima forchettata, vidi Zeno, forse, far capolino dall'entrata e con un sorriso smagliante si sedette al mio stesso tavolino, sorridedomi.
'Ehi... che mangi di buono?'
Zaino o Zeno? Forse, temperamatite, probabile.
Era forse cieco?
'Ehm...non vorrei sembrare sgarbata, ma gli occhi lì hai, no? E comunque un'insalata.'
Sentii un leggero risolino, e corrugai la fronte, che aveva da ridere? Forse si divertiva vedere persone come me mangiare un'insalata, mente lui potrebbe mangiare pure 10 panini del McDonald, senza mettere 10 grammi.
'È buona?'
Zaaaayn, si chiama Zayn, ora mi sento davvero realizzata.
'Preferirei mangiare i broccoli, fa davvero schifo.'
Rise di nuovo e questa volta, vidi i suoi bellissimi denti perfettamente bianchi. Aveva davvero un bel sorriso, e la sua risata riempiva sempre tutta la stanza, che pareva sempre illuminarsi.
'Allora, che ne dici di andare da qualche altra parte?'
A quella richiesta lo guardai sorpresa. Inizia ad analizzarlo, per capire se stava scherzando o no, ma non notai secondi fini, come prese per il culo.
'Ma tu non dovevi stare con Jessie?' chiesi sarcastica e lui rise, di nuovo.
'Chi? La gatta morta? No, non è il mio genere, a me piacciono le ragazze semplici, non quelle che fuori sono belle, ma dentro sono più vuote di un pacchetto di patatine. Non so se mi spiego.'
'Anche il suo reggiseno, fidati. Neanche trilli, la fatina di peter pan potrebbe aiutarla.'
'Forse Mago Merlino si, dai.'
Ridemmo all'unisono, tanto che cominciai a lacrimare e a singhiozzare, non molto finemente, sembravano quasi un camionista
'Allora, andiamo a cercarlo.'
'Come facciamo ad arrivare alla seconda stella a destra,poi fino in fondo?'
'MA QUELLO È PETER FAN, SCIOCCO!' risi di nuovo, lacrimando ancora di più.
'Si, è vero.'
Mentre parlava, non faceva altro che guardarmi negli occhi e quando finì, mi sorrise, ma ii dovevo solo sembrare una sirena della polizia in quel momento. Finito di ridere, senza motivo, arrossii leggermente e ricambia il sorriso, timidamente.
Non so come mai, però c'era qualcosa che mi spingeva credergli, riguardo la gatta morta. Forse, i suoi occhi che brillavano o il sorriso sincero, che non potevo fare a meno di guardare, sembrando una cretina.
'Allora, vogliamo andare?' - guardai l'orologio e mancava ancora un'ora e 15 minuti.
'Aspetta, non hai mangiato.'
'Non ti preoccupare. Non ho fame, voglio solo bere qualcosa.'
'Bere? Ma è presto.' dissi bloccando di colpo.
Lui si girò e mi rise.
'Intendo bere una coca o una limonata al parco, quello che si trova dietro la redazione, li conosco tutti.' mi prese le mani, e cominciammo a camminare verso un grande parco, che si trovava 5 minuti a piedi, che sembravano interminabili. Non è facile camminare con dei tacchi, sopratutto per chi è già squilibrato di suo, e lui sembrava un razzo.
'Certa gente quado cammina è davvero veloce, quasi avesse i razzi nel sedere.' dissi metaforicamente.
'Ah davvero?' disse ridendo leggermente.
'Ogni riferimento a Zayn Malik è del tutto casuale.' dissi prendendolo in giro.
'Guarda che mi offendo eh.' mugugnò facendo il finto offeso e il labbruccio, e come risposta risi.
Appena arrivati, ci stendemmo sul prato e cominciai a guardarlo. Notai che aveva un profilo perfetto, e quella leggera barbetta gli donava e gli regalava un aria ancora più a uomo. Con il soffiare del vento, sentii la sua colonia che mi invase le narici, ed aveva davvero un buon profumo.
'Perché mi guardi?'
La sua voce mi riportò sulla terra e divenni leggermente rossa.
'Niente... mi stavo chiedevo come mai un ragazzo come te voglia passare il pomeriggio con me, invece che alla redazione per ambentarsi.'
'Vedi, io non ho le stesse prospettive che mio padre vuole infliggermi per il futuro, a me non interessa il giornalismo. A me piace la musica e vorrei aprire una casa discografica. E tu, come mai lavori alla rivista?
'In realtà, neanche a me piace molto il giornalismo, ma io provengo da una famiglia con problemi finanziari e quando mi si è presentata l'opportunità di avere un lavoro abbastanza remunerativo, l'ho colta e anche se vivo da sola, do una parte dei soldi dello stipendio ai miei.'
Sposata lo sguardo su di lui, che mi guardava pensieroso, con uno sguardo vago, per poi sorridermi.
Mi piace il fatto che sorride sempre.
'Quindi, ci tieni alla famiglia?'
'Certo, perché non dovrei? Io lavoro da quando ho 14 anni per aiutarli.'
Ad un certo punto, una ragazza, bionda, alta e molto carina, ci interruppe e, come se fossimo ad una partita di tennis, il suo sguardo saettava da me a Zayn, fino a sfoderare un sorriso tanto falso quanto la sua borsa di Gucci.
'Zaaaayyyn, da quanto tempo! Mi manchi! Quand'è che passerai con me una di quelle serate divertenti di tempo fa?' disse con voce che sembrava di più il suono di una sirena in azione, e questo mi diede un po di fastidio.
'Ehm... ciao Tatiana, ora sono impegnato, puoi lasciarmi in pace?' disse Zayn sbuffando.
'Vedo che i tuoi gusti, e livelli, sono molto cambiati. Direi abbassati notevolmente, non pensavo di poterti vedere con una ragazza come lei.' mi guardò male puntandomi il dito contro e ci mise tutta l'acidità che potesse esistere in questo mondo.
'Ragazze come lei? Intendi molto più vere di quanto lo siate voi? Molto più semplice e meno rifatta? Che ci mette il cuore in quello che fa? Preferisco una ragazza come lei, che una come te, perché nel suo essere vera e semplice, ai miei occhi è migliore di voi.'
La bionda lo guardò scioccato e per qualche secondo rimase a bocca aperta. Forse, perché era abituata ad avere molti ragazzi e ad non essere si rifiutata, e quindi non abituata a sentire quelle parole, forse troppo acide, ma allo stesso tempo vere.
'Ve bene, non mi chiamare piu!'
Se ne andò fingendosi offesa e scomparendo fra la folla.
Rimasi completamente sorpresa della reazione di quel ragazzo. Pensavo che gli avrebbe dato ragione, facendo brutti commenti su di me e vantarsi di appartenere a una classe sociale più alta della mia, dopo avergli detto della mia famiglia.
Quel ragazzo mi stupisce sempre di più. Mi sono sbagliata sul suo conto. Non é come pensavo, come tutti le persone che conosco, lui è gentile, simpatico, solare e dolce. Forse, diventargli amica non era una brutta idea, avere un amico in redazione non sarebbe stato male, poi ridere di tanto i tanto in quel posto, invece di pensare solo a leggere-rispodere, sarebbe stato carino.
'Grazie... come posso ringraziarti?'
'Semplice, vieni a cena con me.'
Divenni rossa.



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: rescuemetommo